L’ESORDIO NELLA SCRITTURA DEL REGISTA MIMMO CALOPRESTI CON L’AUTOBIOGRAFICO “IO E L’AVVOCATO”

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CATANIA – Rimane in Mimmo Calopresti il dolore forte di non essere riuscito a salvare un amico. E ha usato – lui, uomo di cinema – non la pellicola ma la pagina scritta come elemento risolutivo di quell’ossessione. Il vibrante conflitto, fisico e psicologico, si è sciolto nella staticità del foglio, approdando a un grande affresco, duro e coinvolgente, di cinquant’anni della nostra storia. Pluripremiato regista, da “La parola amore esiste” a “L’abbuffata”, ma anche documentarista e attore, in prima linea sulle questioni sociali, Calopresti accantona per un attimo la macchina da presa ed esordisce con il romanzo in buona parte autobiografico “Io e l’Avvocato-Storia dei nostri padri”, edito in questo 2013 per i tipi Mondadori. Un’opera prima che, a ben vedere, è perfettamente coerente con la filmografia dell’artista, grazie a una narrazione tutta giocata tra tanti parallelismi e un chiasmo, ambientata in quella “Torino Felix” anni ’60 dove, in pieno boom industriale, si costruivano speranze e si calamitavano illusioni. Chi sia quell’enigmatico “Avvocato” è palese sin dal titolo.

 

E al pubblico catanese lo presenterà lo stesso autore, lunedì 24 giugno alle ore 21, nella spettacolare corte barocca del Palazzo Platamone, intitolata all’attrice Mariella Lo Giudice. Calopresti sarà infatti il secondo ospite di “LibrinScena”, la rassegna di novità editoriali che il Teatro Stabile di Catania dedica al mondo della letteratura, della narrativa e del giornalismo. Lo Stabile etneo, con questa e altre iniziative, si apre così oltre la prosa ad ampi orizzonti di confronto e approfondimento con i diversi linguaggi dell’arte, proponendosi a 360 gradi come un vero e proprio istituto di cultura, secondo la linea progettuale tracciata dal direttore Giuseppe Dipasquale. La nuova edizione di “LibrinScena”, alla cui cura ha collaborato Ornella Sgroi, è sostenuta dal prezioso contributo dello Sheraton Catania Hotel. A condurre l’incontro con Mimmo Calopresti sarà la giornalista Maria Lombardo, firma di spicco della critica cinematografica.  Il regista, di origini calabresi, ripercorrerà in chiave personale la contrapposizione, all’ombra della Mole Antonelliana, tra la classe proletaria e il mondo imprenditoriale, sviluppata attraverso la storia di due famiglie. Opposti, sono, infatti, Emilio e Gianni: il primo resta l’operaio, il secondo il padrone, erede dell’immenso impero Agnelli. E opposti sono i rispettivi figli: Micco s’iscrive all’università e diviene prima professore e poi regista di successo, mentre Edoardo, sfortunato e fragile, imbocca un cammino di fallimenti e disillusioni. I due, però, si sfiorano: su richiesta di don Luigi Ciotti, Micco proverà a essergli amico, ma niente e nessuno saranno in grado di sottrarlo al suo tragico epilogo. Il titolo, poi, sintetizza e la dicotomia della struttura e il cuore pulsante del racconto, che nasce da una storia di povertà, paradigmatica del profondo Sud; con un sapiente montaggio alternato, si confondono gli eventi storici, le invenzioni romanzesche e le suggestioni autobiografiche, richiamando la morbida memoria che rinvia all’infanzia, a quei sapori, a quei toni, alle sfumature della Calabria natia. “Io e l’Avvocato”, insomma, è anche storia di emigrazione, come ce ne sono tante nel Meridione. E grande è l’attenzione del calabrese per il tema, già trattato nel lungometraggio, “Preferisco il rumore del mare” del 2000 (il cui titolo riprende un verso del poeta Dino Campana) che vantava la performance di un superlativo Silvio Orlando. Anche la Fiat è elemento ben saldato nell’immaginario artistico dell’autore. «Mi ero messo a studiare con furia – scrive Calopresti – e, invece di trovare la chiarezza che cercavo, avevo aggiunto confusione a confusione. Un solo concetto era rimasto in me come un marchio indelebile: ero figlio di un operaio della Fiat. Questa definizione, quando la ripetevo, mi inorgogliva, mi sentivo uno di loro e lo sarei stato fino al giorno in cui uno di quegli uomini fosse rimasto sulla faccia della terra». “Tutto era Fiat” del 1999 è un documentario per la tv che farà conoscere Calopresti come regista impegnato sul piano civile, confermatosi, poi, con il lavoro “La fabbrica dei tedeschi”, sull’incidente di Torino alla stabilimento Thyssen Krupp. E da acuto documentarista, dunque, il Calopresti scrittore è accurato, minuzioso, attento e punta, con la sua cinepresa fatta di parole, sui dettagli, nelle case, nelle piazze e negli animi dei personaggi. Il tutto, naturalmente, accompagnato da un’adeguata colonna sonora: i Clash, Guccini e i Nomadi… Il successivo appuntamento con LibrinScena è per lunedì 1 luglio con Viola Di Grado e il suo “Cuore cavo”. Sempre al Cortile Platamone, sempre alle ore 21.
 
