TAORMINA, CATENA FIORELLO RIPRESENTA “PICCIRIDDA” E PARLA DI AUGUSTA E DI AUGUSTANI

Catena FiorelloTaormina. Nella splendida terrazza di un albergo a cinque stelle, che si affaccia su uno scenario naturale mozzafiato, l’augustana Catena Fiorello, scrittrice di successo, sorella dello showman Fiorello e dell’attore Beppe, ha ripresentato il suo romanzo d’esordio, “Picciridda”, interamente riscritto e ripubblicato, con nuova veste grafica, per i tipi dell’editore Giunti. Davanti a un pubblico che la seguiva quasi in religioso silenzio e con tablet e telefonini che la riprendevano, Catena ha intrattenuto gli astanti in modo non tradizionale rispetto alle convenzioni di questo genere di presentazioni. Ha condotto lei stessa la serata, muovendosi fra gli spettatori, interagendo con  loro e, in qualche caso,  facendo diventare protagonista qualcuno, come quando, fra gli altri, ha riconosciuto la coppia Càsole&Scuderi di HappyTv, ricordando anche gli esordi di suo fratello Saro che, proprio con Giorgio Càsole mosse i primi passi in teatro nell’ormai lontano 1977 e complimentandosi con lo stesso Càsole per il lavoro giornalistico svolto per Augusta, tanto da strappare un applauso da parte del pubblico. La presenza di Càsole e di Max Scuderi, già compagno di scuola di Catena al liceo classico Mègara di Augusta, ha offerto alla scrittrice lo spunto per parlare di Augusta e di certi personaggi politici, di cui non ha fatto il nome, che dominavano quando il padre Nicola dava una mano al figlio Saro per trovare un lavoro. Il padre, originario  di Letojanni, nel messinese,  risiedeva ad Augusta perché in servizio nella locale compagnia della Guardia di Finanza, fiero di indossare la divisa delle Fiamme Gialle e d’essere un servitore dello Stato. Catena ha sottolineato la figura adamantina del padre che non volle mai accettare compromessi per favorire il figlio, proprio per il rispetto della divisa. Per questa ragione, mai Nicola Fiorello si recò dal  dominus politico e, rivolto al figlio, oggi popolare e affermato uomo-spettacolo, gli disse: “Meglio se fai il cameriere”. E, in effetti, Saro Fiorello, diciassettenne, cominciò a lavorare   servendo  ai tavoli nell’allora villaggio Valtur di Brucoli.  Dopo la presentazione del suo romanzo, oggi più che mai attuale, giacché “Picciridda“ tratta il tema dell’emigrazione dei siciliani, Catena ha intervistato in diretta per il suo  canale Facebook  Giorgio Càsole e altri giornalisti presenti.

