VERGOGNA! 452 MLN DI EURO NON VENGONO SPESI PER I GIOVANI

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lavoro giovani,occupazione,augustanewsAUGUSTA. Venerdì 14 giugno, nella sala conferenze dell’hotel Palazzo Zuppello di Augusta, si è tenuto un incontro sul tema “Piano Giovani: 452 milioni di euro per incentivare l’occupazione in Sicilia”. Ha aperto i lavori Claudio Forestiere, responsabile del gruppo giovanile “Ezra Pound” organizzatore dell’evento; ospite relatore  il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, Vicepresidente Vicario della Commissione “Bilancio e Programmazione” dell’ARS. L’incontro, realizzato nell’àmbito del progetto “Occupazione Giovani”, finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani, ha acceso i riflettori sulla mancata attuazione da parte della Regione Siciliana di un fondo pari a 452 milioni di euro: una somma destinata ad arginare l’emergenza disoccupazione che interessa i soggetti compresi nella fascia di età tra i 15 e i 35 anni.

Claudio Forestiere ha introdotto i lavori di assemblea, illustrando nel dettaglio gli incentivi e i contributi previsti dal Piano Giovani, approvato dalla Giunta Regionale Siciliana con delibera n.215 del 21 giugno 2012: le potenzialità di questo piano di intervento straordinario potrebbero coinvolgere non meno di 50mila giovani siciliani, attraverso corsi di formazione finalizzati a ottenere qualifiche professionali riconosciute a livello europeo, incentivi alle aziende che assumono giovani, tirocini e praticantati retribuiti e infine contributi alla nascita di imprese ideate da giovani. “Un piano che attende solo di essere messo in atto” – ha commentato Forestiere –“ i fondi sono stati stanziati da Bruxelles già nel dicembre 2011: la Regione Siciliana non può permettersi di indugiare oltre sull’avvio delle linee di azione previste, non si può continuare a mortificare una intera generazione, relegata alla inattività o costretta all’emigrazione”. Vincenzo Vinciullo ha tracciato un breve excursus sulle peripezie che hanno interessato i fondi in questione, evidenziando le colpe e le omissioni dei due governi regionali che si sono succeduti. “L’ attenzione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione si è fossilizzata sulla ricerca di una sistemazione per un popolo di 8mila lavoratori del settore della formazione: le mie richieste circa il ricollocamento di una quota parte di questi lavoratori all’interno delle scuole per assistere i diversamente abili sono rimaste inascoltate. Il Piano Giovani”  – ha  continua Vinciullo – “è immediatamente attuabile: l’assessore e i dirigenti al ramo si prendano le proprie responsabilità e utilizzino subito quei fondi, prima che tornino a Bruxelles, altrimenti si dimettano. Inoltre, si aspetta ancora il recepimento, da parte della Regione, delle direttive emanate durante la conferenza Stato-Regioni sulla regolamentazione di tirocini e stage, che prevede, tra le varie linee guida, retribuzioni minime garantite per gli stagisti. C’è tempo fino a luglio affinché la Regione emani il decreto attuativo sull’accordo Stato-Regioni: bisogna far presto, nell’ottica di una rinnovata attenzione nei confronti dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”.

                                                              

    F. C.

AUGUSTA – AUMENTANO LE PROTESTE DEI DISOCCUPATI NEL TERRITORIO

 

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Il  “Comitato Cittadino Augustano” rilancia una nuova sfida alle classi politiche locali con un programma di protesta che porterà  alla Prefettura,  assieme al “Comitato Cittadino Priolese”, dichiaratosi disposto a collaborare, al  “Movimento Siracusa libera” e al “Comitato Cittadino di Floridia”, mentre altre numerose richieste di adesione pervengono da altri comitati cittadini, nati spontaneamente dal “Movimento dei Forconi”  e “Forza d’urto” che, si ricorderà, furono già protagonisti delle ultime lotte sociali.

