Un sogno ambizioso: l’Università della pizza

paolini.jpgAugusta. Dietro il bancone, davanti al forno  a legna che arde da ore , si rivolge a un suo collaboratore,  con atteggiamento paterno , ma con il tono severo del maestro esigente, non disgiunto, però, da un artistico esprit de finesse, e gli dice: Ricordati che per fare una buona pizza devi metterci anche un pizzico di poesia”. Evidentemente, fuor di metafora, intende dire che non bastano gli ingredienti di base e quelli supplementari per riuscire a preparare una pizza eccellente. Occorre un acuto spirito di osservazione, bisogna essere in grado di saper “rubare” i segreti dello chef, che in francese vuol dire “capo”, ma è necessario, soprattutto, avere lo spirito dell’inventiva.  Nel forno, da ore, oltre ai pezzi di legno, bruciano bucce di mandorla. E’ una novità, questa, introdotta, insieme ad altre, da Pippo Paolini, rubicondo pizzaiolo 53enne, siracusano di Ortigia, dove vive, che, da trent’anni,  conduce con successo costante una rinomata pizzeria in Augusta, su l Lungomare Rossini. Il 2009 è l’anno del paolini2.jpgtrentennale e già Paolini, circondato dal nutrito stuolo dei suoi collaboratori,  s’è fatto fotografare e, attraverso alcune gigantografie, opportunamente localizzate, ha ringraziato il pubblico  di Augusta e oltre, che gli ha consentito  di raggiungere un successo che trent’anni fa  il ventitreenne Paolini non si sognava  lontanamente. Nel 1979, Pippo era venuto al sèguito del padre, con i suoi fratelli, per tentare una via diversa da quella che conduceva il nonno paterno, che faceva l’oste in Ortigia. Il padre di Pippo aveva studiato alla scuola alberghiera e aveva fatto pure il maitre d’hotel  nella famosa Costa Smeralda  in Sardegna. Fatto un rapido giro in Augusta, i Paolini adocchiarono un caratteristico ristorante-pizzeria affacciato sul mare, ma fuori del centro storico e con la possibilità di una discreta (allora) area di parcheggio. Il titolare del ristorante, gestore di una fornitissima bottega di generi alimentari, forse, aveva fatto il passo più lungo della gamba o, forse, quello della ristorazione non era il suo mestiere. Il locale non andava a gonfie vele. I Paolini, in breve, si accordano e ne rilevano la gestione, mantenendo il vecchio nome “La gòmena”. Nel breve giro di qualche anno, Pippo, il maggiore dei fratelli, prende le redini e, con lungimiranza, si rende conto che non conviene mantenere un ristorante. E’ più produttivo tenere aperta una pizzeria, solo di sera, dalle 19 a mezzanotte. Pippo studia come un matto per migliorare il prodotto,  va a  scuola da pizzaioli prestigiosi, si aggiorna, si specializza in acrobazie per far colpo sul pubblico, punta  sulla qualità dei prodotti e sul contenimento dei prezzi. Altro che fast food all’americana! Il vero cibo veloce, nutriente e sano è quello mediterraneo: è la pizza. La formula ha successo, anche perché Paolini fa le cose davvero per bene. Usa la farina di soia, i pomodori pelati senz’acqua, pochissimi lieviti e… tanta poesia. I clienti non  devono prenotare e nemmeno fanno  la penitenza ai tavoli, sgranocchiando patatine in salsa piccante in attesa della pizza. Paolini, diventato maestro,  si circonda di numerosi allievi e li mette sùbito alla prova ogni sera, sotto la sua diretta supervisione. Dietro il bancone sembra di vedere quasi una catena di montaggio: chi lavora la pasta, chi vi sparge altra farina, chi mette gli ingredienti e i supplementi, chi inforna echi… sforna. Dall’altro lato, si muovono colorati e veloci, gli altri  numerosi  collaboratori:  gli addetti di sala , che sono tutti maschi,  come i fratelli di Pippo,  che sono stati con lui fino a qualche anno fa, come i due figli che stanno anch’essi dietro al bancone, alla cassa o al reparto mescita.I Pippo diventa celebre in svariati concorsi per maestri pizzaioli sparsi nel mondo e viene intervistato da giornali quotidiani e da altri media,  RAI  in testa a Salsomaggiore, dove, ogni anno, viene organizzato il concorso di Miss Italia. Pippo diventa campione mondiale di pizza “acrobatica” e comincia a inanellare un primato dopo l’altro. A Lientz, in Austria, realizza la pizza più lunga del mondo, oltre 149 metri,  ma non si accontenta e sta già pensando di battere  il suo stesso record. La sua fama cresce e i suoi fratelli,  Angelo e Salvo, cresciuti alla sua ombra, decidono il gran passo: aprire una pizzeria a Malta, sempre, però sotto la tutela del fratello  campione.  La fama di Pippo  vola oltre oceano, addirittura in Brasile. Nella terra  colonizzata dai portoghesi  Pippo viene incoronato “ Re” della pizza. Oggi fa la spola tra Augusta e Rio. Ha un sogno nel cassetto. Vorrebbe istituire ad Augusta “L’università della pizza”. Per ora si accontenta di ringraziare i suoi clienti  nell’anno del trentennale e non dimentica che nella pizza bisogna sempre mettere un pizzico… di poesia.

