CONTINUANO LE RICERCHE SULL’UOMO SCOMPARSO IN MARE A BRUCOLI

44259874disperso-in-mare-augusta-675x350AUGUSTA – Proseguono le ricerche della Guardia costiera, Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Protezione civile e Misericordia per ritrovare l’uomo scomparso ieri, Domenico Di Grusa (nella foto a destra), settantenne di Brucoli, che sarebbe andato a pescare con la propria barca, ritrovata nel pomeriggio senza uomo a bordo da un pescatore di passaggio, nei pressi del più antico Santuario Mariano di Sicilia, quello dedicato alla Madonna dell’ Adonai. Altrettanto preoccupati i cittadini del piccolo borgo marinaro che, coi propri modesti mezzi, cercano di collaborare, per quanto loro possibile, con le forze dell’ordine impegnate nella ricerca.

AUGUSTA/CASTELLO ARAGONESE: “NON CI DOBBIAMO ARRENDERE”!

Brucoli, lettera sull’ ”occasione sprecata”

downloadEgregio dottor  Càsole,

ho letto…e ho visto (abitando a Brucoli) dell’ennesima occasione persa. Le dico: in realtà nel 2010, mentre ero direttore commerciale per Alfa Romeo per Siracusa e Ragusa trovai un accordo con la Soprintendenza per coniugare il centenario dello storico marchio a una visita guidata con un percorso fotografico della nostra bell’Italia automobilistica in un contesto storico quale i saloni del nostro bel castello che fu ripulito e aperto per la prima volta in assoluto dall’inizio della ristrutturazione. Non fu facile e fu molto costoso perché non solo ho dovuto occuparmi della messa in sicurezza, dell’illuminazione, della pulizia ma persino del pagamento dei messi addetti all’ingresso, alla custodia e al controllo interno. Pensi che solo 4 ore di apertura autorizzata (in realtà prorogata, per gentile concessione, di un paio di ore per il grande flusso) costò una cifra vicina ai 20 mila euro che io da buon manager riuscì abilmente a recuperare abbinando a questa una manifestazione sportiva nel circuito di Villasmundo per la presentazione ufficiale e prevendita della Giulietta. Insomma, la realtà è che la Soprintendenza lotta con problemi di bilancio e che la sola collaborazione con i privati può riuscire a creare le

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condizioni necessarie perché i monumenti possano diventare addirittura un’opportunità non solo di tipo storico ma anche commerciale (che Dio ci perdoni) dove non necessariamente tale escamotage deve essere inteso come la ricerca di un bilancio positivo o addirittura di una speculazione, basterebbe un punto di pareggio perché nessuno debba poter puntare il dito ma possa essere semplicemente soddisfatto di iniziative creative e fruibili da tutti. Poi ognuno, all’interno di una iniziativa, ha il diritto di ritrovare la propria motivazione, il proprio obiettivo nel rispetto della storia e delle esigenze altrui. Non ci dobbiamo arrendere, dobbiamo continuare a ricercare intese produttive nell’interesse della popolazione, della nostra storia e della nostra cultura..che spesso, troppo spesso, viene trascurata per esigenze di bilancio.

Gilberto L Perrone – nelle foto sopra, il castello aragonese e l’evento di cui parla il nostro lettore

 