   Caterina Rita Andò

 

LUNEDÌ 24 GIUGNO CON WWF SU NAVE VESPUCCI PER UN MEDITERRANEO DI QUALITÀ

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AUGUSTA. Il comando di Marisicilia, con sede in Augusta, informa i nostri lettori che Il WWF e la Marina Militare, a 35 anni dalla prima collaborazione “Il mare deve vivere”, sono di nuovo insieme per educare le nuove generazioni alla tutela degli ambienti marini. Per tutta l’estate le Navi Scuola maggiori della Marina Militare, per la prima volta con la bandiera del panda a riva, visiteranno i principali porti italiani insieme agli esperti del WWF, in uno speciale tour di sensibilizzazione per un “Mediterraneo di Qualità”, che svelerà ai visitatori, all’Equipaggio e agli Allievi a bordo della Nave le meraviglie del nostro mare, le sue minacce e le azioni necessarie per salvaguardarlo e viverlo nel rispetto delle sue straordinarie ricchezze naturali.  In questo contesto, durante la navigazione del VESPUCCI da Civitavecchia a Napoli, gli Allievi della Scuola Navale Militare Morosini di Venezia, impegnati nella loro campagna di istruzione, hanno iniziato un percorso, grazie ad un biologo del WWF, attraverso lezioni di biologia marina e attività pratiche come l’avvistamento dei cetacei. Lunedì 24 giugno alle ore 11.00 a bordo di Nave Vespucci ormeggiata nei pressi della stazione marittima verrà tenuta una conferenza stampa per consentire ai media locali di comprendere meglio l’importanza ed il valore di questa vincente sinergia tra la Marina Militare ed il WWF. Ospiti di questo evento Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF Italia, Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia e Massimiliano Rosolino, campione olimpico di nuoto e endorser del WWF.

 

Premiazione “Olimpiadi di Fisica 2013” per gli studenti augustani CIRILLO e LUGLIO

scuola.jpgAUGUSTA. Grande soddisfazione anche quest’anno per il Liceo “Mègara” con i suoi alunni Giovanni Cirillo e Naomi Luglio: dopo essersi classificati rispettivamente nella fascia d’argento e nella fascia di bronzo, i due Megaresi hanno preso parte alla premiazione tenutasi giorni fa al  dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania. Gli studenti hanno assistito a una prima fase di orientamento tenuta da alcune delle più importanti voci dell’Università degli Studi e della Scuola Superiore di Catania. In secondo momento i quattro alunni che hanno avuto accesso alla un fase nazione delle stesse Olimpiadi hanno mostrato alla loro audience la risoluzione delle loro prove. Infine l’incontro si è concluso nel migliore dei modi con la consegna delle medaglie e i rispettivi premi alle “eccellenze” della Sicilia orientale.  