Non abbiamo nessun ideale politico se non quello dell’aggregazione sociale per la gestione diretta del bene comune, non siamo gli strumenti di nessuno, non abbiamo velleità di candidature e rigettiamo il sistema amministrativo per come è attualmente congeniato, vogliamo solo un sistema meno verticistico, più rappresentativo e più cittadino-dipendente, sia nelle grandi scelte come nelle piccole.   Il programma delle manifestazioni partirà  il 1 Maggio  con eventi cittadini a Priolo di mattina e in piazza duomo, ad Augusta, la sera, avendo già inoltrato richiesta di autorizzazione al Sig. Sindaco del Comune di Augusta per una manifestazione popolare con l’esibizione spontanea e volontaria  di gruppi canori e musicali di Augusta, dalle 18 alle 24. Durante le serate verrà allestito un gazebo nella stessa piazza duomo e nelle altre piazze delle altre città che aderiscono all’iniziativa, per raccogliere le lettere di protesta, scritte e autografate dai cittadini, disoccupati e non,  da presentare al Prefetto durante l’ incontro che è stato preventivato per il fine settimana, (due delegati del Comitato Cittadino Augustano hanno presentato al Gabinetto del Prefetto una lettera di richieste e proposte per pianificare esattamente il giorno dell’incontro). Quella che va dal 1 maggio fino al 5 sarà una settimana calda dal punto di vista sociale; la gente ha perso la fiducia nel sistema politico, troppi soldi truffati, i nostri rappresentanti non sono più credibili e sostenibili, che paghi solo chi ha rubato. Presentate le proposte da definire durante l’incontro con il Prefetto, a parte la creazione del fondo di solidarietà (alimentato dal 5 per mille dei 730) e le opere di bonifica per il territorio. Particolare eccitazione tra i presenti, giovani e non giovani, ha suscitato il progetto della creazione della cooperativa agricola onlus a zero tecnologia; qualora andasse in porto,  i soci della cooperativa abiteranno all’interno di un fondo terriero, senza l’ausilio di fonti energetiche, luce gas o idrocarburi,  per lavorare la terra come la si lavorava  100 anni fa’, senza l’utilizzo di  additivi chimici, semi ogm, fertilizzanti chimici, utilizzando cioè solo ed esclusivamente fertilizzanti  naturali provenienti dal riciclo dei rifiuti organici, quelli stessi provenienti dalle lavorazioni, mentre all’ interno del fondo verrebbe tassativamente vietato l’uso di cellulari e qualsiasi forma di apparato audio-visivo o ricevitore di radiofrequenza. Nessuna motozappa, ma aratro e buoi. Si stima un collettore per 200 posti di lavoro diretti e altri 50 di indotto. Le entrate saranno di due tipi: la distribuzione nei mercati dei prodotti bio a Km-0 e l’attrazione turistica; si prevede infatti l’apertura a tutti visitatori che vorranno fare un salto nel passato e desiderosi  di  disintossicarsi dallo stress tecnologico. I soci potranno decidere, in piena autonomia, se essere impiegati a tempo stabile e vivere appieno la vita rurale all’interno o lavorare in part-time, soprattutto per offrire  posti di lavoro ad altri concittadini disoccupati. Adesso la palla passa al Prefetto e alle autorità competenti. Noi abbiamo le idee chiare e chiediamo solo la disponibilità del fondo terriero, e questo sarà  l’argomento principe di discussione con il Prefetto.  Il Comitato Cittadino Augustano, di comune accordo con gli altri comitati e le altre associazioni di categoria che hanno dato la loro adesione, pretendono dei risultati. Non sarà una trattativa facile ma siamo certi che questa volta non andremo via con le mani vuote e le orecchie piene.”

 A.D. 

L’ amaro sfogo di un cittadino deluso!

