CASTELLO ARAGONESE DI BRUCOLI: “E’ POSSIBILE AFFIDARLO ALLE ASSOCIAZIONI”

Antonino Di Silvestro lancia un appello perché le Associazioni del territorio facciano proposte da inviare alla Soprintendenza SIRACUSA.

downloadAUGUSTA/BRUCOLI – La mattina di martedì 30 settembre, una delegazione del movimento “Il Popolo della Rete”, guidata da Antonino Di Silvestro, è stata ricevuta, su richiesta dello stesso Di Silvestro, dal nuovo Soprintendente ai Beni Culturali, Rizzuto, cui la delegazione, anche a nome di alcune associazioni culturali presenti nel territorio, ha chiesto la concessione del Castello aragonese di Brucoli, chiuso per secoli e aperto solo negli ultimi anni in sporadiche occasioni. Di Silvestro si è fatto promotore delle richieste di varie associazioni che vorrebbero disporre del maniero restaurato per iniziative atte a far visitare il castello stesso. Sono pochissimi coloro che hanno potuto visitare dall’interno il castello risalente agli anni della regina Giovanna La Pazza e “che potrebbe rappresentare lo scenario di manifestazioni di livello, che possono attirare anche i turisti”. Il nuovo Soprintendente si è dimostrato disponibile a valutare la proposta, di concerto con il Dipartimento regionale dei Beni Culturali, e ha informato che già sul tavolo della Soprintendenza sono al vaglio alcune richieste di altrettante associazioni. Antonino Di Silvestro ha affermato: “A noi interessa il raggiungimento dello scopo, che è quello di far fruire il castello dai cittadini.” e continua lanciando un invito “Non è la bandiera che importa ma il risultato, quindi invito tutte le Associazioni presenti nel territorio ad inviare alla Soprintendenza di Siracusa il proprio progetto per l’apertura del Castello di Brucoli, con annessi Statuti delle Associazioni che svolgeranno funzione di biglietto da visita, da visionare dal soprintendente, così da scegliere quali siano le proposte e i gruppi più adeguati a svolgere tale mansione” e conclude “per noi sarebbe ottimale accogliere le proposte che vengono dalle tante Associazioni interessate, in modo da presentare un progetto unico, ma valido e articolato, per rappresentare le esigenze di tutti.”

  A.D.S.

AUGUSTA/CASTELLO DI BRUCOLI, UN’OCCASIONE SPRECATA

downloadAUGUSTA. Abbiamo dato la notizia che  la mattina di domenica 21 settembre, grazie al Rotary club di Augusta, il castello aragonese, piccolo maniero costruito ai tempi della regina chiamata Giovanna la Pazza, sarebbe stato visitabile dal pubblico. Il Rotary aveva chiesto alla Soprintendenza di Siracusa il permesso di aprire il castello per una visita istituzionale del governatore distrettuale del club, Giovanni Vaccaro, cui sarebbe seguita una conviviale dei soci rotariani e dei loro ospiti. La notizia ci è stata data direttamente dai vertici del club cittadino e ci è stato assicurato che il pubblico esterno avrebbe potuto visitare il castello, aperto eccezionalmente l’estate di tre anni fa, sotto l’amministrazione Carrubba, essendo assessore Giovanna Fraterrigo. Domenica mattina, si sono presentati molti cittadini, fra cui fotografi amatoriali, ma è stato vietato loro l’ingresso da  parte del custode della Soprintendenza. Addirittura non sono stati fatti entrare nemmeno i genitori di una dozzina di alunni della scuola “Principe di Napoli” vestiti in costume medievale, che dovevano realizzare un corteo all’interno del castello solo durante la visita del governatore rotariano.   I rappresentanti del Rotary club erano favorevoli all’ingresso del pubblico, così come ci avevano riferito quando ci hanno informato dell’evento che si è svolto, come pubblicato, ma hanno precisato che il divieto di far accedere i cittadini comuni veniva dalla Soprintendenza. Dobbiamo pensare che la loro  intenzione era buona, cioè favorevole all’ingresso dei visitatori, ma che non avevano raggiunto in questo senso un accordo preciso con la Soprintendenza, cui vorremmo chiedere la ragione di questo divieto. La  delusione del pubblico, presentatosi con questo gran caldo,  è stata cocente: sarebbe stato bello e democratico far fare un breve giro ai visitatori non rotariani senza intaccare la  cerimonia degli stessi rotariani. Vogliamo pensare solo a un infortunio, che si sarebbe potuto evitare se ci avessero dato l’opportunità di  modificare in tempo la notizia. Sono cose che possono succedere, come quando si annullano spettacoli perché l’attore o il cantante  principale si ammala:  l’anno scorso uno spettacolo al Teatro Stabile di Catania è saltato perché il protagonista, Massimo Ranieri, si è sentito improvvisamente male. Noi abbiamo dato la notizia in perfetta buona fede e in piena scienza e coscienza, dopo essere stati informati dalla fonte diretta e lo abbiamo fatto nell’interesse del pubblico, cui mai abbiamo rifilato  “ballon d’essai”, come hanno fatto e  fanno  testate francesi (da qui la locuzione) e italiane, soprattutto d’estate: cioè ‘notizia diffusa ad arte per sondare reazioni dell’opinione  pubblica’.  Molti anni fa, un giornale francese diffuse la notizia della morte della nostra grande attrice Monica Vitti, che era viva e vegeta. Se  qualcuno parla di “bufala”, probabilmente parla per piccoli interessi di bottega. E a pensarci bene, probabilmente, quest’infortunio può servire a tutti noi per sollevare la questione della fruibilità dei nostri pochi monumenti, per i quali ci  battiamo da una vita, fruibilità che, ovviamente, non può e non dev’essere riservata a pochi, anche se con buone intenzioni, quelle  stesse che animano noi e tutti gli innamorati di quest’isola e delle sue (poche) perle, non valorizzate.  Quest’infortunio ci offre il destro per rivendicare i nostri diritti alla Soprintendenza di Siracusa, cui, forse, non è ancora chiaro che questo tipo di monumenti non possono essere  “gioielli” da guardare a distanza.

