CHIESETTA DEL CRISTO REDENTORE AL CIMITERO

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AUGUSTA – Si ritorna sugli stessi argomenti e, fin quando non sono risolti,bisogna che siano evidenziati e ricordati. Ci saranno delle priorità ma da anni non si risolve, per intero, un’opera pubblica ad Augusta,speriamo che la commissione prefettizia getti almeno le basi. Mi occupo della chiesetta del Cristo Redentore all’interno del cimitero, ormai da anni. Ricordo che è stato dato più volte risalto, con notizie sulla stampa locale, di finanziamento e dichiarazioni d’inizio lavori in brevissimo tempo, ogni qualvolta c’era odore di elezioni oppure quand’era sollecitato il ripristino. Sono passati 23 anni dal terremoto del 1990 che, oltre la chiesetta del Cristo,interessò pure l’ingresso e il muro di cinta, lasciandoli in una situazione disastrosa compreso alcune cappelle monumentali. Dopo diversi solleciti, nel Maggio del 2012, fu pubblicato uno dei tanti articoli di stampa che recitava, “Finalmente la Regione ha predisposto l’invio delle somme, quindi gli uffici stanno predisponendo la conclusione del lungo iter.” Si spera, con quest’ultimo atto, di completare la sistemazione della chiesetta cimiteriale e il muro di cinta con annesso ingresso”. Il progetto, finanziato per 750 mila euro dal dipartimento di Protezione civile, è stato approvato definitivamente dalla giunta. Di questi finanziamenti, giunti a buon fine, anche l’onorevole Pippo Gianni e Vincenzo Vinciullo, si assunsero la paternità. Appena insediatosi il Commissario del Comune, dott. La Mattina dichiarò che avrebbe al più presto sollecitato gli uffici affinché si portasse a termine la ristrutturazione della chiesetta e tutto ciò che riguardavano le problematiche cimiteriali. Assicurò che entro l’anno avrebbe indetto la gara d’appalto per i lavori. Tutto ciò a seguito di un altro articolo in cui si sollecitavano anche la fine degli interminabili lavori delle cappelle e il ripristino del cimitero a luogo di culto. Considerato i tempi lunghi per chiudere l’iter, la lentezza della burocrazia degli uffici a tutti i livelli istituzionali, mi auguro che per la prossima ricorrenza dei defunti, la chiesetta, l’ingresso e il muro di cinta, siano stati ristrutturati. Si spera, quantomeno che i lavori siano in corso d’opera in modo da riconsegnare, ai nostri cari defunti, il loro meritato riposo e la pace eterna. Si rinnova l’invito in precedenza fatto al sindaco, poi al commissario e adesso alla commissione prefettizia, affinché sollecitino gli uffici preposti per sapere quando la cittadinanza può accedere in un luogo santo dove ci sia pulizia, strade asfaltate, acqua, illuminazione e infine silenzio assoluto. Oltretutto,dovrebbe essere vietato,all’interno del cimitero, l’ingresso alle auto anche se muniti di pass disabili,ad Augusta pare che si superino i 600 permessi. Sarebbe opportuna la presenza di un vigile. Si possono accompagnare i disabili anche con le carrozzine messe a disposizione dal Comune, previa cauzione. Ho fiducia nella Commissione prefettizia che lasci un segno tangibile su questa città martoriata.

        Mimmo Di Franco

CIMITERO DI AUGUSTA: I CARABINIERI INDAGANO SULLO SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI E SIGILLANO L’AREA NORD

cimitero.jpgAUGUSTA I  Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico –  hanno messo i sigilli a una vasta area all’interno del cimitero comunale e hanno aperto un fascicolo contro ignoti per “smaltimento illecito di rifiuti”. Potrebbe anche prefigurarsi un ben più grave reato di “vilipendio” di resti umani se le indagini confermassero anche la presenza di resti umani tra i rifiuti ritrovati tra erbacce e arbusti. Nei mesi scorsi era circolata voce in città che tra l’erba incolta del cimitero pare erano state segnalate resti di casse, scarpe e ossa. I  carabinieri di Augusta, al comando del capitano Giuseppe Musto, hanno  compiuto  un sopralluogo con il Nucleo operativo ecologico di Catania. L’area sequestrata è quella d’ampliamento a nord del cimitero, attualmente la zona è interessata da lavori di realizzazione di cappelle private. Una vasta zona, con erbacce e arbusti che già lo scorso anno sono stati tra le cause di un incendio, quindi la presenza di pezzi di casse bruciacchiate. vegetazione i Carabinieri hanno In mezzo a questa vegetazione. I CC hanno rinvenuto anche resti di casse e altro materiale di risulta.  E’ stata ipotizzata   una mancanza di attenzione nella gestione del ciclo delle “traslazioni” , cioè le operazioni di trasferimento di un feretro, da una sepoltura all’altra. L’operazione di traslazione dev’ essere svolta con precise limitazioni, soprattutto di ordine igienico-sanitario. Al termine di ogni operazione di estumulazione o traslazione, la legge prevede precise norme di smaltimento dei materiali di risulta e la massima attenzione in caso di presenza di resti biologici che vanno salvaguardati. La prima fase dell’indagine riguarderebbe la presenza di materiali smaltiti in maniera non conforme alle leggi vigenti. Qualora fosse accertato che nel terreno sottoposto a sequestro , dovesse essere riscontrata la presenza di resti umani, oltre alle implicazioni morali, si potrebbe prefigurare il vilipendio.

 C. C.