I disagi dei mercati rionali

frutta.jpgTony ha scritto un commento, che non esitiamo a pubblicare, in risposta al post  “Augusta-isola senza mercati rionali”  di Sindy Ferro:

Esistono dei motivi ben precisi per cui questi cosiddetti “padri di famiglia” non hanno e non dovranno mai più avere il diritto di organizzare le loro attività commerciali all’interno del centro abitato. Tanto per sopperire alla mancanza di obbiettività di questo “articolo” posso elencarne qualcuno io:
– quando si trovavano ancora in via X Ottobre erano soliti espletare i propri bisogni nel parcheggio poco più avanti dell’edificio della posta, o, nel migliore dei casi, all’interno della casa abbandonata di fronte alle scuole “Cappuccini”
– di norma i furgoni con cui trasportavano le merci venivano posteggiati sopra i marciapiede a ridosso delle porte delle abitazioni, ragion per cui aprendo la propria porta di casa ci si trovava a dover strisciare accanto al muro per poter arrivare in strada – la pavimentazione dei marciapiede non esiste più in alcuni tratti per il motivo di cui sopra – gli scarti delle merci (di origine organica e non), invece di venire raccolti all’interno di sacchi come imporrebbe il buon senso per una più semplice pulizia, venivano semplicemente gettati per terra; al termine del mercato era possibile cosi scorgere monte ortaggio o imbattersi in qualche violenta precipitazione di buste di plastica, mentre qua e la ossa e grasso avanzi di macelleria facevano la gioia dei cani randagi
-in ogni caso, al termine del mercato, si camminava su un tappeto di immondizia, che rimaneva li in decomposizione per giorni nel caso di scioperi dei netturbini – per chi non crede a una sola parola o semplicemente non gliene frega nulla, ecco il motivo più semplice: non veniva rispettato QUASI NESSUNO dei punti stabiliti dal MINISTERO DELLA SALUTE nell’ ORDINANZA del 3 aprile 2002 descritta dalla GAZZETTA UFFICIALE N. 114 del 17 Maggio 2002 per quanto riguarda i “Requisiti igienico-sanitari per il commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche” Io comunque non ho niente contro nessuno, pertanto invito chi la pensa diversamente da me a far mettere il mercato davanti la porta di casa sua.”

Importanti ritrovamenti nel territorio di Augusta

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Una conferenza, tenuta al Circolo Unione di Augusta giorno 2 febbraio 2010 dallo studioso Italo Russo, è stata l’occasione per la comunicazione al pubblico di un importante ritrovamento  di altari preistorici nel territorio  della scomparsa città greca di Mègara Hyblaea.

La presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto e la presidente della FIDAPA Club di Augusta, Eloisa Di Blasi Romeo, entrambe organizzatrici dell’evento, hanno  sottolineato l’importanza di promuovere la conoscenza del nostro patrimonio archeologico e hanno presentato Rosa Lanteri e Italo Russo leggendone i rispettivi qualificati e corposi  curriculum vitae.

Riguardo al progetto per l’anno sociale in corso  della FIDAPA , “Rispetto”, è stato illustrato il programma di attività che il club intende portare avanti appunto all’insegna del rispetto di tutto ciò che costituisce il patrimonio storico-artistico monumentale di Augusta.

italo_russo_altari_2.jpgUn saluto commosso è stato rivolto a Domenico Salamone, appena scomparso e già presidente della Società Semplice Ionia  (proprietaria dell’immobile dove ha sede il circolo)  e componente del direttivo del Circolo Unione.

Dotta e specialistica  la relazione ,  introduttiva alla conferenza di Italo Russo, dell’ augustana Lanteri, funzionaria del  Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Siracusa.

La ricercatrice ha fatto una sintesi della situazione archeologica del territorio della provincia di Siracusa, descrivendone il ricco patrimonio che, a suo parere, non viene adeguatamente  valorizzato,  per la parte di propria competenza, dalla popolazione di Augusta e dai suoi rappresentanti istituzionali. Viceversa,  altre popolazioni,  che,  sulla carta,  risultano meno numerose e meno dotate di risorse, grazie al senso di aggregazione, di identità e di appartenenza  riescono, di fatto, a dedicare molta più attenzione e  risorse finanziarie con evidenti risultati nella  promozione del proprio patrimonio.

La studiosa ha poi  ringraziato Italo Russo per la disponibilità più volte dimostrata e ha dichiarato che è riuscita a raggiungere ottimi risultati nel settore archeologico   anche per il continuo scambio di informazioni  che  ha  caratterizzato, già da parecchi anni,  le rispettive attività  di ricerca in un clima di perfetta collaborazione ed amicizia.

italo_russo_altari_4.jpg Russo ha presentato i risultati delle sue ultime ricerche, che, grazie anche a un pizzico  di fortuna, hanno prodotto il brillante risultato del ritrovamento di importanti reperti, quali due altari preistorici, anche, se come ha osservato lo stesso Russo,  occorre

essere sempre cauti e aspettare conferme da parte di organi superiori istituzionalmente preposti.

Lo studioso, con molta passione e  professionalità , ha parlato dell’origine dell’uomo, descrivendone con dovuto rigore scientifico il  millenario percorso evolutivo, il rapporto con Dio e si è soffermato in particolare sulle forme di ringraziamento e di culto nel periodo   preistorico. Tutto ciò  è stato reso possibile grazie alle tracce lasciate e che, pur costituite in gran parte da pietre, sono risultate fondamentali grazie alla giusta lettura degli  archeologi.  Ogni pietra mi racconta una storia, che voglio ricordare”. Su quella pietra, su ogni pietra, è passata tutta la storia e la preistoria che si può leggere nella geologia del Tauro, storia scritta e non scritta, e ogni individuo, ogni animale, ogni soffio di vento, ogni granello di polvere, ogni goccia di pioggia vi ha lasciato un frammento di atomo di sé. Quella pietra può raccontare miliardi di storie, una diversa dell’altra e tutte originali, a scrivere le quali non basterebbe tutto lo spazio che la tua fantasia può costruirsi o inventarsi.”( Il Tunnel. Un viaggio attraverso i sotterranei del secondo medioevo di Xiphonìa).

Ovviamente l’oratore ha dato molta evidenza, con dettagliata  e puntigliosa descrizione di particolari tecnici, alle prime forme di altari e alla loro evoluzione  e, in tal senso, ha riferito che si è rivelata  di notevole aiuto  la Tavola in Bronzo dettaSIT SHAMSHI” del XII° secolo a.C. ritrovata a Susa(Iran), relativa al culto elamitico. Su questo pezzo probabilmente vi è la rappresentazione di una cerimonia e sembra che nessuna pagina liturgica sia mai stata costruita con maggior precisione ed esattezza.

Italo Russo ha  catturato pienamente l’attenzione del numeroso pubblico ospitato nel salone di rappresentanza del Circolo.

 Abbastanza animato è stato il dibattito finale che ha registrato un  intervento del prof. Alberto Terranova e un acceso dialogo tra l’Assessore alla Cultura del Comune di Augusta, avv. Gioacchino Aiello, e Rosa Lanteri. Questi ultimi si sono accusati reciprocamente di aver contribuito alla gestione, assolutamente insufficiente, , del patrimonio monumentale e archeologico. Alla fine pare sia prevalso il buon senso e, con una sincera stretta di mano i due professionisti hanno promesso, ognuno per le proprie competenze, di adoperarsi affinché, in un clima di fattiva e proficua collaborazione,  tutte le  attività, che, a detta dei due,  sono  già state previste e messe in programma,  possano avere una rapida attuazione.

Gaetano Gulino