Arresti domiciliari per un imprenditore edile nell’ avere contrastato un furto

manett.jpgAUGUSTA – Nella notte i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Augusta hanno arrestato un incensurato di 44 anni, proprietario di una ditta di movimento terra a Carlentini, per tentato omicidio e lesioni ai danni di un bracciante pluripregiudicato lentinese ferito da un colpo di fucile ad una gamba. La vittima, secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel maldestro tentativo di rubare del carburante dai mezzi parcheggiati in un cantiere dell’imprenditore si e’ imbattuto in un artigianale quanto pericoloso antifurto fatto in casa dall’arrestato, il quale ad un portellone di un camion aveva collegato il grilletto di un fucile artigianale. Il ferito sottoposto nella notte ad intervento, non e’ in pericolo di vita ed e’ stato giudicato guaribile in 40 giorni. E’ stato denunciato per tentato furto. L’imprenditore e’ stato sottoposto invece agli arresti domiciliari.

      ITALPRESS

Controlli dei carabinieri per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti

spinello11062_img.jpgUno spinello, due grammi di droga leggera tipo cannabis e una scatoletta metallica  idonea a conservare la “roba”: questo è il davvero e per fortuna magro bottino che hanno recuperato i carabinieri al liceo classico “Mègara” nel  loro giro periodico di controllo nelle scuole cittadine per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri erano composti da una squadra di carabinieri specializzati, fra cui un un’unità cinofila,  al comando in un sottufficiale che ha chiesto scusa ai docenti per  l’interruzione delle lezioni. Nel loro giro i carabinieri sono stati accompagnati dalla vicaria del dirigente scolastico, Gabriella Rista, la quale, appena entrava nelle classi, intimava a docenti e alunni d’interrompere immediatamente, lasciando tutto i banchi e di uscire  per permettere al cagnone addestrato di fiutare all’interno dell’ala e degli zaini dei ragazzi. Il carabiniere che accompagna il cane invitata un’alunna o un alunno a svolgere il compito di testimone.

      Cecilia   Càsole

Giuseppe Ternullo: MORTO SUL LAVORO O PER UBRIACHEZZA ?

ternullo.jpgAUGUSTA. Notte fra il 17 e il 18 febbraio: strada provinciale per Villasmundo.  Alcuni operatori ecologici, dipendenti della ditta Pastorino,  sono in piena attività per svuotare i cassonetti dell’immondizia e hanno necessità di scendere in strada per agganciare i cassonetti a uno a uno l camion compattatore. Uno di questi operatori è il 52enne Giuseppe Ternullo, originario di Augusta, ma residente a Siracusa.  Ternullo lavora di buona lena, come i suoi colleghi, anche perché i cassonetti sono circondati da vere montagnette di spazzatura,  a causa dello sciopero dei netturbini per protesta contro i mancati pagamenti della ditta Pastorino. A  un tratto, un’auto va a folle velocità e investe in pieno Giuseppe Ternullo, lasciandolo morto sull’asfalto. L’auto era guidata da un 21enne di Villasmundo, il quale ha sostenuto agl’inquirenti di non essersi accorto della presenza dell’uomo. Il giovane guidava in stato di ebbrezza, essendo risultato positivo al test. Come dobbiamo considerare questo nuovo incidente? Morto sul lavoro o morto per ubriachezza altrui? Il 21enne, di cui non sono stati forniti i dati, sarà scarcerato fra  qualche giorno? Interrogativi angosciosi, che aspettano risposta.

Cecilia Càsole

Insediata la Speciale Commissione sulla situazione carceraria

725_382_LogoProvincia_piccolo.jpgSi è insediata questa mattina la speciale commissione nata in seno al Consiglio provinciale per esaminare la grave situazione carceraria in provincia di Siracusa. Alla riunione di questa mattina hanno preso parte il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico e i consiglieri Carmelo Spataro, Nino Iacono, Liddo Schiavo, Corrado Calvo e Niky Paci. Fanno parte della comissione, ma non hanno partecipato alla riunione di oggi, Gaetano Amenta e Francesco Saggio. In apertura dei lavori, il Presidente del Consiglio provinciale ha sottolineato il buon lavoro che ha già caratterizzato il gruppo dei consiglieri oggi designati come componenti della commissione. “Il Consiglio sta prendendo veramente a cuore quanto emerso con la proclamazione dello stato di crisi nelle carceri italiane da parte del Governo. Emergono immediatamente le problematiche relative al sovraffollamento e alla carenza di organico, ma soprattutto le stesse strutture esistenti nel nostro territorio balzano spesso agli onori della cronaca per le criticità che le caratterizzano. La commissione che si sta insediando potrà quindi dare un buon contributo su questo tema”.

