AUGUSTA NELL’ÉLITE DELLA MATEMATICA, GRAZIE A GIOVANI CIRILLO

Al campionato nazionale di giochi matematici, 1° classificato un alunno del liceo “Mègara”

CirilloAUGUSTA. Giovanni Cirillo, 19enne di Augusta, è il nuovo campione d’Italia dei Giochi Matematici, organizzati dall’Università Bocconi di Milano, nella categoria L2, riservata agli studenti che frequentano l’ultimo anno delle superiori e i primi due anni dell’università. La gara, svolta a Milano il 10 Maggio, consisteva nella risoluzione di 10 problemi di  difficoltà crescente e differenti nel punteggio assegnato. La classifica è stilata secondo il numero di esercizi corretti, il punteggio complessivo e, a parità di essi, del tempo impiegato a svolgerli. Giovanni, dopo aver vinto la fase provinciale a Torino nel mese di marzo, è stato in grado di risolverli tutti correttamente e a essere il più veloce a consegnare. Per lo studente augustano, che ha conseguito con 100 e lode la maturità scientifica al liceo Mègara di Augusta e che adesso è iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, è il culmine di una carriera straordinaria nell’àmbito delle competizioni matematiche, che l’ha visto sempre partecipante  alle finali nazionali, durante gli anni del liceo, con ottimi risultati, sempre a ridosso dei primi posti assoluti. E’ un risultato costruito nel tempo, che premia il talento di Giovanni, ma anche il ruolo dei docenti che, negli anni, hanno preparato i ragazzi alle varie competizioni. Vorrei ricordare il lavoro svolto dalla prof. Rita Pancari e dalla prof. Elisabetta Patania e l’impegno di diverse generazioni di studenti che ha portato negli ultimi anni tante soddisfazioni al Liceo Mègara. Il risultato di Giovanni dev’essere anche un motivo d’orgoglio e di speranza per la città di Augusta. Lui rappresenterà, nella sua categoria, insieme al secondo e al terzo classificato, l’Italia ai campionati mondiali di Parigi che si svolgeranno ad agosto. Una medaglia internazionale sarebbe una ciliegina su una fantastica torta. Ma per adesso dobbiamo solo essere orgogliosi di lui.

    Ottavio Pugliares

BARBARA SARACENO, ATLETA AUGUSTANA DELL’ANNO

SARACENO barbaraAUGUSTA – Grande successo e unanimi consensi ha riscosso la 15^ edizione della Giornata del veterano Sportivo, nel corso della quale è stato assegnato l’ambito riconoscimento “Atleta Augustano dell’anno”.  Per la stagione agonistica 2013 il premio è stato assegnato a Barbara Saraceno, atleta della società “Rari 86’”, pluricampionessa italiana di velocità, di fondo e di velocità in campo corto di canoa in acqua piatta e componente della nazionale italiana Junior. La cerimonia e il conferimento del premio al miglior sportivo dI Augusta si sono svolti  al Teatro della Marina Militare, alla presenza delle massime autorità civili, militari e sportive della città e della provincia, dei dirigenti scolastici, presidenti, atleti e dirigenti delle società sportive. La manifestazione organizzata e promossa dalla sezione augustana dell’U.N.V.S., Unione Nazionale Veterani dello Sport, ha visto una grande partecipazione di pubblico. A consegnare la medaglia di conio speciale alla Saraceno è stato il presidente della sezione “Rocco Cappello” dell’Unvs, maestro Michele Borgia. Ospite d’onore della serata, Gaetano Auteri, ex calciatore professionista che ha militato in formazioni di serie B e di serie C ed attualmente allenatore di calcio.