 

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opinioni, augusta, politicaHo avuto l’onore e la piacevole occasione di partecipare venerdì 13 maggio c.a., alla S. Messa presso la Chiesa di San Domenico durante la quale si faceva memoria di tale data che vide bombardata Augusta nel ’43, con 62 vittime nostri concittadini.

La navata era gremita, le autorità presenti, le associazioni concordi e soprattutto la presenza dell’ex-giovane Sig. Tommaso Cantone, oggi in età veneranda, completava il quadro.

Il Rev. Padre Gaetano Incardona ha, tra l’altro, mirabilmente ricordato l’inconscio gesto di questo dodicenne il quale, sbandierando un lenzuolo bianco, da una scogliera sul mare, chiedeva pace e il cessare la pioggia di bombe su Augusta.

Così fu … e oggi una medaglia al merito giustamente spicca sul suo petto, mentre i suoi occhi trapelano ancora qualche lacrima.

Per un po’ vengo contagiato da tanta commozione, finché nel corso della consueta forbita omelia del celebrante, ad un tratto, questa mi svanisce, ciò nel momento in cui viene dato l’annuncio che l’amministrazione comunale ha deciso di erigere un monumento simbolo nell’adiacente giardino dell’ex convento San Domenico, in memoria di quel tragico 13 maggio (monumento costituito da un blocco di pietra lava offerto da una nostra concittadina e da 2 icone trovate sotto la Chiesa di Gesù e Maria bombardata), affidando l’incarico di progettazione a …un architetto dell’Università di Catania.

Come mai, riflettevo, i nostri cari amministratori molto spesso dimenticano i loro

concittadini che hanno mandato i loro figli a scuola, dei sacrifici morali ed economici sostenuti dalle famiglie nel mantenerli lontani da casa?  

Come mai non è loro sfiorata l’idea che i nostri bravi giovani professionisti  gradirebbero più essere riconosciuti a “casa loro” e non si è pensato di  bandire un concorso di idee locali e progettazione tra i nostri professionisti augustani per

 lavorare ad una cosa “solo nostra”, per ricordare i “nostri morti”, la “nostra guerra”, “le nostre case distrutte”,

anziché decidere a priori di dare lavoro a un architetto catanese, senza volere per questo toccare meriti altrui?

Sono fortemente rammaricato per tutte quelle intelligenze offese,  spinte a cercare spazio altrove, al di là della porta spagnola, se non addirittura al di là dei confini; siete voi, cari nostri amministratori che perpetuate il detto: ”Nemo profeta in patria”!

Quante famiglie, oggi, potrebbero ancora considerarsi tali  se i loro figli non fossero stati costretti da voi e da chi vi ha preceduti, ad …emigrare …per trovare lavoro?

Forse ho capito male… forse non si è detto … E’ vero che è stata l’amministrazione comunale a decidere di dare l’incarico ad un insigne professionista di Catania? Oppure la decisione è della Sovrintendenza alle Belle Arti? Se così fosse ritiro la mia delusione perché so che tali questioni  spettano ai … lontani da noi. Grazie e gradisco ogni tipo di commento, specialmente da chi ci dirige e si definisce “dalla parte del cittadino”.

Ringrazio il sito che vorrà pubblicare questo mio appello e spero in qualche risposta in merito… perché le opinioni si possono ancora liberamente esprimere.

   Un cittadino deluso     

In alto,  il cortile del convento di San Domenico dove verrà eretto il monumento  – 

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Le attività per l’orientamento post-diploma in genere – di Anna Lucia Daniele

