COMANDO DELLE FORZE DA PATTUGLIAMENTO: L’AMM. CULCASI SUBENTRA ALL’ AMM. DI CAPUA

 

comforpat,di capua,culcasi,augusta,augustanews


AUGUSTA –
Giovedì 25 luglio alle ore 1000 si è tenuta, presso la Banchina Tullio Marcon di Augusta, la cerimonia di passaggio di consegne del Comando delle Forze da Pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera (Comforpat) fra i Contrammiragli Domenico Di Capua e Mario Culcasi, che ha assunto l’incarico. Ha presenziato alla cerimonia il Comandante in Capo della Squadra Navale, l’Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi. L’Ammiraglio Di Capua ha ceduto il Comando del Comforpat dopo un anno e mezzo di intensa attività operativa ed addestrativa, che ha visto le proprie unità navali percorrere oltre 100.000 miglia, per assumere l’importante incarico di Capo del 3° Reparto “Impiego Sottufficiali e Truppa” presso lo Stato Maggiore della Marina Militare. Le 16 navi appartenenti al Comforpat (10 pattugliatori e 6 corvette) assicurano per la Marina Militare il delicato compito di sorveglianza in alto mare 365 giorni all’anno, attraverso la costante presenza di una unità navale in vigilanza delle attività di pesca e controllo dei flussi migratori nella zona del Canale di Sicilia, a tutela degli interessi nazionali ed a salvaguardia della vita umana in mare. Durante il periodo di comando dell’Amm. Di Capua, sono state effettuate 47 missioni di pattugliamento, che hanno consentito di trarre in salvo oltre 3400 naufraghi. Al Comforpat appartengono 6 Pattugliatori d’altura, finanziati negli anni ’80 con fondi dell’allora Ministero della Marina Mercantile (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) nel quadro della legge sulla “difesa del mare”, che dispongono di attrezzature per la lotta all’inquinamento marino da idrocarburi Il Comforpat ha inoltre alle proprie dipendenze la Scuola di Comando Navale, antica istituzione, unica fra le marine di rango della NATO, volta a preparare i Tenenti di Vascello al primo comando navale. L’Amm. Culcasi proviene dal comando di Maribase Taranto.

    M.S.   –  nella foto, da sin. gli ammiragli Di Capua e Culcasi

AL CANALE DI BRUCOLI DI AUGUSTA TRIONFA L’AUGUSTANA ANNA PASSANISI IN TANDEM CON LA MESSINESE CARMEN PANARELLO

canale brucoli.jpg

 

brucoli,canale di brucoli,circolo unione,anna passanisi,augusta,augustanews

AUGUSTA. Grande successo ha riscosso, sul pontile “Glem nautica” del canale di Brucoli, lo spettacolo “Mari Immemori, ovvero Squame MoS2” di e con Carmen Panarello e Anna Passanisi. Lo stratagemma teatro ha come progetto “Terre Lune” ovvero un percorso di studio che si articola in spettacoli e laboratori e segue i cicli naturali delle stagioni, sperimentando l’incontro tra teatro e natura. “Mari immemori” rappresenta la tappa estiva di tale percorso. Il Circolo Unione di Augusta, grazie anche alla collaborazione di alcuni sponsor (Aboca, l’evoluzione della fitoterapia, Tecno acque piscine, Nautica Glem, Shloq, Stravento, ristorante sul mare, Johnson&Johnson, I Rizzari) ha brillantemente rinnovato la propria tradizione di organizzare biennalmente a Brucoli dei veri e propri eventi culturali. In effetti vi sono stati tutti gli elementi  dell’evento. Alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, di parecchie  autorità civili, militari e religiose, di vari rappresentanti di  Associazioni e Club Service nonché del famoso tenore Marcello Giordani, le due attrici, Panarello e  Passanisi  hanno rivisitato il mestiere del teatro nei vari aspetti della drammaturgia, dell’allestimento scenico, della ricerca di palcoscenici inusuali, del desiderio di confronto e di nuove dinamiche artistiche. Nello spettacolo, di alto livello artistico, le attrici rappresentano  due creature d’acqua che giocano tra tentativi di quiz show e ricordi mitici e leggendari e narrano dell’inquinamento dei mari, di luoghi deturpati, della responsabilità e anche dello smarrimento dell’uomo di fronte a tutto ciò. I due personaggi, vittime di contaminazione e alla ricerca sulla terra di un’ acqua pulita, indicano una possibile condivisione tra uomo e natura in una dimensione sacra. Alla ottima performance della Panarello e della Passanisi si è aggiunto il  messaggio della necessità del rispetto della natura, e dell’esplicita denuncia dei danni all’ambiente provocati dagli errati comportamenti umani tendenti allo sfruttamento delle varie risorse disponibili e aventi l’obiettivo della speculazione e del facile arricchimento a spese dei più deboli. La Presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto, ha  ringraziando  gli intervenuti e tutti coloro che hanno reso possibile il successo della manifestazione, tra i quali il socio Piero Castro. Quest’ultimo, con molta professionalità, è intervenuto per  trasmettere delle preziose informazioni storiche sul porto canale di Brucoli e sul  conseguente  contributo socio-economico per i rispettivi abitanti, così come documentato da varie fonti dal 1300 in poi.

