AUGUSTA/IL MUSEO DELLA PIAZZAFORTE PARTECIPA ALLA 7^ EDIZ. DEL TROFEO DI VELA “SAN DOMENICO”, l’8 e il 9 GIUGNO

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AUGUSTA. Anche quest’anno il Museo della Piazzaforte di Augusta partecipa alla 7a Edizione, ormai nota come “Trofeo S. Domenico. La presentazione dell’evento è avvenuta nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” di di Palazzo San Biagio, alla presenza di numeroso pubblico è avvenuta la presentazione della manifestazione. Vibrante e caloroso l’intervento del contrammiraglio Roberto Camerini, comandante di Marisicilia Augusta,  che ha tratteggiato gli aspetti più essenziali dell’evento. È seguito, poi, quello dell’avv. Antonello Forestiere, direttore del Museo della Piazzaforte , il quale ha tenuto a sottolineare le ragioni che legano il Museo al Trofeo, come testimonianza intesa a rinsaldare i valori sportivi e culturali della comunità che, insieme  alle Forze Armate del territorio,  in particolare la Marina Militare, da anni portano avanti questa interessante manifestazione. Il Museo sarà presente all’ esposizione che si terrà nella base militare a Terravecchia, e precisamente nello slargo che fronteggia Torre Avalos, dove saranno allestiti gli stand. Il Museo esporrà selezionati cimeli storici e modelli navali e aeronautici e,per la prima volta, la collocazione di alcuni pannelli con documentazione storico-fotografica in cui sono rappresentati il Castello Svevo e le Fortificazioni Spagnole. E d’obbligo  esprimere il compiacimento della cittadinanza che plaude a questa manifestazione, ritenendola motivo e occasione di rendere più saldi i rapporti di civile convivenza e socio culturali fra le istituzioni, fra cui la Marina Militare di Augusta, è stata ed è una componente imprescindibile. La manifestazione avrà luogo l’8 e il 9 giugno

 Francesco Migneco – nella foto in alto, i pannelli storico-cartografici dell fortificazioni spagnole