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L’attività di orientamento Scuola Superiore – Università ha avuto inizio nello scorso mese di ottobre quando la Commissione corrispondente si è insediata. Obiettivo primario di tutto il lavoro è stato quello di indirizzare al meglio gli studenti delle classi quarte e quinte dei tre licei (classico, scientifico, sociopsicopedagogico) nella scelta del percorso universitario da intraprendere dopo gli studi superiori.  Come primo passo è stata realizzata una locandina in cui veniva dichiarata ampia disponibilità per ogni chiarimento e/o informazione da parte dei due docenti componenti la commissione, la prof.ssa Anna Lucia Daniele e il prof. Francesco D’Isa. Successivamente è stato creato un indirizzo di posta elettronica specifico megaraorienta@alice.it, strumento utilissimo e alla portata degli alunni attuali. Il tutto è stato reso pubblico tramite la realizzazione di una ricchissima e costantemente aggiornata pagina all’interno del sito web della scuola www.liceiaugusta.it.  Il coinvolgimento degli alunni è stato degno di lode. Al termine di ogni incontro, spontaneamente o su invito della docente, sono stati proprio loro a realizzare articoli in cui venivano descritti i vari incontri e, soprattutto, veniva espresso il giudizio sull’utilità o meno dell’attività in questione. Tali articoli sono stati pubblicati sul sito della scuola,  sul giornale stampato di istituto “il Ponte e su quello elettronico “Il Mègara di Augusta”, sul settimanale  provinciale Il Diario  e sul sito www.augustanews.tk qualcuno anche sui quotidiani locali. L’attività di orientamento ha previsto la realizzazione di ben otto incontri destinati, nella maggior parte dei casi, agli alunni di quarto e quinto anno di tutti e tre gli indirizzi. I singoli incontri sono stati preannunciati tramite locandine colorate affisse sulle pareti della scuola e, ovviamente, tramite apposite circolari interne.

 

Prima di tutti gli incontri è stato chiesto agli alunni di comunicare il proprio interesse compilando un apposito modulo.

Inoltre, per non incidere sul normale svolgimento dell’attività didattica, molte attività sono state realizzate in orario pomeridiano.  Grandissima è stata la partecipazione degli alunni a tutti gli incontri effettuati e notevole l’interesse, tanto da ricevere i complimenti da parte dei relatori dei vari seminari. Particolarmente utile e di successo si è rivelato l’incontro degli attuali alunni con ex-alunni, attuali studenti universitari, svolto presso il Teatro Comunale “Cittadella degli Studi” in data 4 dicembre 2009. Ben nove ex-alunni si sono avvicendati nell’illustrazione del corso di laurea frequentato, in informazioni di carattere generale, nel suggerire il modo migliore in cui effettuare la difficile scelta. I nostri liceali hanno ascoltato con garbo e interesse e hanno posto domande di chiarimenti ulteriori in un ambiente molto confidenziale creatosi fin dal primo momento. Altra attività particolarmente seguita si è svolta il 25 febbraio sempre al Teatro Comunale “Cittadella degli Studi”:  il seminario UNIMED. Dopo una breve presentazione del Centro Unimed da parte del suo fondatore, il dott. Antonio Vitale, agli alunni presenti è stato somministrato un test composto da 40 quesiti di cultura generale e logica, biologia e chimica, matematica e fisica, da svolgere in sessanta minuti, che simulava i test di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. All’alunno primo classificato è stata assegnata una borsa di studio consistente nella frequenza di un corso Unimed. Nel mese di aprile è stata effettuata quella che può essere considerata l’attività riepilogativa di tutto ciò che si è svolto nei mesi precedenti: la visita al Job Orienta 2010 – Salone della Formazione, dell’Orientamento e del Lavoroorganizzato dalla Provincia Regionale di Catania in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Ufficio Provinciale del Lavoro  all’interno del centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania. La visita ha coinvolto quasi tutti gli alunni delle classi quinte i quali, con grandissimo entusiasmo, hanno potuto avere un approccio diretto con le facoltà universitarie di loro interesse, con le principali Forze Armate, con agenzie di Volontariato, con aziende pubbliche e private, ecc. Di grande successo la novità di quest’anno: la dettagliata visita guidata del Porto di Augusta a bordo di una motobarca del gruppo barcaioli che ha seguito l’interessante seminario di orientamento tenuto dal tenente di vascello Salvatore Di Grande. A tale attività hanno partecipato solo gli alunni realmente interessati alla vita “in mare”, per i quali è stato di notevole interesse l’approccio con i Forti Garcia e Vittoria, le enormi gru del porto commerciale, i pontili degli stabilimenti petrolchimici e gli imponenti mercantili ancorati in rada. A conclusione di questa mia relazione, esprimo la mia piena soddisfazione per le attività svolte, per l’esperienza maturata, per il coinvolgimento degli alunni. Trovo molto piacevole la sensazione che questa attività mi ha prodotto durante le varie fasi di organizzazione, realizzazione e riuscita degli incontri. È stato molto stimolante prendere contatti con enti e docenti esterni, trovarli tutti molto disponibili e cortesi. A tal proposito desidero ringraziare tutti i docenti (e non) che hanno accettato il mio invito a tenere il seminario.  Ringrazio l’assistente tecnico Giuseppe Scirè per la sua puntuale e collaborativa presenza in tutti gli incontri effettuati in sede e, talvolta, fuori sede. Ringrazio il prof. F. D’Isa per la sua collaborazione, il prof. A. Castro, funzione strumentale area 3 B, per aver coordinato tutto il lavoro svolto. Ringrazio l’amico e collega prof. Giorgio Càsole che si è mostrato sempre pronto e disponibile nei miei confronti e che ha provveduto, ogni volta con squisita puntualità, a pubblicare gli articoli relativi alle numerose attività sulle testate di sua pertinenza. Ringraziamento particolare, infine, al Dirigente Scolastico, prof. Giuseppe Sebastiano Adonia, per aver avuto fiducia in me lasciandomi ampia libertà di decisione e permettendomi la realizzazione di tutte le attività richieste.

