AUGUSTA/ L’AMM. ROBERTO CAMERINI, COMANDANTE DI MARISICILIA, DESTINATO A LA SPEZIA

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AUGUSTA. Dopo due anni dall’assunzione del comando di MariSicilia, il contrammiraglio Roberto  Camerini è stato promosso e destinato ad altro incarico. Nato a Sliema, Malta,  60 anni fa, Roberto Camerini, comandante di sommergibili, ha percorso brillantemente il cursus honorum della Marina Militare. Dal 6 ottobre 2008 al 19 luglio2010 è stato il Comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, con il grado di contrammiraglio, il primo dei gradi di ammiraglio. Dal 20 luglio 2010 al 6 gennaio 2013 è stato  Capo dell’Ufficio Comunicazione dello Stato Maggiore della Marina. Dal 01 novembre 2010 al 6 gennaio 2013 è stato, altresì, Capo dell’Ufficio Affari Generali e Relazioni Esterne dello Stato Maggiore della Marina. Dal 16 gennaio 2013 è il Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia. Promosso al grado di ammiraglio di divisione, il 29 gennaio, fra pochi giorni, andrà a comandare la base navale di La Spezia, dove, nel prossimo  mese di maggio riceverà il grado di ammiraglio di divisione. Camerini cederà il comando al contrammiraglio  NICOLA DE FELICE, romano, 56enne, proveniente dallo Stato Maggiore, Ufficio Affari Generali, Reparto Piano Operazioni e strategie martittime. Camerini “indosserà” il grado superiore a maggio prossimo.

G. C.    

AUGUSTA/ IL SACRIFICIO DI JAN PALACH RICORDATO DA GIORGIO CÀSOLE

1233AUGUSTA. Il 27 gennaio è da quindici anni, per legge, ricordato nelle scuole, e non solo, come “La giornata della memoria”, per ricordare il genocidio degli ebrei, la cosiddetta Shoah,  attuata da Hitler e dai suoi fedeli nazisti, come “soluzione finale” derivata dalle leggi razziali di Norimberga. Anche il nostro Giorgio Càsole, docente di lettere al liceo  Mègara, ha ricordato la Shoah ai suoi alunni, ma alcuni giorni prima ha voluto ricordare, con un propria poesia, dal titolo “Povero Jan”, il sacrificio della vita compiuto  nel gennaio 1969, dal ventenne universitario Jan Palach, che, nella famosa piazza San Venceslao di Praga, si cosparse di benzina e si diede fuoco, per protestare contro l’invasione della sua patria,la Cecoslovacchia, dei carri armati sovietici che, nell’agosto del 1968,soffocarono la cosiddetta Primavera di Praga, cioè il tentativo di dare un volto umano al socialismo reale. Palach, con il suo gesto, volle emulare i bonzi asiatici, quei monaci buddisti che in quel periodo protestavano contro la guerra nel Vietnam, immolandola propria vita. La poesia di Giorgio Càsole è tratta dalla  silloge “Vibrazioni”, pubblicata, n el febbraio 1978,  dall’editore Leo  premio Viareggio-opera prima dello stesso anno.

C. C.

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SI FARA’ IL PORTO TURISTICO NEL GOLFO XIFONIO DI AUGUSTA

Alfio FazioAUGUSTA. Via libera per il porto turistico di Augusta grazie a protocollo d’intesa firmato fra le autorità preposte e  l’imprenditore augustano Alfio Fazio titolare del progetto, in qualità di presidente della società PXA, Porto Xifonio Augusta, che questa firma, questo protocollo,  aspettava da oltre quindici anni. La notizia della conclusione del complesso iter burocratico era nell’aria da quando, il “governatore” Lombardo era venuto in Augusta e aveva voluto dare uno sguardo al sito.  Lombardo, in quell’occasione, aveva assicurato a Fazio che avrebbe firmato prima delle sue dimissioni da presidente della Regione. come ha fatto. Il finanziamento previsto è di circa venti milioni di euro, fondi privati,  che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e che, per certi versi, può essere paragonata alla crisi del 1929, rappresentano  un investimento  che fa onore all’imprenditore augustano. Circa 300 posti barca faranno di Augusta un importante e moderno punto di riferimento per coloro che amano andare per mare, non solo italiani, si spera, anche se questo nuovo porto turistico dovrà fare i conti  con quello, agguerritissimo, avviato da alcuni ani, di Marina di Ragusa. A giorni potrebbero iniziare i lavori.

