AUGUSTA, MARISICILIA. La città di Augusta resterà sede di Marisicilia. La conferma ci è stata data personalmente dal comandante di Marisicilia, ammiraglio di divisione Andrea Toscano, alla conferenza-stampa di fine anno che si è tenuta a bordo del pattugliatore “Cigala Fulgosi”, presente, fra gli altri, il contrammiraglio Roberto Camerini, comandante della flotta delle corvette di stanza ad Augusta. A dire il vero, l’ammiraglio Toscano ci aveva già rassicurato, seppure parzialmente, sul destino della sede di Marisicilia, in occasione d’un’intervista esclusiva che pubblicammo sul n. 35 del Giornale di Augusta, uscito nello scorso agosto. In quell’occasione domandammo all’ammiraglio: – Le sedi degli alti comandi militari si trovano, di norma, nel capoluogo di regione. Potrebbe succedere questo anche per Marisicilia? Toscano rispose testualmente: “Questo è vero, anche perché nel capoluogo di regione c’è il centro del potere politico. Però, tutto sommato, per raggiungere Palermo , occorrono due ore e trenta minuti. Se la Marina Militare ha deciso di trasferire la sede del comando di Marisicilia da Messina ad Augusta e non a Palermo, è stato certo per ragioni oculate e opportune. Secondo me, i pro e i contro si equivalgono. Ci si può riflettere”. Alla citata conferenza-stampa, l’ammiraglio ha escluso recisamente il trasferimento. La domanda gliela avevamo posta perché la voce d’un possibile trasferimento circolava da tempo e con insistenza. Toscano ha precisato che, per ora, quando si reca a Palermo, accetta l’ospitalità della locale capitaneria di porto,ma è molto probabile chela M.M. acquisti un immobile da adibire a ufficio di rappresentanza di Marisicilia nel capoluogo regionale. A un’altra domanda che riguardava il futuro dell’arsenale augustano della Marina, l’ammiraglio Toscano ha risposto, con molta diplomazia, tessendo le lodi dell’arsenale cittadino, rassicurando i presenti sull’esistenza dell’arsenale, ma non ha escluso che possa passare nelle mani di una società per azioni ed essere gestito privatisticamente. Durante il suo intervento, prima, cioè, che potessimo porgli le domande, l’ammiraglio aveva fatto chiaramente capire che anche la Marina, come tutti, deve puntare su economie di gestione e ha fatto balenare l’ipotesi che, anche qui ad Augusta, come altrove, la Marina possa dismettere immobili o possa condividerli con altre istituzioni pubbliche o private per ragioni di cassa. Alla nostra domanda su come si procederà in tal senso, se attraverso locazione o convenzione, l’ammiraglio che la materia è ancora in fase di studio. L’intervento del comandante di Marisicilia è stato preceduto da una breve relazione del capitano di fregata Pollino, capufficio stampa dell’ente, che ha illustrato, anche con l’aiuto di diapositive, l’importanza della M.M. riguardo alla protezione civile e ambientale, alla pulizia del mare e al controllo dei flussi immigratori. La M.M. italiana è la seconda forza armata in ordine cronologico, dopo l’esercito, prima dell’aviazione e dei carabinieri. L’attuale M.M., nata il 17 marzo del l861, è l’erede della Marina del regno di Sardegna e di quella del regno delle Due Sicilie. Pollino, sorridendo e per captatio benevolentiae dei giornalisti presenti, ha detto che, praticamente, la M.M. italiana è meridionale. Per fortuna, non era presente – almeno crediamo – nessun infiltrato della Lega Nord capeggiata da quell’Umberto Bossi che non ha mai lavorato in vita sua e che, stranamente, ha sposato in seconde nozze una siciliana originaria di Agrigento. Facezie a arte, la conferenza-stampa di fine anno, la prima, dacché il comando di Marisicilia è stato trasferito a Augusta, è stata unanimemente apprezzata.
Giorgio Càsole