La A.S.D. Pallavolo Augusta ritorna al PalaBrucoli

protesta palasportpalasportAUGUSTA –  Dopo avere ospitato, per 15 lunghissimi giorni, oltre 150 giovani sfortunati migranti, per la ASD Pallavolo Augusta, la palestra di Brucoli è tornata fruibile per le attività sportive. A conclusione di un lungo girovagare, le numerose squadre della società hanno potuto fare rientro a casa. La dirigenza dell’ associazione desidera ringraziare quanti, in questo difficile periodo, hanno contribuito al superamento delle difficoltà che si sono presentate, in particolare  i genitori degli allievi/e delle squadre giovanili, vero e proprio motore delle iniziative di protesta; questi si sono organizzati, hanno rilasciato interviste, hanno coinvolto politici e autorità, hanno dato testimonianza dell’assoluta credibilità del progetto sportivo e di crescita sociale che è in atto presso il Centro di Brucoli. Il sentirsi defraudati di questo sito, anche se indiscutibilmente per fini umanitari, ha provocato in loro un vero e proprio sentimento di rivalsa. La società A.S.D. Pallavolo  desidera esprimere un ringraziamento a tutte le società di pallavolo che hanno dimostrato la loro vicinanza, mettendo a disposizione gli impianti di Floridia, Carlentini, Siracusa, Canicattini e Catania e ai vari organi della FIPAV nazionale, regionale e provinciale che hanno agevolato spostamenti, rinvii e cambi campo, al CONI Provinciale per il sostegno istituzionale, alle varie autorità che hanno messo a disposizione le loro palestre per gli allenamenti, ovvero la Marina Militare, il 1° Istituto Comprensivo, il 2° Istituto Superiore.

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ILLUMINAZIONE S.P. 1 AUGUSTA – BRUCOLI

s.p. brucoliAUGUSTA – Il 7 Aprile di un anno fa,  fu stipulato il contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria ed il rifacimento del manto stradale della s.p. 1 Augusta-Brucoli, per l’importo di circa 600 mila euro. Tali lavori consistono nel rifacimento  del manto stradale, nella sistemazione delle protezioni laterali, nella sistemazione dei canali di acque piovane, nell’ installazione dell’impianto di illuminazione per tutta la strada, nonché nel rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. Da tempo si aspettava l’inizio dei lavori, per eliminare una situazione di costante pericolo per gli automobilisti e per dare maggior sicurezza agli utenti che giornalmente vi transitano, specie nel periodo estivo. Ad oggi, purtroppo, si è allargata la sede stradale, sono stati rifatti alcuni tratti di recinzione murale, sono stati messi i pali dell’illuminazione, ma la strada è rimasta nel buio più totale. Poiché da tempo i lavori sono fermi, si chiede per quale motivo la strada non è stata illuminata, dopo essere stata allargata la strada e sistemato il manto stradale. Ricordiamo che sta iniziando la stagione estiva e quindi aumenterà considerevolmente il traffico in questa arteria provinciale. Non avendo ormai, noi cittadini, una rappresentanza politica istituzionale, né comunale, né provinciale, chiediamo alla stampa di farsi portavoce delle richieste dei cittadini.