 Cecilia Càsole

Tragico incidente l’anno scorso sul lavoro all’interno di un capannone

Augusta, indagini concluse per la morte bianca di Pietro Raccuia

AUGUSTA – Si  sono concluse le indagini preliminari riguardanti la morte  bianca  di Piero Raccuia, l’operaio  che  perse la vita il 28 gennaio del 2003,  cadendo da un’altezza di  8 metri  mentre lavorava  all’interno di un capannone della ditta Econova di Augusta.  Il Pubblico Ministero,  Antonio Nicastro, titolare dell’inchiesta,  si è avvalso per le indagini della polizia  giudiziaria del Nictas dell’Asp 8: intervenuta  sul luogo del delitto, unitamente ai Carabinieri della stazione di  Augusta, ha potuto “fotografare” e raccogliere elementi utili alla  “vera” ricostruzione dei fatti.  La Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per omicidio colposo,  di due indagati, le cui generalità, al momento, non sono state rese note.

  G.C.

CONTINUA LA SERIE DI RAPINE AI SUPERMERCATI

AUGUSTA. Continua la serie di rapine ai supermercati, spesso in aree isolate, buie e comunque non sorvegliate.  Un’altra rapina è avvenuta, lunedì 26 gennaio, poco prima della chiusura, intorno alle 19,30 ai danni del supermercato Eurospin di contrada Scardina, nei pressi dell’erigenda caserma dei Carabinieri,  la seconda dopo quella avvenuta nel novembre 2013, quasi con le stesse modalità: i quattro rapinatori  hanno agito con il volto travisato da passamontagna, puntando grossi coltelli da cucina all’unica cassiera, la quale, per la forte emozione, non è stata in grado di aprire la cassa, scassinata da uno dei quattro con un grosso coltello, mentre una diecina di clienti stavano scegliendo i prodotti da acquistare e non si sarebbero accorti di nulla.  Magro il bottino, appena trecento euro , poi sono scappati a bordo di una Fiat uno bianca, rubata, con cui sono andati a sbattere contro il muro di cinta del vicino ospedale Muscatello.I quattro sono fuggiti a piedi e lungo la strada hanno abbandonato coltelli, passamontagmna e capi d’abbigliamento. A novembre 2013 la rapina avvenne di mattina e fruttò ottocento euro. I CC  stanno esaminando le immagini del circuito televisivo interno.

C.C.

RICORDATO NELLE CHIESE AUGUSTANE L’ IMMANE TERREMOTO DI OLTRE TRE SECOLI FA

AterremotoUGUSTA – Sono passati 322 anni dal giorno in cui la Sicilia fu sconvolta dal terremoto più forte della storia d’Italia: era l’11 gennaio 1693 e una scossa di magnitudo 7.4 colpì la costa orientale dell’isola, tra Catania e Siracusa. Passato alle cronache come il “terremoto del Val di Noto“, quel sisma distrusse totalmente oltre 45 centri abitati, fra cui AUGUSTA,  provocando circa 60 mila vittime e dando vita nello Jonio a un maremoto le cui onde arrivarono fin nelle coste della Grecia. In quel caso il terremoto arrivò al culmine di uno sciame sismico, basti pensare che due giorni prima, la sera del 9 gennaio 1693, un altro forte terremoto (ma non così violento come quello dell’11) interessò la zona, facendo crollare alcuni edifici e provocando dei morti. Poi, l’11, il terremoto più forte e devastante seguito, nei due anni successivi, da oltre 1.500 scosse d’assestamento. Il bilancio del sisma fu drammatico: a Catania morirono circa 16.000 persone su una popolazione di 20.000 residenti; a Ragusa morirono circa 5.000 persone su 9.000 residenti; a Lentini 4.000 vittime su 10.000 abitanti, a Siracusa 4.000 vittime su 15.000 abitanti, a Militello 3.000 vittime su 10.000 abitanti. Oltre a essere il più intenso terremoto della storia d’Italia, è anche il 2° terremoto più disastroso della storia d’Italia dopo quello del 1908 nello Stretto di Messina (che fu di magnitudo 7.2, ma provocò oltre 120.000 morti) e il 23° sisma più disastroso della storia di tutta l’umanità (quello dello Stretto è al 12° posto). Un terremoto simile nella Sicilia orientale si era verificato il 4 febbraio 1169, quindi 524 anni prima. Un aspetto del terremoto del 1693 fu quello della ricostruzione, che valorizzò al massimo il barocco siciliano, lo stile architettonico con cui furono ricostruiti i centri distrutti da quel sisma nel corso del ‘700. Se oggi Noto, Ragusa, Catania, Siracusa e moltissimi altri centri grandi e piccoli della Sicilia sud/orientale possono vantare un favoloso patrimonio artistico, lo devono a quella ricostruzione che mise in piedi veri portenti di arte barocca. Quasi 25 anni fa, la Sicilia sud/orientale è stata colpita da un altro terremoto abbastanza forte, quello “di Santa Lucia”. Era il 13 dicembre 1990, appunto il giorno di Santa Lucia, patrona di Siracusa. Era ‘una di notte di notte quando la terra tremò con violenza con una scossa di magnitudo 5,7, poco più debole di quello de L’Aquila. Il sisma, con epicentro nel Golfo di Augusta, provocò gravi danni in molti paesi del Siracusano, dove morirono 17 persone. I feriti furono centinaia, i senzatetto oltre 15 mila. Le vittime furono tutte a Carlentini, dove gli edifici erano costruiti in tufo. I maggiori danni, però, furono ad Augusta, dove oltre  settemila persone rimasero senza una casa.

