EROGAZIONE ACQUA. FIGUCCIA (FI): A RISCHIO IN 52 COMUNI DEL PALERMITANO. SUBITO RIFORMA SISTEMA IDRICO

“Oltre cinquecentomila cittadini del palermitano rischiano di trovarsi senz’acqua a partire da domani. La Regione non ha infatti ancora sciolto il nodo sulla gestione delle reti idriche della provincia di Palermo, sino ad ora effettuata da Aps, Acque Potabili Siciliane, e per la quale la società Onda Energia, in trattativa con la Giunta, non sarebbe disposta ad accettare l’incarico. Una situazione a dir poco incredibile, sulla quale Palazzo d’Orleans ha il dovere di fare chiarezza, scongiurando l’interruzione del servizio. Serve una norma di riforma del sistema idrico, con la riconsegna delle reti ai comuni. Crocetta spieghi altresì come intenda tutelare i 202 lavoratori dell’ormai ex Aps, rimasti oggi senza un lavoro

ASSALTO DEI PRIVATI DEL SERVIZIO IDRICO PUBBLICO DEL SIRACUSANO

di  Francesco Ruggero, coordinatore di ”AaA” , Augusta agli Augustani

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AUGUSTA. Dopo il vuoto gestionale del servizio idrico, lasciato da SAI 8, una folla di pretendenti privati, sempre con più insistenza spingono per gestire il Servizio Idrico di quei Comuni della provincia i cui sindaci, assessori e consiglieri Comunali hanno privatizzato. E secondo AaA, il vero motivo che spinge le società private per accaparrarsi la gestione, è quello di impossessarsi di una parte di quel miliardo di euro di fondi pubblici Europei per la realizzazione dei impianti fognari, e non di fornire ai cittadini un servizio più economico e funzionale. Ma se ciò accadesse, il privato diventerà di fatto il NUOVO PROPRIETARIO A VITA della gestione del servizio idrico dei Comuni “ CONSENZIENTI “ di : Siracusa – Augusta – Buccheri – Floridia – Lentini – Noto – Pachino – Portopalo – Priolo e Solarino. La società privata che dovrebbe subentrare alla fallita SAI 8 potrebbe essere legittimata con un documento qualsiasi, purché sottoscritto da qualcuno che abbia titolo a rappresentare l’ATO di Siracusa. AaA, per evitare che quanto richiesto dal 97% dei Cittadini Siracusani con il Referendum sull’acqua del giugno 2011 sia disatteso, chiede al Giudice che segue la vicenda: di controllare se l’aumentato della tariffa del 13,50% imposto dai curatori fallimentari sia legittimo, dal momento che in altre parti d’Italia, questo aumento oscilla tra il 2 e il 4,1 %, cioè quattro volte in meno e se la curatela fallimentare, prima di effettuare i distacchi, abbia applicato l’articolo 7 del contratto, ovvero

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REFERENDUM TRADITI, VIOLATA LA DEMOCRAZIA

 downloadIl 20 novembre in IV Commissione Ambiente ARS si è concluso l’iter della legge “Disciplina in materia di risorse idriche” presentato dal Governatore Crocetta e dall’Assessore Marino l’11 giugno.  Un testo contraddittorio che contrariamente a quanto dichiarato in campagna elettorale non ripubblicizza l’acqua, che rimane un vago orientamento del governo, ma che rende possibili in realtà sia la prosecuzione delle gestioni affidate ai privati che nuove privatizzazioni, e che manca per l’ennesima volta, come fu già con i Governi Cuffaro e Lombardo, l’occasione di dare alla nostra regione una legge di riforma organica e complessiva della gestione delle risorse idriche. Il testo infatti consente la prosecuzione fino a scadenza del contratto 40ennale di Siciliacque, la S.P.A. creata nel 2004 da Cuffaro, per il 75%  in mano alla multinazionale francese Veolia, che in barba alla volontà popolare espressa con i Referendum del 2011, potrà continuare a gestire, a fare profitti e fare levitare le bollette dei siciliani per altri 31 anni. Di fronte al disastro lasciato sul campo dalle privatizzazioni il Governo non ha saputo dare risposta. Assistiamo oggi al paradosso di commissari liquidatori, è il caso di APS, che impongono ai Comuni di riprendersi in pochi giorni le reti a suo tempo consegnate al gestore oggi fallito, senza che questi abbiano il personale ne le risorse per gestire direttamente il servizio, scaricando di fatto sui Comuni e di conseguenza sui cittadini responsabilità che gravano invece sulla Amministrazione regionale.  Probabilmente se il Governo e l’Assessore avessero posto le condizioni  per una vera ripubblicizzazione delle acque, non saremmo oggi a rischio di sospendere l’erogazione idrica in decine e decine di comuni. Non vorremmo che nell’emergenza si profilassero, nuove soluzioni  “creative” contrarie alla indicazione ineludibile della maggioranza dei cittadini siciliani. Ancora una volta si scrive Acqua, si legge Democrazia.

