Il rientro avviene ad Augusta la mattina del 16 Agosto dopo due mesi dalla partenza.
Il 16 agosto, alle ore 10.00 circa, dopo 84 giorni di missione nelle acque dello stretto di Bab El Mandeb, del Golfo Persico e del Golfo di Aden, rientra nella Base Navale di Augusta (SR), il Pattugliatore “Borsini”, del “Comando Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera” di sede ad Augusta, comandato dal Capitano di Fregata Angelo Bianchi.
Ad attenderlo, oltre ai famigliari dell’equipaggio, composto prevalentemente da personale siciliano, il Comandante delle Forze da Pattugliamento, Contrammiraglio Roberto Camerini.
L’Unità aveva lasciato il porto di Augusta lo scorso 24 maggio, alla volta delle lontane acque del Golfo Persico scortando il Pattugliatore irakeno Fateh, prima Unità della Marina Militare della Repubblica dell’Iraq che, costruita ed allestita in Italia, doveva trasferirsi presso la propria base nel sud del paese.
Ultimata la scorta e prima di essere assegnato alla missione di antipirateria, l’Unità ha svolto attività addestrativa congiunta con le Marine dei paesi rivieraschi del Golfo Persico, quali Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Oman .
Al termine di tale impegno ha partecipato sotto l’egida dell’Unione Europea all’Operazione “ATALANTA”. Nel corso della stessa Nave Comandante Borsini è stata inserita nel dispositivo aeronavale europeo in supporto alle Risoluzioni delle Nazioni Unite nr. 1814, 1816, 1838 e 1846 e finalizzata alla protezione del traffico mercantile dagli atti di pirateria ed alla salvaguardia della libera navigazione in alto mare. In particolare gli è stata assegnata la responsabilità di scortare quattro convogli per l’attraversamento dallo stretto di Bab el Mandeb all’Oceano aperto e viceversa. Nei periodi intercorsi tra le scorte l’Unità ha svolto compiti di pattugliamento e sorveglianza nelle acque dell’Oceano Indiano rese particolarmente agitate dall’insistenza del Monsone estivo.
Nel periodo di missione l’Unità italiana ha sostato nei porti di Djibouti, Salalah (Oman), ed ha percorso 14.000 miglia pari a 25.928 km.
In sintesi Nave Comandante Borsini, nel periodo del suo impiego fuori area, ha contribuito a tutelare efficacemente la libera circolazione dei traffici marittimi, gli interessi economici nazionali e internazionali ricevendo ampi apprezzamenti ed attestazioni di stima all’interno delle forza navale multinazionale.