  L. N.  – nella foto, da sin. Tringali, Luglio, Cirillo

BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA CONSEGNA FRIGOEMOTECA E POLTRONE DI PRELIEVO ALLA FRATRES

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AUGUSTA. Semplice ma suggestiva   cerimonia di consegna al Gruppo  Fratres  di Augusta di una Frigoemoteca fissa Modello KBBR 180V AC e N. 3 Poltrone prelievi elettriche Trendelenburg  per l’Autoemoteca.  I presìdi sanitari sono stati donati dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, rappresentata per l’occasione dal Consigliere delegato . l’augustano. Leone La Ferla, che ha ricevuto, come simbolico ringraziamento, una targa dalle mani del presidente Fratres, Salvatore Ponzio, affiancato dal direttore sanitario della benemerita associazione, Di Fazio. Il Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta opera nella città dal 5 dicembre 1984 inizialmente integrata nella Fraternita di Misericordia e, dal 18/03/1996, in forma autonoma. L’attuale Consiglio direttivo è stato eletto il 22/02/2013 e resterà in carica fino al febbraio 2017, ai sensi dell’art. 37 del nuovo statuto recepito dalla Fratres di Augusta in data 27/01/2003. L’Associazione è iscritta nel Registro Regionale delle Associazioni di volontariato con decreto dell’Assessorato Enti Locali n° 872/XII AASS del 15/04/1998. I donatori Fratres sono nati dall’esigenza di fornire il sangue ai talassemici e ai pazienti emopatici cronici di Augusta che mensilmente, per la loro sopravvivenza, hanno bisogno di trasfusioni,  nonché per sopperire alle necessità di tutti i pazienti ricoverati nei Presidi ospedalieri della città per le urgenze e per gli interventi programmati. In atto i volontari iscritti al gruppo al 31/12/2012 sono 501 di cui 438 donatori attivi.  Nel 2012 sono state effettuate n. 693 donazioni di sangue intero di cui n. 376 presso il Centro Trasfusionale di Augusta e N. 229 presso l’Unità di Raccolta Mobile Temporanea e N. 88 prelevate presso l’Unità di Raccolta Mobile.  Quale referenza per l’attività svolta, la nostra Associazione si avvale del tutoraggio del Centro Servizi di Volontariato Etneo di Catania (CSVE), che operando ai sensi della legge 266/91, attesta la qualità dei servizi prestati senza scopo di lucro dalla nostra Associazione.

P. S.    nella foto, da sin. Di Fazio, Ponzio, La Ferla

AUGUSTA/CATIA PELLEGRINO, 33enne LECCESE, PRIMO COMANDANTE DONNA DELLA MARINA MILITARE ITALIANA

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AUGUSTA. Il 19 giugno 2013 può essere considerato un giorno storico per il movimento femminista italiano. Certamente sarà una data indimenticabile sia per la protagonista, sia per la Marina Militare italiana. Il nome di Catia Pellegrino, prima donna italiana ritenuta idonea a esercitare il comando d’un’ unità navale, sarà scolpito nelle menti e nei cuori di tutte quelle le donne  che inseguono questo sogno. Una giovane trentatreenne da mercoledì 19 giugno, dunque, è il responsabile del pattugliatore Libra, ormeggiato ad Augusta, sede di Comforpat, comando dei pattugliatori del Mediterraneo, e di Marisicilia. Sul ponte di volo del Libra, sotto un sole cocente, è avvenuta la storica cerimonia, in cui la Pellegrino, pur emozionata,  è stata altamente professionale. E non poteva che essere così, visto che il capo di stato maggiore della Marina Militare, De Giorgi, si è complimentato, alcuni giorni fa, con il TV (tenente vi vascello) Catia Pellegrino, per essere stata ritenuta la prima donna italiana degna di assumere il comando di una  nave della Marina Militare italiana, compito per il quale Pellegrino ha lavorato tenendo duro, come Demi Moore nel film Soldato Jane, operando, insieme ai suoi colleghi uomini,  nel campo di prevenzione e repressione antipirateria  in aree calde delle rotte internazionali. Catia Pellegrino è originaria della bellissima penisola salentina, cioè della provincia di Lecce, precisamente di Copertino,città natale di quel San Giuseppe, appunto da Copertino,  famoso per la sua capacità di levitazione. E’ nata il 6 marzo 1976. Ha frequentato l’Accademia Navale dal 2000 al 2005, laureandosi nel 2004 in Scienze Politiche a indirizzo Internazionale all’’Università di Firenze. Nel 2006 è stata imbarcata con l’incarico di Addetto Nucleo Artiglieria prima e di Capo Nucleo Missili poi a bordo di Nave Garibaldi. Ha frequentato il corso formatori all’ l’Accademia Navale di Livorno nel 2008, ha svolto l’incarico di Sottordine alla prima classe normale Marescialli a  Mariscuola Taranto da giugno 2008 a settembre 2009. Da settembre a novembre 2009 ha trascorso un periodo di full immersion a Brighton in Inghilterra. Ha frequentato nel 2010 la 9^ sessione del Corso di Tattica Navale presso Maricentadd Taranto al termine della quale ha assunto l’incarico di capo nucleo missili su nave Durand de la Penne. Da settembre a dicembre 2010 ha partecipato all’operazione di contrasto al fenomeno della pirateria marittima al largo e lungo le coste della Somalia e del Corno d’Africa “Ocean Shield” a bordo di nave Bersagliere. E’ stata promossa tenente di vnell’ottobre 2010. Nel 2011 ha preso parte all’operazione “Emergenza Libia” a bordo di Nave Andrea Doria. Nel 2012 ha frequentato la 257^ sessione della Scuola di Comando Navale e da agosto a novembre dello stesso anno ha partecipato all’operazione di prevenzione e repressione degli atti di pirateria marittima “Atalanta” a bordo di nave San Giusto. Da gennaio ad aprile 2013 ha frequentato il 61° corso normale di Stato Maggiore all’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia. Il 19 giugno 2013 ha assunto il comando di Nave Libra, pattugliatore OPV con capacità antinquinamento appartenente al comando delle forze da pattugliamento di Augusta.

