LA SCRITTRICE SIMONETTA AGNELLO HORNBY INAUGURA LIBRINSCENA, GLI INCONTRI LETTERARI PROMOSSI DAL TEATRO STABILE DI CATANIA

Lunedì 17 giugno 2013, ore 21 – Palazzo Platamone, Corte “Mariella Lo Giudice”

 

53.jpgCATANIA – «Il male che si deve raccontare raccoglie le mie memorie di violenza domestica prima in Sicilia e poi in Africa e in Inghilterra, ma non è soltanto un libro di denuncia. Parlo anche di come combattere la violenza domestica e proteggere le vittime, secondo un sistema semplice ed efficace messo a punto da Lady Scotland, coraggiosa avvocatessa inglese diventata ministro sotto il governo Blair».  Vibrante è la missione sociale e civile che anima Simonetta Agnello Hornby, palermitana d’origine e inglese d’adozione, al pari della Scotland in prima linea per lunghi anni nell’attività forense britannica. L’esperienza nei tribunali, in difesa di donne e minori, ha sviluppato nella Agnello una lucida consapevolezza, tangibile anche nella sua produzione di scrittrice. Eccola rinnovare il suo impegno sul campo contro una delle piaghe più dolorose della società moderna con una nuova opera, appunto Il male che si deve raccontare, che presenterà a Catania “in doppio” con il suo ultimo romanzo d’ambientazione siciliana, Il veleno dell’oleandro.

 

 

L’autrice mette qui a fuoco, con la sapienza della sua immaginazione, un micromondo che vuole rappresentare i guasti, le ambizioni e le ansie di liberazione dell’universo famigliare: un altro successo annunciato per una delle firme più amate in Italia e tradotte all’estero. Entrambi i volumi sono editi da Feltrinelli.   L’appuntamento è fissato per lunedì 17 giugno alle ore 21, nella suggestiva Corte di Palazzo Platamone, intitolata all’attrice Mariella Lo Giudice. L’incontro-evento  inaugura la nuova edizione di LibrinScena, che il Teatro Stabile di Catania dedica al mondo della letteratura, della narrativa e del giornalismo. Una rassegna di forte richiamo e pregnanza culturale, la cui nascita è stata tra i primi atti della direzione di Giuseppe Dipasquale, che alla guida dello Stabile ha moltiplicato le occasioni per offrire alla città iniziative mirate a celebrare l’Arte in tutte le sue declinazioni, seguendo il fil rouge che lega tra loro generi e discipline.  Accanto a Doppiascena e FilminScena, ecco dunque tornare e alternarsi il ciclo più squisitamente letterario. E per avviarlo non poteva esserci ospite più adatta, visto anche il felice matrimonio culturale che nella passata stagione ha unito la Agnello Hornby al Teatro Stabile di Catania, portando in scena la riduzione teatrale de “La mennulara”, firmata dall’autrice insieme a Gaetano Savatteri, per la regia di Walter Pagliaro. Saranno dunque i profumi della Sicilia, con tutte le sue luci e le sue ombre così abilmente disegnate dalla penna immaginifica che ha saputo creare altri best sellers come La zia marchesa, Boccamurata e Vento scomposto, a caratterizzare l’esordio della rassegna, che quest’anno si veste di maggiore internazionalità, rinnovandosi in parte anche nella formula, come nel caso del primo incontro di cui la scrittrice sarà unica protagonista insieme agli attori dello Stabile etneo, in un dialogo aperto e diretto con il pubblico.   L’ingresso à gratuito.

 

     Caterina R. Andò

 

NAVE VESPUCCI A CIVITAVECCHIA

vespa.jpg

vespucci.jpgAUGUSTA. Il comando di Marisicilia, con sede in Augusta, informa i lettori che la Nave Scuola Amerigo Vespucci della Marina Militare,  terminato il consueto periodo di manutenzioni invernali, ha imbarcato a Livorno, lo scorso 11 giugno, 126 Allievi del primo e secondo corso della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia per la campagna di istruzione e giungerà nel porto di Civitavecchia venerdì 14 giugno per poi ripartire il 19 alla volta di Napoli, dove sosterà dal 21 al 25 giugno. La campagna si concluderà sabato 29 giugno a Livorno ed inizierà l’approntamento per la successiva attività a favore degli allievi della 1^ Classe dell’Accademia Navale con partenza prevista lunedì 8 luglio : destinazione il nord Europa. La nave sarà ormeggiata a  Civitavecchia  presso la Banchina “Albicini” al posto n. 14 e sarà aperta a tutti per le  visite a bordo  venerdì 14 giugno, ore 15.30 – 18.30,  sabato 15 intera giornata e fino alle ore 18.30, domenica 16 dalle ore 16 alle 19, lunedì 17 mattino e martedì 18 pomeriggio. Durante la permanenza nel porto laziale saranno organizzati a bordo eventi di rilievo, relativi alle collaborazioni con organizzazioni di spicco per il rispetto dell’ambiente marino e non; come il WWF Italia nell’ambito della collaborazione  “Il Mare deve vivere” per un Mediterraneo di qualità e MAREVIVO con un convegno dedicato al Concorso Internazionale di idee Sole vento e mare – Energie rinnovabili e paesaggio”.

