IL Kiwanis Club Augusta per la pace in Palestina

LA  COMMOSSA TESTIMONIANZA DI UN’SRAELIANA, DI ORIGINE ITALIANA, CHE VIVE IN UN KIBBUTZ 

 

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Sabato 27 febbraio 2010 si è svolta la cerimonia della XXX Charter del K.C. Augusta e della XXVII Charter del K.C. Junior di Augusta. Hanno presenziato alla cerimonia il Presidente del Kiwanis International European Federation Dott. Gianfilippo Muscianisi, il Lgt. Gov. della Divisione “Sicilia 3” Dott. Giorgio Iurato e il Governatore del Kiwanis Junior Distretto Italia Dott. Sergio Giummo.

 

Alla cerimonia sono intervenute Autorità civili e militari, gli Officers dei Club Kiwanis della Divisione e dei Club locali; i rappresentanti della Stampa.

Il Presidente Amm. Gaetano Paolo Russotto, nel suo discorso di saluto, si è soffermato sul significato di una scadenza così prestigiosa, quella del Trentennale, ricordando quel 21 febbraio 1981 quando il Club ricevette la sua I Charter. Il Club di Augusta è stato evocato come un vascello “orgoglioso del K che lo contraddistingue, da trent’anni in viaggio per i mari della speranza, armato di pace e solidarietà e con le stive colme di valori Kiwaniani, da assistenza a coloro i quali ne hanno più bisogno, ai più deboli tra i deboli: i bambini del mondo”.

 

 

 

kiwanisper.jpgIl Presidente ha poi chiamato tutti i Past Presidenti che si sono alternati alla direzione del Club per mostrare insieme a loro al pubblico un filmato riassuntivo dei trent’anni di attività sociale.

Quindi ha donato loro una riproduzione dell’”Albo dei Presidenti”; un riconoscimento ai soci fondatori e con 30 anni di presenza nel club.

La serata è stata caratterizzata dalla presenza di Angelica Edna Calò Livné, un’italiana che da anni vive in Israele nel Kibbutz Sasa ai confini col Libano, artefice della “Fondazione Beresheet la Shalom” (“un inizio per la pace”) con la quale porta in giro per il mondo un messaggio di pace attraverso spettacoli teatrali, sportivi e culturali a cura di ragazzi di religioni ed etnie diverse (ebrei, arabi, cristiani, musulmani e laici). Dopo un breve filmato sull’attività della Fondazione, il Presidente ha consegnato un “award” alla signora Calò Livnè, sottolineando i suoi grandi meriti nel portare avanti il progetto di Pace in quella parte di mondo, attualmente dilaniata dalla difficile e spesso sanguinosa conflittualità tra popoli di cultura e religioni diverse.

Gli interventi del Luogotenente Governatore e del Presidente Europeo hanno chiuso la parte istituzionale della Cerimonia.

 

      ANTONINO VALASTRO

Loretta Goggi a “CittaDellaNotte”

fig-loretta-g.jpgVILLASMUNDO. Era visibilmente soddisfatto patron Cannata,  dopo gli scroscianti e prolungati applausi che hanno suggellato la conclusione del varietà “televisivo” di Loretta Goggi,  realizzato sull’ampio palcoscenico del capiente teatro che porta il  nome dello stesso Cannata  all’interno del moderno complesso turistico-alberghiero denominato Città della notte, sorto in territorio del Comune di Melilli, a pochi chilometri da Augusta.
E quasi tutti augustani erano i numerosi spettatori che hanno assistito, domenica 28 febbraio,  alla rappresentazione pomeridiana dello spettacolo  “S.P.A. – Solo per Amore”, di e con Loretta Goggi, l’ex straripante show-girl di mamma RAI, capace di recitare, cantare, imitare e sgambettare ancora oggi a quasi sessant’anni, come oltre vent’anni fa, quando signoreggiava alla RAI, dove, negli ultimi tempi ,presentava pure, ma esagerando in mosse, mossettine, risate e risatine.