   Gaetano Gulino  –  nella foto in alto, da  sin. Anna Passanisi e Carmen Panarello

SHORTINI ADERISCE A “POSTO OCCUPATO”, INIZIATIVA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

 

shortini.jpgAUGUSTA – SHORTini film festival (www.shortinifilmfestival.com) non vuole essere solo un evento legato allo spettacolo o all’intrattenimento, ma anche un luogo di confronto, dove sia l’arte, che la nostra realtà quotidiana siano oggetto di dibattito. Per questo motivo l’associazione culturale QuattroTerzi, organizzatrice del festival, ha deciso di aderire all’iniziativa denominata “posto occupato” ideata e promossa dal magazine “La grande testata” (www.lagrandetestata.com) e dalla giornalista siciliana Maria Andaloro, per richiamare l’attenzione sulla violenza contro le donne. “Posto occupato è una idea – si legge sul sito internet della rivista – un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga”. Così, durante la prossima edizione di SHORTini, che avrà luogo ad Augusta (SR) dal 2 al 4 agosto 2013, alcuni posti in prima fila saranno “occupati” per testimoniare la decisa presa di posizione dell’organizzazione contro il grave fenomeno della violenza di genere. “Non appena è stata lanciata l’iniziativa – spiega Jessica Spinelli, presidente di QuattroTerzi – abbiamo deciso di aderirvi, nella convinzione che potesse essere uno strumento utile per diffondere sempre più la consapevolezza della gravità sociale del fenomeno. Siamo certi che, grazie a gesti semplici come quelli immaginati da “posto occupato”, si possa ottenere maggiore attenzione nei confronti di ogni atto di prevaricazione fondato sulla diversità e spingere le istituzioni ad attuare politiche sempre più intense di tutela dei diritti umani e della civile convivenza. SHORTini si propone come luogo di confronto e di pace, ed ha sempre creduto che l’arte e la cultura siano i migliori strumenti per stimolare la crescita della nostra società. Il tema della violenza sulle donne è già stato trattato nelle passate edizioni del festival ed il cortometraggio intitolato “Vahetus”, “Scambio” in italiano, proposto dalla regista estone Anu Aun e dedicato proprio a questo argomento, ha anche vinto la sezione internazionale del nostro concorso nell’edizione del 2011.”

  G.C.

MARINA MILITARE E ISPRA INSIEME PER LO STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ

imm.jpg


Studio della fauna, analisi qualitativa del substrato marino e prelievo di campioni del fondale sono solo alcune delle attività in corso nelle acque antistanti il porto di Milazzo (Me).  La Nave Idrografica della Marina Militare, Nave Ammiraglio Magnaghi,  al Comando del  Capitano di Fregata Marco Grassi,  e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) stanno conducendo uno studio approfondito dei mari antistanti le coste Siciliane, uno studio che non riguarda solo il fondale, ma anche le specie ittiche presenti e di passaggio. Un sistema di ripresa subacquea, il Baited Remote Underwater Video (BRUV), consente la registrazione e l’analisi delle specie ittiche che popolano il fondale, attirate nel campo della telecamera da un’esca opportunamente posizionata.  L’Equipe imbarcata su Nave Magnaghi, composta da personale dell’Equipaggio e da Ricercatori dell’ISPRA, ha già completato uno studio nell’area antistante il Porto di Levante dell’Isola di Vulcano (Arcipelago delle Eolie). Anche in questo caso sono stati prelevati dei campioni del fondale e, grazie ad un ecoscandaglio multifascio – installato su imbarcazione idrografica – si è potuto determinare anche la morfologia del fondale marino. Il 20 luglio, alle ore 1500, il Comandante dell’unità, il Capitano di Fregata Marco Grassi e ISPRA, sono stati disponibili a illustrare alla stampa a bordo I risultati delle attività effettuate in stretta sinergia, volte all’accrescimento delle conoscenze sugli habitat marini e la caratterizzazione dei fondali marini. La campagna di ricerca è svolta nell’ ambito dell’accordo di collaborazione per il Coordinamento Nazionale della Geofisica Marina (CO.NA.GEM). I campioni acquisiti, dopo i primi trattamenti a bordo, saranno analizzati dal personale ISPRA in laboratori specializzati.Le prime attività, svolte nell’ambito della Campagna idro-oceanografica 2013 che impegna la Nave da maggio ad ottobre, hanno riguardato il rilievo idrografico delle Isole di Salina, Vulcano e Lipari, effettuando scandagliamento sia da Nave che da Barca. I dati acquisiti, opportunamente analizzati, verranno impiegati dall’Istituto Idrografico della Marina Militare per l’aggiornamento della documentazione nautica attualmente in vigore per poi essere messi a disposizione di tutti i naviganti. Il 20 e 21 luglio Nave Magnaghi ormeggerà presso il porto di Milazzo e sarà disponibile per visite a bordo da parte della popolazione civile (sabato 20 dalle 1500 alle 1800 e domenica 21 dalle 1000 alle 1200 e dalle 1500 alle 1800).

   M. S.

CONCORSO PER 14 TENENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA

guardia-di-finanza-cappello_21091.jpgSulla Gazzetta Ufficiale numero 55 del 12 luglio 2013 – 4^ Serie Speciale – è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 14 tenenti in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico-logistico-amministrativo della Guardia di Finanza. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 12 agosto 2013. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° gennaio 2013, non abbiano superato il trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data successiva al 1° gennaio 1981 compreso) e siano in possesso di un diploma di laurea specialistica o di laurea magistrale o titolo equipollente (con esclusione, quindi, delle lauree “triennali” o “di I livello”), tra quelli indicati negli allegati al predetto bando di concorso. La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it , seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. Al termine della compilazione, l’istanza deve essere stampata, firmata per esteso dal concorrente e consegnata a mano, oppure inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Centro di Reclutamento della Guardia di Finanza, via delle Fiamme Gialle n.18, 00122 – Roma/Lido di Ostia, entro trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Sul sito istituzionale è comunque possibile acquisire ulteriori informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.

LA M. M. DONA UN ELICOTTERO AL MUSEO DELLA PIAZZAFORTE

Elicotter.JPG

AUGUSTA. Martedì 23 luglio,  giardini pubblici, piazzale antistante alla sede del commissariato della Polizia di Stato, a ridosso del Castello federiciano, ore 10, puntualmente prende avvio la cerimonia di consegna ufficiale al Museo cittadino della Piazzaforte  di un autentico  elicottero, tirato a lucido  per l’occasione da Antonello Forestiere, direttore onorario dello stesso museo e dai suoi più stretti collaboratori. L’elicottero è stato collocato nel piazzale da diversi mesi, ma solo martedì è avvenuta la consegna solennemente presentata al pubblico, anche se pochissimi erano i presenti,  con una cerimonia degna delle manifestazioni organizzate dalla Marina Militare, con tanto di speaker ufficiale e di schieramento di sottufficiali e soldati per rendere onore alla presenza del comandante di Marisicilia, l’ammiraglio Roberto Camerini,  accompagnato dal commissario Puglisi, uno tre commissari straordinari che attualmente reggono il Comune di Augusta. Discorso di circostanza dell’ammiraglio e del direttore Forestiere, il quale ha ringraziato per nome tutti i collaboratori e i giornalisti presenti e Salvatore Giamblanco, presidente del Rotary, il quale ha donato le catene e i paletti per l’elegante recinzione dell’elicottero, che può essere visitato dalla popolazione.

