Una conferenza, tenuta al Circolo Unione di Augusta giorno 2 febbraio 2010 dallo studioso Italo Russo, è stata l’occasione per la comunicazione al pubblico di un importante ritrovamento di altari preistorici nel territorio della scomparsa città greca di Mègara Hyblaea.
La presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto e la presidente della FIDAPA Club di Augusta, Eloisa Di Blasi Romeo, entrambe organizzatrici dell’evento, hanno sottolineato l’importanza di promuovere la conoscenza del nostro patrimonio archeologico e hanno presentato Rosa Lanteri e Italo Russo leggendone i rispettivi qualificati e corposi curriculum vitae.
Riguardo al progetto per l’anno sociale in corso della FIDAPA , “Rispetto”, è stato illustrato il programma di attività che il club intende portare avanti appunto all’insegna del rispetto di tutto ciò che costituisce il patrimonio storico-artistico monumentale di Augusta.
Un saluto commosso è stato rivolto a Domenico Salamone, appena scomparso e già presidente della Società Semplice Ionia (proprietaria dell’immobile dove ha sede il circolo) e componente del direttivo del Circolo Unione.
Dotta e specialistica la relazione , introduttiva alla conferenza di Italo Russo, dell’ augustana Lanteri, funzionaria del Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Siracusa.
La ricercatrice ha fatto una sintesi della situazione archeologica del territorio della provincia di Siracusa, descrivendone il ricco patrimonio che, a suo parere, non viene adeguatamente valorizzato, per la parte di propria competenza, dalla popolazione di Augusta e dai suoi rappresentanti istituzionali. Viceversa, altre popolazioni, che, sulla carta, risultano meno numerose e meno dotate di risorse, grazie al senso di aggregazione, di identità e di appartenenza riescono, di fatto, a dedicare molta più attenzione e risorse finanziarie con evidenti risultati nella promozione del proprio patrimonio.
La studiosa ha poi ringraziato Italo Russo per la disponibilità più volte dimostrata e ha dichiarato che è riuscita a raggiungere ottimi risultati nel settore archeologico anche per il continuo scambio di informazioni che ha caratterizzato, già da parecchi anni, le rispettive attività di ricerca in un clima di perfetta collaborazione ed amicizia.
Russo ha presentato i risultati delle sue ultime ricerche, che, grazie anche a un pizzico di fortuna, hanno prodotto il brillante risultato del ritrovamento di importanti reperti, quali due altari preistorici, anche, se come ha osservato lo stesso Russo, occorre
essere sempre cauti e aspettare conferme da parte di organi superiori istituzionalmente preposti.
Lo studioso, con molta passione e professionalità , ha parlato dell’origine dell’uomo, descrivendone con dovuto rigore scientifico il millenario percorso evolutivo, il rapporto con Dio e si è soffermato in particolare sulle forme di ringraziamento e di culto nel periodo preistorico. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alle tracce lasciate e che, pur costituite in gran parte da pietre, sono risultate fondamentali grazie alla giusta lettura degli archeologi. “Ogni pietra mi racconta una storia, che voglio ricordare”. Su quella pietra, su ogni pietra, è passata tutta la storia e la preistoria che si può leggere nella geologia del Tauro, storia scritta e non scritta, e ogni individuo, ogni animale, ogni soffio di vento, ogni granello di polvere, ogni goccia di pioggia vi ha lasciato un frammento di atomo di sé. Quella pietra può raccontare miliardi di storie, una diversa dell’altra e tutte originali, a scrivere le quali non basterebbe tutto lo spazio che la tua fantasia può costruirsi o inventarsi.”( Il Tunnel. Un viaggio attraverso i sotterranei del secondo medioevo di Xiphonìa).
Ovviamente l’oratore ha dato molta evidenza, con dettagliata e puntigliosa descrizione di particolari tecnici, alle prime forme di altari e alla loro evoluzione e, in tal senso, ha riferito che si è rivelata di notevole aiuto la Tavola in Bronzo detta“ SIT SHAMSHI” del XII° secolo a.C. ritrovata a Susa(Iran), relativa al culto elamitico. Su questo pezzo probabilmente vi è la rappresentazione di una cerimonia e sembra che nessuna pagina liturgica sia mai stata costruita con maggior precisione ed esattezza.
Italo Russo ha catturato pienamente l’attenzione del numeroso pubblico ospitato nel salone di rappresentanza del Circolo.
Abbastanza animato è stato il dibattito finale che ha registrato un intervento del prof. Alberto Terranova e un acceso dialogo tra l’Assessore alla Cultura del Comune di Augusta, avv. Gioacchino Aiello, e Rosa Lanteri. Questi ultimi si sono accusati reciprocamente di aver contribuito alla gestione, assolutamente insufficiente, , del patrimonio monumentale e archeologico. Alla fine pare sia prevalso il buon senso e, con una sincera stretta di mano i due professionisti hanno promesso, ognuno per le proprie competenze, di adoperarsi affinché, in un clima di fattiva e proficua collaborazione, tutte le attività, che, a detta dei due, sono già state previste e messe in programma, possano avere una rapida attuazione.
Gaetano Gulino