 Nella foto:  da sin.: Max  Scuderi, Catena Fiorello, Giorgio Càsole

FIORELLO A RAGUSA NEL GIORNO DEL SUO 55°COMPLEANNO

fioreAUGUSTA. Il “mitico” e popolare showman Rosario, detto Saro, Fiorello ha compiuto 55 anni mentre si trovava, tra sabato e lunedì,  per tre giorni a Ragusa, nel cui Teatro 2000 ha portato in scena lo spettacolo “L’ora del Rosario”, già rappresentato a Marsala. A poche ore dalla prima delle tre serate lo showman augustano, nato però a Catania, ha incontrato i giornalisti per una chiacchierata informale. Lui, maglietta di Siculamente con l’asso di bastoni, si presenta, accetta i numerosi auguri di compleanno, ci fa vedere il video augurale che stamane Cremonesi e la band gli hanno inviato, risponde alla chiamata del fratello Peppe, mentre ad Augusta Giorgio Càsole intervistatore e Marco Bertoni, operatore, realizzavano video augurali da trasmettere sul web, su Happy Tv e su  Antennauno. Fiore, come lo chiamano a Roma, non  entrare nei dettagli dello spettacolo, anticipa solamente di un video che ha girato nei due giorni che ha trascorso a Ragusa  “Voglio che le persone si possano svagare per due ore. Voglio raccontare di cose semplici, voglio parlare del quotidiano, di ciò che tocca tutti noi”. Della scelta di toccare i teatri di provincia, in un tour faticoso ma ricco di soddisfazioni, spiega: “Eravamo partiti con l’idea di fare lo spettacolo nei palazzetti, poi ho dato un’occhiata alla lista delle location ed ho esclamato: ‘mi siddiai’. Volevo fare qualcosa di diverso, visitare città più piccole, nei teatri di provincia. Un’esperienza che mi sta dando molto. Sto girando il Paese, arrivo nelle città qualche giorno prima dello spettacolo per conoscerle meglio. Una grande opportunità“. Certo, anche fatica. Fiorello racconta della ‘traversata’ della Sicilia, da Marsala a Ragusa. E, inevitabilmente,  parla delle pessime condizioni delle infrastrutture e di una Sicilia che non sembra cambiare mai. “Inutile prendersela con l’ultimo politico, la situazione è così da sempre. La Sicilia è come ‘nà fimmina lassata’. Tradita e abbandonata da chi avrebbe potuto esaltarne le bellezze. Noi siciliani siamo rassegnati, purtroppo. Eppure proprio dalle province, soprattutto da quelle più marginali, partono i nuovi progetti, quelli ambiziosi, quelli fatti da giovani spinti da passione e voglia di sognare”. Uno degli ultimi argomenti, la televisione e il rapporto con la tecnologia che inevitabilmente ha cambiato il modo di comunicare e di approcciarsi alle notizie. “Non possiamo opporci”, afferma atteggiandosi simpaticamente a vecchio saggio: “ma adeguarci con rassegnazione“. Eppure lui per primo ha modificato e  innovato il proprio modo di fare spettacolo, creando con il proprio smartphone programmi radio e web di grandissimo impatto e successo. E, sebbene il mezzo cambi, in Fiorello non muta la voglia di entrare in contatto con le persone. Un’empatia che crea facendo sempre il primo passo. In conferenza  stampa  ha raccontato della sua giornata trascorsa a Ragusa Ibla con la moglie e la figlia. Questa la scintilla del suo successo, donarsi agli altri, attraverso anche piccoli episodi personali attraverso i quali riesce a raccontare un Paese difficile ma ricco di qualità. La prossima tappa in Sicilia sarà Taormina a luglio.

C. C.

AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE A SARO FIORELLO, COINVOLTO IN UN INCIDENTE STRADALE A ROMA

fiorFiorello cade dallo scooter e investe pedone: in terapia intensiva per trauma cranico Incidente stradale in via della Camilluccia per lo showman che ha travolto una persona. Entrambi portati al policlinico Gemelli. E’ comunque ‘vigile e cosciente’, assicurano i medici. Il pedone investito ha una frattura ed è anche lui in codice rosso. In un primo momento, l’incidente sembrava meno grave. A Fiorello era stato assegnato dal personale del 118 il codice verde che indica un livello basso di urgenza. Arrivato al policlinico Gemelli di Roma il codice è stato considerato rosso e ora sono in corso verifiche per appurare eventuali fratture. Dal nosocomio, comunque, sottolineano che le condizioni dello showman non sono preoccupanti: non è in pericolo di vita ed è vigile. Sempre al Gemelli è stata portata anche la persona investita a bordo di un’altra ambulanza.  La notizia  stata diffusa attraverso i vari social network e, soprattutto, attraverso il gruppo VIVA FIORELLO, creato in Facebook da Giorgio  Casole, che nel 1977 fece recitare Sario Fiorello, allora 17enne, al teatro della M.M. Il gruppo, attivato a ottobre, in appena due settimane raggiunse i settemila membri. Da questo gruppo Casole ha inviato un forte abbraccio a Saro ricoverato al Gemelli di Roma.