Giorgio Càsole

AUGUSTA/ COSÌ NACQUE TELERONDINE

 

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 AUGUSTANel 1971 tornai da un viaggio in Canada con un pensiero fisso, ovvero dar vita a una radio privata di tipo locale; parlandone ad amici e conoscenti, però, mi resi conto che poche persone all’ epoca davano credito al mio ambizioso progetto. Tre anni dopo, nel 1974,  fui assunto in ENEL  e in quel periodo cominciai a conoscere tanta gente nuova, tra le quali il sottufficiale della MM Leonardo Lo Monaco, detto Enzo, e alcuni altri tecnici delle trasmissioni in Marina. E intanto quell’anno a Catania e  Ragusa nascevano due emittenti TV locali, TELETNA e TELEIBLEA; mi ricordo che quest’ ultima fu l’emittente in cui il mio nuovo amico Enzo Lo Monaco, si dà il caso,  fece esperienza di televisione e radio. Fu così che a un certo punto mi resi conto che stavano per maturare i tempi per ripartire con quel sogno che avevo gelosamente custodito nel cassetto, finchè una sera del 1976  mi decisi a parlare ai nuovi amici di questa mia idea fissa, cioè di realizzare ad Augusta non più una radio libera, bensì un’ emittente radio-televisiva, un’ idea che, tra mille perplessità e la mia stessa incredulità, cominciava a trovare finalmente un primo consenso, quello di Enzo Lo Monaco, mentre col passare dei giorni, gradualmente, anche gli altri iniziavano a prendere in serie considerazioni quel mio utopistico progetto. Riuscimmo così a procurarci una piccola telecamera, un centralino di antenna, che si tramutò in un piccolo trasmettitore, un modulatore e non solo, perchè nel giro di alcune ore di un pomeriggio assolato di primavera, da una casetta di Monte Tauro mandammo in etere le prime immagini televisive: nella prima, in verità,  si vedeva la mia persona intenta a cogliere delle belle margherite, un’ immagine che venne trasmessa per almeno 1 ora di fila.  Per questo, la stessa sera, passeggiando in via Umberto, come si usava  a quei tempi, incontrai delle persone che, smanettando il televisore nel tentativo di ricevere teletna, la prima tv della sicilia orientale,  erano riuscite per caso a sintonizzare il loro televisore sulla mia immagine; conoscendomi, si erano messi alla mia ricerca per chiedermi di preciso cosa stesse succedendo ad Augusta. A dire il vero, in un primo momento, non sapendo bene a cosa potessi andare incontro, cercai di negare l’evidenza ma poi, messo alle strette da qualche amico più intimo, confessai la verità, ovvero che si stesse cercando di creare una piccola emittente locale e che forse si sarebbe chiamata “Tele Augusta”. Intanto coi miei nuovi amici ci vedavamo segretamente più spesso nella casa di monte Tauro e così, col passare dei giorni, tra un panino e una birra si lavorava, mentre l’attrezzatura si arricchiva di un piccolo videoregistratore, una telecamera più definita, e altro ancora. Nel contempo,  grazie alla pubblicità gratuita che ci stavamo facendo attraverso le prove tecniche, in città si era sparsa alacremente la voce che presto sarebbe nata una nuova emittente locale. Le idee certo non mancavano anche se, a distanza di tre mesi dalla prima trasmissione, ci rendemmo conto che sarebbero serviti molti soldi per mandare avanti quel tipo di progetto e noi non sapevamo come fare, visto che di soldi in giro ce n’ erano pochi. Fu allora che, armandomi di coraggio, decisi di parlarne al Dott. On. Innocenzo Galatioto, noto personaggio augustano recentemente scomparso il quale, pur manifestando a freddo qualche tipo di perplessità, mi indicò una terza via, dandomi dapprincipio quasi l’impressione di non voler prendere in serie considerazioni la mia idea. Evidentemente però mi ero sbagliato perché qualche sera dopo, a sorpresa, ci ritrovammo nel suo ufficio, assieme agli altri componenti dello staff e fu allora che, con grande nostra meraviglia, leggemmo nei suoi occhi un grande interesse. Ci propose quindi di costituire una società cooperativa, alla quale più tardi fu data il nome di TELERONDINE, a cui aderirono inizialmente, oltre me, alcune persone di Siracusa e Catania, amici del dott. Galatioto, oltre a Enzo Lo Monaco, Franco De Luca, nonché, di seguito, Giorgio Casole, Giuseppe Tringali, ecc.  Perché la rondine? Qualche anno prima c’era stato il referendum nazionale sul divorzio e sui manifesti del comitato a favore del “SI” era ritratta una maestosa rondine, da cui il nome.

