Ispezionata la capitaneria di Augusta per verificare l’attuazione della direttiva comunitaria 2000/59/CE

capit.jpgAUGUSTA. Lo scorso 19 novembre  gli ispettori dell’ Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) hanno ispezionato  la capitaneria di Augusta  per  verificare l’attuazione della direttiva comunitaria 2000/59/CE,  recepita dal decreto legge del 24.06.2003 numero 182,  relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico. L’ EMSA, su richiesta della Commissione Europea, ha pianificato un’ ispezione al sistema nazionale degli impianti di raccolta e gestione di rifiuti portuali (port reception facilities) dal 15 al 19 novembre. La direzione generale del ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha delegato il reparto ambientale marino del corpo delle capitanerie di porto a coordinare l’ attività ispettiva presso i porti di Napoli e Augusta. Gli ispettori dell’ EMSA, accompagnati dai rappresentanti del reparto ambientale marino e del ministero dell’Ambiente, hanno incontrato i rappresentanti dell’autorità marittima, della Provincia regionale di Siracusa, della Regione Siciliana, dell’Autorità Portuale di Augusta, della Sanità Marittima, il chimico del porto, gli operatori che svolgono il trasporto dei rifiuti prodotti dalle navi e i rappresentanti della società Priolo Servizi di Priolo e della GESPI S.r.l., che, invece, svolgono rispettivamente il trattamento dei rifiuti liquidi e solidi delle navi.

Scopo della visita è stata la verifica circa l’attuazione e l’implementazione delle relative procedure operative e del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi (sia liquidi che solidi) e dei residui del carico. “Al termine della visita” –  ha riferisce una nota della capitaneria – “gli ispettori hanno avuto parole d’elogio per il lavoro quotidianamente svolto dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera in una materia così complessa e delicata. L’ispezione è stata anche un momento di costruttivo confronto tra le varie istituzioni e tutti i soggetti preposti all’applicazione della normativa comunitaria in materia di tutela dell’ambiente marino”.

 E’ da sottolineare la circostanza che il porto di Augusta è uno dei pochi in Italia ad avere un efficiente servizio di raccolta di acque di sentina  con una capienza tra le più importanti del bacino del Mediterraneo.

C.C.

Ispezionata la capitaneria di Augusta per verificare l’attuazione della direttiva comunitaria 2000/59/CEultima modifica: 2010-12-09T09:16:00+01:00da leodar1
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