AUGUSTA, CITTA’ DEPRESSA , NON MAFIOSA

CASOLE.jpgAUGUSTA. Le vicende riguardanti le indagini per addebitare responsabilità penali ai rappresentanti della cosa pubblica, con conseguente scioglimento del Consiglio comunale, hanno gettato un’ombra sulla città e sui suoi abitanti. Così, gli augustani si dicono increduli per essere tacciati come appartenenti a un Comune mafioso. A dar voce alle lagnanze della comunità è Giorgio Càsole, docente del Liceo Mègara e giornalista che da anni segue la storia e la politica cittadina. Nel ripercorrere l’iter che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale e alla nomina di tre funzionari per amministrare il Comune, Càsole sottolinea. «La misura estrema è arrivata, dunque. E come spesso accade, l’equivalenza è in agguato: Augusta = mafia. La città, nota per l’inquinamento più che per la sua base militare o, meglio ancora, per il suo grande porto, che dovrebbe rappresentare una risorsa per tutta la Sicilia, era salita, poco prima della notizia dello scioglimento, alla ribalta della cronaca per il caso dell’arciprete accusato di molestie nei confronti di una 21enne. Lo scioglimento del Consiglio era dietro l’angolo, ma non avevamo ancora la certezza. Abbiamo solo intuito la profonda depressione in cui è caduta questa comunità. E certamente non ce ne rallegriamo. Qualche giorno fa, un cittadino visibilmente risentito, mi ha detto: Noi non siamo mafiosi, siamo cittadini che stiamo pagando per questo malaffare, ma questa di Augusta mafiosa, come dicono i giornali, è un’infamia e qualcuno deve pur pagare. Già, un’infamia! E chi pagherà e quando e come per quest’infamia? ». Quello citato dal docente augustano è solo uno degli esempi di malessere diffuso tra la popolazione. Qualcun altro ha detto, conclude Càsole. «Ma non sarebbe stato meglio coinvolgere solo i veri sospetti, anziché sciogliere il Consiglio, gettando un’ombra pesante su tutta la città e provocando una paralisi politica di almeno 18 mesi? ».
A. S.

21/04/2013, LA SICILIA, p. 37

BOLLETTE SALATE: CHI PROTESTA E CHI FA DA SE’

bollette.jpgAUGUSTA. “Ormai la misura è colma, non si possono chiedere sempre sacrifici ai cittadini. Chi ha delle responsabilità, deve riconoscere che la causa di questi aumenti è dovuta alla manifesta incapacità di amministrare, quindi si chiedono, per correttezza nei confronti della cittadinanza che sta pagando e non per strumentalizzazione politica, le dimissioni immediate di tutto il Consiglio Comunale. Non si comprende come mai la Tarsu non debba essere pagata tenendo conto del numero dei componenti del nucleo familiare e non dei metri quadrati dell’immobile. Gestisco una pagina sul social network Facebook e i cittadini manifestano la rabbia di questo ulteriore incremento di tassa che, serve solo a coprire il deficit creato in questi anni dalle amministrazioni che si sono succedute. Il commissario straordinario di Augusta non può amministrare “alla Monti”, aumentando le tasse senza dare i servizi in cambio. Non vedo una città più pulita, non vedo una raccolta differenziata, i tombini restano otturati, i rifiuti ingombranti giacciono dappertutto, il randagismo permane” Chi parla così è Mimmo Di Franco, amministratore di un frequentato sito in un altrettanto frequentato socialnetwork. Di Franco si è fatto portavoce delle proteste di molti augustani che in questi giorni si sono viste recapitate bollette salatissime relative al consumo dell’acqua e alla raccolta dei rifiuti solidi urbani,la spazzatura, in parole povere. Si tratta di imposte comunali che Antonio La Mattina, commissario reggente ha chiesto al Consiglio comunale di aumentare, ottenendone l’assenso, rapidamente come altrettanto rapido è stato l’inoltro da parte della Puibliservizi, la società che ha la concessione per i tributi comunali. E’ la stessa società che recentemente ha mandato altre cartelle, che sarebbero “pazze”, per l’imposta ICI del 2007. Sarebbero “pazze”, cioè erronee, ma, intanto, devono essere i cittadini  a comportarsi da sudditi e a dimostrare d’aver pagato. Stanchi, i cittadini hanno inscenato una manifestazione di protesta in Piazza Duomo, nella mattinata di venerdì 22. Erano oltre cinquecento. Nel frattempo, in Viale Italia, la ventottenne  M. C. è stata  denunciata dai carabinieri per allaccio abusivo per sottrarre ad altri l’energia elettrica. Mentre scriviamo, non si sa se la donna abbia agito da sola o in compagnia. Forse lo ha fatto per non poter pagare la bolletta. Le sono stati concessi gli arresti domiciliari. Userà le candele?