AUGUSTA/BACK TO BACH- IL CIRCOLO UNIONE RITORNA AL GRANDE J. S. BACH

CON JOSÈ TRINGALI, MICHELA TROVATO,  CHIARA LATINO E SARA PASSANISI

download.jpgAUGUSTA. Impossibile non essere rapiti dalle armonie della musica di Bach. E ciò è successo ai fortunati che hanno avuto la possibilità di presenziare al concerto dal titolo “Back to Bach” organizzato dall’Inner Wheel il 31 maggio nella elegante cornice del salone delle feste del Circolo  Unione di Augusta, presieduto dalla dott.ssa Gaetanella Bruno,  col nobile intento di raccogliere fondi in favore della Rotary Foundation che è impegnata da decenni nella campagna di vaccinazione antipolio dei bambini dei paesi in via di sviluppo e che ben presto raggiungerà l’ambizioso traguardo di debellare totalmente la poliomelite. Protagoniste assolute della serata le concertiste Josè Francesca Tringali e Michela Trovato che vantano curricola di grande pregio ricchi di vittorie in concorsi nazionali e internazionali, concerti prestigiosi, collaborazioni musicali importanti e l’onorificenza assegnata loro dal Presidente della Repubblica Italiana, una medaglia d’argento, per essersi distinte in campo artistico. Nel 1° tempo il maestro Tringali ha eseguito magistralmente le Variazioni che Bach scrisse per il suo allievo Goldberg affinchè questi allietasse le notti insonni del suo mecenate. Il 2° tempo è stato caratterizzato dall’esecuzione di tre brani a quattro mani. Ma Bach non ha mai scritto per quattro mani, i primi due pezzi in questione sono delle trascrizioni di alcune composizioni per orchestra, l’ultimo è una trascrizione della famosissima toccata e fuga per organo. Qui la bravura dei due Maestri si è superata interpretando le tematiche musicali che si rincorrono intrecciandosi e rendendo il pianoforte versatile per realizzare in pieno la timbrica richiesta dal compositore. Ma perché back to Bach? Su espresso invito della presidente dell’Inner Wheel Sig.ra Concetta Angelino Sanfiorenzo, che all’università di New York aveva studiato Bach innamorandosene e desiderava quindi chiudere il suo anno di presidenza con la musica del grande compositore, i Maestri Tringali e Trovato, dopo aver spaziato nel loro ampio repertorio da Chopin ad Allevi passando per Gershwin, sono tornate a cimentarsi con questo gigante e i suoi brani caratterizzati dai contrappunti e dagli ornamenti. Contrappunti perché a ogni nota si contrappongono una o più note che si armonizzano pur appartenendo a uno stesso accordo. Quando si parla di ornamenti, invece, si pensa subito al carattere innovativo ed estemporaneo di questi riempitivi liberi paragonabile a quelli caratteristici del jazz americano dove l’espressività sottile e calcolata di performance, che varia da caso a caso e da musicista a musicista, rende praticamente impossibile scrivere in modo accurato alcune esecuzioni. Ma la similitudine non è perfettamente calzante perché gli ornamenti di Bach, nonostante la libertà e la sottigliezza espressiva, rientrano sempre in categorie predefinite e in regole determinate. La piacevole sorpresa della serata è stata l’esibizione di due giovani ma brillanti promesse del panorama musicale augustano, Sofia Chiara Latino e Sara Passanisi, che hanno eseguito a quattro mani una trascrizione di una Gavotta dalla III Suite per orchestra di Bach. Le giovani talentuose frequentano il corso di pianoforte del III istituto comprensivo S. Todaro diretto dal M° Tringali e hanno vinto il primo premio assoluto con una votazione di 100/100  al Concorso nazionale di musica “Comune di Milo Catania”. Questa performance, fortemente voluta dal M° Tringali, rappresenta la continuità, il passaggio di testimone verso un futuro positivo e ricco di eccellenze di cui la nostra comunità in questo  momento così delicato necessita.  

  Zaira Lipari

AUGUSTA – 5 GIUGNO/ PREMIO RINA GULINO AL RUIZ

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AUGUSTA.  Mercoledi’ 5 giugno, nell’aula magna dell’Istituto Ruiz di Via Catania, cerimonia di premiazione degli studenti delle medie cittadine che hanno partecipato alla I edizione del concorso letterario dedicato alla memoria della compianta professoressa Rina Gulino. Rina Gulino ha insegnato per trent’anni nelle scuole medie eper vent’anni alla “Todaro”. La  famiglia desidera perpetuarne la memoria con questo premio che è stato riservato ai giovani alunni delle quattro scuole comprensive di Augusta, che attualmente abbracciano la scuola dell’infanzia, la primaria e l scuola media. Pur essendo alla prima edizione, il premio Rina Gulino ha interessato moltissimi studenti. Sono pervenuti oltre duecento elaborati.  Mercolddì 5 giugno saranno premiati i primi tre: uno per le prime classi, uno per le seconde, uno per le terze. Saranno segnalati circa venti alunni. Sono previstu momenti di spettacolo. L’inizio è fissato alle 18.

  G.C. 

STORIE VISSUTE: IL GUARITORE

reiki-300x211.jpgAl termine del lungo rettilineo, la  strada prendeva una svolta a  sinistra e si apriva su uno spiazzo sterrato che lasciava vedere in lontananza le prime casette del borgo, e lì moriva. Lo spiazzo  presentava su un lato una piccola collinetta;  due stradine anch’esse sterrate  la attorniavano e dipartivano una in direzione del paese, l’altra si perdeva fra muri a secco, fino a  diventare, fra tanta vegetazione spontanea, un viottolo ricoperto da rovi, e su quel rialzo  una bottega. Si accedeva attraverso una scalinata in pietra delimitata lungo tutto il suo perimetro da una balconata in ferro battuto; fuori, davanti e di lato alla porta di ingresso, una catasta di bidoncini e contenitori vari, quasi tutti di plastica, anche se in un angolino, ordinati, facevano bella mostra delle bottiglie in vetro con il tappetto a pressione, in ceramica. Tanto che il negozio sembrava vocato esclusivamente  alla vendita di questi oggetti. Erano da poco passate le sei  e alcuni curiosi  si affollavano intorno a questi bidoncini, per sceglierli e acquistarli.

