Il segretario della Lega Nord solo con un pugno di seguaci: gli altri erano poliziotti e giornalisti e operatori televisivi
AUGUSTA. Possiamo definire la giornata di lunedì 5 maggio 2014 una giornata storica per Augusta? In un certo senso sì. In mattinata ha fatto la sua apparizione alla vecchia darsena il capo della Lega Nord, Matteo Salvini, eurodeputato, che ha colto l’occasione per propaganda elettorale gratuita tuonando contro gli sbarchi dei migranti e contro l’euro. L’occasione ghiotta gliel’ha offerta la trasmissione di punta del mattino di RAITRE, Agorà, condotta da Gerardo Greco, corrispondente da New York fino a qualche tempo fa. Salvini è venuto da solo, accompagnato da un pugno di seguaci della provincia di Catania che, poverini, ignari di uomini e cose di Augusta, hanno catapultato Salvini alla darsena vecchia, mentre l’inviata di Agorà attendeva il successore di Bossi nell’area della nuova darsena. Vicini alla postazione televisiva avevano preso posizione alcuni cittadini di Augusta noti per vari motivi: fra questi l’arciprete Palmiro Prisutto che, probabilmente, in cuor suo sperava di dire la sua, come, probabilmente lo speravano altri. Niente da fare. L’unico intervistato per Agorà è stato Salvini che ha ricordato come l’operazione “Mare Nostrum” costi all’Italia una barca di soldi, scagliandosi, ancora una volta, contro la moneta unica. Alla vecchia darsena Salvini è stato aspramente contestato da Mimmo Di Franco, amministratore di “Augusta su facebook”.
Giorgio Càsole