         Anna Lucia Daniele

Arsenale Militare di Augusta: le prime crisi

Arsenale di Augusta.jpgA distanza di poco o più di un anno, torna a far parlare di sè l’ Arsenale di Augusta.

Questo blog, l’ 11 aprile di un anno fa aveva anticipato in qualche modo lo stato d’animo del personale interno e quello che sarebbe avvenuto, articolo ripreso e pubblicato nel mese di giugno dal periodico “Giornale di Augusta”.

L’autore non avrebbe più voluto riprendere l’argomento per non essere additato come “nostalgico del passato”, come qualcuno dalla vista corta accennò a definirlo all’epoca delle pubblicazioni; sostanzialmente, nell’ articolo che si ripropone di seguito integralmente, non voleva esprimere solo uno stato d’animo, bensì avrebbe voluto piuttosto scuotere o sensibilizzare le pubbliche coscienze  per ciò che sarebbe presto avvenuto presso lo storico stabilimento dell’Arsenale di Augusta.

La prima a lanciare l’allarme è stata la Coordinatrice Nazionale della FP– CGIL Difesa, Noemi Manca, durante l’assemblea sindacale svoltasi presso lo stabilimento giorno 30 luglio, riferendo sui contenuti della riunione tenutasi con il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga circa le due ipotesi di proposte inerenti la riorganizzazione degli Arsenali Militari: la prima prevede due arsenali maggiori, La Spezia e Taranto riservando ad Augusta un ruolo di supporto operativo, mentre la seconda ipotesi prevede un solo arsenale maggiore, Taranto, con due di supporto operativo, La Spezia ed Augusta. Da come si è sviluppato l’incontro con il Sottosegretario, dice la Manca,  pare che l’ipotesi più attendibile, almeno per un primo periodo, sia la prima e quindi  la Base di Augusta risulterebbe comunque declassata con riduzione dei compiti istituzionali inerenti la manutenzione e la lavorazione delle navi di stanza nell’arsenale militare. Appare evidente , scrive ancora la CGIL, “il danno occupazionale ed economico che si verrebbe a creare, con riduzione delle maestranze e dell’indotto locale, tartassando ancora di più la già poco brillante economia del territorio oltre alla beffa  per i cittadini che si troveranno chilometri di costa occupata per il 70% circa  dalla Marina Militare con attività lavorative zero e possibilità di “sfruttamento” turistico e ambientale altrettanto inesistente………….Rispetto a questo ennesimo problema ci vuole invece una mobilitazione generale visto che si sta operando un altro scippo nei confronti della nostra Provincia nonostante l’Arsenale militare di Augusta sia stato da sempre volano per l’economia del territorio e uno dei cantieri più efficienti  d’Italia e con le maestranze più qualificate.