 

Sotto il rialzo e quasi nascosta alla vista, l’entrata di una abitazione: la porticina di legno era aperta e si intravedeva una stanza i cui muri avevano rilasciato da un bel po’ il bianco e presentavano un giallo chiazzato di nero con vaste zone screpolate, sotto un odore di muffa; attorno alla stanza delle panchette in legno, anch’esse in cattive condizioni e poi,  inchiodate ai muri, dei poster di santi  e una immagine gigantografica di Gesu’ davanti ad un’altra porticina. Un pezzo di carta appiccicato con del nastro adesivo sulla porta portava dei nomi scritti e la gente che via via arrivava metteva il proprio nome su quel fogliettino. Un tizio che  stava in piedi quasi vicino l’entrata mi dice: “senta, se deve parlare con il santo scriva il suo nome su quel foglietto” e me lo indica. -“grazie “ – “ah, la penna la trova  legata sotto quella copertina” – “di nuovo grazie tante” – abbozzo un sorriso.  Le panchette  lungo il perimetro si stavano nel frattempo riempiendo di vecchiette vestite di nero, a ricordare lutti recenti e passati, con scialli e mantelline, e qualcuna di queste portava delle ceste con uova e verdure, altre  bottiglie di olio che avevano adagiato sul pavimento. Gli uomini  attendevano fuori e, per ingannare l’attesa, alcuni passeggiavano nei dintorni senza nessun riferimento, e si trovavano, forse senza rendersi nemmeno conto, a girare in modo circolare e passare e ripassare negli stessi punti. E cosi facendo combattevano il freddo pungente e si riscaldavano in attesa  che arrivasse il “santo”.  Altri, meno coraggiosi, dopo aver scritto il proprio nome entravano dentro le macchine, in attesa di un segno che potesse indicare l’arrivo del “santo”! In questo vagabondare in modo del tutto spontaneo, come se ognuno cercasse l’altro o volesse comunicare qualcosa di importante ,si formano dei crocchi, e la gente si ferma curiosa ad ascoltare, e così si allarga sempre più il cerchio delle persone che vogliono  ascoltare i le storie degli altri, di quelli che gia’ avevano avuto modo di conoscere il “santo”.  Ah si, sai… quel dottore, il primario di un ospedale. Era stato ormai dichiarato speranzato, le cure non facevano piu’ effetto, poi hanno chiamato Antonio. Oh,  dopo una settimana quel male era sparito, quel cancro che lo stava divorando e  che gli impediva di parlare se n’ era andato e poi agli esami non c’era piu’ nulla,  sparito! E lui ne parla sempre: “ah si, sai l’ho visto, e un tipo alto magro con gli occhialini, un’aria distinta, viene con una bella signora, sara’ la moglie, sai questo viene spesso a trovarlo, ha portato anche altri amici suoi, una coppia che non poteva avere figli e che ormai avevano deposto ogni speranza, mentre dopo aver fatto un sacco di cure…,  sai erano andati anche all’estero, e poi Antonio ha fatto il miracolo e lei, dopo un paio di mesi, e’ rimasta incinta e ha dato un bambino. Sai,  hanno messo anche il suo nome! “Ah si, signora, io so di un amico mio a cui Antonio ha strappato tre molari senza anestesia e senza tenaglia solo con le mani questo non ha sentito niente”,  e ognuno diceva qualcosa di quello che aveva sentito e le cose si ingigantivano sempre di piu’,  il passa parola – si quello si e’ salvato, – si quella ha partorito, –  quello era quasi morto e poi lui li ha salvati”. Mamma quante storie circolavano ed in ognuno cresceva sempre di piu’ la fede e la voglia di sentirlo – poi sa’ un fatto che  ho potuto vivere direttamente l’odore di rose che lascia sulle persone, l’odore che emana non ti lascia per giorni e giorni, mamma mia e’ un grande santo – e gli altri, quelli che avevano avuto queste sensazioni assentiscono, mentre quelli che ancora non avevano provato queste cose, nel sentire l’odore e il profumo delle rose al contatto con Antonio profumo, che non ti lascia piu’ per molto e molto tempo, era come se gia’ lo stessero respirando ed inalando. Poi una voce molto piu’ alta delle altre si innalza da uno dei crocchi, gridando sempre piu’ forte, tanto piu’ forte da attirare l’attenzione di tutti quelli che si trovavano nello spiazzo. Come per incanto, tutti si voltano verso la voce che spunta dal nulla, e tutti si dirigono verso quella voce, e quel crocchio si trasforma in un grande, unico crocchio. Altri che erano dentro le macchine scendono incuriositi, poi il silenzio! “Antonio, Antonio voi non sapete ma io ho assistito ad un miracolo. Antonio, un mattino mi trovavo qui, e arriva una macchina; scendono tre finanzieri, di cui un capitano, venuti per arrestarlo. Era successo che i mediconi avevano fatto delle denunce per abuso dell’ attività di medico. Questi mediconi bastardi, che per una visita’ sottraggono un sacco di soldi alla povera gente,  che li spennano e poi  non sono capaci di curare nulla,  medici del cazzo! Antonio invece e’ un santo, non ha mai chiesto nulla, e un sacco di gente e’ guarita. Un brusio si alza,  tutti assentiscono e il mormorio va verso la cattiveria di questi dottori, il non rispetto per il santo e per le persone che sono state guarite o per quelle che ancora si stavano curando.  “Oh ma Dio esiste, altroché!  Esiste e si e’ manifestato ! Sapete cos’e’ successo?  Mi sforzo intanto di allungarmi per vedere quell’uomo che parla, ma sono lontano dal circolo di gente, solo la voce mi arriva, tanto il crocchio si e’ allargato. “Se Dio esiste! Quando il nostro Antonio e’ stato fatto salire in macchina, questa non e’ partita! Nell’attesa dell’ arrivo di un’altra macchina, Antonio e’ sceso e un finanziere ha fatto un altro tentativo. “Oh la macchina si e’ messa in moto e Antonio e’ stato chiamato ad entrare, ma appena salito, la macchina si e’ di nuovo spenta. Scende e la macchina si rimette in moto, entra di nuovo ed essa si spegne. “Oh, i finanzieri sono scappati, hanno abbracciato Antonio e sono andati via con solo loro dentro! Ditemi se questo non e’ il volere di Dio! Antonio!! Antonio!! La gente assentiva e alcuni si buttavano anche a terra in direzione della casetta, la commozione per quello che si era appena sentito pervadeva tutti, ma in mezzo a quella folla io quell’uomo non l’ho visto! Ma ha dato la speranza a quelli che non l’hanno mai conosciuta e che  diviene certezza, o fiducia, o  fede, direi cosi  intensa da non lasciare nessun dubbio. “Ah! Radici amare nutrite con il sale delle folle che ti fa’ vedere e sentire quello che i tuoi sensi non vedono e sentono! Finalmente entriamo: –  Dimmi da dove vieni –  Veniamo da …. e nel dire questo mi abbraccia e bacia, mentre una donna si butta ai suoi piedi, con un mazzo di fiori! Lo conosce da molto, penso, da come lo chiama a quello che dice. Lo stupore mi prende e seguo l’isteria della donna, come se fossi trascinato da lei in questo gorgo mistico. Fa con tutti così, prima me lo avevano detto; dava e voleva che lo si chiamasse per nome. Poi chiude la porta e sono con lui, dentro la stanza semibuia, anche se fuori da un bel po’ splende un bel sole. Un tavolo al centro, sulle pareti  figure di santi  che nascondevano, non riuscendoci, la  muffa e lo sporco, un pavimento di mattonelle invecchiate dall’umido e dal tempo, sul tavolo le bottiglie d’olio e le ceste di uova e frutta che avevano le vecchine vestite di nero. Una bacinella a terra piena di sangue con dei brandelli di carne  o qualcosa di simile  dentro.  Ah si sai quella  che e’ uscita adesso, ho fatto un intervento ho tolto l’utero perchè pieno di fibbromi ! Inebetisco e rimango per un pò incapace di connettere, mi sento totalmente nelle sue mani. Mi chiede cosa può fare per noi. Ah…. ma venite da ….sai uno del tuo paese  si chiama …  L’ho salvato dal cancro … lo conosci vero ? Si, si, rispondo, riprendendomi dallo shock della bacinella, a un metro da me, anche se stranamente non sentivo nessun fetore provenire da quel contenitore. Antonio è un ometto piccolino, di media eta’, con una faccina rotonda e delle guance rosee, un paio di occhi vispi e curiosi che ti guardano intensamente  dietro a  degli occhialini color oro. Indossa una camiciola non tanta linda, un pantalone di velluto nero a coste, mentre sul collo penzola un grosso  crocifisso d’oro con una catena d’oro e una corona  per il  rosario.  Le mani sono piccolini e tozze ma lisce, come di uno che non ha mai fatto lavori pesanti. Poi un odore di rose invade la stanza. “Sai Antonio, siamo qua’ perchè non abbiamo potuto avere figli, tu puoi fare qualcosa ? “Mi fa sedere su una di quelle sedie polverose e traballanti e incomincia a toccarmi, tocchetti  brevi ed intensi, mi tasta il collo, le braccia, le gambe per un paio di minuti e dopo fa la stessa cosa con la mia compagna. “Dammi il bidoncino …”Dopo un po’ torna con il contenitore pieno contenente circa 5 litri di acqua. “Senti, dovete berla la mattina e la sera per circa 15 giorni, se volete la potete anche bollire”.  “Ma dimmi Antonio c’e’ speranza ? “Si, si in due tre volte di questa acqua avrete i figli! L’importante avere fede in Dio, io non sono altro che una sua pedina,  ma voi con la fede che dimostrate di avere, otterrete che chiedete. Quando venite fra una quindicina di giorni portatemi anche dei campioni di urina! Cosi ci abbraccia, ci bacia e ci accompagna verso la porta. Lascio un’ offerta in un cesto che avevo intravisto sul tavolo, circa ventimila lire, e lo abbraccio e bacio di nuovo.  Solo l’odore di rose mi e’ rimasto addosso per un paio di giorni, poi anche questo e’ scomparso.