                   Giorgio Càsole

Conviviale Estiva del Kiwanis Club Augusta

kiwa%20logo.jpgNel corso delle Conviviale Estiva del 12 luglio scorso, il Presidente Purgino ha presentato gli ultimi tre services dell’anno sociale 2008-2009 del Kiwanis Club Augusta. Il progetto di “birdwatching”, di cui in sala era esposto il modellino plastico e del quale il Presidente Purgino ne aveva annunciato la futura realizzazione nello scorso ottobre, ha già ottenuto l’approvazione della Soprintendenza di Siracusa ed è alla firma del dirigente del Comune di Augusta. Il progetto consentirà al Kiwanis di donare alla città un primo capanno di avvistamento, da posizionare nella Ex Salina Regina, per permettere alle scolaresche e a tutti coloro appassionati di fotografia o solamente naturalisti, di poter ammirare gli uccelli di svariate specie che periodicamente transitano o stazionano nelle nostre saline. Il progetto è stato sviluppato con la convinzione che la prima installazione possa essere da stimolo per creare nelle zone umide di Augusta un percorso naturalistico.

Un altro importante impegno del Kiwanis, sempre attento alle necessità delle realtà meno fortunate, era quello di donare all’A.S.D. Il Faro O.N.L.U.S. il sistema “Guidosimplex”, un ausilio che permetterà agli atleti disabili dell’Associazione di poter guidare l’automobile in modo totalmente autonomo senza la presenza dell’autista accompagnatore. La necessità di disporre di tale sistema è emersa durante un incontro che il Presidente Purgino ha avuto nel recente passato con i responsabili di questa Associazione, presieduta da Giovanni Spadaro, e con l’atleta Alessandro Settipani. La necessità dell’Associazione ha trovato subito positivo riscontro all’interno del Club ed è nato il progetto-service che è stato brillantemente realizzato con la riconsegna all’Associazione del monovolume sul quale è stato installato il sitema “Guidosimplex”.  Ricordiamo che l’A.S.D. il Faro con i suoi atleti ha partecipato a gare di nuoto a carattere nazionale, tra cui la traversata a nuoto dello stretto, ed a gare di handy-bike ottenendo buoni piazzamenti al giro del Veneto, a quello della Romagna e a quello della Toscana. Nel 2006 e nel 2009 inoltre  l’Associazione  ha partecipato alla maratona di Roma.

La realizzazione del service si è potuta concretizzare anche grazie al sostegno della Greenambiente, una società che opera nel territorio e  che ha mostrato subito molta sensibilità nell’accogliere la richiesta del Kiwanis.

L’ultimo service del Kiwanis è stato rivolto, come spesso è accaduto negli anni scorsi, alla Fraternita di Misericordia, una grande Associazione di volontariato che opera ad Augusta da 25 anni al fianco delle persone che soffrono e che necessitano di assistenza, alla quale è stata donata una somma in denaro per l’acquisto di attrezzature necessarie all’espletamento della loro meritevole attività.

Navigando tra le note

navigando.jpgDelizioso gioco di parole per definire un evento musicale che sta avendo luogo in uno dei borghi marinari più belli e particolari della povincia di Siracusa: Brucoli, frazione della città di Augusta.

Il settore “fantasia” del centro Zucca, un centro di aggregazione giovanile “pensato per i giovani…realizzato con i giovani”, come recita il loro motto, dai 15 ai 25 anni, insieme agli altri settori, ha organizzato questa serata nella piazzetta principale di Brucoli in cui si stanno esibendo alcuni gruppi musicali giovanili della città più uno ospite, proveniente dalla vicina Melilli, perchè entrambi i comuni appartengono allo stesso distretto socio-sanitario D 47 che insieme alla cooperativa C.R.A.S.S hanno collaborato a far sì che questa serata avesse luogo.

Le bands  che si alterneranno sul palco sono:

– asso di picche
– the gasp
– the south punk
– xterica
– audiofobi+helgast
– jamacrew

– moonflowers

– eken

Queste due ultime hanno la particolarità di essere composte da sole donne e il gruppo “in trasferta” si chiama “hammer”.

Il Centro Zucca ha fortemente voluto questa serata per due motivi:

–      per dare visibilità a queste realtà musicali esistenti in città, dar loro modo di farsi ascoltare e apprezzare

–      per far sapere, in anteprima, che verso ottobre-novembre ripartiranno, presso il centro che, per chi non lo sapesse, è ubicato in via Marina Ponente 13, i corsi di musica per imparare a suonare alcuni strumenti, corsi che erano già stati avviati con successo prima che il centro fosse costretto a chiudere. Il centro Zucca offre spazi liberi per stare insieme e dar vita a percorsi, incontri e laboratori a sostegno del protagonismo e della creatività giovanili.

I settori che si possono trovare in questo Centro sono, oltre al già citato “fantasia” e “musica”:

–      teatro

–      computer/internet

–      cineforum

–      centro ascolto

–      sportello di orientamento

Se volete maggiori informazioni sulle attività del Centro, che è aperto dal lunedi al venerdi dalle 16.00 alle 20.00 ed il sabato dalle 15.00 alle 19.00, potete telefonare al 0931-976595 o inviare una mail a centro.zucca@alice.it

 

          Daniela Domenici