 

  U.S.

SCHEDA DELL’UNITA’

La Nave Scuola Amerigo Vespucci, attualmente al comando del Capitano di Vascello Curzio PACIFICI, è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. E’ stata costruita presso il Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia (vicino Napoli).  Da allora rappresenta la Nave Scuola per eccellenza, essendo stata impiegata per oltre 80 anni per formare i futuri Ufficiali della Marina Militare. L’Amerigo Vespucci è una Nave a vela con motore: ha tre alberi verticali (trinchetto, maestra e mezzana) e un bompresso a prora. Gli alberi hanno pennoni con vele quadre, che insieme alle vele di taglio costituiscono una superficie velica di circa 2.650 metri quadrati per un totale di 24 vele. La struttura della Nave è costituita da acciaio, ma molte parti della Nave sono in legno. La propulsione è garantita da due motori diesel. La massima velocità a motore è di circa 12 nodi. Con la Nave invelata si possono invece raggiungere velocità più elevate in condizioni di vento e mare idonee: il “record” è di 14,6 nodi (circa 27 km/h).  La manovra delle vele e la movimentazione dei pennoni si attua in maniera rigorosamente manuale per mezzo di cavi in fibra vegetale (manilla e canapa)  che raggiungono complessivamente la lunghezza di oltre 36 km. Di fatto – motore a parte – la quasi totalità delle apparecchiature di bordo ha un funzionamento manuale. Naturalmente anche tutte le operazioni riguardanti la manovra delle vele sono condotte rigorosamente in maniera manuale. Di conseguenza il vero “motore” dell’Amerigo Vespucci può essere considerato il suo equipaggio, composto da 278 militari. Dalla sua entrata in servizio, nel 1931, la Nave è stata attiva quasi ogni anno – effettuando principalmente attività a favore degli Allievi della 1ª classe dell’Accademia Navale e della Scuola Navale “Francesco Morosini” di Venezia.  L’Unità è dotata di 11 imbarcazioni: due motoscafi, due motolancie, due motobarche, quattro palischermi a remi. Quest’ultime, utilizzate per l’addestramento alla voga degli Allievi, possono essere armate anche a vela. Infine sullo specchio di poppa, immediatamente al di sopra del “giardinetto” del Comandante, è sistemata la sua baleniera, anch’essa a remi, tradizionalmente armata da un equipaggio di ufficiali. Sinora sono state effettuate ben 78 Campagne di Istruzione. Oltre al delicato compito di formare i futuri Ufficiali il Vespucci ricopre anche l’importantissimo ruolo di ambasciatore della cultura e della tradizione marinaresca italiana, partecipando a molte manifestazioni ed eventi di rilievo e portando il made in italy in tutto il mondo. Tra gli eventi più celebri che hanno visto la partecipazione della nave vanno annoverati:  l’incoronazione della Regina Elisabetta II del 1953 a Londra, la celebrazione della restituzione di Trieste all’Italia del 1954 (ripetutasi per il cinquantenario nel 2004), il bicentenario della fondazione degli Stati Uniti d’America del 1976 e quello della Rivoluzione Francese del 1989, le Colombiadi del cinquecentenario nel 1992 in America. Tra le manifestazioni più recenti si ricorda la partecipazione all’America’s Cup in Nuova Zelanda nel 2002, alle Olimpiadi di Atene nel 2004, alla commemorazione della Battaglia di Trafalgar a Portsmouth nel 2005 ed al 90° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale a Civitavecchia. Nel 2007 la Nave è stata inoltre nominata “Goodwill Ambassador” dall’UNICEF, con cerimonia a Genova. 