          Mimmo Di Franco

AL CANALE DI BRUCOLI DI AUGUSTA TRIONFA L’AUGUSTANA ANNA PASSANISI IN TANDEM CON LA MESSINESE CARMEN PANARELLO

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AUGUSTA. Grande successo ha riscosso, sul pontile “Glem nautica” del canale di Brucoli, lo spettacolo “Mari Immemori, ovvero Squame MoS2” di e con Carmen Panarello e Anna Passanisi. Lo stratagemma teatro ha come progetto “Terre Lune” ovvero un percorso di studio che si articola in spettacoli e laboratori e segue i cicli naturali delle stagioni, sperimentando l’incontro tra teatro e natura. “Mari immemori” rappresenta la tappa estiva di tale percorso. Il Circolo Unione di Augusta, grazie anche alla collaborazione di alcuni sponsor (Aboca, l’evoluzione della fitoterapia, Tecno acque piscine, Nautica Glem, Shloq, Stravento, ristorante sul mare, Johnson&Johnson, I Rizzari) ha brillantemente rinnovato la propria tradizione di organizzare biennalmente a Brucoli dei veri e propri eventi culturali. In effetti vi sono stati tutti gli elementi  dell’evento. Alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, di parecchie  autorità civili, militari e religiose, di vari rappresentanti di  Associazioni e Club Service nonché del famoso tenore Marcello Giordani, le due attrici, Panarello e  Passanisi  hanno rivisitato il mestiere del teatro nei vari aspetti della drammaturgia, dell’allestimento scenico, della ricerca di palcoscenici inusuali, del desiderio di confronto e di nuove dinamiche artistiche. Nello spettacolo, di alto livello artistico, le attrici rappresentano  due creature d’acqua che giocano tra tentativi di quiz show e ricordi mitici e leggendari e narrano dell’inquinamento dei mari, di luoghi deturpati, della responsabilità e anche dello smarrimento dell’uomo di fronte a tutto ciò. I due personaggi, vittime di contaminazione e alla ricerca sulla terra di un’ acqua pulita, indicano una possibile condivisione tra uomo e natura in una dimensione sacra. Alla ottima performance della Panarello e della Passanisi si è aggiunto il  messaggio della necessità del rispetto della natura, e dell’esplicita denuncia dei danni all’ambiente provocati dagli errati comportamenti umani tendenti allo sfruttamento delle varie risorse disponibili e aventi l’obiettivo della speculazione e del facile arricchimento a spese dei più deboli. La Presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto, ha  ringraziando  gli intervenuti e tutti coloro che hanno reso possibile il successo della manifestazione, tra i quali il socio Piero Castro. Quest’ultimo, con molta professionalità, è intervenuto per  trasmettere delle preziose informazioni storiche sul porto canale di Brucoli e sul  conseguente  contributo socio-economico per i rispettivi abitanti, così come documentato da varie fonti dal 1300 in poi.

   Gaetano Gulino  –  nella foto in alto, da  sin. Anna Passanisi e Carmen Panarello

BRÙCOLI: IL CASTELLO ARAGONESE E LA LEGGENDA DI GIOVANNA LA PAZZA

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castello di Brucoli.jpgBRUCOLI – Nel XV secolo Brucoli era un piccolissimo borgo marinaro di pescatori, eppure era considerato un caricatore fra i più importanti della Sicilia orientale. In Sicilia erano  chiamati caricatori  le aree con un porto,  dov’era depositato, per scopi commerciali, il grano proveniente dai luoghi interni dell’Isola.  Nel 1466, regnante Giovanni II d’Aragona e di Sicilia, il porto e il caricatore di Brucoli,  sottratti al dominio di Antonio Moncada,  furono destinati, per volontà règia, a far parte dei beni della “Camera reginale”, com’era chiamato il complesso di beni territoriali, città comprese, costituenti il patrimonio personale della regina. La Camera reginale era amministrata da un governatore. Con il privilegium del 1466, Giovanni II concesse a sua moglie, Giovanna Enriquez, sposata in seconde nozze, il porto e il caricatore per l’edificazione di un castello-fortezza, all’imboccatura del canale, sulla parte settentrionale di Brucoli, per meglio difendere il grano e le altre merci da imbarcare.  Governatore della Camera reginale era Giovanni çabastida (leggi Sabastid), che viene ricordato  in una lapide murata  nella torre principale del castello:  SOTTO IL REGNO DELLA REGINA GIOVANNA SONO STATA COSTRUITA PER CUSTODIRE LE MESSI DI BRUCOLI. SONO CHIAMATA TORRE çABASTIDA PERCHE’ GIOVANNI çABASTIDA MI FECE COSTRUIRE E DA LUI PRESI IL NOME. Una  ricercatrice all’Istituto di studi sulle società del mediterraneo del CNR e docente all’Università Orientale di Napoli, Gemma Coleasanti,  ha scoperto  nella  biblioteca dei Gesuiti di Barcellona, in Catalogna,  quattro libri di contabilità, di cui due mastri cioè definitivi e due scartafacci, cioè di appunti,  e un carteggio di corrispondenza tra due sorelle Johanna e Catarina Sabastida. Dalla traduzione di queste lettere e di un libro mastro, scritti in catalano, misto a siciliano, finalmente viene documentato con il dovuto rigore scientifico un periodo storico, seconda metà del 400, che vedeva il Caricatore di Brucoli come uno dei più importanti nell’àmbito degli scambi commerciali che avvenivano all’epoca dei fatti tra la Sicilia, il Nord Africa, Barcellona, Venezia e altre città.  Catarina, moglie di Giovanni çabastida, continuò a svolgerne le funzioni dopo la morte del marito, rivelandosi, inaspettatamente, una vera e imprenditrice. Mercanteggiava in  panni, frumento,  carni,  pelli,  schiavi; produceva frumento, pane e vino;  proprietaria di un hostal a Brucoli,  dove si fittavano camere e si vendevano al dettaglio pane vino e carni, e  prestava pure denaro. Queste notizie sono state fornite pubblicamente dalla stessa ricercatrice il 23 luglio 2011, in occasione di una manifestazione, con tanto di  figuranti  in costume, organizzata dal Circolo Unione di Augusta, per valorizzare proprio il castello aragonese, aperto al pubblico e solo per un periodo limitato giusto l’anno dopo. La Colesanti fornì ancora molti interessanti dettagli della vita civile, degli scambi commerciali che condizionavano l’economia di Brucoli, di Siracusa, del “Val di Noto” nel 400, affermando che” nessuna regina, nessuna Giovanna la pazza è stata mai a Brucoli, sono tutte leggende” .   

