AUGUSTA SNOBBA SALVINI

Il segretario della Lega Nord  solo con un pugno di seguaci: gli altri erano  poliziotti e giornalisti e operatori televisivi

salviniAUGUSTA.  Possiamo definire la giornata di lunedì 5 maggio 2014 una giornata storica per Augusta? In un certo senso sì. In mattinata  ha fatto la sua apparizione alla vecchia darsena il capo della Lega Nord, Matteo Salvini, eurodeputato, che ha colto l’occasione per propaganda elettorale gratuita tuonando contro gli sbarchi dei migranti e contro l’euro. L’occasione ghiotta gliel’ha offerta la trasmissione di punta del mattino di RAITRE, Agorà, condotta da  Gerardo Greco, corrispondente da New York fino a qualche tempo fa.  Salvini è venuto da solo, accompagnato da un pugno di seguaci della provincia di Catania che, poverini, ignari di uomini e cose di Augusta, hanno catapultato Salvini alla darsena vecchia, mentre l’inviata di Agorà attendeva il successore di Bossi nell’area della nuova darsena. Vicini alla postazione televisiva avevano preso posizione alcuni cittadini di Augusta noti per vari motivi: fra  questi l’arciprete Palmiro Prisutto che, probabilmente, in cuor suo sperava di dire la sua, come, probabilmente lo speravano altri. Niente da fare. L’unico intervistato per Agorà è stato Salvini  che ha ricordato come l’operazione “Mare Nostrum” costi all’Italia  una barca  di soldi, scagliandosi, ancora una volta, contro la moneta  unica. Alla vecchia darsena Salvini è stato aspramente contestato da Mimmo Di Franco, amministratore di “Augusta su facebook”.

   Giorgio Càsole 

AUGUSTA/ I GIOVANI DEL LEO CLUB ILLUSTRANO MONUMENTI E BELLEZZE AI LORO COETANEI

studentAUGUSTA. Il Leo Club , presieduto da Celine Villino, hanno organizzato il terzo incontro dedicato al progetto “Visite nei territori”, dei Leo Club della IV Area Operativa del Distretto 108 Yb di cui è delegata la socia Albera Romano. La presidente Celine Villino, unitamente ai suoi soci, ha guidato per le via della città i Leo dei club viciniori illustrando ai partecipanti il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico. L’attività ha visto impegnati tutti i soci del club in questo delicato compito di “Cicerone”. La giornata è iniziata con la visita della chiesa di San Domenico dove i ragazzi sono stati accolti dal presidente della commissione comunale per il piano di studi di storia patria, Giuseppe Carrabino che nel dare il benvenuto agli ospiti si è congratulato per l’iniziativa e si è poi soffermato sulla storia della chiesa e sui dipinti che la impreziosiscono. Successivamente i ragazzi si sono recati al museo della Piazza Forte dove sono stati ricevuti e poi guidati dal direttore, Antonello Forestiere, che  si è soffermato a illustrare i vari cimeli di guerra custoditi. Nel corso della giornata i ragazzi hanno ammirato: la Porta Spagnola, il castello federiciano, Piazza Castello e il palco della musica. Nel pomeriggio si sono recati a visitare le  ex saline, il Faro Santa Croce e dal promontorio del Tauro hanno potuto ammirare lo “Sbarcatore dei Turchi”. A conclusione della giornata i soci del club ospitante hanno avuto il piacere di regalare ai partecipanti  alcune pubblicazioni sulla Città di Augusta.

 V.C.

