AUGUSTA/IL PORTO TURISTICO BLOCCATO.“CROCETTA, SE CI SEI, BATTI UN COLPO!”

fazioAUGUSTA.  L’iter progettuale e autorizzativo è durato ben quindici anni. Nei Paesi normali sarebbero considerati tempi biblici. In Italia, no di certo.  La Sicilia fa parte dell’Italia.  Augusta è in Sicilia.    Augusta, in provincia di Siracusa,  ha un porto enorme, con fondali in grado di ospitare le petroliere di ultima generazione, un porto che ospita navi militari e no,  un  porto che  dovrebbe essere considerato il porto della Sicilia orientale. Ciò che non hanno capito, mi correggo,  non hanno voluto capire i catanesi e nemmeno i siracusani, accecati dal vieto campanilismo. Becero campanilismo  di cui dovremmo vergognarci non solo perché siamo nel terzo millennio dopo Cristo, ma perché , se non superiamo quest’ottica ristretta, non potremo mai essere presi sul serio dai vertici dell’Unione Europea. Oltre a questo porto militare e commerciale, Augusta ha anche un golfo ampio e  tranquillo, tale da poter ospitare un attrezzato porticciolo turistico, un porto turistico come quello realizzato in tempi da record a Marina di Ragusa. Che cosa c’è di diverso qui ad Augusta? Di diverso c’è il padrinato politico. E i quattrini. Ad Augusta c’è chi ha pensato al porto turistico. È un imprenditore che ha già un’attività  nel porto commerciale. E’  l’augustano  Alfio Fazio (nella foto), presidente della COMAP , un’azienda con sede a Priolo, che opera nel porto di Augusta.

L’idea gli è venuta nel 1998,  quando erano lontani i tempi di profonda crisi che stiamo ora vivendo, in tempi in cui, cioè, il porticciolo turistico poteva apparire un investimento e un’occasione di lavoro per un po’ di gente locale, gente che non sarebbe costretta a emigrare. Fazio   espose la sua idea ad altri e li associò nell’impresa. Capitali privati, dunque, da investire per produrre ricchezza. Certamente era, ed è, un progetto che potrebbe far bene alla città, anche per la tutela del monumento simbolo, qual è il castello svevo, per evitare che crolli a mare,. Com’è rovinato il rivellino di Porta Quintana. Dopo  una lunghissima attesa, ecco, finalmente, la sospirata ultima firma: quella del 2governatore” siciliano Lombardo, che, addirittura, nel maggio 2012, venne ad Augusta, per rendersi conto de persona del sito, “Cala Madonna del  Carmine”, sottostante a Piazza Madonna delle Grazie.    Respiro di sollievo di Fazio, sorrisi di qua e di là, strette di mano, brindisi augurale, speranza di occupazione per cinquanta persone circa nel cantiere e nell’indotto per tre anni, poi di piena occupazione per una ventina a lavori conclusi.  Nell’estate del 2015 vedremo sbarcare i primi diportisti. Con questa speranza Fazio e i suoi soci  si erano congedati da Lombardo. Illusione.  Prima del 2015 sono sbarcati a frotte, e continuano, i migranti , con il loro fardello di disperazione e di minori,  minori a carico dei contribuenti augustani. I lavori per realizzare il porto turistico non sono iniziati. A distanza di quasi due anni, l’imprenditore ha perso due soci e rischia di perderne, così come rischia di perdere il finanziamento delle banche. In tempi in cui trovare il lavoro è  come vincere un terno al lotto, un imprenditore viene fatto soffrire. Come? Ce lo dice lui stesso in questa lettera-aperta che egli  si augura venga letta dal presidente Crocetta: “Dopo un iter durato molti anni, finalmente, nell’ormai lontano maggio 2012, il governatore Lombardo  firmò L’Accordo di programma” per la realizzazione del porto di Augusta. Si pensava che, nell’arco  di qualche mese potessero incominciare i lavori; pertanto, l’imprenditore iniziò i preparativi per la realizzazione degli stessi, ma, sfortunatamente, cadde il Governo Lombardo. I furono le elezioni che portarono alla nomina del presidente Crocetta e, dopo vari solleciti per sapere quando sarebbe stato pubblicato l’Accordo di programma, ci hanno fatto sapere che si aspettava il certificato antimafia. Che, dopo sei mesi, finalmente arrivò. Ci viene ora riferito che erra tutto già pronto, ma si è in attesa da quattro mesi. “ Alfio Fazio si augura vivamente che l’articolo venga letto da Crocetta e che, soprattutto,  metta una firma su un pezzo di carta. In casso contrario l’imprenditore agirà in modo diverso. Noi pubblicheremo il risultato di quest’impresa.  “Presidente Crocetta, se ci sei batti un colpo.

Giorgio Càsole

AUGUSTA/IL PORTO TURISTICO BLOCCATO.“CROCETTA, SE CI SEI, BATTI UN COLPO!”ultima modifica: 2014-02-15T09:12:05+01:00da leodar1
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