“FUMO NEGLI OCCHI”, UN CLASSICO DEL TEATRO POPOLARE, FINO AL 24 MARZO AL BRANCATI DI CATANIA

La maschera di Tuccio Musumeci & C.

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CATANIA – In tempi di crisi nera, di profonda depressione, volete divertirvi, nel senso pieno della parola (volgere altrove la mente e dilettarsi) per un pausa di due ore?  Andate al teatro Brancati di Catania, in Via Sabotino per seguire Tuccio Musumeci e la sua compagnia nella rappresentazione di Fumo negli occhi, un testo di Faele e Romano che, negli anni, è divenuto un classico del teatro popolare siciliano, un  evergreen, messo in scena periodicamente da quasi tutte le compagnie amatoriali dell’Isola, perché i gruppi di dilettanti, in questo campo, a volte bravi quanto e più dei professionisti, hanno bisogno di riempire le sale attirando il pubblico che vuole frasi quattro franche risate. Queste compagnie amatoriali  non si possono permettere di rappresentare testi difficili o problematici, in primo luogo perché non hanno spesso i talenti umani necessari per la recitazione e la regìa di questi lavori e poi perché sanno che il pubblico pagante vuole spendere i propri quattrini per divertirsi dilettandosi.

Ed è questo il motto programmatico del Teatro intitolato allo scrittore pachinese Vitaliano Brancati, ma catanese di adozione, nato, per volontà del popolare attore catanese Tuccio Musumeci, dopo aver acquistato un vecchio cinema, chiuso da anni, in Via Sabotino, non lontano dalla sala “Musco” , ubicata nella Via  Umberto, nota e elegante arteria di Catania. Da giovedì 7 marzo 2013 alle ore 21 con repliche sino al 24 marzo si rappresenta, dunque, questo  classico del teatro italiano, che denuncia apertamente le storture della società dell’ “immagine” , tanto di ieri quanto di oggi, dove la scalata al successo e al miglioramento del proprio status sociale divengono in molti casi gli unici obiettivi davvero importanti da raggiungere. La storia ruota intorno a una famiglia e al suo desiderio irrefrenabile di apparire , per quello che in realtà non si è, l’esteriorità che troppo spesso ha la meglio sull’essenza, dove la facciata sociale è più importante di una sana e bella vita familiare quotidiana. Due figli. Una zia svampita,  cameriera, papà e mamma questa la composizione di questa famiglia, in cui  la mamma è l’artefice di raggiri e complotti per competere con una famiglia vicina. Una corsa ad apparire più ricchi, più snob, più …. in ogni caso, rispetto alla famiglia dirimpettaia. Una commedia attuale, in un momento di crisi come quello che vive oggi l’Italia.  Mentre la famiglia dirimpettaia sperpera e spande, al di sopra delle proprie possibilità, la nostra famiglia è costretta a fingere benessere. Il culmine di tale farsa è una gita a Capri (in realtà chiusi in casa a luglio, il fine settimana) oltre e senza dimenticare un’antenna televisiva messa bene in mostra senza però possedere un televisore, finte lezioni di equitazione, quadri giganti con antenati inventati ecc ecc…Una commedia ironica, un fiaba contemporanea in cui l’onestà vince sopra ogni cosa.  Sul palco accanto a Tuccio Musumeci , un nutrito cast d’eccellenza: Concita Vasquez, Olivia Spigarelli, Riccardo Maria Tarci, Elisabetta Alma, Valentina Ferrante, Evelyn Famà, Claudio Musumeci. Scene Jacopo Manni, costumi Sara Verrini. La regìa è di Nicasio Anselmo che ha datto il testo alle corde della maschera teatrale Tucciomusumeci e al coro di attori siciliani che lo circondano, fra cui una strepitosa Olivia Spigarelli, che qualcuno, nel giorno del debutto, ha paragonato a Rosina Anselmi. Si ride dalla prima all’ultima scena. Sul serio.

 Giorgio Càsole – Claudia Catalano

IL MENESTRELLO BRANDUARDI A CITTA’ DELLA NOTTE, 10 MARZO ORE 19°°

angelobranduardi.jpgAUGUSTA – Il grande menestrello italiano Angelo Branduardi sarà eccezionalmente in Sicilia, proprio a due passi da noi, nell’ampio teatro Cannata del complesso CittàdellaNotte, ubicato al bivio per Villasmundo, sulla statale per Catania. Il suo spettacolo avrà inizio giorno 10 marzo, alle ore 19.00.  Si tratta di un vero e proprio evento, giacché Branduardi non è  solito venire in Sicilia, soprattutto nella stagione invernale.  Avremo un’intervista con il cantante che assomoglia straordinariamente a Roberto Casaleggio, il sodale di Beppe Grillo, co-leader del Movimento 5 Stelle.

