La crisi portuale ad Augusta

AUGUSTA, PER MANCANZA DI UN UOMO UNA NAVE NON FA BUNKERAGGIO

 

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 AUGUSTA. Enzo Leone, titolare d’un’agenzia marittima nel porto di Augusta, è imbufalito: “Abbiamo lavorato una settimana intera per non guadagnare nulla, con la beffa di aver perso lavoro, denaro e credibilità nei confronti dei nostri clienti. Questa è l’ennesima volta che navi programmate per il bunkeraggio vengono cancellate dalla Esso per mancanza “dell’omino” al pontile che non consente l’ormeggio delle bettoline. Il porto di Augusta perde introiti e lavoro, ma soprattutto la credibilità rispetto a servizi che fornisce da sempre e che finiranno per essere forniti da porti concorrenti”. Questa l’amara denuncia di Enzo Leone,  titolare di un’ agenzia marittima nel porto di Auguta, che è stato costretto a subire una giornata da incubo e che ha visto annullato tutto il lavoro programmato con professionalità. Una situazione  dovuta, pare, al mancato coordinamento interno alla raffineria ESSO. Problemi logistici legati alla gestione del personale interno con addetti in malattia, in ferie o non reperibili. Si parla da decenni del rilancio della rada di Augusta, poi accade che simili “incidenti” non fanno altro che allontanare navi e clienti verso altri approdi dove i servizi di bunkeraggio sono più celeri e meno costosi. Una situazione nota a tutti gli addetti ai lavori e agli enti preposti che, però, non trova soluzioni credibili. Quando accadono simili episodi,  chi subisce le conseguenze immediate sono gli agenti coinvolti, ma a lungo termine è lo stesso porto che subisce una nomea indelebile. Nel momento di massimo allarme sociale, a causa dei migliaia di persone in cassa integrazione o licenziati, alla Esso si ferma l’attività  di bunker per mancanza di personale. Questo il colmo della vicenda che apre molti interrogativi. L’agente ha così scritto una lettera agli armatori danneggiati dal mancato servizio e per conoscenza a Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Federagenti, Esso SpA Roma. Come sono andati i fatti secondo l’agente “Come da programma, la programmazione della Esso ha voluto sapere prima di mezzogiorno le posizioni delle navi, in modo da approntare il programma e comunicarlo al capo turno, affinché venisse organizzato tutto (ormeggio, personale al pontile e quant’altro) in modo che la bettolina venisse caricata. Il comandante di quest’ultima aveva quindi dato prontezza alla Esso.Unico dubbio le condizioni metereologiche che nei giorni scorsi erano pessime. Il capo turno non dava ancora il permesso all’ormeggio alla bettolina della Ciane Anapo. Lo stesso responsabile ha chiamato il capo turno della Esso per avere il fonogramma.  Costui ha risposto che non c’era personale disponibile al pontile e pertanto non poteva autorizzare l’ormeggio per l’ora prevista, forse neanche per l’indomani .Risultato di tale situazione ,fuori da ogni normale logica di impresa, perdita di introiti sia per la raffineria Esso che per l’agente, con gravi conseguenze per l’operatività delle unità che sono state costrette all’attesa. ” Il comandante Francesco Frisone della Capitaneria di porto,   ha commentato :”Si è trattato di una temporanea disfunzione della Raffineria Esso. Una rara concomitanza di eventi legata a personale in ferie e in malattia. La Esso ci ha garantito che il disservizio non accadrà più in futuro”. Rimane il fatto che qualcuno è rimasto danneggiato da tale “disfunzione”,bisognerà capire come la multinazionale ESSO tenterà  di porre riparo ai danni d’immagine.

  D.C.

La crisi portuale ad Augustaultima modifica: 2011-07-06T08:35:00+02:00da leodar1
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