 

 

E.G.

 

 

 

7^ EDIZIONE XIFONIO CUP – TROFEO SAN DOMENICO – MEMORIAL TULLIO MARCON

2147123835.jpgAUGUSTA – La settima edizione dello XIFONIO CUP Trofeo San Domenico Memorial Tullio Marcon, inizia sabato 8 giugno con la partenza della regata dal Golfo Xifonio, sulla rotta costiera Augusta-Brucoli-Augusta e promette grande spettacolo di barche e di sport sicuramente entusiasmante. Alle ore 11.30, a vele spiegate tutti gli equipaggi affronteranno il mare per conquistare il nuovo Trofeo challenger, un’opera artigianale in pietra che rappresenta la TORRE AVALOS di Augusta  realizzata dal Maestro scultore augustano Sebastiano Puglisi; quest’anno durante la premiazione sarà assegnato anche il IV Trofeo Autorità Portuale di Augusta, messo a disposizione dall’Ente che è anche partner di tutta la manifestazione. Tante novità in questa edizione a cominciare dalla “diretta live”, le interessanti e spettacolari fasi della partenza  saranno commentate dal vivo con ospiti e interviste da Piazza delle Grazie, inoltre “diretta streaming” su www.augustaeventi.com  e www.poanet.net, subito dopo la partenza della regata, gara di optimist organizzata dal Club Nautico Augusta nel campo di regata antistante. Altra novità è la grande festa allo XIFONIO VILLAGE dalle ore 17,00 di sabato, presso la Base del Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia sito nel comprensorio di Terravecchia, aperta per l’occasione al pubblico dall’ingresso di via Caracciolo. Si potranno visitare gli stand della Marina Militare, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Carabinieri, Aeronautica, Guardia di Finanza, N.A.S. di Sigonella, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, CONI, oltre quelli di promozione dei prodotti tipici, commerciali e di degustazione, ancora, gli sbandieratori alla Corte di Federico II° di Svevia del I° Ist. Comp. P. Di Napoli, mostre ed esposizioni in collaborazione con: il Museo della Piazzaforte di Augusta, il Gruppo Modellisti di Augusta, il Centro Siciliano Modellismo Storico di Catania e l’A.P.F.. Ci saranno interessanti dimostrazioni dei reparti della Marina, della Capitaneria e dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione e le attrezzature della Misericordia di Augusta. Lo spettacolo musicale del sabato sera, farà da cornice alla premiazione delle regate. Ma ancora, per i più piccoli un vero e proprio parco giochi, con gonfiabili e divertimenti di ogni tipo, aeromodellismo statico e dinamico con il gruppo GAMI, esibizione di scherma con la F.I.S., breve tour del Porto Megarese curato dal Gruppo Barcaioli, il concorso “velisti per caso” con il quale il pubblico, ospite a bordo delle barche che hanno partecipato alla regata, può esprimere un voto che premierà la più gradita,  “la vela per tutti” un breve giro in barca a vela in collaborazione con la Sezione Velica della Marina Militare, info e prenotazioni su www.icob.it o su facebook regatavelicaaugusta. Inoltre domenica 9 si potranno ammirare da vicino le intramontabili FIAT 500 e le HARLEY DAVIDSON che attraversando le vie cittadine, saranno ospitate presso il XIFONIO VILLAGE.  