IL PORTO DI AUGUSTA E’ LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO, CHE FA GOLA AI CATANESI – di Giorgio Casole

Non ci sono siciliani capaci? Il ministro nomini un olandese o un tedesco!

banchine porto commercialeAugusta. Ammonta a circa 180, diconsi centoottanta, milioni di euro, (che equivarrebbero a circa 360 miliardi di lire) l’attivo di bilancio dell’Autorità portuale di Augusta, attualmente commissariata, che dovrebbe scomparire per diventare Autorità di sistema portuale (AdSP), in unione con Catania, la cui autorità portuale, al contrario, è in passivo. Com’è noto, per la nuova AdSP , il ministro dei trasporti, Delrio (PD), ha designato il salernitano Andrea Annunziata (foto), già deputato della Margherita e già sottosegretario ai trasporti nel governo Prodi bis e, per otto anni, presidente dell’Autorità portuale di Salerno. “Possibile che in tutta la Sicilia non si trovi una persona con i requisiti?” c si e ci domanda maliziosamente un operatore portuale di Augusta, che, però, non vuole sia fatto il suo nome, e che continua: “Il porto di Catania non è nemmeno adatto alle navi da crociera, non avendo la profondità per le attuali navi da crociera che, invece, Augusta può ospitare, non dovrebbe nemmeno essere sede di Direzione marittima e, invece, ha un ammiraglio che comanda la capitaneria di porto. Perché la Marina Militare ha potuto trasferire la sede doi Marisicilia da Messina ad Augusta e ora i catanesi ci stanno scippando la sede del comando dell’Autorità portuale? Perché l’Autorità portuale di Augusta è una gallina dalle uova d’oro, con un attivo di bilancio che si avvicina ai 180 milioni di euro e che aumenta sempre di più, mentre l’Autorità portuale di Catania naviga in cattive acque e, quindi, i catanesi hanno tutto l’interesse a far sì che la sede del comando sia a Catania e non ad Augusta”.

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PORTO DI AUGUSTA, LA LEZIONE DIMENTICATA (?) del 28 DICEMBRE 1960 – di Giorgio Casole

augusta porto dall'altoAugusta. Quella mattina dovevo recarmi a scuola. Frequentavo la scuola media intitolata allo scienziato augustano Orso Mario Corbino. Non ci andai. Nessuno ci andò. Uscii in strada nell’Augusta di allora. Augusta era sostanzialmente l’isola. La cosiddetta borgata stava nascendo. C’era il villaggio Rasiom, voluto da Moratti, sull’esempio di Olivetti, per far star bene gli operai della raffineria, quella raffineria che aveva portato l’agognato benessere. Il polo petrolchimico più imponente e, forse, più inquinante d’Europa, era di là da venire. Non c’era alcuna coscienza ecologica. La parola stessa “ecologia” non si conosceva. Di sicuro, però, c’era il porto, quel grandissimo porto, con una base della Marina Militare, che aveva attirato Moratti. Un porto che dava e dà allo Stato fior di miliardi di lire, di milioni di euro oggi, in diritti erariali. Un porto che dava e dà ancora, seppure oggi in crisi, lavoro alla gente di Augusta e non solo, un porto che faceva, come fa ancora, gola. Nel 196o faceva gola a Siracusa, con politici nazionali di rilievo, soprattutto all’interno della Democrazia Cristiana. Al Comune di Siracusa, secondo un decreto ministeriale, sarebbe andata la giurisdizione, almeno parziale, sul porto di Augusta, per il tramite di Priolo, allo Frazione del Comune aretuseo. Il decreto era stato firmato. Appena ne fu informato, l’allora vicesindaco Giovanni Saraceno, sindacalista e capopopolo seguitissimo, si mise la fascia tricolore e guidò il consiglio comunale compatto in una mobilitazione popolare per manifestare la ferma volontà della gente di Augusta di non farsi “scippare” il porto. L’allora sindaco Bordonaro era ammalato davvero o diplomaticamente. Nella foto storica, pubblicata in un mio articolo di ieri, si riconoscono in prima fila, oltre a Saraceno con la fascia, il liberale Ajello, il missino Inzolia, il comunista La Ferla: consiglieri comunali all’opposizione. Segno che in quell’occasione scesero in piazza come un sol uomo per difendere il porto. Il giorno prima Saraceno fece circolare un’auto per annunciare, attraverso il megafono, la mobilitazione del 28, invitando i cittadini a scendere in piazza e i commercianti ad abbassare le serrande. Così avvenne. Una selva di cartelli in difesa del porto fu piantata in Piazza Duomo. Furono alzate barricate in Via Lavaggi. Furono bloccati i treni, come testimoniano le foto nel libro AUGUSTA, UOMINI E COSE” (ideato e curato da chi scrive) del 1974, libro in cui un intero capitolo è dedicato al PORTO DIMENTICATO, scritto da un competente pilota portuale, qual era Giuseppe Pidatella. In questi giorni il Porto di Augusta è stato ricordato per un altro decreto ministeriale che ha molte analogie con quello di 57 anni fa. Chi si ricorda, però, la lezione di quel 28 dicembre?