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LA PALLAVOLO AUGUSTA RETROCEDE IN SERIE C

pallavolo-augustaAUGUSTA – Come prevede la tradizione l’ultima di campionato a cose fatte ci si diverte a mescolare le carte, ecco che il Mister, Caramagno Giovanni, decide di giocare e torna in campo dopo tre anni, inventa Bottino nel ruolo di libero e trova un posto da titolare al giovane Agostino. Partita già difficile di suo, come si sa il Leonforte è attrezzato per il salto di categoria, neanche il tempo di accomodarci e si era già sullo 0-2 (15-25; 22-25). Augusta assente in ricezione e battuta. Finalmente quando sembrava una debacle, la squadra sI sveglia, si vedono i fondamentali, ovvero difesa, muro e la famosa battuta, nel nostro campo non cade più una palla, si vincono gli scambi contesi che entusiasmano il pubblico (110), ci portiamo sul 2-2 (25-23; 26-24). Si va al Tie-Break il quale rispecchia la partita si passa da 1-8 a 7-15. Un buon punto contro un avversario sicuramente più attrezzato. Pubblico in piedi ed applausi scroscianti per tutti, arrivederci alla prossima stagione, sarà emozionante anche la serie C.

CHIESA, POLITICA E SOCIETA’, A FAVORE O CONTRO L’IMMIGRAZIONE

3834054413Correva l’anno 1935 e in Italia “faccetta nera” era la canzone più in alto nelle classifiche, scritta in occasione della propaganda fascista per l’Etiopia, contro la schiavitù ancora vigente su parte della popolazione abissina. La famosa canzone sarebbe servita a porre fine alla condizione di degrado della popolazione ..….. e a giustificare l’intervento militare. “Se tu dall’altipiano guardi il mare,  moretta che sei schiava  fra gli schiavi,  vedrai come in un sogno tante navi e un tricolore sventolar per te. ….. La legge nostra è schiavitù d’amore,  il nostro motto è libertà e dovere, vendicheremo noi Camicie Nere, gli eroi caduti liberando te!“. Otto anni dopo, nel 1943, nell’Italia della propaganda di Salò nasce una delle invenzioni in assoluto più riuscite della propaganda anticomunista: la leggenda dei comunisti che mangiano i bambini. Sessant’anni dopo, nel 2013, quasi per ironia della sorte, assistiamo allo sbarco di un flusso infinito di migranti provenienti dall’ Africa e, tra questi, migliaia di minorenni non accompagnati. L’opinione pubblica si divide a metà e i cartelli, le proteste e i rifiuti sono sempre più numerosi di quanto le porte aperte di famiglie e comunità, secondo quanto appreso dalla “Fondazione Migrantes”, l’organismo pastorale della CEI che si prende cura degli immigrati e rifugiati. La moretta abissina del ventunesimo secolo, beneficiata alla “schiavitù d’amore” dalle camicie nere, viene oggi nuovamente “liberata” da questa forma di benevola schiavitù, potremmo dire in controtendenza, dai partiti di destra, mentre i partiti di centro sinistra vanno incontro ai migranti, probabilmente per salvarli dal pasto dei loro antenati comunisti, servendosi delle navi impegnate nell’ operazione “mare nostrum”, che continuano a sventolare lo stesso tricolore di sempre. Tra i partiti e la chiesa, invece, succede quanto più lontanamente si possa immaginare. Ancora una volta ‘morte e vita’ si affrontano come in un duello nell’opinione pubblica, il più delle volte viziata dalle letture ideologiche e strumentali del fenomeno migratorio. Molte iniziative politiche si contrappongono, pur di anticipare campagne elettorali, continuando a speculare su quei disgraziati uomini tirati in salvo e procurando infondati allarmismi e paure tra le popolazioni interessate all’accoglienza. Vengono denunciati “speculatori senza scrupoli che si ostinano a negare o minimizzare i gravi rischi per l’ordine pubblico, la sicurezza e la sanità collettiva, oltre agli enormi costi dell’ operazione mare nostrum” e tutto questo succede a fronte di una vera e propria emergenza che, in realtà, sostanzialmente vede uomini in fuga dalla miseria, dalla guerra e scampati alla morte, in cerca di un futuro migliore e basta, ovvero verso altri paesi all’ infuori dell’ Italia. I gravi rischi per la sanità pubblica? A oggi nessun pericolo riscontrato, ad eccezione di qualche raro caso di malattia della pelle curabile nel giro di qualche giorno. “Cosa dire allora del prezzo che i cittadini siracusani stanno pagando per il benessere effimero portato dalle industrie con malattie e morte” – così come si legge in un comunicato  fatto circolare dalle comunità parrocchiali augustane a Pasqua, volantino che ha fatto imbestialire alcuni partiti politici. Non l’avessero mai scritto, dicono i buonisti, e in effetti quel manifesto ha provocato una immediata reazione contro gli esponenti del clero, e non solo quello locale, stante a quanto ci si permette di evidenziare nell’altro vistoso manifesto apparso in Piazza Duomo di Augusta, in pieno centro, in risposta allo stampato delle comunità parrocchiali, addirittura contro il Vaticano colpevole di destinare “al terzo mondo solo il 7% dei miliardi incassati con l’otto per mille”. Mi permetto allora di rincarare la dose e aggiungere: clero colpevole di essersi impegnato in prima fila con una schiera di liberi cittadini e libere associazioni, ad arte definite dai soliti contestatari “lobby del caro immigrato”,  di avere prontamente assistito i profughi e continuato la loro opera umanitaria?