   COMITATO PROMOTORE LEGGE DI INIZIATIVA POPOLAREPrincipi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”

AUGUSTA: ACQUA BENE INALIENABILE, PETIZIONE DI 7OO CITTADINI AI COMMISSARI GOVERNATIVI PERCHE’ IL SERVIZIO RITORNI AL COMUNE

ACQUA.jpgAUGUSTA. Nella sede del Movimento politico-culturale Augusta agli Augustani a cui, oltre  gli amministratori di Forum Acqua Bene Comune di Augusta e una rappresentanza  di cittadini, hanno partecipato i rappresentanti dell’associazione Progetto Difesa Consumatori ( PRODICONS ) nelle persone del presidente nazionale Vincenzo PATERNO e Ketty FALLICO.  Il coordinatore di AaA ha aperto la discussione portando a conoscenza dei presenti le decisioni prese durante la riunione di del Forum Acqua Bene Comune Regionale tenutasi il 26.10.2013 a Pergusa e di quella presso della confindustria di Palermo del 31.10.2013: – stato dei lavori della IV Commissione all’ARS riguardante il disegno di legge d’iniziativa governativa chiamata CROCETTA-MARINO riguardante la nuova normativa che dovrebbe sostituire quella abrogata con il referendum. Disegno di legge che chiarisce in modo inequivocabile come il Governatore abbia TRADITO IN TOTO gli elettori siciliani che lo hanno votato per il ritorno alla ripubblicizzazione dell’acqua. In Quanto, se sara approvata, lascia in essere i tre sistemi di gestione privato, misto e pubblico, non solo ma centrallizza il potere decisionale  su un’Ambito Territoriale Omogeneo ( ATO ) unico, che dovra’ essere gestito dai burocrati regionali e spoglia di qualsiasi forma di democrazia la materia, escludendo i consigli comunali , che sono i rappresentanti di tutti cittadini, e  interpellando soltanto alcuni sindaci.  – risultato del convegno presso l’associazione la sede della confindustria  di Palermo  sul tema della gestione del servizio idrico dai privati. Dove il nostro gruppo ha avuto la conferma inequivocabile che Crocetta , promette una cosa, ma ne attua l’esatto contrario, in quanto e’ intenzione del Governatore confermare la gestione del servizio idrico per altri 31 anni a Siciliacque socie francese che controlla il 0,75 del sevizio nella nostra regione. 