    G.C.

L’ATLETICA AUGUSTA CONQUISTA RAGUSA

IMG_8538[1]RAGUSA – L’atletica Augusta fa incetta di podii nella mezza maratona di Ragusa. Vincitore della manifestazione Luigi Spinali al suo esordio con la casacca neroverde dell’atletica augusta. Primo posto categoria 55 e 8° assoluto Lino Traina. Terzo posto Categoria 40 e 9° assoluto Matteo Cipriano (primato personale 1h 23’ 13”). Terzo Posto categoria 45 e 11° assoluto Dragà Giuseppe (primato personale 1h 23’ 45”). Primati personali per gli atleti: Ballotta Domenico, con il tempo di 1h 35’ e luigi Contento 1h 29’. Grandi prestazioni per gli atleti: Casalaina Carmelo 1h 33’ (con problemi fisici  durante la garama in preparazione per la maratona di Roma); Scali Domenico e Greco Roberto 1h 35’ (in preparazione per la maratona di Roma); Maiolino Antonio 1h 42’ (in preparazione per la maratona di Roma); Vitali Giuseppe 1h 46’ (in preparazione per la maratona di Roma); Caramagno Domenico 1h 50’ (in preparazione pe r la maratona di Roma). E’ stata una bella domenica di sport e di grandi prestazione per la compagine megarese afferma il coach Traina Lino che spiega le ragioni delle eccellenti prestazioni  di tutti gli atleti. Traina ricorda che molti atleti sono in fase di preparazione per le prestigiose maratone di Malta e Roma in programma per il mese di Marzo e Aprile 2017.

   L.T.

IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA IN VISITA AD AUGUSTA

augusta-marinaAUGUSTA – In occasione della visita del Sig. Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, presso la base navale di Augusta, le OO.SS. e le R.S.U. hanno rappresentato lo stato di grande crisi che investe l’Arsenale Militare di Augusta che vede fortemente ridimenzionato il ruolo di stabilimento produttivo per l’efficienza e manutenzione della flotta navale che insiste in quest’area strategica per gli equilibri geopolitici nel mediterraneo. All’incontro con le OO.SS. e R.S.U. erano presenti, oltre al Capo di Stato Maggiore M.M. Valter Girardelli, Il comandante Logistico della M.M. L’Ammiraglio di Squadra Raffaele Caruso, il Comandante di Marisicilia Augusta C.A. Nicola De Felice e Il Direttore di Marinarsen Augusta C.A. Giuseppe Sica. Al Capo di Stato Maggiore, è stata consegnata a breve mani una lettera: “Gentile Ammiraglio, a distanza di quasi due anni dalla nuova organizzazione del Ministero della Difesa e della Marina Militare, le R.S.U. e le OO.SS. Territoriali, considerato lo scenario delle scelte economiche, normative ed organizzative ad oggi intraprese, sottolineano la drammaticità degli eventi che si stanno susseguendo e la loro ricaduta sulla Base Militare, sull’Arsenale, sulle Aziende dell’indotto e sull’intero territorio di Augusta. Un territorio, quello di Augusta, già martoriato di per sé da una grave crisi economica e non più in grado di poter offrire nuovi sbocchi occupazionali, non ultimo, il provvedimento del Governo che ha decretato il trasferimento dell’Autorità Portuale da Augusta a Catania. Le OO.SS. hanno dimostrato di non avere pregiudizi e di non avere timore del cambiamento legato alla riorganizzazione della M.M., ma la responsabilità attribuita dal ruolo ad esse assegnate, legittima le preoccupazioni per le ricadute su un area la cui economia, oltre alla zona industriale, è retta prevalentemente dalla M.M., presente con i suoi estesi insediamenti, che ne ha condizionato lo sviluppo economico e sociale. Continua a leggere