Giorgio Càsole

MENTRE SI RIDUCONO LE PROVINCIE, BRUCOLI TORNA A RECLAMARE L’AUTONOMIA PERCHE’ IN STATO DI TOTALE ABBANDONO.

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AUGUSTA – BRUCOLI, borgo marinaro e frazione di Augusta, torna a reclamare l’autonomia che, proprio in un momento in cui il governo Monti vuole ridurre le Province, potrebbe sembrare anacronistica. Gli abitanti non hanno perso le speranze e la relativa documentazione è stata inviata addirittura alla Regione Siciliana che, a sua volta, l’ha inoltrata alla Provincia regionale di Siracusa.  Stigmatizzata,  la mancata realizzazione della rete fognaria che rende il mare non balneabile anche se questo è un problema che investe non solo Brucoli, ma l’intero territorio di Augusta. I residenti del borgo marinaro colgono l’occasione per lamentarsi  della recente chiusura dell’unico istituto di credito presente nella frazione, quello della Banca Popolare di Ragusa, un tempo Banca Popolare di Augusta…Gli abitanti di Brucoli chiedono un ufficio postale più capiente e potenziato per far fronte alle nuove esigenze del territorio. In verità le lunghe code in locali ristretti si  hanno durante la stagione estiva quando la popolazione residente si moltiplica per via della presenza di  villeggianti, e residenti del vicino villaggio ex Valtur.  E le occasioni perdute per la popolazione sono innumerevoli: la mancata realizzazione del progetto finanziato per rendere funzionale e produttivo il canale, i cui finanziamenti per beghe politiche di bottega furono stornati a un’altra realtà costiera siciliana, la mancata prosecuzione della strada panoramica e delle zone a verde, che avrebbero costeggiando il lato est dell’ultima parte del fiordo fino a collegasi alla RINELLA, un opera finanziata che avrebbe reso fruibile ai residenti e non uno dei posti più belli e caratteristici, il mancato lungomare che avrebbe collegato il paese al Trotilon e oltre,  la mancata realizzazione dell’impianto fognario, che avrebbe permesso la balneabilita’ di tutta costa, la mancata realizzazione, piu’ di 10 anni fa, di un primo stralcio della strada di contrada Oliveto.