Giulia Càsole

TRE MESI RICCHI DI DONAZIONI PER IL MUSEO DELLA PIAZZAFORTE

museo.jpg

museo della piazzaforte,augusta,augustanewsAUGUSTA –La riapertura al pubblico del Museo della Piazzaforte che ha sede in alcune sale al piano terra del Palazzo di Città, ha subito goduto della generosità degli enti della Marina Militare presenti ad Augusta e di alcuni cittadini che non hanno esitato a voler donare al Museo pregevoli cimeli in loro possesso. L’Arsenale Militare Marittimo, diretto dal C.A. Giuseppe Abbamonte, ha donato uno scafandro da palombaro formato da: muta, elmo e scarpe piombate, consentendo così l’integrazione dell’angolo espositivo dedicato al cacciatorpediniere “R.N. Pancaldo”, affondato nel 1940 nel porto di Augusta e recuperato anche con l’intervento dei palombari civili in servizio ad Augusta. Lo scafandro è stato assemblato dal palombaro signor Franco Spinali dipendente dell’Arsenale che, per dare maggiore integrità al cimelio, ha donato il berretto e la sciarpa di lana di colore rosso che fa parte dell’equipaggiamento e un vecchio cinturone di cuoio al quale viene attaccato il caratteristico pugnale da lavoro con elsa e guaina a vite.  Il signor Antonino Di Benedetto ha donato un “portavoce”, in ferro zincato in uso nella Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale per amplificare la voce di chi impartiva ordini al personale in coperta. Il signor Salvatore Romano ha donato una placca di bronzo proveniente dall’Arsenale Militare di La Spezia che identificava un compressore per i siluri che armavano i sommergibili della R. Marina.  Il signor Giuseppe Tosto ha donato, per conto della madre signora Saraceno, le onorificenze del nonno Alfio Saraceno, soldato del Regio Esercito nominato Cavaliere di Vittorio Veneto nel 50° Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale. I fratelli Domenica e Giuseppe Solano, hanno dato in uso gratuito due cimeli bellici molto rari: una branda da campo in dotazione al Regio Esercito durante la Prima Guerra Mondiale e una custodia metallica per maschera antigas anch’essa in dotazione al R. Esercito durante la Seconda Guerra Mondiale. La branda oltre il suo valore storico, è un esempio a tutto tondo di design dell’industria bellica italiana dei primi del 1900, in cui l’aspetto estetico ben si coniuga con la funzione dell’oggetto e la sua produzione a livello industriale. I due cimeli donati dai Solano sono stati rinvenuti in un magazzino agricolo di loro proprietà. Il restauro della branda eseguito da Giuseppe Solano e Salvatore. Romano (quest’ultimo collaboratore del Museo), ha comportato la semplice rimozione dell’ossido di ferro dalla struttura e il suo isolamento dall’aria con l’applicazione di cera, e il racconcio delle lacerazioni e delle mancanze di tessuto del telo con l’applicazione a caldo di forzaglia di cotone.  Il signor Giuseppe Tringali, amministratore di AugustaNews, ha trasferito invece in comodato gratuito per fini espositivi un “macinello per caffè” da campo “mod.1905”, in ottimo stato di conservazione e ancora funzionante, in uso alla Regia Marina durante la II Guerra Mondiale. Il cimelio, dotato di custodia metallica che ha anche la funzione di raccogliere il caffe macinato, rimanda con efficacia poetica al break del militare fatto con la condivisione anche dell’italianissima bevanda di conforto. Il macinello fu prodotto e fornito alle Forze Armate del Regno d’Italia dal 1905, dalla storica azienda piemontese “Tre Spade” dei Fratelli Bertoldo. Fondamentale per la corretta collocazione temporale del cimelio nell’ambito museale è il particolare costruttivo del corpo cilindrico, consistente in alcuni punti saldatura realizzati ad arco elettrico anziché con la tradizionale chiodatura che, appunto, contraddistingue l’identico macinello della I Guerra Mondiale. La signora Amalia Morso Lavaggi ha donato una bella e superba gavetta tedesca della II Guerra Mondiale; l’avv. Francesco Migneco Omodei una vanga da Fanteria della I Guerra Mondiale; il C.A. Gaetano Paolo Russotto l’esemplare di un crest originale del cacciatorpediniere “USS Walker” (poi D 561 FANTE nella M.M.).  Sul filo di lana, prima della pausa di agosto, dalla Direzione del Genio Militare per la Marina di Augusta l’esemplare di una bellissima Depht Charge Mk.IX dell’US Navy del 1943. Il Direttore del Museo avv. Antonello Forestiere ed i suoi Collaboratori, costantemente impegnati nell’attività di ricerca di pezzi e manutenzione della collezione, continuano ad invitare gli Augustanesi a visitarlo nei noti orari di apertura al pubblico, ringraziando innanzitutto quanti hanno dimostrato intelligenza e disponibilità con le loro donazioni, nonché quanti offrono in comodato a fini espositivi i pezzi affettivamente più cari che, al momento, desiderano mantenere in proprietà. La generosità dei nostri concittadini e degli organismi militari da sempre vicini al Museo, è pertanto il segno evidente del buon lavoro svolto e della qualità della collezione composta da piccoli e grandi cimeli. Ricordiamo, con una punta d’orgoglio, che tra i grandi cimeli il Museo annovera, primo fra tutti i Musei del centro-sud, anche un grande elicottero della Marina Militare mod. “AB.212” esposto nel comprensorio della Polizia di Stato in Piazza Castello.