  Giulia Càsole

L’ex ministro Salvo Andò prende la parola nella “scuola della democrazia”

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AUGUSTA – Giorno 6 febbraio 2013, presso il palazzo San Biagio in Augusta, si è tenuta una conferenza organizzata dal Liceo Classico “Mègara” e dalla fondazione Nuovo Mezzogiorno dal titolo “L’Italia è tutta da buttare via?”, primo dei quattro incontri previsti nell’ambito del Seminario di Studi  dal titolo “Scuola della Democrazia”. Ospite e relatore l’ex Ministro della Difesa Salvo Andò. Il progetto, organizzato e presentato dal professore Alfio Castro, docente di Storia e Filosofia del Liceo “Mègara”, è stato aperto dalla relazione della Dirigente Scolastica, professoressa Maria Concetta Castorina, entusiasta di aver aderito al progetto. A seguire, l’ingegnere Giovanni Ranno, rappresentante di Nuovo Mezzogiorno ad Augusta, ha sottolineato il fine del seminario come momento pubblico di riflessione sui valori della democrazia. Interessanti gli spunti di riflessione che il professore Andò ha elargito “a piene mani”: “la politica non deve essere un lavoro”, nel senso che “l’impegno politico a favore della collettività deve essere separato dalla normale attività lavorativa”, poiché nessuno dovrebbe intraprendere questa “carriera” mosso unicamente dall’intento di “lucrare”, ma dal desiderio di operare per il bene comune. In questa cornice, l’ex ministro sottolinea che “la lotta tra Partiti non deve essere un conflitto tra persone ma un confronto di idee”. A titolo di esempio, il professore Andò ha spiegato che “un tempo i partiti e le idee erano completamente estremiste (fascismo e comunismo), mentre ora ci troviamo con una moltitudine di partiti che dicono quasi le stesse cose, tuttavia non riescono a mettersi d’accordo perché mossi da individualismi personali”. E ancora il “vulcanico” ex-ministro ha affrontato il tema della cosiddetta “fuga dei cervelli”, intendendo quella triste consuetudine che vede i giovani laureati in cerca di occupazione all’estero, piuttosto che sul territorio nazionale. “Il miglior investimento è l’intelligenza, – ha detto – l’Italia non può contare unicamente su pochi comparti (ad esempio moda ed agroalimentare)”.  Il professore Andò sarà presente anche al prossimo incontro, previsto per il 4 marzo, in cui tratterà il tema “Vivere la cittadinanza”. In tale occasione sarà aperto un dibattito sui temi affrontati.

       Daniele Paradiso 

COSA VANNO CERCANDO VERAMENTE I GIOVANI D’OGGI?