– La disponibilita’ del Deputato di 5 stelle Cancellieri, a presentare in parlamento  siciliano una mozione che ribadisce l’importanza dell’art. 40 della legge ….. che obbliga il Crocetta a trattare nelle commissioni e in parlamento prima la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal forum durante la legislatura Lombardo e’ solo successivamente quella d’iniziativa governativa. Nella riunione regionale del forum si e’ parlato, anche della situazione del siracusano unica isola felice e io ho avuto modo di illustrare al Presidente del Forum Acqua Bene comune gli ultimi risvolti della gestione idrica ad Augusta, dei diktat dei commissari e della petizione cittadina mediante la raccolta delle firme per il ritorno alla gestione comunale. In tale occasione si e’ concordato con Antonella di indire ad Augusta una assemblea cittadina sul tema ACQUA BENE INALIENABILE alla presenza dei sindaci siracusani RIBELLI e delle associazioni provinciali che da sempre ci sono vicine. Poi ha preso la parola il presidente del PRODICON che ha spiegato in modo dettagliato  il sistema tariffario che viene applicato dai gestori per l’acqua e dell’organo di controllo nazionale sulle tariffe. Si e’ parlato della dichiarazione di fallimento della SAI 8 attestata nella sua relazione dal Commissario regionale dell’ATO di Siracusa, del mancato rimborso del canone di depurazione, del perche’ la SAI ( nonostante sia stata dichiarata fallita continua IMPERTURBABILE a riscuotere le bollette idriche ed a compiere indisturbatamente atti di GUERRIGLIA URBANA a danno degli augustani, del debito di 800mila euro piu’ interessi e spese legali, che il Comune vanta nei confronti di Sai 8 per non aver pagato il consumo elettrico per la distribuzione dell’acqua, del falso problema sollevato dai Commissari circa l’impossibilità’ di attivare il servizio idrico comunale per mancanza di personale dal momento che tra gli impiegati dell’ex pozzo tre stelle e quelli che per 40 anni hanno gestito il servizio si possono attivare da 15 a 18 unita’ lavorative che hanno svolto nel passato questo servizio e quindi hanno esperienza di riscossione e gestione del servizio idrico, del danno erariale che potrebbe esserci nel caso la Sai 8 dovesse scomparire insieme alla cassa, danno che dovranno pagare non i cittadini ma chi ci sta’ attualmente amministrando. Si e’ paralto della disinformazione di alcuni giornalisti, da MILLE ANNI schierati con chi amministra, e del danno che in questi anni hanno arrecato alla collettivita’ alla quale e’ stata nascosta la verita’ sulla gestione fallimentare ventennale del PD che in questa citta’ ha amministrato prima con Gulino e poi con Carrubba, e di certi miei comunicati, non pubblicati o riportati in modo inessatto, che denunciavano e mettevano in guardia sulla cattiva gestione della cosa pubblica. Comunicati che se fossero stati pubblicati o tenuti in considerazione avrebbero CERTAMENTE evitato il COLLASSO FINANZIARIO – IL COMMISSARIAMENTO e la situazione di INDIGENZA che Augusta sta’ vivendo e continuerà a vivere chissà per quanti anni ancora. Si e’ parlato dell’abbassamento delle riserve di acque sotteranee che da quando vengono utilizzate dalle industrie di raffinazione ( per produrre un litro di benzina ci vogliono centinai di litri di acqua potabile )si e’ abbassato di 100 metri, riserve che per potersi rigenerare hanno bisogno di decine e decine di hanni. Riserve che un giorno potrebbero essere piu’ importanti del petrolio, in quanto domani l’ORO BLU chiamato acqua potrebbe essere la nuova fonte di ricchezza e di sopravvivenza dei popoli. E questo TESORO oggi
sotto l’indifferenza dei politici QUAQUARAQUA, ci sta venendo SOTTRATTO.  Si e’ parlato della mancanza delle opere d’urbanizzazione primaria di contrada Scardina e dei pericoli che ogni giorno corrono i residenti, in particolare i bambini che devono  percorrere la strada al buio col pericolo di essere investiti dalle macchine o assaliti dai cani. Si e’ parlato di raccolta differenziata, della gestione dei rifiuti soliti urbani, della mancanza di illuminazione in alcuni punti nevralgici della citta’, e delle endemiche problematiche che attanagliano da sempre la nostra citta’. Problematiche e che i commissari, per ora, non hanno in alcun modo affrontato ma che non devono e non possono essere piu’ rimandabili.  A concluso il coordinato di AaA che ha portato ha conoscenza dei presenti di aver raccolto, assieme alle associazioni piu’ di 700 firme e che appena saranno superate le mille si solleciteranno i Commissari a prendere una chiara e netta posizione sulla gestione dell’acqua.
Francesco Ruggero

 