UN PREMIO LETTERARIO PER RICORDARE RINA GULINO, LA DOCENTE, LA MAMMA, LA CITTADINA

rina ridotta 1.jpg

AUGUSTA – Quante persone ci lasciano dopo aver dedicato, in dignitoso silenzio, la propria vita alla famiglia, alla scuola, alla città. In questa società ultra moderna e tecnologica, caratterizzata dalla velocità delle informazioni, dalle  telecomunicazioni,  tutto passa in fretta, tutto viene bruciato, consumato per i vari scopi che in genere sono prevalentemente di tipo commerciale. Ma a volte non si ci può rassegnare a questo tipo di logica e in qualche modo, appare doveroso  cercare di perpetrare la memoria di questi personaggi  per  indicarli come modelli positivi di stili di vita, di comportamenti etico-morale di cui l’attuale società  ha effettivamente bisogno. Così è stato nel caso della professoressa, della  sposa e madre, della cittadina Rina Gulino, docente di lettere delle scuole medie, scomparsa prematuramente un anno fa e alla cui memoria, il marito Franco, i figli Alessandro, Vittoria, Massimo e Mariangela, hanno istituito un premio letterario. Dopo il regolare bando  riservato ai giovani alunni dei quattro  istituti scolastici comprensivi di Augusta, una qualificata commissione giudicatrice composta rispettivamente dal prof. Giorgio Casole in qualità di presidente, dalla professoressa Rita Ballotta e dal dott. Gaetano Gulino ha valutato più di duecento elaborati  consistenti in temi, poesie e disegni aventi come oggetto “Augusta e l’ambiente”. Si è arrivati quindi alla serata di premiazione  del  5 giugno che, grazie in particolare allo sforzo organizzativo del figlio Massimo Scuderi, si è rivelata un vero e proprio evento.

Nell’aula magna del G.A. Ruitz, messa a disposizione dal Preside Carmelo Gulino, fratello della compianta defunta, si sono presentati moltissimi studenti, familiari,  conoscenti, nonché molti amici e già colleghi di Rina Gulino.  In un’ atmosfera di commozione e di condivisione del  dolore e della gioia dei familiari, si sono alternati momenti di spettacolo con proiezioni di immagini e canzoni interpretate dalla liceale Vanessa Bontempo e da Alessandro Tocco, completati dagli interventi di vari relatori, magistralmente coordinati dal prof. Casole che ha letto, con la dovuta enfasi e senso di partecipazione, molti degli elaborati premiati.  Il preside Carmelo Gulino  ha esaltato   le caratteristiche della defunta sorella come  docente che ha svolto per oltre 35 anni l’ attività di insegnamento con vera professionalità, profitto e riconoscimenti vari; Calogero Vicario, che ha presentato un libro sull’amianto, e Nicky Paci hanno tenuto a sottolinearne le virtù come modello positivo di cittadina; Gaetano Gulino  ne ha invece descritto  le doti e gli autentici valori della dignità, del rispetto, del senso di attaccamento alla famiglia, alla comunità, alla chiesa e allo stato che anticamente rappresentavano i veri modelli e che dovrebbero essere recuperati  per uscire dalla grave crisi in cui versa l’attuale società. Il figlio Massimo poi  ha emozionato tutti gli intervenuti ricordando le doti della madre che pur nelle continue e quotidiane difficoltà  di vario genere a  cui andava incontro la famiglia, riusciva incredibilmente a superarle quasi tutte, infondendo sostegno, fiducia e coraggio , certa dell’aiuto che, come lei più volte affermava, le proveniva dall’alto attraverso quella che definiva “divina provvidenza”. Applausi, foto, sorrisi, strette di mano hanno caratterizzato il momento della premiazione.  I giovanissimi nipoti della  professoressa hanno consegnato personalmente i vari riconoscimenti. Sono stati premiati  Luca Amato della  I A del  “Costa”,  Virginia Aviello della  II A della  “Todaro” e  Asia Fracassi della  III classe  del  “Corbino”, plesso di Brucoli.  Ai vincitori sono stati consegnati un buono acquisto del valore  di 100 euro ciascuno, un libro sull’amianto e  una copia del libro di Casole “Augusta e Condorelli, gli anni della lotta all’inquinamento….”, visto che il tema era su Augusta e l’ambiente. Altri 25 alunni di scuole medie hanno ricevuto una menzione d’onore: Sebastiano Gianino,  Alessio Licata, Elena Natoli, Chiara Sarcià, Carla Monticchio, Alessandro Limer,  Giulio Savaglia,  Giulia Giangrande, Rachele Schillaci, Martina Ranno,  Alice Bertuccio,  Desirè Triglia, Anna Di Franco, Gaia Belluso,  Giulia Ficicchia, Chiara Busso, Laura Rizza, Giulia Denaro, Isabella Piazza, Simone Roggio, Francesco e Roberto Spinali, Nicolò Scatà e Fernando Coppola.  Alla fine della serata la sorella, Carmela Gulino, commossa e felice dell’ottima riuscita dell’iniziativa, ha salutato con affettuosi abbracci tutti  gli  amici e parenti  con l’augurio  che questa edizione di premio letterario in memoria della sorella possa essere  la prima di una lunga serie.