       Francesco Ruggero

Riscopriamo il territorio di Augusta: aperti al pubblico il Castello di Brucoli e il Santuario Adonai

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Augusta

A distanza di 3 mesi dalla pubblicazione su AugustaNews dell’allarme lanciato dall’associazione di volontariato “Lamis” di Augusta, a seguito della nota della “Commissione Storia Patria di Augusta” in merito al degrado in cui versano i bastioni delle fortificazioni spagnole,  quelli che  si stanno sbriciolando sotto gli occhi di tutti senza che nessuno corra ai ripari e soprattutto senza che nessuno ne parli”, ecco arrivare dall’assessorato alla cultura del comune un primo tiepido segnale per la “riscoperta del nostro territorio”, così come  testualmente  riportato nello striscione che capeggia alto in piazza San Nicola di Brucoli, la frazione “fiore all’occhiello” della cittadina federiciana.  Mentre, appena ieri, la Commissione Storia Patria ribadiva nella stessa nota, tra l’amarezza e l’indignazione, che “se il bene sopravvivesse al restauro probabilmente rimarrebbe non fruibile cosi come accaduto al Forte Vittoria e al Castello di Brucoli” oggi, 22 luglio, assistiamo increduli  all’apertura al pubblico del Castello di Brucoli.  In attesa che la stessa apprezzabile iniziativa possa essere estesa anche per l’apertura del Forte Vittoria, tra i beni restaurati di recente, contestualmente  al Castello di Brucoli sarà  consentita tutte le domeniche pomeriggio la fruibilità  al pubblico anche del santuario Madonna Adonài.  Intorno a quest’ultimo, immerso in uno scenario paesaggistico raro e incontaminato, si potranno inoltre ammirare alcune grotte naturali che si aprono lungo una fenditura del pianoro della Gisira dove in esse, durante il periodo delle persecuzioni cristiane ordinate dagli imperatori Decio e Valeriano, trovarono rifugio i primi cristiani e fra loro San Agatone, San Neofito e Santa Epifania, mentre l’origine del santuario trova fondamento storico negli atti dei SS. Alfio, Filadelfo e Cirino, essendo il più antico santuario mariano di Sicilia.

Castello di Brucoli e Santuario Adonài come punto di partenza possono bastare; rimaniamo adesso in attesa di vedere fruibili il Castello di Federico II di Svevia, i forti Vittoria e Garsia,  Torre Avalos, l’ Hangar e quanti altri in territorio di Augusta. Forza Augusta!!

   Giuseppe Tringali 

Il Circolo Unione per il Castello di Brucoli – di Gaetano Gulino

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Dietro le giostre, nella piazzetta  che delimita a nord il borgo marinaro, il visitatore occasionale riesce ad intravedere il vulcano dell’Etna,  quasi sempre sormontato da un pinnacolo di fumo e, con  grande    meraviglia, l’ imponente sagoma di un  vecchio castello. Schiamazzo,  risate, un vocio continuo ed un misto di rumori e suoni contraddistinguono la prima zona dell’estremità nord del borgo, poi il silenzio, il senso di solitudine ed abbandono che dominano sull’austero maniero. La gente del luogo,  alle domande del visitatore risponde che anticamente il castello rappresentava per Brucoli una fortificazione di difesa del territorio e che è stato abitato da diversi signorotti e potenti di turno, ma soprattutto da una regina, anche se pazza e segregata, la regina Giovanna. In ogni caso deve essere stato qualcosa di importante tanto è vero che la Soprintendenza ha provveduto ad un decoroso intervento di ristrutturazione. Il lungo silenzio è stato poi  interrotto solo per qualche giorno, riferiscono ancora gli abitanti del borgo, da un evento che una qualificata associazione di fotografi è riuscito a mettere in atto, superando miracolosamente le numerose difficoltà ed ostacoli per le autorizzazioni richieste delle varie istituzioni, soprintendenza per prima.

Poi il nulla. Silenzio, indifferenza.

Ad un tratto un risveglio…. un piccolo ritorno di memoria, di senso di appartenenza, di amore e rispetto per le proprie radici, una capacità di ritrovare nella storia di una popolazione e di un territorio elementi , fatti, eventi che possano conferire loro valore e dignità.