Fin qui la storia, non tanto conosciuta,  sulla nascita di  TELERONDINE S.r.l. ; il resto è storia nota dalle tantissime persone che ci seguirono all’epoca alla radio e alla televisione. Fu la radio che diede i natali a Rosario Fiorello, mentre la televisione stava per diventare RAI3.

      Salvatore  Tringali  

I meno giovani  ricorderanno certamente gli slanci culturali che Giorgio Càsole, non ancora prof., ha più volte dato in questi lunghi anni alla città di Augusta. Non a caso Rosario Fiorello, tanto per citare un personaggio noto, proprio con lui ha mosso i primi passi esordendo per la prima volta nello spettacolo “Bazar umoristico”  della compagnia “Teatro Gruppo”  diretta dallo stesso Càsole e nella quale anche chi scrive, allora giovinetto, recitava il ruolo di un  vigile urbano di provincia.  Il nostro prof. l’abbiamo poi rivisto in tv nella veste di direttore di telegiornale, a telemarte, la stessa emittente locale radiotelevisiva che diede i natali di speaker radiofonico a  Fiorello, attraverso la quale il D.J. Fiorello, nel vecchio locale “Monte Amara” durante una delle sue infinite serate ebbe l’incontro col paladino della “dance music” Claudio Cecchetto. Erano i tempi in cui, ricordo,  nel vecchio locale di Monte Amara esistevano due ingressi: uno principale, dove si entrava esibendo regolare biglietto e uno secondario, dietro la piscina, dove l’altra metà dei ragazzi e delle ragazze potevano entrare liberamente senza biglietto, e questo lo sapevano tutti. Andando a ritroso coi tempi troviamo ancora Càsole nella veste di editore della prima e unica televisione di Augusta, “Radiotele Rondine” (seconda in Sicilia solo a “Teletna), emittente che all’epoca “rischiò” di diventare la terza rete nazionale di Sicilia, Rai 3. TeleRondine iniziò a trasmettere in forma sperimentale nell’Aprile del1978 dagli scantinati della clinica ospedaliera “Villa Salus” e per volere del suo direttore recentemente scomparso, dott. Innocenzo Galatioto, per poi trasferirsi in centro negli studi di via Principe Umberto 132 . Lì accorsero, da tutti i rioni, molti giovani speranzosi di sottoporsi al “provino” che li avrebbe  resi  famosi in quel misterioso e magico mondo della radiotelevisione, quando la tv era ancora in bianco e nero e le radio andavano ad occupare liberamente le prime frequenze FM. Il segnale dell’emittente televisiva TeleRondine, irradiato da un impianto trasmittente con 1.000 watt di potenza e diffuso sui canali 29  62  31 UHF, era diretto da Umberto Bassi, da non confondere con l’esponente leghista perché questi era un bravo tecnico sottufficiale della marina militare italiana, tanto che  il segnale veniva ricevuto a Siracusa città, in provincia di Catania e da mezza Calabria, grazie a un ripetitore piazzato strategicamente sui Monti Climiti, in territorio di Melilli, nell’alto di una vallata. Tra i programmi trasmessi dall’emittente megarese particolare menzione aveva Spazio Poetico” condotto sempre da  Càsole, dove venivano presentati molti talenti creativi della nostra terra dimostrando, inaspettatamente, un vero successo di pubblico, proprio per la possibilità di presentare in passerella tali personaggi. Agli inizi del1980, l’emittente aderisce al consorzio TVA Televisioni Associate,  per interrompere definitivamente le proprie trasmissioni alla fine del 1988. Erano anche i tempi in cui un altro fenomeno, quello delle radio libere, andava espandendosi straripando l’etere della comunicazione in Italia, proprio come oggi avviene nel mondo con le moderne chat di internet. Noi c’eravamo, i ragazzi di allora: Saro Fiorello che non superò il primo provino radiofonico,  Franco Tanasi con la trasmissione pomeridiana di musica dance con tanto di effetti speciali che piacevano alle ragazzette, Sandro Bonaccorsi con la musica “by night” e le sue note romantiche che andavano perdendosi nella notte lacerando i cuori delle mature signore, Primo Acireale, Corrado Quartarone e tanti  altri o forse tutti i giovani dell’isola perché, a pensarci bene, eravamo tantissimi e ci volevamo tutti bene, anche quando facevamo a cazzotti. E le nostre storie andavano raccontate nelle pagine dei giornali della provincia, come oggi succede con il “Giornale di Augusta” o con “augustanews.tk” dove, per caso o per fatalità, col  prof. Giorgio Casole ci siamo ritrovati per provare ancora una volta a dare un ulteriore slancio, attraverso un forum cittadino libero e incondizionato, alla cultura, all’ arte, alla musica e alla storia della nostra “Augusta” cittadina che non potrà tramontare mai.