ALDO PLATANIA, UNA VOCE FANTASTICA

Ha tenuto un concerto da solista nella sala “Piccolo” dello “Stabile”con l’intrattenimento di Giorgio Càsole

 DDDAUGUSTA. Il brano d’esordio, “Passione” di Libero Bovio Aldo Platania l’ha dedicato alla sua bella compagna rumena, Alessia, attualmente lontana. Lo ha fatto dalla sala “Piccolo” dell’associazione “Teatro stabile di Augusta” diretta da Mauro Italia, presieduta da Maria Napoli.  Ci sono stati spettatori venuti persino da Acireale per ascoltare e applaudire vivamente il loro beniamino, Aldo Platania, tenoreaugustano di origini catanesi,  dalla voce possente e dalla dizione chiara, che ha voluto dedicare ai suoi estimatori un concerto di canzoni napoletane e romanze e arie senza tempo, accompagnato dal pianista Salvo Passanisi: una carrellata di canzoni da “Passione”, appunto, fino a “Tu che m’hai preso il cor, titolo d’una celebre romanza tratta dall’operetta “Il paese del sorriso” di Franz Lehar. Più d’ un’ora di spettacolo cucito dagli interventi di Giorgio Càsole, che ha svolto non tanto la funzione dui presentatore, presentando i brani, con alcune note sui brani stessi, ma svolgendo la funzione di vero intrattenitore , interagendo con il pubblico e interpretando propri testi poetici. Lo spettacolo s’è concluso con un fuori scena imprevisto, l’interpretazione di “O sole mio”da parte di Aldo Platania  in duo con il giovanissimo baritono Marco Zarbano.

Lina Solarino – nella foto, da sin. Salvo Passanisi, Giorgio Càsole, Aldo Platania, Marco Zarbano

MUORE IMPRENDITORE AUGUSTANO E LA BANDA INTONA “HAPPY DAY” E ’O SOLE MIO”

NEL  RICORDO DI BENITO PORROVECCHIO, CHE AMAVA LA MUSICA

PORROVAUGUSTA.  Dopo la messa funebre, i portantini che trasportano il feretro a spalla si fermano sul sagrato della chiesa madre, in Piazza Duomo. Sembra che si vogliano riposare. Non  è così. Stanno obbedendo a precise disposizioni. Infatti, già sul sagrato avevano preso posizione i componenti della banda cittadina Federico II e i coristi della corale Euterpe diretta da Rosy Messina Madonia. A un cenno di Rosy, la corale intona “Amazing grace”, un bellissimo canto cristiano, adatto ai funerali, utilizzato nelle chiese d’oltreoceano.  La salma in attesa  sul sagrato è quella del 73enne Benito Porrovecchio, imprenditore, titolare della SMAI srl, , originario di Riesi, che ha messo su qui ad Augusta una bellissima famiglia, con un maschio e tre figlie e un’azienda con circa 250 operai, che lui trattava come figli. Lo dice chiaramente uno di loro che , in un  pubblico discorso, ricorda la figura carismatica di Benito sopravvissuto a un ictus che lo colpì nel 2ooo. Naturalmente Porrovecchio andava fiero della famiglia, in particolar modo di Margherita diventata stilista di moda, specializzata nel disegnare cravatte. Anche una figlia legge commossala propria testimonianza d’affetto verso il padre che, fino all’ultimo, ha lottato e ha voluto sentirsi utile all’azienda e alla famiglia. Poi la corale Euterpe intona “Oh happy day” e la folla rimane basìta. “Happy day”, che vuol dire giorno felice, è un canto di gioia, di felicità, appunto, di allegria, cantato per celebrare un compleanno o altro avvenimento festoso, non adatto a un funerale, almeno secondo la nostra ottica tradizionale., non secondo, per esempio, i neri d’America, che cantano e ballano durante i cortei funebri, perché intendono bene l’idea cristiana secondo cui la morte è il passaggio verso la vita vera e, quindi, non può essere giorno di dolore. Per completare la “rappresentazione, che, evidentemente, dev’essere stata preordinata da Benito Porrovecchio, la banda musicale cittadina intona “’O sole mio”.  Addio, Benito. Ora fai parte dell’universo della musica e della luce perenni.

