LA CAPITANERIA DI PORTO DI SIRACUSA COLLABORA AL PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “DELFINI GUARDIANI DEL MARE DI SIRACUSA”

La Capitaneria di Porto di Siracusa, in collaborazione con l’associazione ambientalista “Marevivo” comunica l’avvio del progetto di educazione ambientale “Delfini Guardiani del Mare di Siracusa”. L’iniziativa si svilupperà in diversi incontri che si terranno presso i locali della Capitaneria di Porto di Siracusa – Sezione Mezzi Nautici – nel periodo che và da febbraio ad aprile prossimo e prevede la partecipazione di circa 200 bambini accompagnati da biologi referenti del progetto. L’obbiettivo primario è quello di accrescere nei più piccoli le conoscenza naturalistiche e stimolare il loro senso di appartenenza nei confronti dell’ambiente che li circonda, facendoli sentire parte di una comunità che preserva e gestisce importanti risorse. Da sempre il Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito delle competenze assegnate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è mostrato sensibile alle richieste delle associazioni che concorrono allo sviluppo del senso civico teso a salvaguardare il comune patrimonio naturale. La Capitaneria di Porto di Siracusa, pertanto nel condividere lo spirito e le finalità dell’iniziativa, ha offerto il proprio supporto rinnovando la propria collaborazione all’iniziativa anche per quest’anno.

   C.P.

AUGUSTA, SEQUESTRATI 3 FUCILI, DENUNCIATE TRE PERSONE

FucileCacciatoreFeritoAugusta. Lunedì 20,  agenti del commissariato della la Polizia di Stato hanno effettuato dei controlli a coloro che in città detengono armi. Al termine del servizio di controllo, complessivamente sono stati sequestrati 3 fucili, 1 pistola e 236 cartucce di vario calibro e denunciate tre persone. Dei tre soggetti, uno è stato denunciato per gravi indizi di negligenza nella custodia di armi. Un altro per detenzione abusiva di munizionamento e trasporto abusivo di armi e per aver omesso di comunicare la variazione del luogo di detenzione armi. L’ultimo è stato denunciato per detenzione abusiva di munizionamento e trasporto abusivo di armi.

      C.C.

AUGUSTA, PIENO DI PUBBLICO E DI RISATE PER IL “CORNUTO IMMAGINARIO”

TRINACRIAAugusta. L’azione si svolge in una caratteristica piazzetta siciliana d’antan, ricostruita quasi con iperrealismo. La coppia comica entra quasi subito in scena. Sono Pippo Fàllica e Mimmo Terranova, il secondo anche regista. Sono una coppia artistica inossidabile, da paragonare a illustri coppie della scena teatrale e cinematografica e televisiva. Pippo e Mimmo potrebbero essere paragonati a Ciccio e Franco, a Ric e Gian, a Gianni e Pinotto. Collegi di lavoro quali sottufficiali della Marina Militare, da quant’anni quasi sono colleghi nella scena del teatro comico amatoriale, La vis comica di Pippo Fàllica è naturale, quella di Mimmo Terranova più ricercata, più studiata, ma egualmente azzeccata.

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PORTO DI AUGUSTA, LA LEZIONE DIMENTICATA del 28 DICEMBRE 1960 – di Giorgio Càsole

703833131Augusta. Quella mattina dovevo recarmi a scuola. Frequentavo la scuola media intitolata allo scienziato augustano Orso Mario Corbino. Non ci andai. Nessuno ci andò. Uscìì in  strada, nell’ Augusta di allora. Augusta era sostanzialmente l’isola. La cosiddetta borgata stava nascendo. C’era il villaggio Rasiom, voluto da Moratti, sull’esempio di Olivetti, per far star bene gli operai della raffineria, quella raffineria che aveva portato l’agognato benessere. Il polo petrolchimico più imponente era di là da venire. Non c’era alcuna coscienza ecologica. La parola stessa “ecologia” non si conosceva. Di sicuro, però, c’era il porto, quel grandissimo porto, con una base della Marina Militare, che aveva attirato Moratti. Un porto che dava e dà allo Stato fior di miliardi di lire, di milioni di euro oggi, in diritti erariali. Un porto che dava e dà ancora, seppure oggi in crisi, lavoro alla gente di Augusta e non solo, Un porto che faceva, come fa ancora, gola. Nel 1960 faceva gola a Siracusa, con politici nazionali di rilievo, soprattutto all’interno della Democrazia Cristiana. Al Comune di Siracusa, secondo un decreto ministeriale, sarebbe andata la giurisdizione, almeno parziale, sul porto di Augusta, per il tramite di Priolo, allora  Frazione del Comune aretuseo. Il decreto, che era stato firmato, rompeva l’unità amministrativa del porto: ne sarebbero derivate conseguenze perniciose per la funzionalità del porto stesso, danni per le  imprese e, di riflesso, per la comunità cittadina. La notizia fu appresa, in via riservata,  dal consigliere comunale Inzolia, militante nel Movimento sociale, all’opposizione.

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