D. C. 

AVVIATA LA III EDIZIONE DEL PREMIO “RINA GULINO” PER GLI ALUNNI DELLE MEDIE

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commissione  Rina Gulino IIIAUGUSTA. Nei giorni scorsi, nei locali dell’associazione “Augusta Photo Free Lance”,  si è riunita la commissione che giudicherà gli elaborati degli alunni delle scuole medie di Augusta partecipanti alla III edizione del Premio letterario “Rina Gulino”. Le prime due edizioni hanno avuto una forte risonanza mediatica e un’autentica gratificazione da parte degli alunni partecipanti. Quest’anno il numero dei componenti la commissione è aumentato: dai tre  della prima edizione si è passati ai  quattro della II ai cinque  della terza, restando invariato il presidente, Giorgio Càsole, docente di lettere e giornalista; gli altri componenti sono  Gaetano Gulino,  Romolo Maddaleni, Giuseppina Morello, Mariangela Scuderi, figlia minore della docente scomparsa.   Il concorso è stato pensato e organizzato per ricordare la figura luminosa della professoressa Rosaria, detta Rina, Gulino, docente di Lettere per oltre trent’anni nelle scuole medie di Augusta. Mariangela Scuderi, presidente dell’Associazione che porta il suo nome della professoressa Gulino  , ha già inviato ai dirigenti scolastici l’invito per far partecipare gli alunni  a redigere un elaborato sul “rapporto giovani e social network” entro il 30 aprile. La cerimonia della consegna avverrà nell’istituto Ruiz a maggio. I premi consisteranno, come nei due anni precedenti, in buoni-libro  per i vincitori  fra i candidati delle prime, delle seconde e delle terze classi. Menzioni d’onore saranno consegnate ai candidati segnalati . Come l’anno scorso, anche quest’anno , la statuetta della Nike, la dea alata, sarà consegnata a chi realizzerà, singolarmente o in gruppo, il video più  originale.

  GC

AUGUSTA/ FIDAPA, CONFERENZA SU PUCCINI CON OMAGGIO MUSICALE DEL TENORE GIORDANI

Fidapa GuagliardoAUGUSTA. Tenuta giorno 27 gennaio, nel salone di rappresentanza del Circolo Unione, la conferenza organizzata dalla FIDAPA (Federazione italiana delle Donne, nelle Arti, Professioni e Affari) per i novant’anni dalla morte del compositore Giacomo Puccini, tenuta dal prof. Carmelo La Rosa. Dopo il saluto della presidentessa Rosalba Amara in Partinico, la quale ha anche dedicato qualche minuto per commemorare la giornata mondiale della memoria leggendo la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”.  La Rosa ha sapientemente delineato la figura di Giacomo Puccini, figura cardine nel panorama lirico italiano, descrivendone la grande innovazione e genialità. Recondita armonia (aria del pittore Mario Cavaradossi nella Tosca), sottotitolo e il fil rouge della serata, è stata una delle arie cantate dal tenore augustano Marcello Guagliardo (in arte Giordani), accompagnato al pianoforte dal M° Rosario Cicero. Marcello Giordani, con la sua grande vis emozionale è stato capace di far commuovere gli astanti. Giordani ha concluso il suo intervento con la struggente aria dalla Fanciulla del West “Ch’ella mi creda libero e lontano”.

  GC