SETTE MEDAGLIE ALLA CANOTTIERI CLUB NUOTO AUGUSTA AL XXII FESTIVAL DEI GIOVANI DI RAVENNA

 

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Sullo sfondo del parco dei divertimenti di mirabilandia l’ 1, 2 e 3 luglio si e’ svolto sul bacino della standiana di Ravenna il “XXII festival dei giovani” manifestazione remiera che quest’anno ha avuto la partecipazione record con 1349 giovani atleti (tra gli 11 e 14 anni) in forza a 136 societa’ .

Il settore giovanile della canottieri club nuoto,  malgrado tutto (ricordiamo che questi giovani si allenano ormai da 5 mesi a Siracusa in attesa di tornare a fare canottaggio ad Augusta), ha conquistato 7 medaglie, 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi classificandosi  al 50° posto. Le due vittorie, sono state conquistate da Sebastiano Galoforo nel singolo olimpico allievi ”c”,  da Salvatore Contento e Giuseppe Cipriani nel doppio allievi ”c”. gli argenti sono arrivati da Sebastiano Galoforo e Savatore Contento nel singolo 7,20 allievi ” c”  e da Luca Dettori nel singolo allievi “b”, bronzo per Giuseppe Cipriani nel singolo 7,20 allievi “c” e da Matteo Licata e Luca Dettori nel doppio allievi “b”.

Complessivamente si puo’ considerare positiva l’esperienza fatta da Beatrice Prato, Alberto Pedalino, Alessandro Ferraguto, Stefano Tringali, Sebastiano Greco, Matteo Sciacca , Giuseppe Urso che hanno partecipato nelle rispettive categorie ottenendo risultati soddisfacenti.

Questi 12 atleti componenti la squadra  agonistica, insieme a quelli non agonistici del settore giovanile della canottieri club nuotourlano, di tutto fiato, la voglia di voler continuare a fare  sport nella propria città, uno sport  sano,   leale   e   aggregante.

Nonostante questi risultati,  purtroppo, i giovani talenti soffrono, a loro dire,  la condizione < di non essere riconosciuti dai loro concittadini perchè>, continuano, < si ha la netta sensazione che Augusta  sia apatica, assente, per l’ennesima volta sorda …….  cieca….   e muta>.

 

canottieri club nuoto augusta

Muscatello Augusta: politici allo scontro per un ospedale da prendere in cura

Le rotture politiche e l’opinione del cittadino

 

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AUGUSTA. Sabato 3 luglio: nuova assemblea sull’ospedale nell’aula magna, denominata teatro comunale, organizzata dal comitato cittadino che sibatte con vigore per evitare la chiusura o il ridimensionamento del Muscatello. Ho partecipato da uditore all’assemblea cittadina e sono rimasto più indignato che mai. Ho assistito alla sola passerella politica dove tutti hanno criticato,  ma nessuno ha proposto; tutti e dico tutti (anche chi si erge a paladino della verità) hanno detto menzogne battibeccandosi fra loro. Ho apprezzato l’umiltà di De Benedictis, parlamentare regionale,  che è stato l’unico “reo” ad affrontare la cittadinanza mentre altri non si sono neanche presentati. Personalmente non so nulla sull’incontro che Pippo Gianni (dal ruolo che riveste) doveva avere con l’assessore Russo a Roma (preannunciato da lui più di un mese fa) e a tal riguardo speravo in una sua delucidazione. Ho assistito anche a una “rottura” fra il consiglio comunale e il coordinamento cittadino. A mio avviso l’unico intervento sensato è stato quello dell’ impiegata dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Francesca Mercurio, che ha focalizzato il problema con specifiche domande alle quali puntualmente nessuno ha risposto. A questo punto mi chiedo a quale Santo bisogna rivolgersi visto che invece di ricucire abbiamo rotto con tutti. Ovviamente le mie sono considerazioni personali e spero vivamente in delle smentite; vorrei tanto che qualcuno mi dicesse che ho sbagliato tutto e che abbiamo fatto un passo avanti per la salvaguardia del nostro ospedale.