     Gaetano Gulino

Premiazione Olimpiadi di Fisica 2013

 

OLI FIS 2013 2.jpg

OLI FIS 2013 1.jpgCATANIA – Grande soddisfazione anche quest’anno per il Liceo “Megara” con i suoi alunni Giovanni Cirillo e Naomi Luglio: dopo essersi classificati rispettivamente nella fascia d’argento e nella fascia di bronzo, i due Megaresi hanno preso parte alla premiazione tenutasi Mercoledì 5 Giugno presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania. Gli studenti hanno assistito ad una prima fase di orientamento tenuta da alcune delle più importanti voci dell’Università degli Studi e della Scuola Superiore di Catania. In un secondo momento i quattro alunni che hanno avuto accesso alla fase nazione delle stesse Olimpiadi hanno mostrato alla loro audience la risoluzione delle loro prove. Infine l’incontro si è concluso nel migliore dei modi con la consegna delle medaglie e i rispettivi premi alle “eccellenze” della Sicilia orientale.

    Naomi Luglio

CODICI DELLA CULTURA POPOLARE IN VERGA

  I LIONS RISCOPRONO VERGA AUTORE E FOTOGRAFO          

 

VERGA.jpg

AUGUSTA.  La prof.ssa Gabriella Alfieri, presidente del consiglio scientifico della Fondazione Verga, ha tenuto una brillante conferenza sul tema: “La lingua etnificata: codici della cultura popolare in Verga” nel corso di un incontro culturale organizzato dal LIONS Club Augusta Host nei locali del Hotel Palazzo Zuppello. L’evento ha riscosso notevole interesse anche nei confronti di docenti e studenti liceali che numerosi hanno aderito all’invito loro rivolto dal presidente del club, Carlo Fazio. Il tema, magistralmente trattato dall’insigne relatrice, ha permesso di scoprire aspetti appartenenti alla cultura verghiana, che vanno ben oltre le conoscenze acquisite scolasticamente. Nel corso della conferenza è stato innanzitutto  trattato il fenomeno della “popolarizzazione” della lingua italiana: nell’Ottocento, scrittori e sociologi si impegnarono in un lavoro di trascrizione e traduzione dal dialetto all’italiano, di indovinelli, canti, proverbi e modi di dire tipicamente dialettali, al fine di diffondere la comprensione e l’uso della lingua nazionale.

Così il Verga, traendo spunto per i suoi scritti, dalla realtà che lo circondava, una realtà rurale oppure borghese, che comunque era quella della sua terra di Sicilia,  riusciva poi a trasporre, tutto ciò che era tipico di quella cultura  e di quegli ambienti, “italianizzandolo”. Da qui il concetto di “lingua etnificata”, coniato per la prima volta dal famoso prof. Nencioni,  già docente della stessa prof.ssa Alfieri, che ha posto l’attenzione su questo particolare aspetto del grande scrittore siciliano dell’Ottocento, che riusciva a tradurre  non solo il linguaggio parlato, ma anche quello, altrettanto espressivo, dei  gesti. La relatrice ,infatti, ha messo in risalto un altro aspetto meno noto, ma non per questo meno interessante, del grande scrittore: la sua passione per la fotografia, passione che lo portava a immortalare volti, situazioni, luoghi, personaggi, paesaggi, con grande maestria e che poi, con sapienza, trasferiva nei suoi romanzi, riuscendo a  “italianizzare”  aspetti di vita quotidiana  tipicamente siciliani. A tal proposito, la relatrice ha annunciato che la Fondazione,  sta lavorando per allestire una mostra fotografica, al fine di esporre e poter fare ammirare le bellissime immagini riprese dall’autore. Da quelle  raffigurazioni visive Verga traeva, quindi, la trama dei suoi romanzi, riuscendo a cogliere dalle medesime, tutti gli aspetti sociali e psicologici dei personaggi, mediante una grande intuizione e sensibilità introspettiva; è sempre a quelle immagini,  inoltre che lo scrittore si ispirava quando curava personalmente i disegni dei suoi romanzi e le rappresentazioni teatrali dei suoi testi, arrivando a disegnarne  persino le scene e i costumi.

Mediante questo originale, quanto dettagliato processo, l’autore riusciva a rendere fruibile da tutti, la lingua italiana, fornendo al tempo stesso, una versione italiana di gesti rituali, modi di dire e di fare, tipici della società e della cultura siciliana del suo tempo. Cerimoniere della serata l’avv. Rita Cocciolo.