CONCLUSO A LETOJANNI IL CORSO ORGANIZZATO DALLA FRATERNITA’ DI MISERICORDIA

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Letojanni (ME) – Si è concluso il XVIII Corso di “Primo Soccorso” organizzato dalla Fraternita di Misericordia “S. Giuseppe” di Letojanni. Dopo cinque mesi di lezioni teorico-pratiche, ben settantatre volontari, fra “vecchi” e “nuovi”, hanno sostenuto l’esame finale valutati da due Commissioni composte dai funzionari dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, dai referenti SUES 118, dal delegato della Confederazione delle Misericordie d’Italia e direttore del corso. Alessandro D’Angelo, attuale Governatore della Fraternita di Misericordia “S. Giuseppe” di Letojanni, ha espresso grande soddisfazione per il risultato conseguito dai volontari, evidenziando il diuturno lavoro della Segreteria del corso, l’assistenza continua e il monitoraggio garantito dal Tutor degli aspiranti, la competenza e la professionalità di livello assicurata dai formatori e dai docenti. Nel 2012 numerosi gli  impegni della Fraternita di Misericordia “S. Giuseppe” di Letojanni con attività di soccorso in protezione civile, addestrative, di assistenza e formative. Effettuati 100 trasporti e 64 assistenze sanitarie. Sinergia con il Gruppo Fratres. Ulteriori intese sono state raggiunte con l’A.I.S.M. e con il C.E.S.A.R.D. Di particolare rilevanza, infine, la IV edizione del “Luglio di Prevenzione”, attività in favore della popolazione, organizzata in collaborazione con i Lions Club “Letojanni – Valle D’Agrò” e l’Associazione per il Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze, con 107 prestazioni specialistiche erogate. La Fraternita di Misericordia “S. Giuseppe” di Letojanni è una delle Associazioni afferenti al Gruppo Interforce Jonica (GIJ). Quest’ultimo ha quale fine principale il coordinamento delle organizzazioni aderenti, già presenti sul territorio da diversi anni, nell’ambito delle attività di Protezione Civile, di salvaguardia dell’ambiente naturale e antropico e di tutela dei Beni Culturali.

     Enrico Casale

LUNEDI’ 11 MARZO, PRESENTAZIONE ALLA SALA “COSTANZA BRUNO” DELLA PROVINCIA REGIONALE, “DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO”, NUOVO LIBRO DI CATENA FIORELLO

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Dopo il successo di Casca il mondo casca la terra”, edito da Rizzoli, Catena Fiorello presenta il suo nuovo libro. Catena è  sorella del più famoso Saro, showman popolarissimo, e di Beppe, attore-protagonista  di molti film di successo, l’ultimo dei quali lo ha visto nei panni di Modugno-Mister Volare, che ha riscosso grande successo su RAIUNO in due puntate. L’ 11 marzo verrà presentato nella sala Costanza Bruno della Provincia Regionale di Siracusa in via Malta 106, alle ore 18°°, il nuovo libro di Catena, pubblicato come gli altri da Rizzoli, Dacci oggi il nostro pane quotidiano. La manifestazione verrà patrocinata dalla Società Siracusana di Storia Patria, che ha ritenuto la pubblicazione di interesse storico e culturale, poiché attraverso le sue pagine restituisce un affresco culturale e antropologico della Sicilia orientale. Interverranno  il presidente della Società Siracusana di Storia Patria, Sebastiano Amato,  e Luigi Amato, docente-ordinario di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabrio .Si tratta di romanzo intimo, personale che lascia spazio alla riflessione e alla sana autoironia. Protagonista è una famiglia semplice e modesta, i Fiorello, con la loro storia che passa dai fornelli di una cucina. Attraverso colori, profumi e sapori, impressi indelebilmente nella memoria della piccola Catena, si parla ricette, di Sicilia e di piccole magie realizzate con ingredienti semplici. Ma qual è il segreto di queste ghiottonerie? L’amore di mamma Sara, capace di trasformare un semplice pomodoro in una salsa prelibata. Il libro contiene un forte messaggio di speranza: Insieme e con amore si può. La pubblicazione, seppur contenendo in appendice una cinquantina di ricette, non deve essere considerata un libro di cucina, ma  un quaderno di ricordi culinari made in Sicily.

   

    Michela Italia