FIORELLO HA INCONTRATO UNA DEA: ERA MINA!

fioreminaStrano a dirsi, ma ci voleva Mina per far sentire Fiorello un vero interprete della musica. Con la Tigre di Cremona il re degli showman ha toccato il cielo con un dito. «Cantare con lei è il punto di arrivo di una carriera. Mina mi ha fatto sentire per la prima volta un cantante», racconta Fiorello, ancora emozionato al ricordo dei tre giorni trascorsi a Lugano con lei. L’impegno è stato doppio per l’ex re del karaoke: prepararsi alla perfezione per fare bella figura nel duetto Baby, it’s cold outside (canzone del 1949 che è nel disco natalizio di Mina Christmas Song Book) e, cosa ancora più difficile per lui, mantenere il segreto per tutti questi mesi, dal giorno della telefonata ricevuta da Massimiliano Pani dopo la diretta streaming dell’Edicola Fiore del 12 giugno. Fiorello racconta di essersi preparato con grande impegno .«Improvvisazione? Ma de che? – risponde scherzando -, stavolta ho provato tantissimo. Da Louis Armstrong ad Ella Fitzgerald, ho ascoltato tutte le versioni esistenti del brano. Massimiliano – spiega – mi ha mandato il pezzo con la voce registrata di Mina ed io, per tutta l’estate, di tanto in tanto mi chiudevo da qualche parte e duettavo in solitudine con lei». Racconta di essere andato a Lugano con la moglie Susanna e con la piccola Angelica. «È stata un’esperienza meravigliosa. Mina ha preso la bambina sulle gambe. In studio mi chiamava “Rosà” e mi dirigeva. Abbiamo inciso il pezzo in un’ora e mezza. Lei mi diceva “fai così, canta così”. Ed io le rispondevo: “Faccio quello che vuoi! “. Mi faceva anche da coach con l’inglese. Ha una pronuncia e padronanza della lingua pazzesca». Continua a leggere

AD AUGUSTA I FRATELLI FIORELLO CON VINCENZO MOLLICA DI RAIUNO

fiorello.jpgAUGUSTA. Oltre quindici anni fa Fiorello, per antonomasia Rosario Fiorello, aveva detto che non sarebbe più tornato ad Augusta, la città dove ha mosso i primi passi da bambino, dov’è cresciuto, dove ha studiato e dove ha mosso i primi passi a teatro, nel lontano 1977 con il  “Teatro gruppo” fondato e diretto da chi scrive. Rosario, Saro per  familiari e amici, rimase deluso, molto deluso perché non era stato possibile acquistare un pulmino per disabili in sèguito a uno spettacolo svoltosi nella nuova darsena, organizzato per quel fine e per cui lui prestò la sua opera gratuitamente. Giuseppe, chiamato Beppe, attore cinematografico e televisivo di primo piano,  non prese parte a quello spettacolo ed è tornato puntualmente ad Augusta a trovare i vecchi amici e i luoghi della sua infanzia e della sua prima giovinezza. Saro ha mantenuto la  promessa fino a qualche giorno fa quando, con  il fratello, è tornato ad Augusta. E’ tornato, tuttavia, non per uno spettacolo, ma con una troupe di Raiuno, guidata dal giornalista Vincenzo Mollìca, per girare alcune scene d’ambiente, in vista di un programma che dovrebbe riportare Fiorello sugli schermi dell’ammiraglia di casa RAI.

Giorgio  Càsole

LUNEDI’ 11 MARZO, PRESENTAZIONE ALLA SALA “COSTANZA BRUNO” DELLA PROVINCIA REGIONALE, “DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO”, NUOVO LIBRO DI CATENA FIORELLO