Grande sostegno per questa edizione da parte del partner per antonomasia, la F.I.V. FEDERAZIONE ITALIANA VELA, con il Presidente Regionale Ignazio Florio Pipitone, con l’ impegno dell’Associazione ICOB di Augusta, che con  la preziosa collaborazione della Marina Militare e della Capitaneria di Porto, il Comune di Augusta, l’Autorità Portuale di Augusta, la Lega Navale Italiana sez. di Siracusa, il Club Nautico Augusta, la G.C.A., il CONI  che per l’occasione festeggia ad Augusta la “giornata nazionale dello sport”, sono riusciti ad organizzare un grande momento sportivo, contornato da numerosi ed interessanti eventi collaterali.

CASA RECLUSIONE DI AUGUSTA: RAGGIUNTO ACCORDO PER LE FERIE ESTIVE, GRANDE SODDISFAZIONE PER I LAVORATORI DELLA POLIZIA

carcere.jpgAUGUSTA – È durata poche settimane la preoccupazione del Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Reclusione di Augusta per quelle che, secondo le intenzioni di alcuni rappresentanti sindacali della segreteria dell’UGL P.P. – Augusta, sarebbero dovute essere le ferie estive più penalizzate di sempre. Dopo la chiara manifestazione di dissenso alla riduzione delle ferie estive (da 20 a 18 giorni) di circa l’80% dei “baschi blu”, presentata all’organo dirigente con un vero e proprio documento volontariamente sottoscritto da ognuno degli agenti, la parte pubblica, lo scorso 27 maggio, ha deciso di convocare le OO.SS. di categoria: unica assente al tavolo negoziale era proprio l’UGL P.P. che ha dichiarato, con apposita nota, di non aver potuto presenziare a tale importante incontro per indisponibilità di dirigenti sindacali !  Eppure proprio in quella data, mentre al tavolo negoziale si discuteva sulle modalità operative per incrementare e migliorare il periodo delle ferie estive dei lavoratori in divisa, i due sindacalisti firmatari dei documenti dell’UGL risultavano “assenti” per incompatibilità dovuta alla loro candidatura per le prossime elezioni amministrative, mentre altri sindacalisti della medesima O.S., presumibilmente ignari della riunione, erano impiegati in servizio.  Pochi minuti ci sono voluti per determinare il massimo dei giorni di ferie fruibili: quattro turni da venti giorni ognuno!. Torna il sereno, quindi, tra gli agenti della Polizia penitenziaria di Augusta che nelle precedenti settimane avevano manifestato il proprio malcontento per la posizione incomprensibile tenuta dall’ O.S. UGL che voleva a tutti i costi far ridurre le ferie estive al personale senza aver mai chiarito le motivazioni! Notevole soddisfazione dei dirigenti sindacali dell’OSAPP, SINAPPE, FSA/CNPP, UIL e CGIL unitamente al SAPPE che, dimostrando grande senso di responsabilità e notevole capacità comunicativa, hanno di concerto saputo dare un contributo finalizzato solo ed esclusivamente al benessere del personale. Inoltre, si ringrazia la Direzione per l’eccellente gestione del delicato tema ferie estive in cui si è riusciti a trasmettere al personale maggior serenità ed attaccamento.

