“Cuntrasti”, mostra personale del fotografo Andrea Cimino, tra gli eventi della settima edizione di SHORTini.


shortini film festival,augusta,augustanewsAUGUSTA
– In occasione della settima edizione di “SHORTini Film Festival”,  ad Augusta dal 2 al 4 agosto 2013,a cura dell’associazione “QuattroTerzi”, nel salone del Circolo Unione di Piazza Duomo,  la personale fotografica “Cuntrasti” di Andrea Cimino, un’esposizione di scatti rappresentativi di una Sicilia che rifiuta di lasciarsi raccontare sotto forma di semplice immagine fotografica.  La mostra, attraverso gli occhi di un giovane fotografo, svela gli aspetti più intimi di una terra.

Ammaliati dalla danza del bianco col nero, in equilibrio tra i chiaroscuri del gioco della luce con le ombre, assistiamo a una sorta di yin e yang fotografico che ci narra gli aspetti negativi e positivi di un territorio dalle tante contraddizioni. Andrea Cimino racconta una storia, ogni suo scatto è in realtà una sequenza lenta di immagini energiche e vibranti, una lotta senza vinti tra il bianco e il nero, che più si oppongono l’un l’altro, più si ritrovano in ineluttabile simbiosi. Un artista che contempla rispettoso la forza dirompente del suo mare, i colori tenui e pigri della sua campagna, l’azzurro abbacinante suo cielo, trasformati e rielaborati con sensibilità rara in un’assenza di colore dalle infinite sfumature. Da buon fotografo domina con l’obiettivo la natura e la modella a proprio piacimento. Si intravede negli scatti di Cimino il fotogramma dei suoi pensieri. In maniera del tutto personale questo fotografo affida il suo messaggio agli scatti, per donarlo poi agli osservatori.  Andrea Cimino nasce ad Augusta il 25 Luglio 1979. Consegue la laurea in Giurisprudenza alla facoltà degli Studi di Catania, coltivando parallelamente l’interesse per la musica e la scrittura. La passione per la fotografia, nata durante l’adolescenza, prende forma nei primi progetti in seno ad eventi culturali e spettacoli teatrali. Realizza gallerie tematiche a favore di associazioni no profit, ed opera attivamente anche nel settore pubblicitario. Il pubblico ha già avuto modo di apprezzarne l’opera in numerose esposizioni, tra cui: “Accesso Vietato” a cura di Augustaonline e A.P.F., Augusta (SR), Maggio 2010; “1 Anno di APF”, Palazzo del Comune – Augusta (SR), Dicembre 2011; “Foto di Strada”, inserita in “SHORTini Film Festival”, Augusta (SR), Agosto 2012; A.P.F. “Rebatour 2012” Reba Project Space, Brucoli (SR), Agosto 2012. 

AUGUSTA, PARCHEGGIATORI ALLA… FAME

parcheggiatori.pngAUGUSTA. “I governanti  hanno un bel dire quando ti esortano a inventarti il lavoro, loro che ricevono  stipendi e pensioni  d’oro. Chi, come me, davvero s’è” inventato” un lavoro,  è costretto a morire di fame”. Chi si sfoga così è Giuseppe Ternullo, parcheggiatore in regola con la legge, presidente di una locale cooperativa di parcheggiatori che  in quest’estate del 2013  vive una vita molto magra, per non dire che fa addirittura la fame. Perché? “Perché negli anni scorsi racimolavo qualcosa trasferendomi, al monte,  nell’area  del faro e custodivo le auto parcheggiate in un’area privata, data in affitto al Comune. Il Comune da due anni non ha versato quattrini ai proprietari del terreno e, quindi, quest’anno io sono rimasto senza lavoro perché  gli automobilisti sono stati autorizzati dai commissari straordinari del Comune  a parcheggiare sulla piazza del Faro,  visto che non c’era alcuno spazio per le auto. Io sono rimasto qui  in un’ area della  villa comunale dove, di solito,d ‘estate vengono quattro gatti e di costoro c’è gente che mi dà appena venti centesimi o, addirittura, nulla.”  La frase non è buttata lì per suscitare compassione. Corrisponde al vero, come possiamo constatare durante l’intervista, quando, a un certo momento, Ternullo  ci lascia per andare a riscuotere , si allontana di poco e, sùbito dopo, ritorna con la mano desolatamente vuota. Poiché chi scrive ha assistito distintamente alla scena,  può affermare che Ternullo non ha inscenato nessun esercizio  di presti digitazione. Se riflettiamo sul fatto che a Catania i parcheggiatori, in genere abusivi, vi guardano storto se date loro cinquanta centesimi, che dovrebbero corrispondere alle mille lire di una volta, ma non è così,    non possiamo far altro che solidarizzare con Giuseppe Ternullo,che, oltre vent’anni fa, s’è “inventato” questo lavoro e ora vuol vivere una vita dignitosa.  Certo, se si fosse previsto un parcheggio al Faro!. Ma, oggi, chi ha interesse a difendere le ragioni di Ternullo e degli altri cittadini?