           Santo Anfuso

La crisi portuale ad Augusta

AUGUSTA, PER MANCANZA DI UN UOMO UNA NAVE NON FA BUNKERAGGIO

 

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 AUGUSTA. Enzo Leone, titolare d’un’agenzia marittima nel porto di Augusta, è imbufalito: “Abbiamo lavorato una settimana intera per non guadagnare nulla, con la beffa di aver perso lavoro, denaro e credibilità nei confronti dei nostri clienti. Questa è l’ennesima volta che navi programmate per il bunkeraggio vengono cancellate dalla Esso per mancanza “dell’omino” al pontile che non consente l’ormeggio delle bettoline. Il porto di Augusta perde introiti e lavoro, ma soprattutto la credibilità rispetto a servizi che fornisce da sempre e che finiranno per essere forniti da porti concorrenti”. Questa l’amara denuncia di Enzo Leone,  titolare di un’ agenzia marittima nel porto di Auguta, che è stato costretto a subire una giornata da incubo e che ha visto annullato tutto il lavoro programmato con professionalità. Una situazione  dovuta, pare, al mancato coordinamento interno alla raffineria ESSO. Problemi logistici legati alla gestione del personale interno con addetti in malattia, in ferie o non reperibili. Si parla da decenni del rilancio della rada di Augusta, poi accade che simili “incidenti” non fanno altro che allontanare navi e clienti verso altri approdi dove i servizi di bunkeraggio sono più celeri e meno costosi. Una situazione nota a tutti gli addetti ai lavori e agli enti preposti che, però, non trova soluzioni credibili. Quando accadono simili episodi,  chi subisce le conseguenze immediate sono gli agenti coinvolti, ma a lungo termine è lo stesso porto che subisce una nomea indelebile. Nel momento di massimo allarme sociale, a causa dei migliaia di persone in cassa integrazione o licenziati, alla Esso si ferma l’attività  di bunker per mancanza di personale. Questo il colmo della vicenda che apre molti interrogativi. L’agente ha così scritto una lettera agli armatori danneggiati dal mancato servizio e per conoscenza a Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Federagenti, Esso SpA Roma. Come sono andati i fatti secondo l’agente “Come da programma, la programmazione della Esso ha voluto sapere prima di mezzogiorno le posizioni delle navi, in modo da approntare il programma e comunicarlo al capo turno, affinché venisse organizzato tutto (ormeggio, personale al pontile e quant’altro) in modo che la bettolina venisse caricata. Il comandante di quest’ultima aveva quindi dato prontezza alla Esso.Unico dubbio le condizioni metereologiche che nei giorni scorsi erano pessime. Il capo turno non dava ancora il permesso all’ormeggio alla bettolina della Ciane Anapo. Lo stesso responsabile ha chiamato il capo turno della Esso per avere il fonogramma.  Costui ha risposto che non c’era personale disponibile al pontile e pertanto non poteva autorizzare l’ormeggio per l’ora prevista, forse neanche per l’indomani .Risultato di tale situazione ,fuori da ogni normale logica di impresa, perdita di introiti sia per la raffineria Esso che per l’agente, con gravi conseguenze per l’operatività delle unità che sono state costrette all’attesa. ” Il comandante Francesco Frisone della Capitaneria di porto,   ha commentato :”Si è trattato di una temporanea disfunzione della Raffineria Esso. Una rara concomitanza di eventi legata a personale in ferie e in malattia. La Esso ci ha garantito che il disservizio non accadrà più in futuro”. Rimane il fatto che qualcuno è rimasto danneggiato da tale “disfunzione”,bisognerà capire come la multinazionale ESSO tenterà  di porre riparo ai danni d’immagine.

  D.C.