Il Presidente del Consiglio ha quindi proposto di affidare la presidenza della commissione al consigliere Carmelo Spataro, proposta che è stata accolta all’unanimità dai presenti. “Nel corso della visita presso il carcere di Brucoli – ha detto Carmelo Spataro neo-presidente di questa speciale commissione – sono emerse le stesse identiche problematiche che affliggono altri istituti di pena. Dal sovraffollamento della struttura, alla carenza di approvvigionamento idrico, dalla situazione riguardante il personale di polizia penitenziaria alle figure professionali civili. Il nostro obiettivo non è solo quello di far visita alle strutture carcerarie in provincia di Siracusa, ma anche quello di sentire gli operatori del settore, gli educatori, i sindacati, il magistrato di sorveglianza, se è possibile. Dobbiamo conoscere la reale situazione per verificare il ruolo che possono avere gli enti locali”. Sull’emergenza idrica è intervenuto il presidente Michele Mangiafico il quale ha proposto di contattare la società di gestione del servizio idrico per comprendere le ragioni del disagio e cercare di venire incontro alle esigenze della struttura carceraria che spesso, soprattutto in estate, per tre, quattro giorni, di seguito, ha enormi difficoltà nell’approvvigionamento idrico. E a proposito della carenza d’acqua, lo stesso consigliere Paci, di Augusta, ha precisato che il problema non riguarda soltanto il carcere di Brucoli, ma un po’ tutta la zona. Nel corso della riunione Nino Iacono ha suggerito di muoversi in direzione di attività che siano rivolte alle famiglie dei detenuti. E su questo argomento un po’ tutti si sono trovati d’accordo. In particolare è venuta fuori la proposta di destinare una quota percentuale delle attività promosse dalla Provincia in occasione della redazione dei calendari degli spettacoli a beneficio delle strutture carcerarie. Esaurita questa fase, si è parlato di un progetto, Reload, finanziato dal ministero del Lavoro (dal 2006 e valido fino al 2011) e rivolto a 46 detenuti o ex della nostra provincia e a 51 persone affette da disabilità psichica. Per i detenuti il progetto, portato avanti dalla Provincia come ente capofila e in via di sperimentazione, riguarda il loro inserimento nel mondo del lavoro con partner che operano a fianco dell’Amministrazione: soprattutto cooperative sociali. Questo progetto, a grandi linee, è stato illustrato, in commissione, dalla dott. Clelia Corsico, dirigente del settore. Ogni tirocinante – ha spiegato la dirigente ai componenti la commissione – viene assistito da un tutor che prepara l’ex detenuto per metterlo nelle condizioni di operare bene quando entra nell’impresa. Sono previsti, in particolare tirocini formativi di quattro mesi, con un guadagno, per il lavoratore, di 670 euro e di sei mesi, con un guadagno di 450 euro. “Noi – ha annunciato alla fine della riunione la dott. Corsico – faremo richiesta per potere portare avanti un nuovo progetto”. Insomma, su questo tema, quello della situazione carceraria, con riferimento anche al reinserimento nel mondo del lavoro da parte di chi termina di scontare la pena, c’è grande sensibilità da parte della Provincia, decisamente all’avanguardia nell’attenzionare una problematica così importante sotto il profilo sociale.

Una scuola al passo con i tempi

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Per una nuova identità….una scuola al passo con i tempi

“ Notte della cultura 2010”

Lo scorso 13 febbraio 2010 all’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico “A.M. Jaci di Messina si è tenuto un incontro dal titolo “per una nuova identità….una scuola al passo con i tempi”.

Alla presenza di un nutrito pubblico, ha aperto i lavori l’avv. Silvana Paratore, coordinatrice dell’attività, con un contributo sul tema “centralità della scuola per la promozione del turismo sociale, culturale e giovanile”. Un percorso scolastico e formativo in generale, ha evidenziato, deve promuovere attività di turismo sociale e culturale, valorizzando i rapporti con il territorio locale, nazionale ed internazione attraverso la sensibilizzazione e la salvaguardia dell’ambiente e del suo patrimonio artistico-culturale. La conoscenza ed il contatto con l’ambiente, ha proseguito, possono contribuire al recupero di situazioni difficili di abbandono e di dispersione scolastica attraverso la riqualificazione di soggetti nell’area occupazionale finalizzata al turismo. Conclusione marcata ed energica sulla necessità di una scuola che si adegui alle nuove esigenze di formazione e di qualificazione professionale, attraverso la creazione di progetti e di percorsi formativi che evitino l’isolamento sociale, la necessità di emigrare e la disoccupazione e che accrescano il valore del rispetto per l’altro, il senso civico e la tutela di quei principi che costituiscono il fondamento di una società moderna e democratica.