Giorgio  Càsole   

SPETTACOLARI GIOCHI DI LUCE PER “CARMINA BURANA” AL TEATRO ANTICO DI TAORMINA CON LA REGIA E SCENOGRAFIA DI ENRICO CASTIGLIONE

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TAORMINA“Carmina Burana” come non li avete mai visti. Sì, perché l’esecuzione programmata al Teatro Greco di Taormina per l’8 e il 12 agosto (alle 21,30) prevede che il capolavoro musicale di Carl Orff sia esaltato scenicamente da spettacolari giochi di luce, “orchestrati” dalla sapiente scenografia e regia di Enrico Castiglione.  L’appuntamento fa parte del cartellone della stagione lirica e di balletto diretta dallo stesso Castiglione, che si conferma così il motore primo che fin dal 2007 muove nella Perla dello Jonio gli eventi legati al grande teatro musicale come alla grande danza e ai grandi appuntamenti sinfonico corali.La nuova produzione di “Carmina Burana” vedrà il rinomato Coro Lirico Siciliano, diretto da Francesco Costa, con i solisti Francesca Rubino (soprano), Salvo Di Salvo (baritono) e Alberto M. Munafò (controtenore), quest’ultimo presidente dell’ensemble.  Torna così alla ribalta una realtà corale che – grazie alla “Norma” allestita da Castiglione a Taormina lo scorso anno – ha conosciuto la definitiva affermazione, tornando quest’estate in luglio al Teatro Antico con “Rigoletto” e conquistando al contempo le più importanti “piazze” della Sicilia. La possente partitura di Orff vedrà altresì alla ribalta l’Orchestra del Festival Euro Mediterraneo, diretta dalla prestigiosa bacchetta di Luiz Fernando Malheiro.Rappresentata la prima volta nel 1937 a Francoforte sul Meno, “Carmina Burana” è una cantata scenica concepita per la rappresentazione e basata – com’è noto – su testi poetici medievali. Per la qualità musicale e la spettacolarità dell’allestimento, l’esecuzione al Teatro Antico di Taormina è un’occasione da non perdere per immergersi nella coinvolgente dinamica della composizione.

 Il soggiogante prologo, costruito sull’invocazione alla Dea Fortuna, anticipa le diverse sezioni dell’opera in cui si celebrano via via l’aspetto lieto primavera, lo spirito dei canti goliardici, la fanciulla e il suo amore, per approdare nel finale alla ripresa del coro iniziale alla Fortuna. La celeberrima creazione dà voce così a diversi personaggi, ognuno emblema delle “sorti” individuali: capolavoro di un musicista che parla ancora oggi a ciascuno di noi.I Carmina Burana, in programma l’8 e il 12 agosto, saranno abbinati ad un altro straordinario evento: l’atto unico Cavalleria rusticana, protagonisti due stelle della lirica come il soprano Daniela Dessì (Santuzza) e il tenore Fabio Armiliato (Turiddu), in coppia sulla scena e nella vita. Il cast annovera ancora nomi di spicco come il baritono Alberto Gazale (Alfio) e i mezzosoprani Giuseppina Piunti (Lola) e Maria José Trullu (Mamma Lucia). La regia e le scene, ancora di Enrico Castiglione, puntano sul simbolo cristiano e religioso della Croce, sinonimo di sacrificio e passione-sofferenza, mentre i giochi cromatici dei costumi di Sonia Cammarata si ispirano alle ceramiche siciliane. Anche per Cavalleria saranno impiegati il Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa e l’Orchestra del Festival Euro Mediterraneo diretta da Luiz Fernando Malheiro.