E pensare che gli uni e gli altri, in Italia si chiamano tutti fratelli!

  Giuseppe  Tringali

TOUR CASTELLI FEDERICIANI

DSCN0903AUGUSTA – Dal  14 al 25 novembre, dello scorso anno, fu effettuato un tour federiciano con destinazioni leggermente diverse dal tour che si effetuerà quest’anno, dal 7 al 17 maggio. La volta precedente, le cronache dei giornali davano notizia di un finanziamento di circa 2 milioni di euro, quale costo dell’operazione. A distanza di 6 mesi, si ripropone un tour, leggermente diverso nelle tappe, sperando perlomeno che vi sia stata una riduzione di costi. Oggi, una ventina di  persone in tutto abbiamo atteso circa un’ora prima di varcare il cancello del castello-rudere, poiché l’ingresso è avvenuto alle ore 9.50, e la pericolosità e l’instabilità non ci ha consentito di visitarlo neppure interamente. Che senso può avere questo tour culturale, finanziato coi soldi pubblici, se poi non viene pubblicizzato? Perché viene definita “visita guidata”, un percorso di appena  50 mt, vista la pericolosità della struttura? Quanto costerà quest’anno ai contribuenti siciliani il tour federiciano? Dal novembre 2013, settimana della visita guidata, con la presenza dell’allora assessore ai BB.CC. della Regione Sicilia, Sig.ra Maria Rita Sgarlata, ad oggi nulla è cambiato, nè all’interno del Castello Svevo di Augusta, dove non si è effettuata neanche un pò di pulizia, né all’esterno,  dove i rovi hanno addirittura invaso la stradina che dal Palco della musica conduce alla Porta Spagnola, nascondendola. Tutto in stato di assoluto abbandono. La prossima volta, se possibile, evitate la tappa ad Augusta, perché noi cittadini ci vergogniamo!