AUGUSTA, IL PORTO E’ AL CENTRO DEL MEDITERRANEO, MA ANCHE NELLA PALUDE

Allarme sui finanziamenti UE a rischio. Parlano i deputati Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, la sindacalista Vera Uccello e i consiglieri comunali Pasqua e Tribulato – di Cecilia Càsole

porto-commerciale-augustaAugusta. Il porto di Augusta è al centro del Mediterraneo e può servire la Sicilia orientale. Per questo motivo l’U.E. ha promesso finanziamenti di centinaia di milioni di euro per tutta una serie di opere al fine di far diventare più funzionale e competitivo il porto che non può essere più considerato solo porto di Augusta, dunque. Per questo motivo l’Autorità portuale di Augusta sarà denominata Autorità di sistema portuale di cui il ministro ai Trasporti, Delrio, ha già designato il nuovo presidente, Andrea Annunziata,  salernitano, già sottosegretario ai trasporti, dal 2006 al 2008, nel governo Prodi II, già deputato della Margherita nella legislatura dal 2001al 2006, presidente uscente, per otto anni, dell’Autorità portuale di Salerno.  La nomina di Annunziata non è ancora esecutiva. Il porto commerciale di Augusta è da oltre tre anni meta di sbarco dei migranti, con obiettivo rallentamento delle attività produttive. Da tre anni l’Autorità portuale è commissariata. L’attuale commissario, in proroga, è il capitano di vascello Donato, comandante della capitaneria di porto. All’inizio della settimana alcuni sindacati di categoria lanciano un forte allarme che rimbalza sui quotidiani locali, stampati e nel web: l’Unione Europea ritira il finanziamento di 2oo milioni di euro per il porto di Augusta, che con il nuovo sistema, farà sinergia con  quello di Catania. Dopo un giorno l’allarme viene ridimensionato e si inizia a far luce sul rischio reale che l’Unione europea cancelli risorse per il porto di Augusta in assenza di progetti esecutivi e immediatamente cantierabili. La disputa è solo sui numeri, come emerge dalle note dei parlamentari del Pd Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, con cui si ricorda che il finanziamento europeo (Pon reti e mobilità) relativo al potenziamento del porto commerciale di Augusta ammonta a 67 milioni di euro.  Di questi, riferisce Zappulla, che già lo scorso agosto aveva segnalato la questione al ministro Delrio, rischiano di esserne cancellati i 13,5 milioni (circa 20, considerate le quote di cofinanziamento) previsti originariamente per l’allargamento del piazzale del porto commerciale,  stando alla motivazione addotta dalla Commissione europea e condivisa dal Ministero che un ampliamento dei piazzali non sarebbe giustificato dall’attuale attività e dalla stessa previsione futura.  Sarebbero confermati, invece,  gli investimenti previsti per i lotti 2 e 3 relativi alla realizzazione del Terminal Container e al consolidamento delle banchine. Per quanto riguarda l’ampliamento dei piazzali, la deputata Amoddio afferma che la Commissione europea ha chiesto al Ministero una “ridefinizione del progetto“, che il Ministero avrebbe recepito intendendo utilizzare per lo stoccaggio “aree sottoutilizzate e vuote già esistenti“, il suo collega di partito Zappulla, richiederà al ministro Delrio di “sostenere le ragioni di Augusta e, in ogni caso, di non consentire la cancellazione delle risorse“, proponendo  di “rimodulare gli stessi fondi per interventi sulla Diga foranea e per l’allacciamento e il collegamento con la Ferrovia“, collegamento tra le condizioni indispensabili previste per mantenere la classificazione di porto cosiddetto core.

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AUGUSTA, RIFIUTI: RITORNA LA RACCOLTA PORTA A PORTA CON LA”DIFFERENZA”

Varato il progetto “Fare con meno” per  circa 660 mila euro Augusta.