C. R.    nella foto,  Alfieri, Fazio, Cocciolo

A SCUOLA DI FOTOGRAFIA

Foto Mostra 8 giugno 2013 1.JPG

_DSC6103.JPGAUGUSTA – Si è svolta nei giorni scorsi la mostra delle fotografie scattate dagli alunni del Liceo Mègara in occasione delle due “passeggiate fotografiche” effettuate nell’ambito del Progetto “Corso di Fotografia Digitale”. Il Progetto rientra nella serie di attività svolte per consolidare la stretta collaborazione tra l’Unitre e il Liceo Mègara. Il corso, riconosciuto dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, è stato rivolto ai soci Unitre e agli alunni degli Istituti Superiori. Del Liceo Mègara hanno partecipato ben 35 alunni di tutte le classi dei quattro indirizzi. Le lezioni sono state svolte dai docenti dell’Associazione Augusta Photo Freelance di Romolo Maddaleni. A coordinare il tutto, per il liceo Mègara, è stata la professoressa Anna Lucia Daniele. I docenti del corso sono stati Romolo Maddaleni (Presidente APF), Felice Cucinotta, Enrico Lombardo, Tanino Cannavò, Domenico Morello, Domenico Blandino, Giuseppe Scapellato, Carmelo Micieli e Eugenio Cappuccio.

Le foto sono state esposte nella sala espositiva “Guido Maddaleni” alla presenza del Presidente APF Romolo Maddaleni, del Presidente Unitre Dottor Giuseppe Caramagno, dei due Dirigenti Scolastici Professoressa Maria Concetta Castorina, per il Liceo Mègara, e Professore Carmelo Gulino, per l’Istituto Arangio Ruiz, della coordinatrice del corso professoressa Anna Lucia Daniele, dei soci APF, dei soci Unitre, degli studenti partecipanti e delle loro famiglie. In occasione della mostra il Presidente Maddaleni ha annunciato l’imminente costituzione dell’Associazione APF Giovani. Tale decisione è scaturita dopo ampia riflessione dei soci APF per soddisfare l’entusiasta richiesta da parte dei ragazzi di poter entrare a far parte dell’Associazione. Ad occuparsi della presidenza e del coordinamento del nascente gruppo saranno Laura Adragna e Giulia Maddaleni. Enorme la soddisfazione dei presenti che, con numerosi e sentiti applausi, hanno manifestato la propria approvazione per la validità del corso, la bellezza delle foto e la riuscita della serata.

Per il Liceo Mègara sono state esposte le foto dei seguenti alunni:

 

N.

Nominativo

Liceo

Classe

1

Adragna Laura

Liceo Classico

3-B

2

Aiello Serena

Liceo Scientifico

3-D

3

Buscemi Anthony

Liceo Scientifico

2-A

4

Caramagno Ambra

Liceo Scientifico

3-D

5

Cilio Giulia

Liceo Scientifico

3-A

6

Dragotta Manuela

Liceo Scientifico

4-C

7

Fareri Giulia

Liceo Scientifico

2-B

8

Fruciano Jennifer

Liceo Scientifico

5-C

9

Galeoto Rossella

Liceo Scientifico

4-E

10

Gianino Alessio

Liceo Scientifico

5-D

11

Latina Carmela

Liceo Scientifico

3-D

12

Maddaleni Giulia

Liceo Scientifico

4-E

13

Mangano Manuel

Liceo Classico

1-BR

14

Mazzilli Giulia

Liceo Scientifico

3-D

15

Morabito Noemi

Liceo Scientifico

3-D

16

Quartarone Irene

Liceo Classico

2-BR

17

Russo Anna

Liceo Scientifico

3-D

18

Sarracino Giovanna

Liceo Scientifico

3-D

19

Spatola Alessia

Liceo Classico

2-BR

20

Terra Wanda

Liceo Scienze Umane

3-A

21

Tringali Daiana

Liceo Scientifico

4-E

 

Si ringraziano per le foto Romolo Maddaleni, Alfio Iacobello, Domenico Morello e Giuseppe Garufi.