A seguire il prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo storico di Forte Cavalli, il quale si è soffermato su “Il caso Ercolessi, spionaggio militare nello stretto di Messina”. Il sensazionale arresto, ha proferito il prof. Caruso, avvenuto a Messina nel luglio del 1904, di un capitano dell’esercito, con l’accusa di Alto Tradimento per aver sottratto e venduto ai francesi importanti documenti inerenti alla difesa dello Stretto, ha destato stupore e sconcerto nell’opinione pubblica a livello nazionale. Il caso Ercolessi, quasi ricalcando l’Affare Dreyfus avvenuto in Francia qualche anno prima, portò ad un processo, attenzionato dalla Stampa Nazionale, che si risolse rocambolescamente con la sentenza di una mite pena inflitta agli imputati, confutando la gravi accuse e le prove schiaccianti raccolte in lunghi mesi di indagini e pedinamenti..Un intrigante caso di spionaggio militare in cui documenti segreti, cifrari di mobilitazione e piani di fortificazioni vengono trafugati e venduti ad agenti segreti stranieri, in un clima di precari rapporti diplomatici tra gli Stati europei, intriso di diffidenze e compromessi politici.

Dinamicamente partecipato l’intervento del  dott. Enrico Casale, del Centro Studi e documentazione Forte Cavalli, che si è soffermato su una approfondita disamina in merito alla presenza della Croce Rossa Italiana nella città dello Stretto. In particolare, partendo dalla figura di un medico dell’esercito borbonico, Ferdinando Palasciano, che, rifiutandosi di obbedire agli ordini ricevuti, curò sia i feriti borbonici che quelli messinesi durante la battaglia di Messina del settembre 1848, ha proseguito in un appassionante “viaggio nella storia” che, dall’esperienza di Henry Dunant sui campi di San Martino e Solferino nel 1859, ha visto la nascita della Croce Rossa Italiana nel 1864 e due mesi dopo, la firma della 1^ Convenzione di Ginevra. L’intervento si è concluso con un chiaro riferimento alla “Notte della Cultura”: “[…] se è vero che il patrimonio storico fa parte della nostra cultura e se è vero che la Croce Rossa fa parte del patrimonio storico, allora la Croce Rossa Italiana non può non far parte integrante del nostro patrimonio culturale […]”.

Altrettanto interessante l’intervento del poeta, scrittore e saggista dott. Giuseppe Ruggeri, componente dell’associazione medici scrittori italiani che si è soffermato sul tema dell’identità messinese tra letteratura e impegno civile. Dell’Identità la cultura è madre e chiunque voglia capirci di più, conoscere, coltivarsi non può non fare i conti con il proprio nome e cognome. Il dott. Ruggeri ha sostenuto che l’identità è un profilo multidimensionale che si stratifica nel tempo e che guarda verso la memoria allo stesso modo in cui si proietta verso il futuro. Noi, ha proseguito, non siamo se non quello che siamo stati e che saremo. L’identità, ha concluso, passa attraverso una riflessione a 360° sulle ragioni che devono connotare l’impegno di costruire una città ed una società migliori. Un edificio sempre più alto, quello che si delinea nel futuro, che potrà accrescersi sempre più e con slancio sicuro quanto più profonde e diramate sono le sue radici.

Infine ha preso la parola il prof. Alfio Seminara, Direttore dell’Archivio di Stato, che si è soffermato sul tema “il fondo delle pergamene dell’Archivio di Stato”. La sua conclusione è stata quella che non è facile avventurarsi in un Archivio di Stato se non si possiedono strumenti culturali e tecnici adatti e questo spiega perché non ci sono mai file di persone che aspettano di entrate in un Archivio, perché in un Archivio non si entra per guardare ma per studiare.

I vari interventi sono stati accompagnati da brani musicali eseguiti dal laboratorio didattico dell’I.T.C. e turistico “A.M. Jaci” coordinato dalla prof.ssa Paola Lucchesi.

Giova evidenziare l’intervento “a sorpresa” del Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, che ha rivolto un saluto al pubblico presente sottolineando l’importanza della “Notte della Cultura” per la città dello Stretto.

Nel corso del pomeriggio il Maestro Renato Fasanella ha preparato per i numerosi ospiti presenti, delle matrici xilografiche per ricavarne riproduzioni grafiche omaggiate a chi ne ha fatto richiesta.

     Enrico Casale