spazzatura e cassonettiAUGUSTA – Vengono eliminati, almeno dall’isola-centro storico,  i cassonetti per  i depositi dei rifiuti solidi urbani, in soldoni i sacchi dell’immondizia. Dopo  quasi un quarantennio ritorna la raccolta porta a porta, ma con la differenza fondamentale che occorre differenziare i rifiuti stessi. Dice il sindaco Di Pietro: “Augusta si pone come Comune apri pista essendo il primo ad aver avviato, contestualmente, sia un servizio di raccolta differenziata spinto, come quello porta a porta, che un progetto di sensibilizzazione come FARE CON MENO. I fondi ministeriali destinati al progetto sono assegnati a quei Comuni, come il nostro, sciolti per infiltrazioni mafiose. A dimostrazione di come da un evento spiacevole possano nascere inaspettate occasioni di riscatto.” Gli obiettivi specifici del progetto, redatto dalla società E.S.P.E.R. srl e finanziato dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare per un importo pari a € 657.726, sono finalizzati alla partecipazione della cittadinanza sulla riduzione o/e del riuso dei rifiuti, alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive in riferimento alle risorse ambientali, all’agricoltura sostenibile, al Green Public Procurement (acquisti verdi nella pubblica amministrazione), a progetti di riuso, alla formazione ambientale e tecniche di compostaggio, alla promozione di forme artistiche di riutilizzo, riuso e riciclo, all’ecotrattenimento, all’organizzazione di eventi sostenibili e ad azioni e progetti per la lotta allo spreco alimentare. Commenta l’assessore all’ambiente Pulvirenti: Sarà un’occasione per far lavorare insieme tante realtà locali, regionali e nazionali che in questi anni si sono spese su progetti di sostenibilità ambientale e che oggi metteranno le loro esperienze a disposizione dei cittadini di Augusta.” Le scuole e la Casa di reclusione verranno coinvolti attivamente. Sarà, a breve, attivato un sito informativo all’indirizzo www.fareconmeno.it, un’app e una pagina FB “Fare con meno Augusta” al fine di raggiungere e coinvolgere un elevato numero di cittadini.

      C.C.

ISRAELE, DIRITTO A ESISTERE COME STATO E COME NAZIONE

IL COMMENTO/L’EX PRETORE ONORARIO DI AUGUSTA FRANCESCO MIGNECO  RICORDA LA SHOAH COME MEMORIA DI UN POPOLO

israeleE’ senza dubbio per il popolo ebraico, se non per tutto il mondo civile, la MEMORIA di oggi e di sempre, ricordare quell’infame pogrom nazista finalizzato allo sterminio dell’etnia ebraica. La Shoah, ovvero  il genocidio di circa sei milioni di ebrei, fu messo in atto dal Nazismo attraverso la moderna macchina di morte, l’instaurazione della strage programmata, che rappresentò e rappresenta tuttora, un evento fuori del comune, fuori da ogni logica del vivere umano. Ancora oggi, sebbene lentamente affiorato nella coscienza europea, tale sterminio di massa assume un valore epocale, una memoria non ghettizzata dalla paura o dall’oblio. Malgrado tutto questo, il popolo israelita ha saputo risalire la china dell’odio e del rancore, affermando la propria grandezza sotto ogni profilo tesa al confronto con l’Umanità, nel segno della pace  e della fratellanza, anche se spesso negate. Non v’è dubbio alcuno che il sangue dei milioni di ebrei, assassinati solo perché tali, è racchiuso nella Shoah, che, nonostante la criticità dell’era moderna, ha assunto valore universale e simbolico, un paradigmatico confronto, specie per l’insorgere dei nuovi genocidi che avvengono nel mondo. Dalle sue sofferenze, dal tentato annientamento totale , non solo fisico, ma anche morale e spirituale, il popolo ebraico è risorto con coraggio e determinazione, malgrado ogni resistenza e ogni tentativo di negazionismo. Israele ha il buon diritto di reclamare di essere e di esistere come Stato e come Nazione, nella piena sovranità, a pari dignità con tutti gli altri Stati democratici del pianeta Terra. il 27 gennaio in Israele si abbrunano le bandiere, ma si accendono milioni di luci a illuminare quel genocidio mai dimenticato, cui tutti dobbiamo sommessamente chinare il capo.

Francesco Migneco

AUGUSTA, MATTONELLE SCONNESSE IN VIA UMBERTO: ANZIANA CADE E SI FA MALE

viaprincipeumbertoaugustaAugusta. Una donna di 61anni, T.G., originaria di Priolo, sta camminando tranquillamente sul marciapiede della via principale del centro storico, la Via Principe Umberto, quando, nel tratto che fronteggia il palazzo Tumiscitz, a causa di una mattonella sconnessa, cade rovinosamente e, per non farsi male, si protegge il viso con le braccia. A causa di questo gesto di protezione, e per la caduta, subisce una lussazione alle braccia e a entrambe le ginocchia. La donna è stata prontamente soccorsa e aiutata dai passanti. L’incidente, dovuto alla sconnessione delle mattonelle del marciapiede, non ha provocato, dunque, nulla di grave: solo qualche lussazione e uno spavento. Rimane, però, il problema, messo già in evidenza, del marciapiede e della “strada mastra” in primo luogo e delle strade-gruviera in molte altre parti della città, buche, a volte, non immediatamente visibili e profonde, che causano danni alle autovetture, ma che possono essere pericolose per la vita dei giovani e giovanissimi scuteristi.
Cecilia Càsole