      Anna Lucia Daniele

AUGUSTA/ COMMENTO POSITIVO SULL’ORIENTAMENTO POST DIPLOMA

 

liceo megara,orientamento scuola,giorgio casole,augusta,augustanews

 

AUGUSTA. Alla chiusura dell’anno scolastico, si è svolta nell’Istituto Superiore Arangio Ruitz la giornata di Orientamento: “Orientiamoci alla Vita” – Salone dell’orientamento, della formazione e del lavoro, organizzata dal Liceo “Megara” e dal 2° Istituto di Istruzione Superiore  “A – Ruiz” di Augusta, durante la quale l’Università e il Mondo del lavoro hanno incontrato il mondo della scuola mettendo in campo sinergie e costruendo  “…. attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, …. le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita ..”  La manifestazione è stata inaugurata con una conferenza di  presentazione nell’aula magna dell’Istituto, aperta dagli interventi del dirigente scolastico dell’Istituto Ruiz, . Carmelo Gulino e del dirigente del liceo Mégara, Maria Concetta Castorina, che hanno sottolineato come “Orientiamoci alla Vita“ rappresenta  la prima giornata dell’orientamento pre-universitario / post-diploma realizzata ad Augusta, pensata per aiutare i giovani a concretizzare i loro progetti  e per confrontarsi personalmente con le opportunità universitarie e lavorative  del territorio,  rendendo possibile in loco un contatto diretto tra gli operatori della Formazione Post-diploma sia a livello univesitario sia professionale  e gli studenti del 4° e 5° anno delle due scuole e le loro famiglie.“Da studente del IV anno non ancora in “crisi di panico” – ha commentato Alessandro Barbera – “ posso dire che la giornata ha sicuramente fornito a noi studenti un prezioso momento di riflessione sulle nostre attitudini, passioni e vocazioni ed ulteriori strumenti decisionali  per orientarci verso una scelta ragionata e consapevole del nostro prossimo percorso di studi per costruire una personale carriera professionale che ci auguriamo risponda il più  possibile alle nostre aspirazioni.”

  G. C.     Da sin.: Gulino, Castorina, Cappello

IL PIANTO LIBERATORIO DEL SINDACO RIZZA, RICONFERMATO A FUROR DI POPOLO

A SEGUIRE, PERCHE’ ANTONELLO RIZZA HA STRAVINTO  –  di Giorgio Càsole

antonello-rizza-400x215.jpg

 PRIOLO. Mercoledì  12 giugno, ore 12°°. L’ufficio centrale per il controllo dei voti è al completo, pronto perché si possa passare al primo degli adempimenti: la proclamazione del sindaco. A Priolo non è un mero adempimento formale, svolto alla bell’e buona, davanti a quattro gatti. No. E’ una proclamazione vera e propria: solenne e coram populo.  Si svolge all’interno dell’aula consiliare, portata a dignità dal sindaco che sta per essere proclamato: Antonello Rizza, fisico asciutto (dimagrito grazie alla sfibrante campagna elettorale), cinquant’anni  compiuti, sposato con un’insegnante, due figli, ex operaio dell’area industriale che ha già svolto cinque anni di sindaca tura, lasciando ovunque il segno.  Infatti, appena si entra nell’androne del palazzo municipale, si legge una scritta di colore scarlatto su un palle che ricopre la parete. “Il Comune  ogni giorno al servizio dei cittadini, il sindaco Antonello Rizza”. Salite al primo  piano e  si legge un’epigrafe lapidea posta sotto uno stemma “sannita, auspice il sindaco Antonello Rizza”.   Siamo nei pressi dell’aula consiliare. Rizza , intorno alle 12,20, fa la sua  entrata nell’aula,dove lo aspetta una piccola folla osannante, accompagnato dal fido braccio destro, il vice sindaco Parisi, in perfetto abito scuro,  dal capo di gabinetto e dalla moglie, elegantissima.