AUGUSTA/RACCOLTA FIRME PER IL RITORNO DELL’UFFICIO IDRICO COMUNALE

 sai8-impianti.jpg AUGUSTA. Si è tenuta, nella  sede del Movimento Politico Culturale “Augusta agli Augustani”, la riunione del forum “acqua bene comune di augusta”, del direttivo dello stesso movimento e di cittadini che a vario titolo hanno voluto partecipare per il ritorno della gestione del servizio idrico integrato e dei lavori connessi al comune, a seguito della sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa n. 290 del 30.03.2011, a seguito della delibera del Commissario dell’ATO Idrico di Sr n. 12 del 3.7.2013 e con la quale é stata ritirata la Concessione-contratto stipulata con SAI 8 l’8.2.2008, e a seguito dell’ordinanza del Tribunale Amministrativo di Catania n. 01921/2012 del 25.09.2013. Si è discusso degli eventuali buchi finanziari pubblici e privati che l’attuale gestore del servizio SAI 8, potrebbe lasciare, quale l’eventuale mancato pagamento alle ditte private che hanno fornito a vario titolo servizi di supporto per la gestione, l’eventuale mancato pagamento all’ Enel dei consumi elettrici anticipati dal Comune di Augusta e che alla data del 15.04.2012 ammontavano a  € 818.659,16, oltre gli interessi, le spese legali per le diffide e le messe in mora sostenute dall’ Ente, senza voler considerare l’eventuale mancato pagamento alla Cassa Depositi e Prestiti dei mutui che l’Ente avrebbe contratto per l’acquisizione di impianti idrici e che al momento del passaggio di gestione sono stati girati alla Sai 8. Uno tra tutti l’acquisizione dell’ impianto acquedottistico denominato ” Pozzo Tre Stelle “, per il quale l’allora Sindaco e la sua maggioranza stipularono con la Cassa Depositi e Prestiti un mutuo ventennale dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2020, con pagamento rateale semestrale al tasso del 5,75 %, per un’ importo annuale pari € 102.407,09 e con la restituzione di € 2.048.141,78., Qualora l’impegno annuale fosse stato rispettato, il mutuo avrebbe dovuto essere in parte rimborsato. Si é discusso di chiedere ai Commissari di ritirare in autotutela la Deliberazione  di Giunta Municipale n. 26 del 01.06.2011 con la quale vennero consegnate alla Sai 8 i lavori di costruzione del depuratore acque reflue e di 1 stralcio del completamento della rete fognaria di adduzione al depuratore di Augusta. Infine, si è discusso ed approvato il documento di richiesta, da parte dei cittadini, del ritorno  alla pubblicizzazione dell’acqua bene comune di Augusta, anche per i vantaggi economici che il ritorno della gestione al comune potrebbe portare.                   

 Programmati una serie di incontri per discutere e approvare altre iniziative politico- amministrative da intraprendere per evitare che dopo la partenza dei Commissari,  la città  piombi in una situazione ancor più insostenibile.               

                   

      Francesco  Ruggero           

IL VALORE DELL’ACQUA, I LICEALI SI FANNO ONORE CON LE FOTO

 

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AUGUSTA. Monitoraggio delle risorse idriche sotterranee e interventi per il controllo dell’intrusione marina e per la riduzione dell’inquinamento da attività agricole: questo è il principale obiettivo che il progetto di ricerca “Moriso” ha presentato  durante un convegno indetto in occasione della giornata mondiale dell’acqua, a Ragusa. In questa occasione la mia classe, la II Ar del Liceo Classico e la IV A del Liceo Socio-psico-pedagogico, si sono recate a Ragusa per partecipare alla conferenza e per prendere informazioni, vista la nostra partecipazione al progetto Comenius “Water: the Spring of the life” 2011-2013.  “Il valore dell’acqua” è il titolo della conferenza, incentrata proprio sull’inquinamento dell’acqua, sulla quantità delle risorse idriche sotterrane, sulla qualità dell’eventuale acqua, potabile, prelevabile dai pozzi e sull’eccessivo utilizzo dell’acqua, in particolare nell’arcipelago maltese e nella provincia di Ragusa, la cui gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche è di fondamentale importanza per lo sviluppo socioeconomico.