Giorgio Càsole  –  nel tondo, la figlia di Benito, Margherita Porrovecchio, stilista

AUGUSTA/ I “FANTASMI” DI EDUARDO A CITTA’ DELLA NOTTE IL 17 MAGGIO

maxresdefaultAUGUSTA. Sabato 17 maggio, l’associazione culturale “OFFICINA TEATRALE “ di Augusta, con la regia di A. Piazza, rappresenterà NELLA SALA CANNATA DI  Città della notte “Questi Fantasmi” commedia teatrale in tre atti di Eduardo De Filippo. In questa commedia dolce-amara, le cose non sembrano quel che sono: un gioco imprevedibile e complesso di sentimenti, un’ alternarsi di luci e ombre, di farsa e tragedia. Un lavoro teatrale costruito sull’ambiguità di Pasquale Lojacono, per la quale ambiguità alcuni critici hanno accusato Eduardo di essere stato influenzato dal relativismo pirandelliano, dovuta alla sua interpretazione del personaggio Ciampa ne” Il berretto a sonagli”. La morale della favola eduardiana è nella “tristezza” d’aver perso la chiave cpmunicativa, conseguenza del disagio sociale ed economico che si riflette sul rapporto di coppia. I fatti messi in scena non risolvono i dubbi, lo spettatore non saprà per certo se il protagonista, eroe o antieroe, innamorato o cinico, crede davvero ai fantasmi o approfitta della generosità dell’amante della moglie e uscirà dal teatro ponendosi la famosa domanda: “ma Pasquale Lojacono ci fa o ci è?” Del cast danno parte: Graziano Cavallino, Antonio Albanese, Enzo Ginetti, Mirko Birritteri, Attilio Piazza, Letizia Nucifora, Cristina Carpintieri, Franco Pattavina, Maria Grazia Coco, Mina Vattiata, Aldo Sirna, Marco Daniele e Clara Acireale. Corpo di ballo: Mirko Piazza, Andrea Piazza, Francesca Passanisi, Noemi Mirabella, Federica Mirabella, Giorgia Caramagno, Flavio Giustino, Federica Amore, Chiara Pagliaro, Federica Ravalli e Alessia Mituri. inoltre collaborano: Sebastiano Giardina, Stefano Janniello, Domenica Gianino, Graziella Di Benedetto, Anna Nucifora, Serena Di Dio, Pippo Corbino, Enzo Luglio, Alessia Piazza, Marzia Piazza e Francesco Ruta.

P. A.

AUGUSTA CALCIO A CINQUE RESTA IN SERIE A

ca5Augusta. Mercoledì 7 maggio, ore 11,30, salone di rappresentanza del palazzo di città. E’ visibilmente soddisfatto Giovanni Santanello, presidente dell’Augusta calcio a cinque. All’ingresso del salone saluta gli ospiti che arrivano alla spicciolata. All’interno c’è la squadra al completo. Si sta per celebrare la vittoria della squadra che è riuscita a rimanere in serie A, nonostante una serie di difficoltà incontrate durante la stagione agonistica. Una delle difficoltà più significative è stata quella dell’impossibilità, per un certo periodo, di allenarsi all’interno del Palajonio che, per volere dei commissari Librizzi Cocciufa e Puglisi, è stato destinato a ospitare settecento migranti minori. Prima di dare l’avvio alla breve e austera cerimonia, Santanello attende che sia presente il contrammiraglio Roberto Camerini, comandante di Marisicilia. Solo quando viene avvertito che Camerini è impegnato a Porto Empedocle per la questione dei migranti, Santanello rompe ogni indugio e si attende solo qualche minuto perché si presentino le commissarie Librizzi e Cocciufa. Prende la parola Maria Carmela Librizzi che ringrazia Santanello e la squadra perché hanno dato e danno lustro alla città. Santanello ringrazia la commissione straordinaria perché ha capito le esigenze dello sport e ha deciso di non utilizzare più il Palajonio per i migranti, ha ringraziato la Marina Militare perché ha concesso la palestra Stampanone per far continuare gli allenamenti alla squadra e, dopo altri ringraziamenti protocollari a istituzioni e persone la cerimonia si è conclusa. Ora Santanello  e i suoi possono programmare la stagione ventura.

Giulia Càsole