 Rizza procede verso lo scranno più alto, ma,. Appena si accorge che la moglie è rimasta seduta in prima fila, con un gesto affettuoso la fa avvicinare. E’ giusto che la prima donna della città debba condividere l’esaltazione del trionfo con il primo cittadino. Rizza è vestito sobriamente e sùbito pone l’accento sulla sobrietà. Non solo non ci saranno vendette trasversali, ma nemmeno festeggiamenti: “non ci saranno né buffet né tappi di spumante, i tempi non lo permettono, non soltanto i tempi del Paese Italia, ma nemmeno quelli  di Priolo. E scatta sùbito l’orgogli per una città che prima non contava nulla e ora, invece, è considerata e, addirittura, temuta.  Appena comincia a parlare, chiedendo scusa agli astanti per essersi messo a sedere, fa scattare un primo caloroso applauso.  Comincia a dire che vuole essere il sindaco di tutti i priolesi, che lui non il burattino di nessuno, che al suo tavolo siedono partner con pari dignità – e qui, evidentemente, le allusioni soni ai nemici della campagna elettorale- che vogliono il benessere di  Priolo.” Chi non vuole il benessere di Priolo può andarsene  in un’altra città. Noi non lo tratterremo. Gli applausi crescono dio intensità e di frequenza. E’ poi la volta di qualche anatema contro le industrie del territorio, anche se non si sente afflitto da delirio di onnipotenza. Senza arrivare all’arbitrio e nei limiti consentiti dalla normativa, Rizza tenacemente combatterà non contro le industrie, ma è per il benessere di tutto il territorio, tant’è che vuole intraprendere un’azione in sinergia con il sindaco di Melilli, e non con Augusta, perché Augusta è commissariata.  “Vedrete nei prossimi giorni” ammonisce Rizza. Ha finito e si congeda dagli astanti con la fascia tricolore a tracolla, che aveva dismesso per scaramanzia e per rispetto formale delle istituzioni. La gente applaude. Poi ci ripensa, riprende, ha una specie di mancamento, abbassa il capo, trattiene le lacrime. Riprende con la voce rotta dalla commozione. Intona un tributo alla moglie, ai figli, alla famiglia, esortando i giovani a non commettere il proprio errore. “Mi sono fatto da me, non sono ricco, né figlio di papà, ma per la politica ho trascurato i miei figli; mia moglie, che non è la metà di me, ma l’ottanta per cento ha accettato tutto di me con leggerezza, tutto anche le mie incazzatine” La gente sorride ed è commossa. Rizza abbraccia la moglie, la stringe vigorosamente a sé. E anche a lei luccicano gli occhi.

Giorgio Càsole

______________________

 

CASOLE3.jpgPRIOLO. In una parete del primo piano del palazzo municipale campeggia un enorme manifesto  che reclamizza Marina di Priolo, dove risalta un enorme cuore preceduto dal pronome Io. L’immagine di Marina di Priolo è quella di una spiaggia bene attrezzata, per raggiungere la quale i cittadini non devono fare altro che utilizzare il bus navetta messo a disposizione dall’amministrazione comunale. La stessa amministrazione provvede a ricordare questo servizio attraverso manifestini disponibili nell’androne del municipio. Chi è a capo dell’amministrazione? Il sindaco Antonello Rizza, il cui nome era scandito, il giorno della trionfale  riconferma,  dai suoi sostenitori come si fa per i personaggi dello sport o dello spettacolo: An-to-nel-lo. Non può che essere considerata trionfale questa successione di Rizza  a sé stesso, giacché Priolo è stato il Comune della nostra provincia dove più alto è stato il numero dei votanti e dove Rizza ha surclassato il suo diretto e più insidioso rivale, quel Massimo Toppi, predecessore nella carica di sindaco. Rizza ha avuto più del doppio dei voi di Toppi.  Toppi era sostenuto – si fa per dire –  da una lista, API (Alleanza per l’Italia), i cui tredici candidati non hanno nemmeno votato per sé stessi,  avendo racimolato una manciata di voti.” Rizza ci ha dato l’orgoglio di sentirci priolesi” – ci dice la signora Carmen Accillaro, scrutatrice del seggio n. 1, di origini ragusane, che continua: “Io non mi sentivo né carne né pesce, poiché, essendo di Pozzallo, spesso mi recavo al mio paese  per le festività tradizionali, e molti, qui, a Priolo, essendo originari di fuori, facevano  lo stesso. Oggi , possiamo dire d’essere fieri di risiedere a Priolo, dove non  paghiamo la tassa sulla prima casa, dove abbiamo l’acqua da bere gratis, dove, oltre alla spiaggia per noi, abbiamo anche una spiaggia per cani, unica in Sicilia, credo”.  Non si paga nemmeno la bolletta dell’acqua corrente? No, quella sì, si paga. Non si paga quella da bere. Rizza ha fatto “costruire” cinque case dell’acqua, sparse per il paese. Ogni capofamiglia ha una chiavetta per attingere l’acqua che è depurata da speciali filtri e refrigerata ; la quantità da attingere è proporzionata al carico di famiglia. Rizza è arrivato a questa decisione per evitare che i priolesi possano essere inquinati da un’acqua che non è potabile come una vola, poiché la falda è stata pesantemente contaminata dalle industrie. Se l’IMU, lì’imposta  municipale sugli immobili, è stata  azzerata per la prima casa e  l’acqua da bere non si paga, come fa il Comune a sostenere le spese? La risposta me la dà il vicesindaco Parisi, funzionario comunale di Siracusa in aspettativa, braccio destro di Rizza, operaio in aspettativa anch’egli: il Comune si fa pagare la Tarsu, la tassa sui rifiuti urbani dalle industrie. “Ci siamo fatti pagare 31milioni di euro di arretrati”, dice fiero Parisi.  M non è finita. Rizza, nel suo discorso inaugurale del suo secondo mandato ha detto che deve completare il suo lavoro, soprattutto quello tendente a far sì chele industrie rispettino l’ambiente. “Non abbiamo deliri di onnipotenza” – ha sottolineato Rizza- “ma tutto ciò che le leggi ci consentiranno, noi metteremo in pratica per il benessere di tutti”, I priolesi  sono andati i massa a votare e lo hanno fatto per votare Rizza.