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In questi territori, infatti, nell’ultimo decennio, il problema acqua non solo è quantitativo, ma soprattutto qualitativo. I fertilizzanti, i diserbanti e i pesticidi, adoperati dalle aziende agricole, si infiltrano nel terreno provocando così l’inquinamento delle falde. Inoltre, vi è anche un eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, soprattutto a Ragusa, dove non vi è restrizione dell’uso d’acqua, e nelle zone costiere, l’intrusione marina e perciò la salinizzazione delle falde. Secondo l’Ing. Vincenzo Corallo, della Provincia Regionale di Ragusa, la contaminazione delle acque non è dovuta solamente alle aziende zootecniche, e cerca di sensibilizzare in particolare i giovani, affermando che vi è la necessità di risolvere il problema con urgenza. Alcuni dati ci ricordano che a livello mondiale l’utilizzazione d’acqua è moltissima: una persona utilizza 30 litri di acqua al giorno: 5 per cucinare, 25 per lavarsi; una famiglia in Canada 350 litri, in Europa 165, mentre in africa solamente 20; la popolazione è cresciuta del 3%, mentre la richiesta di acqua del 6%; costo dell’acqua è 300 miliardi di dollari annui. Il problema acqua investe da vicino anche Malta, che in questi giorni se ne trova completamente privata. La scarsità d’acqua a Malta, è dovuta sia al clima, come quello siciliano, con piogge in inverno ed estati aride, sia alla grande densità demografica. Infatti, come ci riferisce l’ingegnere Manuel Sapiano della Malta Resource Authority, nella sua relazione, l’isola di Malta ha la densità di popolazione più alta d’Europa, 1200 ab./km quadrato (Italia 200 ab./km quadrato), perciò si ha meno acqua di quello che serve Si parla di circa 60 milioni di litri, quando se possiede solamente la metà. Per questo problema vi sono solamente due soluzioni: o ridurre il consumo o creare altre risorse. Per esempio, la mancanza di risorse spinge alla desalinizzazione delle acque, in modo da produrre abbastanza acqua per soddisfare il fabbisogno. Tuttavia, secondo Sapiano, “questa soluzione è troppo facile, e il problema c’è e rimane e non può essere risolto con la tecnologia”. Così, propone l’uso delle acque reflue. Inoltre, dice, si può operare sul livello delle case e ci sono diversi modi per il ridurre il consumo domestico, industriale e agricolo dell’acqua. Queste misure, importanti per la salvaguardia dell’acqua, un bene prezioso, possono in futuro essere adottate anche a livello mondiale poiché sia Malta che la Sicilia non sono isolate “ma fanno anche parte di un mondo, in cui di sprechi non sono pochi”. Interessanti sono stati anche i dati forniti dal dott. Giuseppe Spartà nella sua relazione riguardo il progetto Moriso, i cui powerpoint possono essere consultati nel sito http://www.moriso.it.

Infine, il convegno è terminato con la premiazione di ben cinque foto, tra le quali due della nostra scuola (Daniele Manzella, secondo posto e Francesca Boscarino il premio della critica), del concorso fotografico “Il valore dell’acqua”, indetto proprio in occasione della giornata mondiale dell’acqua.

Partecipare a questa conferenza, per me e per i miei compagni è stata un’occasione importante per capire i problemi riguardanti le risorse idriche e per apprendere come comportarsi in futuro, nel caso in cui, i problemi adesso affrontati da Malta e dalla Provincia di Ragusa, investano il nostro territorio.

Giorgia Spinali

Foto premiata di Francesca Boscarino – foto di D. Manzella

 

L’ ACQUA, IL BENE PIU’ PREZIOSO. PER CHI?