 

   OO.SS.  DI POLIZIA PENITENZIARIA

MARINA MILITARE E MAREVIVO ALLEATI PER IL MARE

Marevivo-Delfini-Guardiani.jpgAUGUSTA – Dal 3 all’ 8 giugno alle isole di Lampedusa e Linosa, continua la collaborazione tra la Marina Militare e l’associazione ambientalista Marevivo, impegnate nel progetto “Delfini Guardianiper educare i giovani alla conoscenza e al rispetto del mare. La nave a vela Orsa Maggiore della Marina Militare, destinata alle campagne addestrative degli allievi ufficiali dell’Accademia Navale, farà sosta nell’arcipelago siciliano delle isole Pelagie, ed imbarcherà gli alunni delle scuole medie inferiori ed elementari. Durante le uscite in mare giornaliere saranno presenti operatori dell’associazione Marevivo ed insieme agli equipaggi della Marina svilupperanno il programma didattico che prevede la conoscenza delle principali attrezzature in dotazione alle navi scuola, le principali manovre eseguite durante la navigazione a vela, l’osservazione del mare e dei venti, il sea-watching, i fondali e l’osservazione geologica delle coste. La Marina Militare, da sempre attenta nella formazione dei giovani nei propri istituti di formazione (Accademia Navale di Livorno, Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena, Scuola Navale Militare F. Morosini), e il team di Marevivo insegneranno ai giovani la conoscenza e il rispetto dell’ambiente marino, individuando piccoli azioni da fare per tutelare la natura e il territorio.

   U.S.

 

CERIMONIA DI CHIUSURA ANNO SCOLASTICO UNITRE, CON ANNESSA PREMIAZIONE PER IL “CONCORSO A TEMA UNITRE – MEGARA”