     Salvatore Romano

 

CHIESETTA DEL CRISTO REDENTORE AL CIMITERO

chiesetta.jpg

AUGUSTA – Si ritorna sugli stessi argomenti e, fin quando non sono risolti,bisogna che siano evidenziati e ricordati. Ci saranno delle priorità ma da anni non si risolve, per intero, un’opera pubblica ad Augusta,speriamo che la commissione prefettizia getti almeno le basi. Mi occupo della chiesetta del Cristo Redentore all’interno del cimitero, ormai da anni. Ricordo che è stato dato più volte risalto, con notizie sulla stampa locale, di finanziamento e dichiarazioni d’inizio lavori in brevissimo tempo, ogni qualvolta c’era odore di elezioni oppure quand’era sollecitato il ripristino. Sono passati 23 anni dal terremoto del 1990 che, oltre la chiesetta del Cristo,interessò pure l’ingresso e il muro di cinta, lasciandoli in una situazione disastrosa compreso alcune cappelle monumentali. Dopo diversi solleciti, nel Maggio del 2012, fu pubblicato uno dei tanti articoli di stampa che recitava, “Finalmente la Regione ha predisposto l’invio delle somme, quindi gli uffici stanno predisponendo la conclusione del lungo iter.” Si spera, con quest’ultimo atto, di completare la sistemazione della chiesetta cimiteriale e il muro di cinta con annesso ingresso”. Il progetto, finanziato per 750 mila euro dal dipartimento di Protezione civile, è stato approvato definitivamente dalla giunta. Di questi finanziamenti, giunti a buon fine, anche l’onorevole Pippo Gianni e Vincenzo Vinciullo, si assunsero la paternità. Appena insediatosi il Commissario del Comune, dott. La Mattina dichiarò che avrebbe al più presto sollecitato gli uffici affinché si portasse a termine la ristrutturazione della chiesetta e tutto ciò che riguardavano le problematiche cimiteriali. Assicurò che entro l’anno avrebbe indetto la gara d’appalto per i lavori. Tutto ciò a seguito di un altro articolo in cui si sollecitavano anche la fine degli interminabili lavori delle cappelle e il ripristino del cimitero a luogo di culto. Considerato i tempi lunghi per chiudere l’iter, la lentezza della burocrazia degli uffici a tutti i livelli istituzionali, mi auguro che per la prossima ricorrenza dei defunti, la chiesetta, l’ingresso e il muro di cinta, siano stati ristrutturati. Si spera, quantomeno che i lavori siano in corso d’opera in modo da riconsegnare, ai nostri cari defunti, il loro meritato riposo e la pace eterna. Si rinnova l’invito in precedenza fatto al sindaco, poi al commissario e adesso alla commissione prefettizia, affinché sollecitino gli uffici preposti per sapere quando la cittadinanza può accedere in un luogo santo dove ci sia pulizia, strade asfaltate, acqua, illuminazione e infine silenzio assoluto. Oltretutto,dovrebbe essere vietato,all’interno del cimitero, l’ingresso alle auto anche se muniti di pass disabili,ad Augusta pare che si superino i 600 permessi. Sarebbe opportuna la presenza di un vigile. Si possono accompagnare i disabili anche con le carrozzine messe a disposizione dal Comune, previa cauzione. Ho fiducia nella Commissione prefettizia che lasci un segno tangibile su questa città martoriata.