acqua.jpgDisavventura di una commerciante augustana di via Giovanni Lavaggi, che si vede staccare l’utenza dell’acqua  dalla Sai 8, per 2 volte nel giro di pochi mesi, per una morosità imputabile al vecchio proprietario dell’immobile. La commerciante amareggiata preannuncia l’intenzione di rivolgersi ad un legale per presentare un esposto e chiedere i danni per il disagi arrecati. “Per due volte nel giro di pochi mesi, lo scorso mese di ottobre prima e ora da circa una settimana – dice Giusy Amenta,  titolare di un noto atelier di mobili con annesso laboratorio di restauro – ci siamo visti mettere i sigilli ai contatori per una morosità di cui non siamo responsabili tanto che è imputabile ad un contatore che reca un numero diverso da quello della nostra utenza. Nel luglio del 1999 abbiamo acquistato i locali dove è ubicato il negozio. Abbiamo poi pagato regolarmente alla tesoreria comunale la somma richiesta a titolo di allaccio dell’acqua. Ora a distanza di 12 anni la Sai 8, che gestisce il servizio idrico, pretende da noi quanto dovuto dal vecchio proprietario. Già una prima volta ad ottobre, dopo il primo distacco dell’utenza, abbiamo prodotto ai responsabili dell’ufficio che cura i contenziosi la documentazione necessaria dalla quale si evince inequivocabilmente che siamo in regola con quanto dovuto per la fornitura all’utenza di cui siamo intestatari. Sembrava allora che la situazione si fosse definitivamente chiarita e ci erano state date dai funzionari della società concessionaria precise assicurazione in questo senso – commenta Giusy Amenta -. Invece con nostro rammarico lo scorso 7 dicembre siamo ripiombati in quello che ci sembra come un vero incubo. Si è presentato in negozio un operatore della Sai 8 che nonostante le nostre rimostranze ha provveduto a staccare l’utenza. Ora siamo davvero stufi ed indignati per questa situazione che ci arreca notevoli disagi. Sicuramente si tratta di un problema di mancata trasmissione di documentazione tra il Comune e la Sai 8, ma noi ci chiediamo che colpa abbiamo di tutto ciò? Abbiamo perciò deciso di rivolgersi ad un legale per far rispettare i nostri diritti”.
   G.C.

A CHI DOBBIAMO PAGARE LE BOLLETTE DELL’ACQUA?

16il porto _n.jpgAUGUSTA. Venerdì scorso, 28, i movimenti ambientalisti locali “AugustAmbiente”, Decontaminazione Sicilia” e “Forum provinciale per l’acqua pubblica” hanno inviato una formale, ma dura, lettera al sindaco di Augusta, Carrubba, per avere una risposta certa riguardo al problema del pagamento delle bollette per il consumo dell’acqua potabile. Potabile, si fa per dire, perché in realtà ad Augusta, come in quasi tutt’Italia, praticamente nessuno beve l’acqua che sgorga dal rubinetto. Siamo tutti dipendenti dall’acqua imbottigliata. Il che comporta uno spreco enorme di bottiglie di plastica, che dovrebbero essere riciclate dopo l’uso, e anche uno spreco di carburante e un aumento d’inquinamento e di possibili rischi d’incidenti a causa di tutti i mezzi pesanti che trasportano gl’ingenti quantitativi di queste bottiglie d’acqua, spacciate molto spesso per acque minerali e, invece non lo sono.

Ecco il testo della lettera al sindaco “Egregio signor sindaco, apprendiamo dalla stampa che l’Assemblea dei sindaci dell’ATO idrico avrebbe deliberato, con decisione unanime di tutti i presenti, di accertare quanto contenuto nella diffida firmata dal Presidente Bono e di risolvere, conseguentemente, il contratto con Sai8. Le chiediamo di accertarsi della notizia e ci rammarichiamo del fatto che Ella non abbia partecipato alla riunione in cui tale decisione sarebbe stata presa.

Se questa circostanza dovesse risultare vera, cosa di cui Le chiediamo comunque di assicurarsi personalmente, La invitiamo a segnalarci con pubblico manifesto le istruzioni a cui dovremo attenerci: se dobbiamo continuare a pagare le bollette a Sai8 (anche se la società sta gestendo un servizio idrico che non dovrebbe gestire), ovvero se dobbiamo pagare al Comune.

Nel caso di dover effettuare i pagamenti delle bollette direttamente alle casse comunali, La preghiamo, signor sindaco, di voler comunicare alla cittadinanza, mediante manifesti murali, il numero di conto corrente postale o coordinate bancarie a cui intestare il versamento e, al tempo stesso, La preghiamo di volersi attivare per far tornare pubblico, in tempi brevi, il servizio idrico comunale, come da noi sostenuto.

Acqua: il bene più prezioso

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Il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, comunica che il prossimo 24 aprile prenderà il via, in tutta Italia, la campagna di promozione referendaria per l’acqua pubblica, con raccolta delle firme.

 

L’acqua è bene essenziale che appartiene a tutti e nessuno può appropriarsene, né farci profitti. Anche ad Augusta l’acqua deve tornare pubblica.