AUGUSTA, BRUCOLI: IL VILLAGGIO GISIRA ISOLATO PER UNA NOTTE COME SEMPRE

grisira isolata 2Augusta. E’ rimasto isolato dalle 22 circa di domenica 23 gennaio alle 3,55 della mattina successiva il villaggio Gisìra, dove risiedono stabilmente o per il fine settimana non pochi cittadini di Catania, adagiato sulle colline che guardano la Frazione di Brucoli. Il fiume Porcària ha straripato e l’acqua ha superato persino il guard-rail del ponticello che collega la  contrada Gisìra al resto del territorio, che fa capo al Comune di Augusta. “Domenica sera sono andato a trovare un amico e intorno alle 22 ho preso l’auto per tornare a casa”, ci dice Marco Zàrbano, 25enne baritono  che risiede a Brucoli e che è rimasto intrappolato nella propria auto per circa 6 ore. Zàrbano ha precisato: “Venendo dalla Gisira mi sono dovuto fermare quasi all’imboccatura del ponte per l’acqua troppo alta e per la lunga fila di auto ferme dall’altra parte del ponte, impossibilitate ad attraversare. Per attraversare quel tratto di ponte era indispensabile una barca. Qualsiasi auto sarebbe stata sommersa o comunque sarebbe rimasta impantanata. Verso l’una di notte ho visto un’auto della Protezione civile: qualcuno ha collocato qualche transenna, ma ho dovuto trascorrere la notte fonda in auto, dove sono rimasto fino alle 4 del mattino, dopo il deflusso dell’acqua. Ogni volta che c’è pioggia insistente la situazione si ripete identica”, conclude Zàrbano. La notizia dell’isolamento del villaggio Gisìra è stata diffusa RAISicilia

   C.C.

AUGUSTA, UN ROSARIO PER IL MUSCATELLO?

Al Muscatello si nascevaAugusta. Recentemente Fiorello ha scosso il modo del giornalismo e dello spettacolo con la giusta considerazione sul programma trash della D’Urso il pomeriggio con fatti di cronaca pruriginosi e raccapriccianti. Ora domando: quanto sarebbe utile una frase del nostro Rosario a difesa del nostro ospedale in tv o in rete, del tipo: “Salviamo l’ospedale Muscatello di Augusta!” >> Questo è il commento postato alcuni giorni fa su Facebook da Massimiliamo, più noto come Massimo,  Scuderi, augustano di nascita e di residenza, attualmente in Veneto come insegnante in una scuola di Jesolo. Pur lontano dalla città natale, cui è legatissimo, Massimo segue con attenzione quotidiana, attraverso il web, tutto ciò che riguarda Augusta, probabilmente molto più degli augustani residenti e  si rammarica profondamente se ad Augusta le cose non vanno come sarebbe auspicabile. Grandissima è la sua preoccupazione per l’ospedale civico “Muscatello”, che rischia la chiusura, con appena 54 posti-letto, addirittura meno della metà del numero di posti, 120, obbligatorio per mantenere  in vita un nosocomio. Secondo il progetto di rete ospedaliera, disegnato dalla Regione Siciliana, da sottoporre al Ministero della Salute, il nome del “Muscatello” non figura nemmeno. Si leggono i nomi dell’ospedale di Lentini, degli ospedali riuniti di Avola e Noto, non quello della città con il porto petrolifero più importante d’Italia. Sono state organizzati cortei di protesta e assemblee pubbliche, negli anni passati, sono stati  organizzati consigli comunali e incontri  aperti al pubblico sull’ospedale, da cui sono stati sottratti due reparti da portare a Lentini, con le promesse, non mantenute, di potenziamento con il reparto di oncologia e quello per la cura dell’asbestosi. Un politico regionale, Gennuso, oggi deputato all’ARS, minacciò di incatenarsi provocando, con altri politici, più o meno visibili, il potenziamento dell’ospedale di Lentini. Ancora oggi si organizzano sit-in per l’ospedale di Augusta, ma sembra tutto vano. Che cosa si può ancora fare per salvare il “Muscatello” dalla chiusura? Dobbiamo chiedere a Rosario Fiorello di parlarne nel suo programma televisivo, seguito su scala nazionale, “Edicola Fiore”? Saro, sei la nostra ultima spiaggia. Altrimenti non ci resta che pregare e,  tra le mani, avremo un altro rosario.

Giorgio Càsole