     Giuseppe  Tringali

LA M. M. ITALIANA CONTRO LA PIRATERIA INTERNAZIONALE

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AUGUSTA. Il comando di Marisicilia, con sede in Augusta, informa i nostri lettori che lunedì 17giugno,  a bordo di Nave San Marco, nella splendida cornice porto di Aksaz (Turchia), alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi e del Comandante della Componente Marittima della NATO, Ammiraglio di Squadra Peter Hudson (Marina Britannica), ha avuto luogo la cerimonia di Passaggio di consegne del comando del Secondo Gruppo Navale Permanente della NATO tra il Contrammiraglio Antonio Natale e il Contrammiraglio Eugenio Diaz del Rio della Marina Spagnola.  Più di 200 i giorni in cui l’Italia ha guidato lo storico Gruppo Navale della NATO che, in particolare, dal 7 dicembre 2012 allo scorso 7 giugno, ha preso parte all’Operazione Ocean Shield. L’Ammiraglio Natale ha infatti comandato la Task Force composta da 4 Unità, la turca TCG GOKOVA, l’americana USS HALYBURTON poi avvicendata dall’ USS NICHOLAS, la danese HDMS IVER HUITFELDT da poco avvicendata dall’olandese HNMS Van Speijk che assieme ad altri importanti attori rappresentanti l’intera comunità internazionale ha salvaguardato i traffici marittimi dall’incubo della pirateria marittima nel Golfo di Aden.

“Abbiamo raggiunto un punto di svolta in cui non si può più prescindere da azioni maggiormente focalizzate verso lo sviluppo dello stato somalo, al fine di facilitare l’imposizione ed il mantenimento dello stato di diritto e di maggiore sicurezza e controllo del territorio stesso: questa è la sfida più impegnativa che la Somalia e le nazioni che la stanno supportando, devono affrontare” ha affermato l’ammiraglio Natale rivolgendosi allo schieramento ed agli ospiti intervenuti per la cerimonia tra cui i Comandanti delle Squadra Navale Spagnola e Turca. Una lunga missione fatta di costante presenza, deterrenza, incontri, esercitazioni, incessante pressione sui noti hubs criminali ed assistenza medica a centinaia di pazienti somali – attività svolta anche con il supporto di un’equipe cinese ed andata in onda sulla CCTV, emittente cinese a copertura globale –  ma anche fine diplomazia navale nonché cooperazione con tutti i principali e importanti Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano tra cui Djibouti, Oman, Emirati Arabi Uniti, Tanzania, Kenya, Seychelles Madagascar, Yemen. Non solo, anche celebri record, momenti che resteranno nella storia, come i primi appontaggi di elicotteri cinesi e russi su un’Unità italiana e viceversa e le esercitazioni congiunte in mare, evento non solo storico ma visto in diretta sulla CNN da milioni di persone. “Vi voglio ringraziare tutti, dal Comandante al più giovane dei marinai, nessuno si è risparmiato in questa lunga avventura, in questo viaggio che ci ha portato lontani da casa, al fine di salvaguardare la libertà di navigazione in quest’arteria tanto preziosa quanto vitale per il nostro Paese. Ma il grazie più grande va ai vostri cari, perché senza il loro supporto non avremmo potuto fare quanto abbiamo fatto. Loro ora sono a casa, vi stanno aspettando e sono fieri di voi perché siete uno degli esempi migliori che il nostro Paese può offrire” Così l’Ammiraglio ha ringraziato l’intero equipaggio al tramonto, nell’ultima sera di Comando, proprio perché i grandi viaggi e le grandi esperienze si possono comprendere solo una volta arrivati a destinazione quando, con un filo di malinconia, ci si volta indietro.