  Mimmo Di Franco

AL “PICCOLO”, SERATA MUSICALE CON IL TENORE ALDO PLATANIA

DSC01013AUGUSTA – Sabato 3 maggio al Teatro Stabile “Piccolo” di Augusta, grande successo ha riscosso il tenore Aldo Platania ritornato, dopo una prolungata assenza per soggiorno all’estero, nella sua amata Augusta. Platania si è esibito in un repertorio classico con una buona performance che è stata più che apprezzata dal  pubblico, ridotto per l’occasione, considerato che i posti della saletta erano soltanto una trentina ed erano stati prenotati già da tempo. Pubblico che, pur se variegato, si è rivelato abbastanza attento e competente.  La professionalità del presentatore, conduttore della serata, prof. Giorgio Casole, che ha avuto modo di intrattenere i presenti anche con la recita di proprie  vecchie poesie in dialetto e non, l’accompagnamento alla tastiera del M° Salvo Passanisi e la compartecipazione improvvisata del baritono Marco Zarbano, culminata nell’interpretazione, in duetto con il tenore, del più conosciuto dei pezzi italiani, “O sole mio”, hanno   creato un’atmosfera magica, degna della gloriosa tradizione augustana. Nel dignitoso scenario, che pur nel “Piccolo”, riproduceva con il palchetto, con il panorama di fondo rappresentato da nobili edifici augustani e con tendaggi vari gli elementi essenziali del teatro, le dolci ed armoniose  note di “Memory” del M° Passanisi hanno riportato alla memoria degli astanti le immagini, i suoni e canti dei tempi aurei di Augusta, del famoso cineteatro “Kursaal” con l’avvicendarsi delle migliori compagnie teatrali e voci italiane del tempo; la ristrettezza dell’ambiente ha ricreato quel calore, senso di socialità e di comunità che contraddistingueva  l’affollatissima sala del Cine “Impero”….. Alla fine della serata tutti soddisfatti e arricchiti per aver assaporato briciole di arte, cultura, ma.. quanta nostalgia, quanti bei ricordi di un glorioso passato,  forse sconosciuto alle nuove generazioni augustane. Occorre creare un ponte fra quest’ultime e le vecchie generazioni per assicurare la continuità delle tradizioni con  i contenuti storici e culturali, e va rivolto un sincero “grazie” ai gestori del “Piccolo” che, in tal senso, credo stiano impiegando il massimo impegno.

     Gaetano Gulino

36 ANNI DALLA MORTE DI ALDO MORO

moro 1Moro 2Ricade oggi l’anniversario della morte di Aldo Moro. Giurista e uomo politico, nasce a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916. Dopo avere ricoperto l’incarico di professore di diritto penale all’università di Bari (1948), presidente (1939-42) della FUCI e del Movimento Laureati Cattolici nel 1945-46, deputato per la Democrazia Cristiana alla Costituente, deputato nella 1^ legislatura repubblicana e nelle successive, sottosegretario per gli Affari Esteri nel ministero De Gasperi (1947-48), ministro di Grazia e Giustizia (1955-57), ministro della Pubblica Istruzione (1957-59), nel 1959 Aldo Moro viene eletto segretario della D. C.. Il suo incarico di segretario del partito fu caratterizzato da un distacco dalle destre estreme, verso l’autonomia dal comunismo. Moro fu rapito a Roma, in via Fani, da un commando delle Brigate rosse (BR) e, di fronte al drammatico evento, cui seguì da parte delle BR la richiesta di rilascio di brigatisti prigionieri e di un riconoscimento politico, organi di stampa e mondo politico si divisero tra fautori e avversari della trattativa, mentre caddero nel vuoto autorevoli appelli alla clemenza, tra le quali quelli del papa e del segretario generale del­l’ONU. Il 9 maggio 1978, fu fatto rinvenire dalle BR il cadavere dello statista nel portabagagli di un’auto in via Caetani a Roma.

 In alto, nelle foto del 6 giugno 1967, l’uomo politico in visita ad Augusta.

AUGUSTA SNOBBA SALVINI

Il segretario della Lega Nord  solo con un pugno di seguaci: gli altri erano  poliziotti e giornalisti e operatori televisivi

salviniAUGUSTA.  Possiamo definire la giornata di lunedì 5 maggio 2014 una giornata storica per Augusta? In un certo senso sì. In mattinata  ha fatto la sua apparizione alla vecchia darsena il capo della Lega Nord, Matteo Salvini, eurodeputato, che ha colto l’occasione per propaganda elettorale gratuita tuonando contro gli sbarchi dei migranti e contro l’euro. L’occasione ghiotta gliel’ha offerta la trasmissione di punta del mattino di RAITRE, Agorà, condotta da  Gerardo Greco, corrispondente da New York fino a qualche tempo fa.  Salvini è venuto da solo, accompagnato da un pugno di seguaci della provincia di Catania che, poverini, ignari di uomini e cose di Augusta, hanno catapultato Salvini alla darsena vecchia, mentre l’inviata di Agorà attendeva il successore di Bossi nell’area della nuova darsena. Vicini alla postazione televisiva avevano preso posizione alcuni cittadini di Augusta noti per vari motivi: fra  questi l’arciprete Palmiro Prisutto che, probabilmente, in cuor suo sperava di dire la sua, come, probabilmente lo speravano altri. Niente da fare. L’unico intervistato per Agorà è stato Salvini  che ha ricordato come l’operazione “Mare Nostrum” costi all’Italia  una barca  di soldi, scagliandosi, ancora una volta, contro la moneta  unica. Alla vecchia darsena Salvini è stato aspramente contestato da Mimmo Di Franco, amministratore di “Augusta su facebook”.