La testimonianza d’una di loro e il ricordo di Pietro Taricone

taricone.jpgAUGUSTA.  Il XXI secolo si è aperto con un universo di nuove idee, nuove problematiche, nuove tecnologie, scoperte scientifiche e letterarie ma anche come un secolo che ha stravolto le nuove generazioni. È piacevole ascoltare i racconti della giovinezza dei miei nonni, le passeggiate interminabili, i sorrisi genuini, i vecchi giochi nel cortile di casa, il profumo di un’aria pulita. Bastava pochissimo, perfino un paio di biglie o noccioline, per strappare un sorriso ai ragazzi di un tempo. In questi anni mi sto accorgendo come, invece, i giovani siano sempre insoddisfatti, delusi, quasi scontenti della vita che fanno. Facciamo un passo indietro fino a sessant’anni fa : non esistevano cellulari, motorini di nuova generazione, smartphone, tablet, televisione, per non parlare di tutti quegli effetti tridimensionali che catturano i ragazzi che navigano su internet, ciattano sui social network e si lasciano manipolare da tutti coloro che stanno al di là degli schermi tentando di creare nuovi “mostri”… e oggi? Già un ragazzino di quattordici anni possiede tutto eppure è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Così si arriva ai sedici – diciassette anni ricercando l’impossibile e, la maggior parte dei ragazzi, avendo tutto, si rifugia nell’alcol, nella droga, alla disperata ricerca di nuove emozioni. Le famose stragi del sabato sera sono un chiaro esempio di questo terribile fenomeno. Quanti ragazzi innocenti alla guida di un mezzo vengono a da giovani ubriachi, drogati che perdono il senno in discoteche e pub! Si comincia con una sigaretta, poi un cocktail, poi due..fino ad arrivare con una bottiglia in mano commettendo errori che ti segneranno per tutta la vita. Mi preme molto questo fenomeno poiché ormai siamo veramente pochi a estraniarci da questo mondo losco, ingannevole che, a mio parere, non porta a nulla di positivo. Spesso mi sono sentita quasi esclusa perché preferivo un bicchiere di coca cola a una bottiglia di superalcolico. Ma questo è solo uno dei tanti diversivi trovati dai giovani d’oggi per fuggire dalla realtà. Altro nuovo svago sono gli sport estremi: paracadutismo, bungee jumping ecc. Nulla in contrario a questi sport che vengono dapprima collaudati, provati da sportivi esperti, tecnici e con adatti sistemi di sicurezza. Ma sono comunque sport rischiosi, si può sempre spezzare una corda o in base al carattere e alle attitudini di una persona si può sbagliare anche un minimo dettaglio per rimanere colpiti a vita. Ricordo il caso di Pietro Taricone, uno showman della nostra televisione, un ragazzo solare, felice, padre di due splendidi bambini amato da una donna meravigliosa. Per puro capriccio, voglia di nuovo, non oso immaginare perché cercasse nuove emozioni, provò il paracadutismo; non una, non due o tre volte ma pian piano diventò per lui un vero e proprio sport. Fu così che un giorno, collaudati tutti gli attrezzi si lanciò da quel maledetto aereo, il paracadute non si aprì e si schiantò al suolo morendo ad appena 35 anni.  Immagino il dolore della famiglia, dei genitori, dei figli che cresceranno senza un padre che torni a casa la sera con quel sorriso stanco, ma felice di essere di nuovo in famiglia. Purtroppo, non sono solo uno o due i casi di morte dovuti a questi sport estremi. Non saprei rispondere esattamente alla domanda “Cosa vanno cercando i giovani d’oggi?”. Penso che molti risponderebbero la felicità, il divertimento, nuove avventure. Ma ora vorrei scagliare una freccia a favore di tutti quei ragazzi cresciuti con sani valori che si impegnano per raggiungere ottimi obiettivi per migliorare la nostra società. “Non siamo gioventù bruciata, gioventù passiva” questo è il motto di molti ragazzi che fanno parte dell’associazione Italia Nostra di cui io stessa faccio parte. È una realtà grazie all’azione di circa cento giovani che non desiderano altro che migliorare la loro città; la loro felicità risiede nel fatto di essere ricchi di idee, iniziative, fantasia e aver trovato un modo per poter esprimere le loro capacità. Il mio augurio è che sempre più giovani possano riscoprire il valore di uno sguardo, un sorriso sincero e genuino e condurre una campagna che porti alla dissoluzione di fenomeni come l’alcol, la droga, la ricerca di avventure nuove e pericolose per ritornare a una vita intrisa di sani princìpi.

 

Letizia Carrabino – Nella foto,  Pietro Taricone con la moglie

MANTO STRADALE AD AUGUSTA? UNA GRUVIERA!

MANTO STRADALE.jpgAUGUSTA.  Ultimamente sui quotidiani che riguardano Augusta si riportano notizie di incidenti di motociclisti causati da una cattiva manutenzione del manto stradale, i pronto soccorsi ospedalieri registrano lesioni e traumi da parte di giovanissimi motociclisti; è difficile segnare un confine di responsabilità tra la guida maldestra e l’asfalto che presenta grossolane irregolarità tra buche e spaccature. Se dovessimo rappresentare con delle foto le condizioni delle strade augustane si farebbe prima a fotografare i tratti di asfalti ben tenuti (che sono veramente pochi). Al nostro Comune quotidianamente pervengono denunce e segnalazioni da parte di cittadini che sono vittime accidentali, subendo danni alla propria persona o danneggiando il proprio mezzo di trasporto, rompendo un cerchione in una buca o prendendo una storta semplicemente perché una piastrella di un marciapiede che fa da trabocchetto mentre si mette il piede sopra. La responsabilità della manutenzione delle strade comunali riguarda l’Amministrazione comunale e il dirigente dell’Ufficio Tecnico. In alcuni Comuni di eccellenza in Italia (ovviamente il nostro Comune è lontano anni luce per essere definito tale) gli Uffici Tecnici operano un monitoraggio delle strade, con cadenza periodica, in modo che si possa segnalare in tempo dove serve un intervento di manutenzione per non aggravare lo stato del manto stradale. Spero in un futuro miglioramento in quanto anche io possessore di uno scooter e vivo questa situazione drammatica in prima persona.