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Dopo il successo di Casca il mondo casca la terra”, edito da Rizzoli, Catena Fiorello presenta il suo nuovo libro. Catena è  sorella del più famoso Saro, showman popolarissimo, e di Beppe, attore-protagonista  di molti film di successo, l’ultimo dei quali lo ha visto nei panni di Modugno-Mister Volare, che ha riscosso grande successo su RAIUNO in due puntate. L’ 11 marzo verrà presentato nella sala Costanza Bruno della Provincia Regionale di Siracusa in via Malta 106, alle ore 18°°, il nuovo libro di Catena, pubblicato come gli altri da Rizzoli, Dacci oggi il nostro pane quotidiano. La manifestazione verrà patrocinata dalla Società Siracusana di Storia Patria, che ha ritenuto la pubblicazione di interesse storico e culturale, poiché attraverso le sue pagine restituisce un affresco culturale e antropologico della Sicilia orientale. Interverranno  il presidente della Società Siracusana di Storia Patria, Sebastiano Amato,  e Luigi Amato, docente-ordinario di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabrio .Si tratta di romanzo intimo, personale che lascia spazio alla riflessione e alla sana autoironia. Protagonista è una famiglia semplice e modesta, i Fiorello, con la loro storia che passa dai fornelli di una cucina. Attraverso colori, profumi e sapori, impressi indelebilmente nella memoria della piccola Catena, si parla ricette, di Sicilia e di piccole magie realizzate con ingredienti semplici. Ma qual è il segreto di queste ghiottonerie? L’amore di mamma Sara, capace di trasformare un semplice pomodoro in una salsa prelibata. Il libro contiene un forte messaggio di speranza: Insieme e con amore si può. La pubblicazione, seppur contenendo in appendice una cinquantina di ricette, non deve essere considerata un libro di cucina, ma  un quaderno di ricordi culinari made in Sicily.

   

    Michela Italia

SPETTACOLO DI ARTE VARIA AL CIRCOLO UFFICIALI DI AUGUSTA, DOVE GIORGIO CÀSOLE RICORDA I PRIMI PASSI DI FIORELLO

 

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AUGUSTA. Al recente spettacolo di arte varia, dal titolo suggestivo “Caleidoscopio”, condotto con tocco sempre personale da Giorgio Càsole nell’ampio salone del Circolo Ufficiali della Marina Militare, per presentare al pubblico giovani talenti locali, Càsole ha ricordato che un simile spettacolo l’aveva realizzato e condotto nel 1977, ospite sempre della Marina Militare, che aveva messo a disposizione quello che allora era il cine-teatro della banchina torpediniere. I giovani d’allora erano, come quelli del 1° marzo, anch’essi liceali e non, che avevano voglia di cimentarsi davanti al pubblico, in tempi in cui non esisteva che la RAI e non c’erano programmi come X Factor, Amici  e altri per mostrare il proprio talento. Di loro ricordiamo Valeria Profita,  Pietro Quartarone, Agata Ranno, Giuseppe Tringali, oggi tutti professionisti in vari campi (Tringali è l’amministratore di Augustanews) ma, soprattutto ricordiamo Rosario, sicilianamente chiamato Saro Fiorello, timido diciassettenne che, come sappiamo, è   il più popolare showman oggi in Italia, famoso semplicemente con il cognome,  “Fiorello”. Suo i padre, appuntato della Guardia di Finanza, che assomigliava con i suoi baffetti sottili a un attore del cinema, è scomparso troppo presto per godere e essere fiero dei successi del  figlio e degli altri due,  Beppe e Catena, incanalati sulla strada del successo, il primo come attore televisivo e cinematografico, la seconda come scrittrice di romanzi ambientati in Sicilia, sulla scia dei successi di Fiore, come Saro viene affettuosamente chiamato a Roma, dove c’è il vezzo di accorciare i cognomi. Nello scorso autunno, intervistato da Lorella Cuccarini, conduttrice di un programma radiofonico della RAI, Fiore,alla domanda su chi avesse contribuito a determinare una svolta nella sua vita, rispose che il primo era stato Giorgio Càsole, il quale ha ricordato d’aver valorizzato altri talenti augustani come il tenore Marcello Guagliardo, noto con il nome d’arte Giordani, il trombettista Roy Paci, per citare i più famosi. L’augurio è che fra il vivaio di nuovi giovani talenti, ci sia  qualcuno che possa raggiungere se non il successo dei tre appena ricordati l’affermazione  come artista.

