STORIA E CULTURA/ L’INFLUENZA DEGLI ARABI IN SICILIA

Un avvincente excursus dello storico augustano Ugo Passanisi

UGOLa popolazione siracusana assediata riusci a resistere nutrendosi di erbe selvatiche, di radici e di ossa triturate. La disperazione e la fame portarono anche a numerosi casi di cannibalismo. Infine i musulmani ebbero ragione della resistenza greca ed irruppero nella città. L’eccidio che ne seguì fu terribile e degno della fama che i Saraceni si erano guadagnata da secoli: le mura furono abbattute, le case, le chiese, i monasteri dati alle fiamme, migliaia di cittadini, scampati al massacro, furono spediti in Africa come schiavi. Le chiese sopravvissute alla distruzione furono trasformate in moschee e molti siracusani, per aver salva la vita, si convertirono all’Islam. Gli arabi, infine, completarono la conquista dell’Isola quando riuscirono ad impadronirsi di Catania, di Taormina e di Rometta, nel messinese, ultima roccaforte bizantina, nel 965. Dunque, per chiudere la partita con Costantinopoli c’erano voluti ben 138 anni di lotte violente e sanguinose. Ma, se lunga e faticosa era stata la conquista, molto più lunga fu la dominazione araba della Sicilia: dall’anno 827, data dello sbarco a Mazara, al 1091 quando, come vedremo, con la conquista di Noto da parte dei Normanni di Roberto il Guiscardo e di Ruggero d’Altavilla, la Sicilia dopo ben 264 anni di dominio musulmano rientrò definitivamente nell’orbita dell’Occidente cristianizzato. Con la conquista da parte degli Arabi si forma in Sicilia un Emirato, dipendente solo in modo formale dal califfato di Baghdad ma praticamente indipendente. I Musulmani , dopo  le depredazioni e le spoliazioni dei Romani, dopo l’estremo abbandono dei Bizantini e le devastazioni ed i massacri prodotti dal lungo conflitto, trovano una terra povera, desertificata, anche se ricca di risorse. Ma con i Saraceni comincia per la Sicilia una sorta di Rinascimento. L’Isola viene divisa dagli arabi in tre grandi distretti amministrativi: il Val di Mazara che comprendeva la parte centro-occidentale; il Val Demone, nella parte settentrionale ed il Val di Noto per la parte meridionale.

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AUGUSTA, L’ASSISTENZA IN ONCOLOGIA L’11 MARZO AL CIRCOLO UNIONE

Augusta_vistaAUGUSTA. Mercoledì 11 marzo alle ore 18,00 , nel salone del Circolo Unione di Augusta, con la collaborazione delle Associazioni “Cireneo” e “Içoβ” si svolgerà un incontro sul tema “ I percorsi assistenziali in oncologia”. Il dott. Paolo Tralongo, Direttore U.O.C. Oncologia Medica R.A.O. dell’ A.S.P 8,  il prof. Vanni Trombatore, Direttore U.O.C. Chirurgia Generale di Lentini e l’IP Marinella Colizzi   daranno  le necessarie e preziose informazioni sulla rete di assistenza in campo oncologico comprensiva della Unità Operativa dell’Ospedale ”E Muscatello” di Augusta. Ritengo che, per il nostro territorio, dove viene registrata un’alta mortalità per tumori e viceversa non è ancora completata un’assistenza integrata territorio-ospedale con conseguenti  difficoltà di informazioni  e di accesso alle strutture pubbliche, detto incontro rappresenti una vera attività di carità e di servizio a salvaguardia sia della salute che della dignità e rispetto di molte persone bisognose e sofferenti.

Gaetano Gulino

AUGUSTA/CHIESA DEL CARMINE, 24 MARZO; CANTI E LETTURE BIBLICHE PER LA VELATIO

ods1AUGUSTA. Ritorna la tradizionale della Velatio alla Chiesa del Carmine con canti e letture bibliche. L’orario della ” Velatio” è fissato alle 19,30 di martedì 24 marzo, quando canterà la corale ANTHEA ODES e reciterà Giorgio Càsole, che interpreterà brani nell’ambito del tema della serata ( la Passione di Cisto, il dolore della Madre, la Settimana Santa, ecc. ), spaziando liberamente tra testi sacri e profani e lo  struggente salmo  di Isaia 52,13 su Cristo sofferente.