Piuttosto decisiva appare invece la lettera unitaria delle OO.SS. – R.S.U. del locale stabilimento, indirizzata al Prefetto di Siracusa, al Governatore della Regione Sicilia, al  Presidente della Provincia di Siracusa, al Sindaco del Comune di Augusta, ai Parlamentari  Siracusani e agli Organi di informazione per denunciare:

1.    lo stato di forte tensione dei lavoratori dell’Arsenale Militare di Augusta, per il futuro e le prospettive di sviluppo, legate ad un progetto credibile e sostenibile, di riorganizzazione di tutto il settore Difesa nel territorio;

2.    la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Arsenale Militare di Augusta i quali temono il profilarsi di scelte che possano vanificare i risultati in itinere a seguito di considerevoli finanziamenti ottenuti grazie alla grande mobilitazione dei Lavoratori, promossa dalla R.S.U. ed OO.SS., per il risanamento infrastrutturale dello stesso;

3.    la necessità di non escludere l’Arsenale Militare di Augusta dal processo di positiva riconversione stante la significativa e strategica posizione geografico/militare dello stesso indispensabile presenza che da sempre garantisce la sorveglianza ed il pattugliamento dei mari volti a garantire la Sovranità dello Stato.

 

Al fine, dunque, di evitare il determinarsi di eventi di portata straordinaria che potrebbero avere conseguenze drammatiche ed imprevedibili per l’intera comunità,” continua la lettera, “ si invitano le istituzioni in indirizzo ad attivarsi in termini propositivi, assumendo le iniziative necessarie, congiuntamente alle OO.SS., a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori civili della Difesa ed, in particolare, dell’Arsenale Militare di Augusta, per difendere e sostenere la funzione specifica dell’Arsenale connessa con il mantenimento del livello occupazionale; senza tradire le aspettative, non solo dei dipendenti direttamente interessati dai processi di riforma, ma anche quelle dell’intero territorio il cui sviluppo  economico e sociale è stato condizionato dalla presenza dell’Arsenale e degli altri insediamenti della Difesa.  

             Le OO.SS, le R.S.U. e i lavoratori dell’Arsenale di Augusta

Arsenale di Augusta: un fiore appassito all’occhiello

giornale augusta.jpgL’articolo pubblicato in tempi non sospetti:

“Arsenale di Augusta: fiore all’occhiello della Marina Italiana”

Fonderia.jpgFederico II di Svevia non aveva dubbi sulla città di Augusta in seno alla politica economica attuata dopo le sanguinose repressioni storiche del 1232 che avrebbe portato ad una radicale trasformazione territoriale nella sicilia orientale ed alla conseguente decisione di edificarvi persino la città tra il 1232 e il 1234, soprattutto per motivi di ordine militare che scaturiscono dalla strategica posizione del luogo.

Estate 1988.jpgLa Marina, quindi, nasce con la città, anche se in un secondo momento, dopo l’Unità d’Italia e fino al primo Novecento, attribuisce un ruolo secondario al sito, il quale viene utilizzato per il rifornimento di carbone alle unità navali impegnate nelle storiche manovre. Una vera e propria base navale ad Augusta sorge a metà degli anni Trenta quando la politica italiana si accorge dell’importanza di questo ormai storico posto per trasferirci, nel 1938, la 3a Divisione Navale, mentre altre dipendenze vengono dislocate nel comprensorio di Pantano Daniele, nei pressi della stazione ferroviaria.