        Mimmo Di Franco

23 LUGLIO 1943 – 23 LUGLIO 2013. 70 ANNNI FA LA TRAGEDIA DEL SOMMERGIBILE ASCIANGHI

Eroi senza gloria saranno ricordati con il lancio di una corona d’alloro

sommergi.jpg


AUGUSTA. Anche se non paragonabile alle straordinarie imprese del Toti, dello Scirè, del Todaro, tuttavia il piccolo sommergibile Ascianghi d’attacco costiero, scrisse il 23 luglio del ‘43, nell’ultimo conflitto, e al largo di Augusta, la sua pagina di storia, quale indiscutibile esempio di coraggio e valore. L’ infelice fine dell’Ascianghi fu immeritatamente liquidata dall’agonizzante regime con uno scarno bollettino di guerra del giorno dopo. Il sommergibile Ascianghi dislocava appena 698 tonnellate, per una lunghezza di 60,18 m con 6,5 m di larghezza. Dotato di quattro tubi lancia siluri, due a prua e due a poppa, con 6 siluri di scorta, inoltre montava, sulla coperta, un cannone da 100/47 e due mitragliere Breda da 13,2 mm indipendenti. L’unità, malgrado alcune sfortunate vicende, non poté conseguire grandi successi, tuttavia compì 22 missioni di guerra percorrendo il mare per ben 24.000 miglia in emersione e 4.313 in immersione. Ebbene, quando già lo sbarco alleato in Sicilia era avvenuto e inspiegabilmente la grande Squadra navale della Regia Marina restava rintanata nei porti della penisola, al piccolo Ascianghi venne dato l’ordine di “contrastare le operazioni di sbarco alleato”. Strano ordine, perché già le truppe dell’8a armata di Montgomery straripavano su mezza Sicilia orientale, e la Marina di Sua maestà britannica aveva occupato e teneva saldamente i porti di Augusta e Siracusa. A questo punto, giova fare una breve premessa. Pochi giorni prima della vicenda dell’Ascianghi e precisamente il 20 luglio ’43, il Regio Sommergibile NICHELIO compì una clamorosa impresa e con successo nelle acque tra Siracusa ed Augusta. Per tre lunghi giorni aveva atteso in agguato, rispettando il motto del sommergibilista “accoppia coraggio e pazienza e aspetta”. Infatti, il quarto giorno avvista un grosso trasporto inglese in convoglio. Manda a segno due siluri che vanno a squarciare la fiancata destra della nave che si inabissa velocemente con le sue ottomila tonnellate. Il Nichelio, riesce a disimpegnarsi dai cacciatorpediniere di scorta inglese, riuscendo con grande perizia e  astuzia, a posarsi sul fondo della secca di Murro di Porco. Attese in assoluto silenzio per alcune ore, e poi, riemergere e guadagnare indenne la base nel continente.