 

L’Italia contribuisce all’attività di contrasto alla pirateria nel Corno d’Africa sin dal dicembre 2008 e ha assunto il comando dell’Operazione Ocean Shield dal 7 dicembre 2012 allo scorso 7 giugno. Nave San Marco, Unità Flagship della Task Force, a breve farà rientro in Italia dopo circa 7 mesi di attività in mare.

Le nazioni della NATO, lo scorso 19 marzo 2012, hanno raggiunto un accordo per prolungare l’Operazione Ocean Shield sino alla fine del 2014.

AUSTERITÀ ANCHE PER LA FESTA DELLA MARINA NELLA BASE DI AUGUSTA

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AUGUSTA – Per le note contingenze economiche nazionali, quest’anno la “Festa della Marina Militare” è stata celebrata sobriamente nell’ambito della Base, e precisamente alla banchina “Tullio Marcon” presso Comforpat Augusta. Tuttavia, non ha perso la solennità rituale dell’evento celebrativo del 10n giugno 1918, allorquando il Comandante Luigi Rizzo, con ardimento e coraggio, sfidando le “Viribus” austriache, da distanza ravvicinata, con due siluri a proravia, mandava a picco la corazzata S. Stefano, la più superba unità della marina austriaca. Quel giorno memorabile e d’esempio diventò la giornata della “Festa della Marina”. Per le citate circostanze, e su direttive, correttamente, del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore Marina, l’evento è stato celebrato nel “ristretto delle caserme”, quindi seguendo tutto un percorso militare, senza ovviamente, partecipazione di invitati esterni, od Enti ed Associazioni private. Partecipazione solo del personale militare e dipendenti civili della Difesa in servizio. La manifestazione è incominciata alle 9 in punto, come di consueto, con l’ingresso dell’Ammiraglio Roberto Camerini, Comandante attuale di Marisicilia Augusta, seguito, poi, dal Labaro pluridecorato della Marina Militare, che sfila innanzi ai Reparti schierati lungo la banchina. Viene data, quindi, lettura dei messaggi augurali del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Marina, che oltre a significare il valore storico della giornata, hanno posto l’accento sul ruolo che le Forze Armate svolgono nel contesto sociale nazionale ed internazionale, a servizio e difesa del Paese e della democrazia. Incisivo ed esaltante l’intervento dell’Amm. Camerini, il quale, innanzitutto, ha ricordato la morte del Capitano dei Bersaglieri La Rosa, vittima di vile attentato in Afghanistan. Ha ricordato, altresì, che proprio questo anno ricorre il 95° anniversario dell’impresa eroica di Premuda, restando, malgrado il tempo, sempre un simbolo di tutte le azioni di valore e di ardimento. 


 La Marina Militare, ha quindi proseguito, pur nei momenti difficili sa trovare nuovi stimoli a nuove sfide, che attraverso lo straordinario complesso di capacità in uomini e mezzi, è sempre presente all’interno ed all’esterno, in difesa di pace e libertà. Ha, infine, ricordato i marinai italiani La Torre e Girone, che nella lontana India, affrontano con dignità e senso del dovere, la spiacevole contingenza. Dopo la deposizione di una corona di alloro ai caduti, sotto lo sfondo del “silenzio”, l’Amm. Camerini ha proceduto a consegnare onorificenze individuali a persone che hanno effettuato azioni particolari, oltre a medaglie per dieci lustri di servizio, fra cui una “Mauriziana”. Una ricorrenza, quindi, contenuta, non celebrata pubblicamente all’ombra del Castello Svevo, nella piazza che ne prende il nome, laddove annualmente la Festa della Marina è occasione di incontro con la Città, con il suo attaccamento ed espressione di amicizia, che da oltre un secolo la lega con orgoglio alla Marina Militare di Augusta. Si meliora tempora currunt!