   Caterina Rita Andò

JOE CONFORTE, L’ITALOAMERICANO DEVOTO A SAN GIUSEPPE INTERVISTATO DA GIORGIO CASOLE

joecigar240x192.jpgNato ad Augusta, ma americano d’adozione, fu il primo uomo a farsi autorizzare dagli uomini di governo per aprire nel Nevada il “Mustang Ranch”, ovvero il primo casino legalizzato d’ America. La sua storia inizia nel 1926 ad Augusta, dove egli vive fino al 1937, anno in cui perde la madre, per trasferirsi a Boston con il padre, esportatore di vini dalla Sicilia in America, assieme ad altri due dei suoi tre fratelli. Ma al giovane e ambizioso Joe, Boston proprio non piace  e così un giorno decide, con appena 20 dollari in tasca, di partire a New York per iniziare a vivere il suo “sogno americano”, dapprima vendendo frutta al mercato. Un anno dopo, ci troviamo nel periodo della guerra, il giovane Joe trova alloggio assieme a due tedeschi in una casa a Los Angeles, riuscendo persino a evitare di farsi annotare negli elenchi americani, insomma una  sorta di “extracomunitario senza permesso di soggiorno”, come lo definiremmo oggi. Di lì a poco occupa un negozio lasciato libero dai giapponesi, costretti ad abbandonare il Paese per via dell’inasprimento dei rapporti con gli Stati Uniti. Più tardi, il giovane Joe combatterà sull’isola di Guam per l’esercito americano, per poi ritrovarlo a San Francisco, in veste di tassista, intento a trasportare soldati verso i bordelli clandestini, ed è probabilmente in quei luoghi che Joe Conforte idealizza i suoi primi importanti progetti. Intanto, prima di diventare il “re dei bordelli”, alcuni guai con la giustizia: nel 1959 tenta di estorcere del denaro ad un procuratore distrettuale, mentre quattro anni dopo finisce dietro le sbarre per via di un’ evasione fiscale. E’ nel 1955 che Joe Conforte, non avendo ancora grossi mezzi di sostentamento, inizia la sua vera e propria “ascesa al successo”, mustang.jpginventando dapprima il “bordello itinerante”, vere e proprie case di appuntamento montate su quattro ruote, sulle roulotte. Fu così che, dopo anni passati in strada, decide di spostarsi in Nevada per mettere su, nel 1971, assieme alla moglie Sally, il “Mustang Ranch”, visto che la contea di Storey Country, luogo scelto da Conforte per la sua attività, gli concedeva la licenza per gestire il primo bordello legale degli Stati Uniti. Oggi, la prostituzione è legale in dieci delle diciassette contee dello stato del Nevada. Ed è in quel periodo che Joe sente il bisogno di tornare ogni anno in Italia, il suo paese natìo, per ringraziare San Giuseppe, il santo al quale è tanto devoto, in occasione della tradizionale asta che si svolge ad Augusta il 19 marzo. Ma le avversità non tardano ad arrivare e il 22 maggio 1976 viene coinvolto nel processo per la morte del pugile argentino Oscar Bonavena, con alcuni gravi indizi a suo carico: una pallottola vagante e la moglie Sally, scopertasi amante del pugile; nel 1977 lo ritroviamo ancora una volta in carcere per evasione fiscale, mentre nel 1991 Joe è costretto a vendere su e-bay il Mustang Ranch per un milione e mezzo di dollari e fuggire per motivi di evasione fiscale di fretta in Brasile, dove ancora lì egli vive. Oggi Joe Conforte, alla tenera età di 87 anni gestisce un ristorante, con un nuovo sogno nel cassetto, che non è più il sogno americano, bensì il “sogno italiano”, cioè tornare ad Augusta in attesa di vedere legalizzata la prostituzione in Italia e, chissà, costruire centri di recupero per tossicodipendenti con i fondi ricavati dalla tassazione.  

   Giuseppe Tringali

 

RIPRESE DI ANTONIU DIMITRI – SERVIZIO DI GIORGIO CASOLE