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unitre augusta,liceo megara,augustanewsAUGUSTA – In occasione della Cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2012/2013 dell’Unitre, tenutasi presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore “A – Ruiz”,  durante i numerosi ringraziamenti rivolti a quanti hanno dato il loro personale e gratuito contributo all’associazione, abbiamo avuto modo di assistere  anche alla premiazione degli alunni del triennio del liceo “megara” ,che hanno partecipato al Concorso bandito dalla stessa Unitre. Dopo aver partecipato a cinque incontri a tavola rotonda aventi come tema centrale “La città e l’uomo”, ai giovani studenti è stato chiesto di presentare un proprio elaborato dal titolo «L’aria della città rende liberi. Partendo dal nesso “città-libertà” sviluppa una tua argomentata riflessione sul concetto moderno di cittadinanza: quali le ragioni per le quali la “città” è stata storicamente considerata luogo di realizzazione dell’uomo e del cittadino?  Oggi, quell’immagine simbolica di “città” è ancora attuale o è del tutto tramontata?». A distinguersi tra tutti i partecipanti sono stati alunni delle classi III D, IV B, IV C, IV E, V C e V D del Liceo Scientifico.La premiazione è stata effettuata nei giorni scorsi  alla presenza del Presidente Dottor Giuseppe Caramagno, della Dirigente Scolastica del “Mégara” professoressa Maria Concetta Castorina, del Dirigente Scolastico del “Ruiz” professore Carmelo Gulino, dei docenti del Mègara Anna Lucia Daniele, referente Unitre, Gabriella Rista, Francesca Solano e Alfio Castro, dei docenti e dei soci Unitre.  La Commissione del concorso ha decretato vincitrice, per il secondo anno consecutivo, l’alunna Silvia Mattei della V D. Al secondo posto Letizia Carrabino della IV E e al terzo posto Noemi Gazzano della IV B. Il premio classe è andato al trio Giuseppe Cannavà, Sabrina Catanzaro e Jessica Maddaleni della V C in quanto gruppo-classe più numeroso. I vincitori hanno ricevuto premi in denaro e un attestato in pergamena. Particolarmente soddisfatto il Presidente Unitre il quale ha elogiato i ragazzi per la ricchezza di contenuti, di maturità e di profondità di pensiero che è emersa dai loro lavori. Lodevole lo scopo del concorso: realizzare una costante collaborazione tra due importanti realtà locali quali il Liceo “Mègara” e l’Unitre e rafforzare un desiderato legame tra giovani e meno giovani.  Tale collaborazione è stata consolidata, per quest’anno scolastico, da altri due progetti, coordinati dalla professoressa Daniele, che ha visto i liceali a stretto contatto con i soci Unitre. Nel progetto “Tutor ai meno giovani in corsi di informatica”, gli studenti del Mègara sono diventati esperte guide a fianco dei soci Unitre i quali, provvisti di pc portatili, si sono cimentati per la prima volta alla scoperta del mondo informatico. “Non si è trattato soltanto di un’esperienza formativa – ha dichiarato l’alunno Mattia Torretti – ma di una vera e propria esperienza di vita che ci ha permesso di entrare in relazione con un mondo, quello degli anziani, del tutto diverso dal nostro e che spesso non prendiamo neppure in considerazione, scoprendo così come chi ci appare “antiquato” è in realtà aperto, allegro, pieno di gioia di vivere, ricco di risorse.” Il secondo progetto ha visto la realizzazione di un Corso di Fotografia Digitale a cura dell’Associazione Augusta Photo Freelance, che ha previsto lezioni di teoria ma anche passeggiate fotografiche in cui ragazzi e adulti hanno condiviso la loro passione per la fotografia. La mostra delle foto scattate si svolgerà Sabato 8 giugno alle ore 18.30 presso la sala Espositiva APF Guido Maddaleni.

   A.L.D.  Nella foto in alto: studenti, docenti e dirigente scolastico del Mègara insieme al Presidente dell’Unitre. Nelle foto in basso, alcuni momenti della cerimonia

IL DIARIO non è in edicola per il crollo di calcinacci

1703283387.jpgSIRACUSA – Un malaugurato crollo di calcinacci dal tetto della tipografia Mediterraneo, hai impedito la stampa del Diario, il periodico fondato e diretto da Pino Guastella. L’incidente, verificatosi nell’odierno pomeriggio, ha determinato l’evacuazione dello stabilimento tipografico per motivi di sicurezza. La direzione del Diario si scusa con i lettori per la mancata uscita del settimanale e si ripromette di farlo ritornare nelle edicole il più presto possibile. Il DIARIO, che ha sempre dato ampio spazio a uomini e cose di Augusta, specialmente  nelle ultime settimane, è diventato, soprattutto, per la gente di Augusta, un settimanale da non perdere poiché è stato’unico giornale a pubblicar i documenti per intero relativi allo scioglimento del consiglio comunale per mafia e a pubblicare un vero scoop quando ha dato la notizia, prima e finora unica testata, della richiesta di rinvio a giudizio dell’ex sindaco Carrubba e di altri tredici. Il DIARIO dovrebbe tornare in edicola mercoledì o sabato prossimo, com’è già successo nelle rare occasioni di altri “incidenti” di percorso.

 

G. C.