L’ amaro sfogo di un cittadino deluso!

 

politica,opinioni,lavoro,occupazione

 

opinioni, augusta, politicaHo avuto l’onore e la piacevole occasione di partecipare venerdì 13 maggio c.a., alla S. Messa presso la Chiesa di San Domenico durante la quale si faceva memoria di tale data che vide bombardata Augusta nel ’43, con 62 vittime nostri concittadini.

La navata era gremita, le autorità presenti, le associazioni concordi e soprattutto la presenza dell’ex-giovane Sig. Tommaso Cantone, oggi in età veneranda, completava il quadro.

Il Rev. Padre Gaetano Incardona ha, tra l’altro, mirabilmente ricordato l’inconscio gesto di questo dodicenne il quale, sbandierando un lenzuolo bianco, da una scogliera sul mare, chiedeva pace e il cessare la pioggia di bombe su Augusta.

Così fu … e oggi una medaglia al merito giustamente spicca sul suo petto, mentre i suoi occhi trapelano ancora qualche lacrima.

Per un po’ vengo contagiato da tanta commozione, finché nel corso della consueta forbita omelia del celebrante, ad un tratto, questa mi svanisce, ciò nel momento in cui viene dato l’annuncio che l’amministrazione comunale ha deciso di erigere un monumento simbolo nell’adiacente giardino dell’ex convento San Domenico, in memoria di quel tragico 13 maggio (monumento costituito da un blocco di pietra lava offerto da una nostra concittadina e da 2 icone trovate sotto la Chiesa di Gesù e Maria bombardata), affidando l’incarico di progettazione a …un architetto dell’Università di Catania.

Come mai, riflettevo, i nostri cari amministratori molto spesso dimenticano i loro

concittadini che hanno mandato i loro figli a scuola, dei sacrifici morali ed economici sostenuti dalle famiglie nel mantenerli lontani da casa?  

Come mai non è loro sfiorata l’idea che i nostri bravi giovani professionisti  gradirebbero più essere riconosciuti a “casa loro” e non si è pensato di  bandire un concorso di idee locali e progettazione tra i nostri professionisti augustani per

 lavorare ad una cosa “solo nostra”, per ricordare i “nostri morti”, la “nostra guerra”, “le nostre case distrutte”,

anziché decidere a priori di dare lavoro a un architetto catanese, senza volere per questo toccare meriti altrui?

Sono fortemente rammaricato per tutte quelle intelligenze offese,  spinte a cercare spazio altrove, al di là della porta spagnola, se non addirittura al di là dei confini; siete voi, cari nostri amministratori che perpetuate il detto: ”Nemo profeta in patria”!

Quante famiglie, oggi, potrebbero ancora considerarsi tali  se i loro figli non fossero stati costretti da voi e da chi vi ha preceduti, ad …emigrare …per trovare lavoro?

Forse ho capito male… forse non si è detto … E’ vero che è stata l’amministrazione comunale a decidere di dare l’incarico ad un insigne professionista di Catania? Oppure la decisione è della Sovrintendenza alle Belle Arti? Se così fosse ritiro la mia delusione perché so che tali questioni  spettano ai … lontani da noi. Grazie e gradisco ogni tipo di commento, specialmente da chi ci dirige e si definisce “dalla parte del cittadino”.

Ringrazio il sito che vorrà pubblicare questo mio appello e spero in qualche risposta in merito… perché le opinioni si possono ancora liberamente esprimere.

   Un cittadino deluso     

In alto,  il cortile del convento di San Domenico dove verrà eretto il monumento  – 

Rilascia un commento cliccando sulla scritta  Commenti   in basso a destra