AUGUSTA. A meno di un anno di distanza, e Augustanews ne rese ampia cronaca, la ex nave cisterna Basento veniva messa in disarmo presso la base della Marina Militare di Augusta. Successivamente con d.l. 31/12/2009 n° 209, veniva ceduta a titolo gratuito, alla Marina Militare dell’Ecuador.
Alcuni ufficiali di detta Marina, vengono immediatamente dopo, spediti in Augusta, col compito di provvedere alla verifica degli impianti e al ripotenziamento delle strutture della nave, per metterla in condizioni di affrontare la lunga e non facile navigazione verso l’Ecuador.
La nave, attraverso un’ accurata e programmata revisione sostenuta e minuziosamente seguita dai comandi tecnici di Navarm e di quelli dell’arsenale navale di Augusta veniva riportata in condizioni di poter affrontare, efficientemente, la traversata d’altura.
Qualche giorno fa, infatti, alla presenza dell’ambasciatore ecuadoregno in Italia, Geoconda Galan Castelo e del capo di stato maggiore dell’Armada Naval Ecuador, ammiraglio Lalama Fernandez Milton Alberto, la vecchia e rinnovata Basento, in un crescendo di suggestione e commozione generale, celebra la prima alzata del “Pabellon National de Ecuador”, assumendo il nuovo nome del leggendario re Atahualpa.
Gli ecuadoregni hanno voluto onorare il vascello col nome del tredicesimo e ultimo imperatore dell’impero Incas, Atahualpa, appunto.
Secondo i riferimenti storici, i conquistadore s spagnoli accusarono l’imperatore inca di avere ucciso il fratellastro, e poi d’avere trafugato e nascosto l’immenso tesoro degli Incas. Per tali motivi, fu condannato a morte per impiccagione: esecutado cruelmente por el metodo garrote.
L’unità navale, così rinnovata, inglobata nella flotta ecuadoregna assolverà importanti funzioni di approvvigionamento idrico nelle regioni più remote del Paese, e soprattutto verso le isole Galapagos, situate a 600 miglia dal continente americano, sopportando, ogni qual volta, il carico di 1200 tonnnellate di acqua potabile. E non solo questo, ma anche il compito di sostegno logistico alle unità da combattimento al fine di consentire una loro più lunga permanenza in mare.
La nave è stata affidata al giovane, ma esperto comandante Josè Guiyarro Peralta, con un equipaggio di 24 uomini e impiegherà circa 53 giorni di navigazione, prima di raggiungere il porto di destinazione di Guayaquil, toccando, a tappe, i porti di Cartagena (Spagna), le Canarie, Capo Verde e quindi costeggiando il Brasile e il Venezuela, attraversando il canale di Panama raggiungere così, la base navale di Guayaquil.
Il capo di stato maggiore Lalama, a nome del suo Paese , ha espresso significativi apprezzamenti alla marina militare italiana, alle maestranze e a quanti hanno contribuito, con la loro esperienza tecnica e consultiva, a portare a compimento il potenziamento della nave, latore di “ un messaggio di fratellanza, amicizia, solidarietà e cultura tra i due Paesi”, augurando al contempo, che la profonda tradizione marinara tra le due nazioni acquisti sempre più un duraturo legame.
Rivolgendosi, infine all’equipaggio in partenza, ha augurato buon vento e l’aiuto dell’Onnipotente, e che la soddisfazione dell’adempiuto dovere sia loro ricompensa più gradita.
La cerimonia si è completata con la consegna di una medaglia commemorativa, di dovuto riconoscimento, all’ammiraglio ispettore Dino Nascetti, all’amm. di div. Andrea Toscano, comandante di Marisicilia Augusta, e al contrammiraglio Andrea Licci, direttore dell’arsenale M.M. di Augusta, per il loro costante supporto prestato per il conseguimento dello scopo.
Un lungo e caloroso applauso, ha coronato lo svolgimento della cerimonia, mentre dall’equipaggio ecuadoregno schierato in perfetta uniforme bianca si levava, a coro, “SIEMPRE AL RUMBO LA NOBLE MARINA”.
Francesco Migneco