 

Giorgio Càsole

 

A LAGO DI VARESE, BELLA FIGURA DELLA CANOTTIERI CLUB NUOTO AUGUSTA

IMG_3613] (4).jpg

 

Sulle acque del lido della Schiranna, nel lago di Varese, si sono svolti i Campionati Italiani Ragazzi di canottaggio. Presente la Canottieri Club Nuoto Augusta con il singolista Sebastiano Galoforo. Nella gara del singolo Ragazzi maschile Sebastiano si è classificato 2° nella sua batteria eliminatoria, 1° nel suo recupero e nella semifinale che qualificava solo quattro finalisti, il talento augustano è arrivato sesto, con un pizzico di delusione. Comunque ottima la prestazione tecnica di Seby che ha gareggiato alla pari con i suoi avversari, alcuni dei quali della Nazionale Italiana Juniores. Giusto il tempo di metabolizzare questo risultato, che Sebastiano dovrà prepararsi per i test di ammissione all’esclusivo College Remiero della Federazione Italiana Canottaggio, dove potrà continuare i suoi studi liceali e allenarsi in ambienti ben strutturati, con la presenza di ottimi tecnici e col supporto logistico per potersi esprimere al massimo delle sue qualità, senza inutili stress, in tutta tranquillità. Sebastiano Galoforo sarà forse uno dei tanti augustani che dovrà in futuro lasciare la sua casa e la sua città per poter esprimere il suo talento, visto che Augusta continua a manifestargli la propria indifferenza?

   C.C.N.A.

AUGUSTA/ MENSA SCOLASTICA, LO SFOGO DI UNA MADRE

mensa_scolastica-e1302702909861.jpgAUGUSTA. Gentile redazione, sono una delle tante mamme lavoratrici che giornalmente affidano i loro bambini agli asili di questa città, confidando nel senso del dovere e di responsabilità che ogni istituzione pubblica dovrebbe avere, ma che in realtà si affida, quasi sempre, a quella dei singoli cittadini.  Mi rivolgo a voi perchè spero che possiate dare voce a tutti quelli che, come me, hanno visto sospendere l’erogazione di un servizio fondamentale, la mensa scolastica per i bambini, da un giorno all’altro, di punto in bianco, senza alcun preavviso, senza alcuna giustificazione! Volendo sorvolare sul fatto che i nostri figli, pur essendo iscritti ad una scuola a “tempo pieno” siano stati costretti a nutrirsi di sandwich e pizzette per ben 3 mesi (infatti l’erogazione del servizio mensa è cominciata con notevole ritardo). A febbraio sembrava che la novella avesse avuto un lieto fine, quando, all’improvviso viene comunicato sommariamente ai genitori che, purtroppo, il servizio mensa viene sospeso, per motivi misteriosi ed insondabili.
Voci di corridoio dicono che si tratti di una sorta di protesta da parte della Ditta che, pur avendo reso regolarmente la prestazione, non vede saldati i pagamenti da molti mesi. ( …sembra la stessa parabola del servizio di nettezza urbana…, ma questa è un’altra storia ! )  Io, come genitore del “piccolo utente”, posso solo dire che i tickets per il pagamento di 40 pasti, sono stati regolarmente saldati in anticipo, e a distanza di 2 mesi circa, mi sono ritrovata nuovamente stamattina a confezionare tramezzini! E così, tristemente, ancora una volta abbiamo ricevuto l’ennesima conferma, nel caso ce ne fosse stato il bisogno, di essere cittadini di una città completamente allo sbando, con amministratori incapaci di fare l’unica cosa che dovrebbero, AMMINISTRARE LA COSA PUBBLICA ! E per parafrasare il commento di una nota pagina di costume “augustano” su Facebook (TJ WORL) :
“Augusta è una bellissima città, se non devi nascere, se non vuoi fare nessuno sport o attività culturale in genere…” e mi permetto di aggiungere: se non lavori tutto il giorno e sei costretto ad affidare al tempo pieno tuo figlio, perché in tal caso è molto meglio per il pargolo, che non “pretenda” di mangiare !!! Grazie per lo sfogo

Mamma arrabbiata e perplessa