AUGUSTA – Quel grigio giovedì del maggio ’43 fu la giornata della “MEMORIA” per Augusta, martoriata dal duplice rabbioso bombardamento che rase al suolo oltre la metà dell’abitato, trascinando nel vortice di una morte cruenta settanta cittadini inermi ed innocenti. Memoria lungamente obliterata e tradita, allorquando anni or sono, chi scrive, attraverso pervicace e costante insistenza, sollevò l’attenzione della Civica Amministrazione che con delibera n. 32 del 15/02/2011 dichiarò il 13 maggio 1943 “Giornata della memoria”. Ho raccolto con soddisfazione che, almeno dal 2009 a seguito della pubblicazione del mio volume sull’argomento, scosse il torpore e il colpevole silenzio di tanti storici o cultori di storia patria locale, che bene o male di questo segmento di storia augustana ne hanno fatto oggetto di pubblica attenzione. È bene precisare che questa “giornata” non deve solo rimanere una mera enunciazione documentale racchiusa in una delibera municipale perché essa è un pezzo di storia eroica della Città di Augusta e del suo popolo che la scrisse col proprio sangue. Essa non appartiene al singolo sopravvissuto o meno all’evento, né alle private Associazioni, o a Gruppi o Circoli che indebitamente se ne assumono l’ostentazione rievocativa. Spetta, solo e solamente alla Pubblica Amministrazione, alle Istituzioni storico culturali, rievocare e dare il giusto riconoscimento alla ricorrenza, non foss’altro per rendere onore e rispetto a tutti coloro che, allora, persero la vita silenziosi e senza gloria. Or bene, tale evento deve assurgere a simbolo permanente della nostra storia cittadina, e deve sopperire alla lunga e ripetuta negligenza delle Amministrazioni Comunali succedutesi nel tempo, per non avere avuto la sensibilità, per lo meno, di intitolare una via, un vicolo, persino uno slargo, invece di essersi arroventato il cervello a ricercare titoli e personaggi, decisamente estranei al territorio. Non ci stancheremo, quindi, di ripetere ad alta voce che esso EVENTO è un segmento del passato della città, che fa parte a pieno diritto della “STORIA CITTADINA”, che anzi, senza tema di essere smentita, cogliamo l’occasione di poter affermare che da solo legittima Augusta al riconoscimento al “merito del valor civile”. Tale argomento, sarà oggetto di più ampia trattazione in un prossimo servizio. Concludiamo annotando, con piacere, che quest’anno la Pubblica Amministrazione e l’Istituzione di Storia Patria ed altre legalmente riconosciute daranno ampio risalto alla rievocazione e commemorazione della “giornata” a dimostrazione che essa, veramente, appartiene alla Città.
Francesco Migneco