La Corte di giustizia europea e l’ inquinamento marino ad augusta
A Lussemburgo, la Corte di Giustizia Europea aveva imposto alle imprese che hanno avvelenato la flora , la fauna marina, le popolazioni umane che ci abitano e i nascituri deformi o privati del dono di vedere la luce del sole, la bonifica del tratto di mare compreso tra Augusta e Catania, in quanto esposto per troppo tempo ad azioni di inquinamento. Le società e le imprese investite direttamente dalla decretazione, a loro volta, hanno intrapreso azioni difensive rivolgendosi al Tar di Sicilia per chiedere ulteriori chiarimenti circa il criterio di individuazione delle responsabilità adottato dalla Corte di giustizia europea, datosi che non si sono mai esercitate nel passato misure preventive o individuali di responsabilità nei loro confronti.
Il Tar di Sicilia, in considerazione della gravità dell’argomento e della difficoltà di pronunciarsi perchè non si escluderebbero contrasti con le vigenti normative nazionali in materia di risarcimento o riparazione di danni ambientali, ha riposto ulteriori chiarimenti alla Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo che aveva inizialmente disposto il provvedimento.
Sarebbe come dire “pacco rispedito al mittente” ?
Ho la vaga impressione che saremo ancora noi cittadini, alla fine di questa triste vicenda, a pagare i danni, colpevoli di aver tacitamente acconsentito ad ogni forma di avvelenamento in questi ultimi cinquanta anni!
Giuseppe Tringali