   Giorgio Càsole 

AUGUSTA/ I GIOVANI DEL LEO CLUB ILLUSTRANO MONUMENTI E BELLEZZE AI LORO COETANEI

studentAUGUSTA. Il Leo Club , presieduto da Celine Villino, hanno organizzato il terzo incontro dedicato al progetto “Visite nei territori”, dei Leo Club della IV Area Operativa del Distretto 108 Yb di cui è delegata la socia Albera Romano. La presidente Celine Villino, unitamente ai suoi soci, ha guidato per le via della città i Leo dei club viciniori illustrando ai partecipanti il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico. L’attività ha visto impegnati tutti i soci del club in questo delicato compito di “Cicerone”. La giornata è iniziata con la visita della chiesa di San Domenico dove i ragazzi sono stati accolti dal presidente della commissione comunale per il piano di studi di storia patria, Giuseppe Carrabino che nel dare il benvenuto agli ospiti si è congratulato per l’iniziativa e si è poi soffermato sulla storia della chiesa e sui dipinti che la impreziosiscono. Successivamente i ragazzi si sono recati al museo della Piazza Forte dove sono stati ricevuti e poi guidati dal direttore, Antonello Forestiere, che  si è soffermato a illustrare i vari cimeli di guerra custoditi. Nel corso della giornata i ragazzi hanno ammirato: la Porta Spagnola, il castello federiciano, Piazza Castello e il palco della musica. Nel pomeriggio si sono recati a visitare le  ex saline, il Faro Santa Croce e dal promontorio del Tauro hanno potuto ammirare lo “Sbarcatore dei Turchi”. A conclusione della giornata i soci del club ospitante hanno avuto il piacere di regalare ai partecipanti  alcune pubblicazioni sulla Città di Augusta.

 V.C.

ALDO PLATANIA, UNA VOCE FANTASTICA

Ha tenuto un concerto da solista nella sala “Piccolo” dello “Stabile”con l’intrattenimento di Giorgio Càsole

 DDDAUGUSTA. Il brano d’esordio, “Passione” di Libero Bovio Aldo Platania l’ha dedicato alla sua bella compagna rumena, Alessia, attualmente lontana. Lo ha fatto dalla sala “Piccolo” dell’associazione “Teatro stabile di Augusta” diretta da Mauro Italia, presieduta da Maria Napoli.  Ci sono stati spettatori venuti persino da Acireale per ascoltare e applaudire vivamente il loro beniamino, Aldo Platania, tenoreaugustano di origini catanesi,  dalla voce possente e dalla dizione chiara, che ha voluto dedicare ai suoi estimatori un concerto di canzoni napoletane e romanze e arie senza tempo, accompagnato dal pianista Salvo Passanisi: una carrellata di canzoni da “Passione”, appunto, fino a “Tu che m’hai preso il cor, titolo d’una celebre romanza tratta dall’operetta “Il paese del sorriso” di Franz Lehar. Più d’ un’ora di spettacolo cucito dagli interventi di Giorgio Càsole, che ha svolto non tanto la funzione dui presentatore, presentando i brani, con alcune note sui brani stessi, ma svolgendo la funzione di vero intrattenitore , interagendo con il pubblico e interpretando propri testi poetici. Lo spettacolo s’è concluso con un fuori scena imprevisto, l’interpretazione di “O sole mio”da parte di Aldo Platania  in duo con il giovanissimo baritono Marco Zarbano.

Lina Solarino – nella foto, da sin. Salvo Passanisi, Giorgio Càsole, Aldo Platania, Marco Zarbano