        Francesco Migneco

VERGOGNA! 452 MLN DI EURO NON VENGONO SPESI PER I GIOVANI

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lavoro giovani,occupazione,augustanewsAUGUSTA. Venerdì 14 giugno, nella sala conferenze dell’hotel Palazzo Zuppello di Augusta, si è tenuto un incontro sul tema “Piano Giovani: 452 milioni di euro per incentivare l’occupazione in Sicilia”. Ha aperto i lavori Claudio Forestiere, responsabile del gruppo giovanile “Ezra Pound” organizzatore dell’evento; ospite relatore  il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, Vicepresidente Vicario della Commissione “Bilancio e Programmazione” dell’ARS. L’incontro, realizzato nell’àmbito del progetto “Occupazione Giovani”, finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani, ha acceso i riflettori sulla mancata attuazione da parte della Regione Siciliana di un fondo pari a 452 milioni di euro: una somma destinata ad arginare l’emergenza disoccupazione che interessa i soggetti compresi nella fascia di età tra i 15 e i 35 anni.

Claudio Forestiere ha introdotto i lavori di assemblea, illustrando nel dettaglio gli incentivi e i contributi previsti dal Piano Giovani, approvato dalla Giunta Regionale Siciliana con delibera n.215 del 21 giugno 2012: le potenzialità di questo piano di intervento straordinario potrebbero coinvolgere non meno di 50mila giovani siciliani, attraverso corsi di formazione finalizzati a ottenere qualifiche professionali riconosciute a livello europeo, incentivi alle aziende che assumono giovani, tirocini e praticantati retribuiti e infine contributi alla nascita di imprese ideate da giovani. “Un piano che attende solo di essere messo in atto” – ha commentato Forestiere –“ i fondi sono stati stanziati da Bruxelles già nel dicembre 2011: la Regione Siciliana non può permettersi di indugiare oltre sull’avvio delle linee di azione previste, non si può continuare a mortificare una intera generazione, relegata alla inattività o costretta all’emigrazione”. Vincenzo Vinciullo ha tracciato un breve excursus sulle peripezie che hanno interessato i fondi in questione, evidenziando le colpe e le omissioni dei due governi regionali che si sono succeduti. “L’ attenzione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione si è fossilizzata sulla ricerca di una sistemazione per un popolo di 8mila lavoratori del settore della formazione: le mie richieste circa il ricollocamento di una quota parte di questi lavoratori all’interno delle scuole per assistere i diversamente abili sono rimaste inascoltate. Il Piano Giovani”  – ha  continua Vinciullo – “è immediatamente attuabile: l’assessore e i dirigenti al ramo si prendano le proprie responsabilità e utilizzino subito quei fondi, prima che tornino a Bruxelles, altrimenti si dimettano. Inoltre, si aspetta ancora il recepimento, da parte della Regione, delle direttive emanate durante la conferenza Stato-Regioni sulla regolamentazione di tirocini e stage, che prevede, tra le varie linee guida, retribuzioni minime garantite per gli stagisti. C’è tempo fino a luglio affinché la Regione emani il decreto attuativo sull’accordo Stato-Regioni: bisogna far presto, nell’ottica di una rinnovata attenzione nei confronti dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”.

                                                              

    F. C.

MARINA MILITARE: ELICOTTERO IN SOCCORSO DI UN ESCURSIONISTA

nh90_2.jpgAUGUSTA. Il Comando di Marisicilia, con sede in Augusta, informa che un elicottero SH 90 della Marina Militare è decollato nella notte dall’aeroporto di Luni, La spezia, in seguito ad una richiesta ricevuta dal Centro Operativo Aereo di Poggiorenatico per la ricerca di un escursionista caduto in un canalone nella zona delle Alpi Apuane, a Pizzo D’Uccello. Il corpo senza vita dell’uomo è stato individuato con le prime luci dell’alba dal velivolo mentre le altre tre persone che facevano parte del gruppo di escursionisti sono stati portati in salvo in stato confusionale da una squadra di terra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).  Attualmente l’elicottero della Marina Militare è rientrato in base per rifornimento, in attesa di indicazioni sulle modalità di recupero del corpo dell’uomo, di cui non sono ancora note le generalità.