AUGUSTA, MARCELLO GIORDANI NEL SEGNO DI PAVAROTTI

Il gran galà a Città della Notte, con Marianna Cappellani, Giuseppe La Rosa,Gaia Gallitto, Linda Rogasi  Noemi Muschetti,  Gianni  Giuga, Marco Zàrbano e uno stuolo di   allievi

img_20170106_001218Augusta. A Città della Notte si  è svolta la XV edizione del concerto “natalizio” di Marcello Giordani il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, cioè la festa cristiana che celebra la rivelazione del  Signore in terra  (la parola, che deriva dal greco, significa manifestazione del divino). Come negli scorsi anni , la sponsorizzazione dell’evento è  stata del Kiwanis Augusta, di cui lo stesso Giordani (Guagliardo  all’anagrafe) è socio,   per uno scopo di solidarietà verso la fraternita Misericordia, rappresentati il Kiwanis da Domenico Morello, presidente, e Gaetano Russotto, luogotenente governatore, e da Marco Arezzi. Giordani, dopo un trentennio di carriera, è ancora attivo sui palcoscenici nazionali e internazionali. Recentemente, è stato protagonista al teatro di Cagliari. Ogni anno, di questoi tempi, tornando a casa, in Augusta, non manca di allestire un concerto per la gioia dei melomani cittadini. Gli anni scorsi è stato un concerto prettamente lirico, in cui  Giordani ha dato più spazio a allievi e agli amici – il titolo è “Marcello giordani & Friends”, seguendo il solco del  “big” Luciano, cioè lo scomparso Luciano  Pavarotti. Marcello Giordani ha pensato proprio al tenore di fama mondiale   quando ha  concepito lo spettacolo per  il Natale 2016 come un galà in due tempi: un tempo per la musica  popolare, alla moda, più orecchiabile,   e un tempo per le arie immortali del repertorio lirico o napoletano. “Credo”, –  ha  precisato Giordani –  come lo riteneva il mio mèntore, il grande Pavarotti, che la commistione fra opera lirica e pop può far scoccare un amore nelle nuove generazioni” . Giordani ha colto i suggerimenti dei giovani allievi della sua accademia musicale, la YAP, e ha diretto un galà che ha incontrato i favori del pubblico giovanile e di quello, diciamo così, più maturo, anche se ci è  sembrato che gli applausi più calorosi siano stati più per gli interpreti del belcanto che per quelli della musica cosiddetta pop. Certo è che nel secondo tempo, la parte del leone l’ha fatta proprio Marcello Giordani, cui negli anni scorsi qualcuno aveva rimproverato d’essersi risparmiato. Quest’anno non è andata così e Giordani è stato  applaudito fragorosamente ogni volta, non solo dopo la tradizionale esibizione finale con “Nessun dorma”. Il pubblico ha lungamente applaudito  Marcello nel duetto dalla “Cavalleria rusticana” di Mascagni  con Marianna Cappellani, soprano catanese di  notevole presenza scenica.  Noemi Muschetti,  giovanissima soprano  siracusana, ha confermato l’impressione positiva  suscitata lo scorso anno, come il 25enne baritono augustano  Marco Zàrbano. Quest’anno Giordano ha fatto esibire tre suoi giovani allievi che hanno dimostrato il loro talento: il tenore Giuseppe La Rosa,  che ha cantato “Una furtiva lagrima” da “L’elisir d’amore” di Donizetti, il baritono Gianni Giuga in “Largo al factotum” dal rossiniano “Barbiere di  Siviglia” e la soprano Gaia Gallitto , nel virtuosismo di “Der holle rache” del “Flauto magico” di Mozart.   Quando sono stati concessi i fuori programma, Giordani ha mostrato una particola predilezione per il diciassettenne augustano Andrea Ramo, esibitosi nel primo tempo. La presentazione della serata è stata affidata a Bruno Torrisi,   attore e regista  teatrale affermatosi in recenti sceneggiati televisivi, e a Michela Italia, da sempre a fianco di Guagliardo- Giordani. Finale gioioso, fragorosamente applaudito, di tutti gli artisti, con la partecipazione del pubblico, con “Libiamo nei lieti calici” dalla “Traviata” di Verdi.

Giorgio Càsole