L’ 1 ottobre si è tenuta alla provincia un vertice tra l’azienda petrolifera Maxcom e rappresentanti politici della provincia, del comune e dell’ Asl 8 di Augusta per discutere ed eventualmente risolvere il problema segnalato da cittadini abitanti nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Augusta, i quali si sono più volte lamentati per la presenza di cattivi odori provenienti dai depositi costieri di proprietà dell’azienda petrolifera.
Per il momento, si è deciso di tenere tre registri, uno al comune, uno alla Maxcom e uno alla provincia, dove verranno annotate le date in cui si verificheranno tali “puzzolenti” episodi dovuti, stando alle dichiarazioni degli esperti in materia, alla naturale decomposizione di talune proteine a contenuto di zolfo.
Il registro del comune sarà gestito dai vigili urbani ai quali possono rivolgersi i cittadini per le loro future segnalazioni. I tre registri saranno periodicamente comparati e valutati dai competenti organi di controllo in attesa di impiantare nella stessa azienda un rivelatore che segnalerebbe automaticamente la presenza di questa “orribile” puzza, simile a quella emanata dalle uova marce.
Il progetto per l’ impianto di “prevenzione e controllo delle emissioni diffuse” derivanti dall’attività del deposito Maxcom di Augusta era già stato presentato il 10 luglio scorso. L’impianto, già testato in altre aree industriali ha prodotto notevoli risultati: un naso elettronico molto sensibile farà attivare il processo di abbattimento dei cattivi odori già a livelli di soglia odorifera più bassi di quelli percepibili dall’uomo. L’ ’impianto di deodorizzazione verrà realizzato in un paio di mesi, a totale carico dell’azienda, una volta ottenuta l’approvazione, si spera in tempi rapidi, da parte della provincia.
Giuseppe Tringali