Augusta – Primo mese dell’anno, fervono i preparativi per rendere il porto commerciale e quello tradizionale libero dai rottami e nel frattempo si aspetta l’ultima firma dalla commissione straordinaria triadica del Comune di Augusta perché, finalmente, dopo un’attesa quasi ventennale, vengano avviati i lavori per l’agognato porto turistico nel golfo Xifonio, porto che dovrebbe attirare qui turisti e risorse economico-finanziarie. L’imprenditore Alfio Fazio, presidente del consorzio che dovrà realizzare le strutture del porto, freme nell’attesa. E fremono anche tutti coloro che, giovani e giovanissimi, sperano di poter lavorare in questa nuova impresa. Abbiamo appreso dal direttore dell’arsenale militare, Virgulti Giulietti, che nei prossimi giorni saranno, finalmente, dopo quasi sessant’anni, liberati gli attracchi ai forti Garsia e Vittoria, al centro del porto, dei rottami di navi “parcheggiate” nei pressi. Al più presto verranno liberate le banchine del Porto Commerciale di Augusta che, al momento, è reso inattivo a causa dell’attracco di tre navi che hanno portato cittadini extracomunitari ad Augusta, come ci conferma Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. In questa settimana, ha proseguito il deputato regionale, con una serie di incontri alla Capitaneria di Porto di Catania, all’Ufficio delle Dogane e dei Ministeri della Marina e delle Infrastrutture e Trasporti, Vinciullo ha posto, con forza, il problema relativo alla presenza di queste navi nel Porto Commerciale di Augusta, che lo rendono del tutto inattivo. Il porto commerciale più importante del Mediterraneo, cioè, oggi non è nelle condizioni di poter accogliere nemmeno una piccola nave, in quanto le banchine sono interamente occupate.“Se è un dovere accogliere coloro i quali sono in mare aperto e rischiano la vita”, ha continuato Vinciullo, “è anche un diritto dei cittadini di Augusta e della provincia di Siracusa avere il porto libero, in quanto l’attività economica della città Megarese si basa ormai quasi esclusivamente sul porto commerciale. Dopo numerosi incontri tra i vari Uffici interessati dei vari Ministeri, sarebbe stata trovata, finalmente, una soluzione che potrebbe definitivamente risolvere la vicenda: l’Ufficio delle Dogane predisporrà un bando di gara, per tutti i porti siciliani, che prevede la demolizione di tutte le navi abbandonate nei vari porti, e così dall’Arenella a Portopalo, da Augusta a Messina, da Palermo a Pozzallo, tutti i porti potranno essere liberati da questa ingombrante presenza che, rappresenta anche un pericolo per i cittadini, dal momento che molte di queste navi presentano anche, al loro interno, ingenti quantità di amianto”.
Giulia Casole