Loretta Goggi deve tutto a mamma RAI. Fu scelta, giovanissima, per interpretare la parte della Beatrice dantesca di nove anni, in uno sceneggiato dedicato al Sommo Poeta. Cresciuta , fu scritturata come deliziosa adolescente nel popolare sceneggiato di cappa e spada “La freccia nera”.  Sempre più sicura di sé delle sue doti, dell’affetto  di mamma RAI, divenne ben presto una beniamina del pubblico televisivo,  prima che esplodesse il fenomeno di Lorella Cuccarini, con cui entrò in competizione quando Lorella  passò alle reti  Mediaset.  La Goggi lavorò tanto da strafare e certamente da provare anche nausea pe ril mezzo, al contrario di Pippo Baudo, tant’è che, anni fa, decise d’un tratto di ritirarsi e di andare a vivere in barca, in giro per il mondo, con il su compagno, Gianni Brezza, ex coreografo che ora firma le regie dei suoi spettacoli. Senza figli, ma con molti ricordi, Loretta, dopo anni di inattività, ha deciso di rientrare in scena, per ora solo in teatro , con poche o nulle apparizioni televisive. E lo ha  fatto alla grande , con  uno spettacolo, “S.P.A.-Solo per amore”, che del varietà televisivo  ha tutto: l’orchestra dal vivo, le sei ballerine coscialunga e luccicanti, i  cinque elegantissimi  frenetici ballerini, capeggiati dal ballerino cantante,  e, naturalmente, la prima donna, lei, Loretta, che non si risparmia un momento e canta, balla, recita, imita, da sola, in duetto, in gruppo, dall’inizio alla fine in un crescendo fino al numero finale, quando riprende “Maledetta primavera”, la canzone sanremese che è diventata il suo cavallo di battaglia. Bravissima, Loretta. Il pubblico, composto da spettatori di  una certa età, ha avuto come un transfert: è come ridiventato giovane, ragazzino, quando ti ammirava attraverso lo schermo  del televisore in bianco e nero prima, a colori poi. Domenica lo schermo non c’era. Non c’erano le telecamere. Le luci, sì, intense e splendenti, come lo era lei, gratificata dagli applausi del pubblico, da lei ringraziata commossa, da lei che non conosceva questo teatro, dove si è trovata a suo agio, come fosse stata al Sistina di Roma o negli altri grandi teatri della Sicilia, dove ha portato in giro il suo spettacolo sempre trionfalmente. Il giro siciliano si è concluso proprio a Città della notte, dove non pochi spettatori si sono alzati in piedi per tributare l’omaggio più grande a una grande artista. Patron   Cannata gongolava . Lo gloria televisiva baciava il suo teatro, la creatura che porta il suo nome.  Gongolava, ed era commosso.

Giorgio Càsole

 

SEMINARIO PER FUTURI MEDICI AL LICEO “Mègara”

Liceo.pngSi è svolto,  nell’aula magna della Cittadella degli Studi, con la supervisione della prof. ssa Anna Lucia Daniele, una delle più interessanti attività previste dal programma della Commissione Orientamento Universitario: lo stage UNIMED. Da oltre vent’anni l’UNIMED a Catania si occupa della preparazione specifica ai test di ammissione per i corsi di laurea “ad accesso programmato”. Allo stage hanno partecipato ben 56 alunni delle classi quarte e quinte dei tre Licei (Classico, Scientifico e Sociopsicopedagogico) del “Megara” di Augusta. L’incontro, a cura del Dottor Antonio Vitale, medico chirurgo specialista odontoiatra amministratore e fondatore UNIMED, si è svolto in due fasi: la breve presentazione riguardante i test di ammissione ai corsi di laurea, con particolare riguardo alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria, e i corsi UNIMED è stata seguita da una simulazione del test di ingresso. Il dottore ha mostrato, tramite presentazione multimediale, la sua “teoria per il successo”: M – T – S. Essa consiste in:

Motivazione fortissima da parte del candidato.

Trasparenza del concorso, assolutamente meritocratico.

Studio mirato e specializzato.

In seguito, gli alunni intervenuti hanno svolto il test di 40 quesiti a scelta multipla simile a quello effettivamente proposto dal Ministero, per rendersi conto delle loro reali capacità. Il test, svolto in un’ora, comprendeva domande di cultura generale e logica, biologia e chimica, matematica e fisica. Al termine è stata eseguita la correzione estemporanea degli elaborati e stilata una classifica di tutti i partecipanti; al primo classificato è stata assegnata una borsa di studio che consiste nella frequenza di un corso UNIMED.  

 A. D.

Chiesa e scienza secondo i giovani

chiesascienz.jpgSabato 27 febbraio si è svolta  nell’aula magna della cittadella degli studi l’ assemblea d’istituto del liceo Mègara”, avente come tema il rapporto tra la Chiesa e la Scienza nella società moderna. Lo scopo principale dell’assemblea era quello di riuscire a coinvolgere i ragazzi nel confronto su temi esistenziali e, soprattutto, nel dibattito finale: obiettivo  raggiunto.  

L’assemblea è iniziata con la visione di una videointervista all’ematologo francese Jean Bernard, avente come oggetto i problemi etici della conoscenza scientifica.  In seguito  si è dato vita a un dibattito sulla liceità dei singoli interventi medici: dal trapianto degli organi alle moderne tecnologie legate alle gravidanze .

Nella seconda parte dell’assemblea” l’eutanasia” è stato il principale oggetto del dibattito, che ha visto il confronto tra le diverse opinioni pro e contro, in cui la sofferenza è stata una delle principali argomentazioni, legata, soprattutto , al disagio provocato ai propri cari da una situazione d’infermità piuttosto che dal dolore provato in prima persona.

In definitiva è stata un’assemblea con una  certa partecipazione numerica, ma assolutamente positiva per quanto riguarda i contenuti e le idee espresse da ciascuno studente.

Ottavio Pugliares