banchina torpedinieri.JPGSuccessivamente, esattamente il 13 maggio 1943, durante la seconda guerra mondiale un tragico bombardamento causa gravi danni alle strutture finchè l’invasione inglese, due mesi dopo, porta alla totale interruzione  di tutte le attività del nascente Arsenale, attività che vengono riprese nel 1944, per arrivare al  1° luglio 1962 con la nascita di  MARINARSEN   AUGUSTA; il 1° luglio 1963 diventa Sezione staccata di MARINARSEN MESSINA, per essere classificato “Ente” il 1° luglio 1984, divenendo autonomo e sede di Direzione il 24.6.1987.

Il futuro vero e proprio dell’Arsenale di Augusta inizia nel 1998 con l’emissione di un Decreto Ministeriale che stabilisce nei tre Arsenali di Augusta, Taranto e La Spezia quelli che sarebbero transitati in area operativa in quanto “funzionali all’efficienza dello strumento operativo navale”.

Ripercorrendo la storia  dall’inizio, quindi, si scopre che dopo mille vicissitudini e a distanza di oltre otto secoli ci ritroviamo reindirizzati verso quella che fu all’origine, nel lontano 1232, l’intuizione del  grande imperatore Federico II di Svevia nel riconoscere ad Augusta innegabili potenzialità in tema di operatività, sicurezza e difesa, al punto di trasferire oggi da Messina ad Augusta non solo l’autonomia dell’Ente Arsenale, ma addirittura l’intero Comando Militare Marittimo di Sicilia, “MARISICILIA”.

Oggi, purtroppo, a distanza di un decennio da questo riconoscimento, le maestranze operaie stanno attraversando un momento di grande difficoltà per via di perpetuate e scellerate scelte politiche tese ad assicurare l’affidamento della maggiore produttività all’industria privata con i disastrosi risultati che hanno provocato, per certi aspetti, l’intervento della Magistratura e dell’ Ispettorato del lavoro, da un po’ di tempo impegnati incessantemente al fine di tentare il ripristino dell’ormai compromessa “legalità” in questi stabilimenti di proprietà dello Stato.

Qualche anno fa gli Arsenali di La Spezia ed Augusta venivano investiti in problematiche legate allo smaltimento dei rottami metallici e presunti illeciti amministrativi, mentre il 10 Aprile 2008, dalla Direzione  dell’ Arsenale di Taranto  viene  data comunicazione  di voler sospendere tutte le attività industriali a seguito della chiusura del bacino Brin e, più in generale, della situazione complessiva dello stabilimento.  I lavoratori, appresa la notizia, danno vita ad una manifestazione spontanea sfilando per le strade della città.

 Ad Augusta, frattanto, nello stabilimento che potrebbe essere convertito in “Ente Pubblico Economico”, gli anziani arsenalotti guardano con nostalgia il passato, quando la professionalità delle maestranze operaie veniva esportata persino all’esterno, mentre in città correva voce che talune lavorazioni potevano essere effettuate “solo” in Arsenale per via delle ricche strutture e delle attività che venivano svolte nello stabilimento, alcuna delle quali dismesse perché superate dal tempo: la falegnameria, l’officina fabbri, la camera iperbarica, la fonderia artigianale  (tra le piu’ antiche di Sicilia e oggetto di studio da parte di organismi universitari), l’officina carpentieri in legno, l’officina siluri ed altre ancora.

Erano i tempi in cui la Direzione dello stabilimento era retta da un Capitano di fregata mentre l’operatività era affidata interamente al personale interno alla guida dei Capi Operai perché allora non c’erano ditte, nè ingegneri, nè funzionari tecnici, nè amministrativi, nè managers, nè dirigente amministrativo, nè dirigente capo del personale.

Erano i tempi in cui questo piccolo grande Arsenale di Augusta veniva definito il fiore all’occhiello della Marina Italiana.

     Giuseppe  Tringali