Ed ecco che nella ventilata serata del 23 luglio,un pubblico di circa due centinaia di attenti e qualificati ospiti, luci e fari illuminanti il castello, musiche, costumi medioevali indossati con orgoglio da eccellenti ragazzi liceali e una rievocazione storica, a cura di valenti conferenzieri, di fatti, eventi commerciali, abitudini alimentari e costumi d’epoca, riescono a vincere questo stato di torpore, di sonno profondo. E’ come uscire da un coma..  L’iniziativa è del Circolo Unione di Augusta che, nell’ambito delle molteplici attività culturali messe in programma estivo, ha voluto dare un contributo per fare luce sulla vera storia del castello e far sì che potesse essere dignitosamente valorizzato, fruito ed inserito nei progetti di sviluppo  culturale ed economico della popolazione indigena.   La prof.ssa, Gemma Colesanti, ricercatrice all’Istituto di studi sulle società del mediterraneo del CNR e docente presso l’Università Orientale   di Napoli ad hoc interpellata e convocata a Brucoli, è riuscita a trovare presso la biblioteca dei Gesuiti di Barcellona n. 4 libri di contabilità, di cui n. 2 mastri (definitivi) e n. 2 manuali (preparatori , appunti) ed un carteggio di corrispondenza tra due sorelle Johanna e Catarina Sabastida. Dalla traduzione di queste lettere e di un libro mastro, scritti in catalano, misto a siciliano,  finalmente viene documentato con il dovuto rigore scientifico un periodo storico, seconda metà del 400, che vedeva il Caricatore di Brucoli come uno dei più importanti nell’ambito degli scambi commerciali che avvenivano all’epoca dei fatti tra la Sicilia, il Nord Africa, Barcellona, Venezia ed altre città.

Catarina, moglie del governatore della camera reginale  di Spagna, Giovanni Sabastida, continuò a svolgerne le funzioni dopo la morte del marito, rivelandosi una vera e propria donna manager oltre che madre. Mercanteggiava: panni, frumento, carni, pelli, schiavi; Produceva frumento, pane e vino; Era prestatrice di denaro e proprietaria di un hostal a Brucoli dove si fittavano camere e si vendevano al dettaglio pane vino e carni.

La Colesanti fornisce ancora molti interessanti dettagli della vita civile, degli scambi commerciali che condizionavano l’economia di Brucoli, di Siracusa, della Val di Noto del 400, ma afferma” nessuna regina, nessuna Giovanna la pazza è stata mai  a Brucoli, sono tutte leggende” Il pubblico  è un po’ perplesso ma  entusiasta e consapevole finalmente di attingere notizie da fonti documentabili e certe.

La serata che ha  registrato l’interessante intervento del prof. Luigi Lombardo sulle abitudini alimentari dello stesso periodo,-  la presentazione e ringraziamento alle autorità intervenute da parte della presidente del Circolo, dott.ssa Bruno Gaetana, – l’introduzione ed il coordinamento da parte del prof. Piero Castro,-  la mostra fotografica “Brucoli e il suo hinterland”’ dell’associazione Augusta Photo Freelance,-   è stata completata con il sorteggio di una maxifoto del castello di Brucoli,-   con la video proiezione di un filmato, vincitore a livello nazionale, sulla storia  mediovale di Augusta e Brucoli dei ragazzi del liceo Megara coordinati dalla prof.ssa Jessica Di Venuta,-   ed infine con una raffinata cena nel cortile della attigua Capitaneria di Porto, grazie soprattutto alla disponibilità del Presidente dell’Associazione Welfare della Gente di Mare, comandante Rosario Litrico.   

Riflessione finale: speriamo che non si vada avanti a via di episodici risvegli…. e  che si possa uscire da questo stato di coma profondo.

          Gaetano Gulino