   Lina Solarino  La foto risale al 1977

Fiorello torna alle origini

    LA SICILIA – Domenica 16 Settembre 2012 –-  Siracusa / pagina 37

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Una foto «storica» ritrae il noto showman Rosario Fiorello con Giorgio Càsole, docente del Liceo Megara oltre trent’anni fa, al teatro della Marina Militare, in uno dei due tempi dello spettacolo da Càsole ideato e diretto dal titolo «Bazar umoristico», al quale parteciparono giovani liceali e dell’istituto tecnico industriale, tra cui, appunto, l’allora 17enne Saro Fiorello. Il docente vorrebbe riproporre quello spettacolo, anche per ricordare proprio Saro «che appena può – sottolinea Càsole – ricorda Augusta e i suoi cittadini, come ha fatto nei giorni scorsi sera dai microfoni di Radio Rai, intervistato da Lorella Cuccarini». Alla domanda: «chi è quella persona senza la quale la tua vita non avrebbe avuto la svolta», Saro ha risposto: penso che ci sia una combinazione di incontri, ecco io partirei da Giorgio Càsole, la prima persona con cui ho fatto teatro». «Per realizzare una nuova edizione di Bazar umoristico-omaggio a Saro Fiorello – dice Giorgio Càsole – cerco, dunque, giovani».
  A. S.

Fiorello durante l’ intervista della Cuccarini, su Rai Radio 1, parla di Augusta e dell’ incontro con il nostro prof. Giorgio Càsole

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CLICCA SUL PLAYER SOPRA PER ASCOLTARE L’INTERVISTA COMPLETA

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RIPORTIAMO UNO STRALCIO DELL’ INTERVISTA RADIOFONICA DI LORELLA CUCCARINI A FIORELLO

CUCCARINI

IO VORREI SCOPRIRE QUALCOSA DI NUOVO, DI TE…. QUANDO PARLI DI QUELLA VOLTA CHE SE NON AVRESTI INCONTRATO QUELLA PERSONA, LA TUA VITA SAREBBE STATA TUTTA UN’ ALTRA COSA… DI CHI MI PARLI ??

FIORELLO

POSSO ESSERE SINCERO? .. NON PER ESSERE QUELLO CHE DEBBA PER FORZA ACCONTENTARE TUTTI… NELLA VITA SI INCONTRANO TANTE PERSONE, SENZA LE QUALI NON SARESTI QUELLO CHE SEI ADESSO. PENSO PROPRIO QUESTO, CHE CI SIA UNA COMBINAZIONE DI INCONTRI. IO POSSO PARLARE DI GIORGIO CASOLE, LA PRIMA PERSONA CON CUI HO FATTO TEATRO, PER POI MENZIONARTI ALMENO 3-4 CAPI VILLAGGIO DELLA VALTUR, PER POI ARRIVARE A CLAUDIO CECCHETTO, PER POI ARRIVARE AD ANTONIO GERMINARI, CHE E’ IL MIO CORRENTE IMPRESARIO, DA 20 ANNI…..

CUCCARINI

E DA UN PUNTO DI VISTA PERSONALE?

FIORELLO

SUSANNA E’ STATO L’INCONTRO PIU’ IMPORTANTE DELLA MIA VITA, LA MADRE DEI MIEI FIGLI. RITENGO DI ESSERE UN UOMO FORTUNATO, PERCHE’ OGGI TROVARE UNA DONNA/UOMO PER STARCI TUTTA UNA VITA, E’ UNA FORTUNA. OGGI E’ MOLTO DIFFICILE.

Giorgio Càsole  incontra Fiorello e lo fa recitare per la prima volta, nel lontano 1978, in un palcoscenico teatrale. Lo ammette lo stesso showman durante l’intervista radiofonica di Lorella Cuccarini, andata in onda su Rai Radio1, nel “catastrofico” giorno 11 settembre di quest’anno, per la  rubrica “Largo ai giovani” del programma   “Citofonare Cuccarini” .  

La foto sopra, sbiadita dal tempo, fu scattata proprio all’epoca del debutto di cui parla Fiorello nell’ intervista. 

Lo spettacolo era intitolato “Bazar umoristico” . 

    Giuseppe Tringali  –    Nella foto, da sinistra a destra, Giorgio Casole, Rosario Fiorello, Mario Ercolani, Giuseppe Tringali, Corrado Quartarone, Agata Ranno, Carpinteri. Nascosta, dietro il gruppetto a destra, Valeria Profita