Giorgio Càsole

Riscopriamo il territorio di Augusta: aperti al pubblico il Castello di Brucoli e il Santuario Adonai

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Augusta

A distanza di 3 mesi dalla pubblicazione su AugustaNews dell’allarme lanciato dall’associazione di volontariato “Lamis” di Augusta, a seguito della nota della “Commissione Storia Patria di Augusta” in merito al degrado in cui versano i bastioni delle fortificazioni spagnole,  quelli che  si stanno sbriciolando sotto gli occhi di tutti senza che nessuno corra ai ripari e soprattutto senza che nessuno ne parli”, ecco arrivare dall’assessorato alla cultura del comune un primo tiepido segnale per la “riscoperta del nostro territorio”, così come  testualmente  riportato nello striscione che capeggia alto in piazza San Nicola di Brucoli, la frazione “fiore all’occhiello” della cittadina federiciana.  Mentre, appena ieri, la Commissione Storia Patria ribadiva nella stessa nota, tra l’amarezza e l’indignazione, che “se il bene sopravvivesse al restauro probabilmente rimarrebbe non fruibile cosi come accaduto al Forte Vittoria e al Castello di Brucoli” oggi, 22 luglio, assistiamo increduli  all’apertura al pubblico del Castello di Brucoli.  In attesa che la stessa apprezzabile iniziativa possa essere estesa anche per l’apertura del Forte Vittoria, tra i beni restaurati di recente, contestualmente  al Castello di Brucoli sarà  consentita tutte le domeniche pomeriggio la fruibilità  al pubblico anche del santuario Madonna Adonài.  Intorno a quest’ultimo, immerso in uno scenario paesaggistico raro e incontaminato, si potranno inoltre ammirare alcune grotte naturali che si aprono lungo una fenditura del pianoro della Gisira dove in esse, durante il periodo delle persecuzioni cristiane ordinate dagli imperatori Decio e Valeriano, trovarono rifugio i primi cristiani e fra loro San Agatone, San Neofito e Santa Epifania, mentre l’origine del santuario trova fondamento storico negli atti dei SS. Alfio, Filadelfo e Cirino, essendo il più antico santuario mariano di Sicilia.

Castello di Brucoli e Santuario Adonài come punto di partenza possono bastare; rimaniamo adesso in attesa di vedere fruibili il Castello di Federico II di Svevia, i forti Vittoria e Garsia,  Torre Avalos, l’ Hangar e quanti altri in territorio di Augusta. Forza Augusta!!

   Giuseppe Tringali 

IL CASTELLO DI BRUCOLI, AD AUGUSTA, NON VIENE FRUITO DAL PUBBLICO.

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Condividiamo pienamente l’indignazione e l’amarezza espressi in questi giorni dalla Commissione di Storia Patria di Augusta in merito al trattamento che ricevono i Beni Culturali del nostro territorio. La situazione è veramente drammatica, i bastioni delle fortificazioni spagnole si stanno sbriciolando sotto gli occhi di tutti senza che nessuno corra ai ripari e soprattutto senza che nessuno ne parli. Gli allarmi provengono solamente da associazioni o da semplici cittadini sensibili al problema mentre né le istituzioni né le segreterie di partito stanno degnando di attenzione il problema. Il complesso monumentale più importante di Augusta affonda ma ben pochi si indignano. La necessità di un intervento urgente di consolidamento è evidente ma purtroppo, considerata la qualità dei restauri effettuati ad Augusta, vi è da temere seriamente che la cura sarà peggiore del male e se il bene “sopravvivesse” al restauro probabilmente rimarrebbe non fruibile cosi come accaduto al Forte Vittoria e al Castello di Brucoli, come giustamente ribadito nella nota della Commissione di Storia Patria. In merito al Castello di Brucoli vogliamo sottolineare un fatto emblematico. Nel mese di maggio del 2011,  la nostra associazione aveva dato ufficialmente disponibilità a prestare gratuitamente e volontariamente servizio per consentire delle regolari aperture del bene durante la stagione turistica estiva. Dopo alcuni incontri più o meno formali, con Comune e Soprintendenza, nei quali la nostra proposta veniva sempre accolta con gradimento e disponibilità, a 11 mesi di distanza stiamo ancora aspettando di conoscere le esatte motivazioni per cui tale proposta non si possa concretizzare. Il bene è fruibile o no? Se non lo è, l’inaugurazione è stata una farsa? Ci auguriamo che per questo e per gli altri beni culturali di Augusta si possa arrivare celermente a degli accordi che ne consentano la fruibilità, superando le piccole grandi difficoltà che da troppo tempo li privano alla cittadinanza.

 

Lamis –  associazione onlus