CASO OIKOTHEN, L’AVVOCATO PERROTTA VERSO IL RITO ABBREVIATO

 

 Il dottor Passanisi si è costituito parte civile

comune.jpgL’avvocato Nunzio Perrotta, chiamato a difendersi dall’accusa di tentata concussione in danno dell’ex dirigente dell’Ufficio Ecologia del Comune di Augusta, dottor Roberto Passanisi, è comparso il 22 maggio davanti al Giudice dell’udienza preliminare Patricia Di Marco. L’avvocato Perrotta è ritornato a sedersi sul banco degli imputati in seguito alla decisione della Suprema Corte di Cassazione di annullare con rinvio la sentenza di proscioglimento pronunciata nei suoi confronti dal Gup Alessandra Gigli, che non ritenne sussistente sussistente il reato di tentata concussione contestato sia a lui che all’ex sindaco Massimo Carrubba che, a differenza del primo, venne invece rinviato a giudizio. Contro il Perrotta, all’epoca dei fatti assessore all’Ecologia, si è costituito parte civile il dottor Passanisi, assistito dall’avvocato Luigi Latino.

Il Perrotta è invece difeso dagli avvocati Francesco Favi e Fiorella Intrepido, gli stessi legali che assistono l’ex sindaco di Augusta Massimo Carrubba, il quale è già alla sbarra davanti al Tribunale penale per rispondere sia di tentata concussione che di abuso di ufficio. Proprio i legali del Perrotta hanno rappresentato al Gup l’esigenza che fosse fissata una nuova udienza in quanto il loro assistito sarebbe orientato a chiedere di essere processato con il rito abbreviato. Per arrivare al rito alternativo, però, a dire degli avvocati Favi e Intrepido, si dovrebbero far confluire nel fascicolo processuale tutti quei documenti precedentemente estrapolati e inseriti nel fascicolo intestato all’ex sindaco Massimo Carrubba e anche quelli riversati nel fascicolo processuale intestato al professore Marco Petitta, finito anche lui sul banco degli imputati perchè, secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbe fornito delle false indicazioni nella perizia che gli aveva commissionato il Gup Alessandra Gigli nel procedimento penale intentato dalla Procura della Repubblica contro l’amministratore delegato della società Oikothen e alcuni tecnici ingaggiati dall’azienda che intendeva realizzare in contrada Mendola una piattaforma polifunzionale per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti altamente tossici. In buona sostanza sia i tecnici di Oikothen che il perito del Gup hanno detto che la piattaforma polifunzionale non avrebbe comportato nessun rischio alla falda acquifera in quanto la faglia rilevata nella contrada Mendola non era attiva, per cui, pervenendo a quelle conclusioni, hanno smentito sia il dottor Passanisi, che si era rifiutato di dare parere favorevole alla realizzazione della piattaforma polifunzionale della Oikothen, sia i tecnici consultati dal Pubblico Ministero Maurizio Musco, che invece hanno sempre considerato l’impianto pericoloso in quanto avrebbe potuto inquinare la sorgente idrica che rifornisce tutte le case di Augusta di acqua potabile. Da parte del rappresentante della parte civile e della Procura della Repubblica non sono state sollevate nè obiezioni nè opposizioni all’acquisizione di tutti i documenti, anzi il Pubblico Ministero ha annunciato l’intenzione di produrre degli ulteriori atti, e il Gup, ritenendo fondata la richiesta, ha rinviato in prosecuzione l’udienza al 12 giugno.  Determinanti sono risultate le dichiarazioni dell’ex dirigente dell’Assessorato Ecologia del Comune di Augusta per fare annullare dalla Corte di Cassazione la sentenza di proscioglimento pronunciata a favore dell’avvocato Perrotta. Il dottor Passanisi, che per questa sua coraggiosa decisione di non chinarsi al volere dell’ex sindaco Carrubba e dell’ex assessore Perrotta fu emarginato e costretto ad andare anticipatamente in pensione, nell’interrogatorio reso davanti al Pubblico Ministero Maurizio Musco ha dichiarato: “Non potevo sentirmi libero di esprimere le mie mansioni senza essere sottoposto alle espresse indicazioni dell’Amministrazione comunale, nel caso specifico dal signor sindaco dottor Massimo Carrubba e dal vice sindaco e assessore all’Ecologia avvocato Nunzio Perrotta, i quali imponevano e hanno imposto di esercitare la propria volontà attraverso la consulenza dell’esperto da loro nominato, professore Parmaliana di Messina. In tal modo – dice ancore il dottor Passanisi – questi amministratori comunali – sindaco Carrubba e vice sindaco Perrotta – si sono fatti forti degli accresciuti poteri che detengono rispetto ai dirigenti comunali a partire dal conferimento e dalla revoca degli incarichi dirigenziali e ai connessi effetti sulla indennità di posizione per costringere questi ad adottare gli atti che gli amministratori ritengono necessari per loro…”. Ed ancora. “…Il sindaco ripeteva che con me non poteva andare in quanto non ero affidabile… Nel periodo in cui istruivo la pratica notavo una assidua e inusuale presenza del vice sindaco Perrotta, il quale mi chiedeva sempre più spesso a che punto era la mia istruttoria sul progetto della Oikothen e quali fossero le risultanze a cui io sarei addivenuto… L’avvocato Perrotta, davanti al sindaco Carrubba, non parlava ma allorchè rimanevamo soli mi consigliava di non mettermi contro il sindaco perchè altrimenti lui non avrebbe potuto difendermi”. E nessuno, infatti, difese il dottor Passanisi nel momento in cui il sindaco lo defenestrò dall’incarico e dall’ufficio. Tant’è che, davanti all’isolamento in cui si era ritrovato, il dottor Passanisi si vide costretto a togliere il disturbo e andò con mesi di anticipo in pensione.

Pino Guastella

CASO OIKOTHEN, L’AVVOCATO PERROTTA VERSO IL RITO ABBREVIATOultima modifica: 2013-05-26T12:59:50+02:00da leodar1
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