Probabilmente anche l’Ascianghi sulla scia del successo del Nichelio voleva emularne l’impresa. Il 18 luglio ’43 lasciava il porto di Napoli al comando dell’STV Fiorini, l’unico giovane Sottotenente di Vascello che con tale grado ebbe a comandare nella Regia Marina italiana un sommergibile. Il Fiorini attende in perlustrazione per cinque giorni, sempre nella acque tra Siracusa e Augusta, quando il 23 luglio avvista un convoglio inglese composto da incrociatori pesanti e caccia torpediniere. Decise di attaccare l’incrociatore pesante di prima fila, lanciando la prima coppiola di siluri di prua che purtroppo andarono a vuoto. Con altrettanta rapidità lanciò la seconda coppiola di poppa, uno dei quali colpì a prua l’incrociatore pesante NEW FOUNDLAND di 8.000 tonnellate che fu visto sbandare vistosamente. Come poi riportato dagli stessi inglesi, fu rimorchiato con grande difficoltà a Malta, dove vi rimase inattivo fino al 1944. La reazione dei caccia inglesi fu immediata, violenta e senza sosta: la sorte del piccolo sommergibile era segnata! Braccato, inseguito, circondato in particolare dai due veloci caccia, LAFOREY ed ECLIPSE, fu fatto segno a incessante lancio di bombe di profondità. Apertesi nella zona prodiera dello scafo numerose vie d’acqua, il sommergibile cominciò a sprofondare oltre la soglia di sicurezza e per non finire schiacciato dalla pressione, il Comandante Fiorini fu costretto a dare l’ordine di emersione. Non appena emerso, gli inglesi con inaudita ferocia, spazzarono la coperta e il già malandato scafo del sommergibile, con intenso fuoco delle artiglierie e le mitraglie di bordo. Dei cinquanta uomini di equipaggio 23 furono inghiottiti dal mare insieme al battello, 27, di cui alcuni feriti, laceri e sporchi di nafta furono recuperati e fatti prigionieri. Per questi li aspettavano altre sofferenze e disagi sotto il sole cocente di Algeria. Breve fu l’agonia del piccolo Ascianghi, affondò e lentamente, rivolgendo la poppa al cielo e per un attimo rimase dritto come a salutare quel vicino porto di Augusta che per gli anni di guerra pregressi l’aveva spesso ospitato. E così, anche l’Ascianghi e il suo equipaggio al limitare di una guerra dallo scontato esito infausto, scrisse la propria pagina di storia, vergata dal sangue di 23 giovani marinai, che, quest’anno compiono settant’anni, che giacciono e riposano in fondo al mare a quasi 10 miglia a nord-est dal porto di Augusta. Erano le 15,43 quando il piccolo sommergibile italiano condusse l’attacco, ed erano le 16,23 di quel pomeriggio del 23 luglio 1943, quando tutto era già compiuto! L’Ascianghi, però lasciò il simbolo più puro del valore e del coraggio, e soprattutto il senso dell’obbedienza alla patria, comunque essa venisse rappresentata, e anche se per il loro sacrificio non c’era più posto per la gloria. Grazie alla sensibilità dell’ammiraglio Roberto Camerini, comandante di Marisicilia Augusta, il 23 luglio prossimo, sarà posata in mare, lungo l’ultima rotta del sommergibile Ascianghi, una corona d’alloro in onore ai suoi caduti

Francesco Migneco

LETTERA APERTA AI COMMISSARI STRAORDINARI DEL COMUNE DI AUGUSTA SULLA PUBLISERVIZI PER LA RISCOSSIONE DELLA TASSA D’OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO

AUGUSTA, TASSA SUOLO PUBBLICO, PENALE DA USURA 

comune.jpgAUGUSTA. Chiarissimi Signori Commissari, quale presidente dell’Associazione onlus “Decontaminazione Sicilia”, mi corre l’obbligo di comunicarVi le doglianze pervenutemi da molti cittadini che hanno ricevuto l’avviso di pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (T.O.S.A.P.) relativo ai passi carrabili per l’anno corrente.  Giuste lagnanze, visto che buona parte di tali avvisi, emessi il 10/06/2013, sono stati recapitati ai contribuenti in data successiva a quella di scadenza fissata dalla Publiservizi al 30/06/2013, per cui detto ritardo costringe il contribuente a pagare una penale pari al 30% della tassa annuale prevista, penale proprio da usura. Non ho avuto necessità di verificare quanto riferitomi, avendo personalmente ricevuto un simile avviso di pagamento, pur avendo già effettuato il versamento. Detto avviso mi ha procurato non poca preoccupazione, temendo di aver smarrito copia del versamento, e perdita tempo, essendomi dovuto presentare più volte alla sede della Publiservizi per informarmi e presentare copia del versamento. Tale fastidio poteva evitarsi se Publiservizi avesse verificato la mia situazione contributiva al computer, come avviene negli uffici che effettivamente hanno l’obiettivo di servire i cittadini. Pertanto tale invito oltre a ritenersi inopportuno e fastidioso per chi lo riceve, fa crescere nel contribuente la convinzione che ha a che fare non con publiservizi ma con publidisservizi.

 Luigi Solarino