    Ettore Italia

LA DECENZA DEL MERCATO RIONALE DEL “GIOVEDÌ”

GIOVEDI.jpgAUGUSTA  – Non si rivanga la scelta politica del trasferimento del “mercato del giovedì” dalla trafficata zona di Contrada Fontana a quella attuale di via Bruno Buozzi. Ma ci attardiamo a raccogliere gli sfoghi dei residenti angustiati sia dal rumore e dalla difficoltà e disagio di trovare il cancello d’ingresso al condominio ostruito, ma soprattutto a rilevare l’igiene ambientale, per cui è bene definire il contesto “una questione di decenza”. In particolare ci riferiamo all’indecoroso e strafottente comportamento dei bancarellari di frutta e verdura e, soprattutto, dei pescivendoli. I primi accumulano per terra scarti di ogni sorta di verdure e frutta avariata, in modo decisamente trascurato e disinvolto mentre, almeno, dovrebbero essere contenuti in appositi contenitori e non essere dispersi nello spazio circostante. I secondi, cioè i titolari dei banchi del pesce, non risparmiano di sciorinare per terra l’acqua di sciacquio che a rivoli si disperde nel suolo. Il lezzo, il cattivo odore, i miasmi che esalano, restano sospesi nell’aria che ne diventa una vergognosa costante, sottoponendo i residenti dei condomini che fronteggiano la piazza a respirare aria putrida e maleodorante che permane per tutta la settimana. Infatti, il “giovedì” successivo, la musica ricomincia, sotto l’indifferenza generale, sicché il malcostume da lanzichenecchi si ripete aggravando oltremodo il già compromesso sistema ecologico. Non sono da meno tutti gli altri ambulanti che, alla fine della fiera, lasciano per terra in abbandono ogni sorta di rifiuto, scatole, imballaggi e carte che, nelle giornate ventose svolazzano allegramente per ogni dove. Sempre in tema di igiene, va però sottolineato che il malcostume va in parte attribuito anche ai proprietari di cani che a tutte le ore del giorno lasciano fare i bisogni ai loro animali nella stessa piazza, e se è vero che gli ambulanti lasciano in uno stato pietoso la piazza dopo aver svolto i propri affari, è altrettanto vero che alle sei di mattina, quando alzano gli ombrelloni e approntano i loro banconi, devono fare gli slalom fra gli escrementi, frutto di una settimana di “depositi”. Si badi, questa non è una discriminazione sulle povere bestiole che comunque devono assecondare le proprie esigenze fisiologiche, piuttosto è la segnalazione dell’inciviltà di molti dei loro “padroni” che, incuranti dell’altrui libertà di andare in giro senza dover incorrere in una sudicia “calpestata” non pensano nemmeno di dotarsi di paletta e sacchetto per rimuovere le feci appena confezionate (cosa abbastanza normale in cittadine un pochino più civili della nostra). Sarebbe il caso, visto che la disciolta precedente amministrazione, sebbene sollecitata, non ha posto mano al problema, di un preciso intervento del Commissario Straordinario al Comune Dr. La Mattina. In primo luogo, interessasse l’Ufficio Igiene e Sanità a controlli e verifiche circa lo stato di igiene dell’insediamento e contestualmente emettere provvedimenti e condizioni in ordine al corretto uso dello spazio pubblico da parte dei titolari/assegnatari, stroncando, al contempo, atteggiamenti e comportamenti manifestamente incivili, al fine di impedire lo sversamento nell’area in questione di scarti di merce e acque di risulta dal trattamento del pesce. Non da meno, durante la settimana, dovrebbero essere effettuati controlli su chi porta a spasso il proprio cane, per verificare il possesso, a seguito, di mezzi e strumenti per rimuovere gli escrementi dei loro animali. Confidano i residenti che qualcosa si muova e che non stiano, oltremodo, ad aspettare ancora per chi suona la campana. Insisteremo su queste pagine sino a quando ai residenti della zona non sarà restituito il legittimo diritto di fare una sana passeggiata nei dintorni senza il rischio di fare lo slalom (fintanto che ci se ne avvede) tra gli escrementi canini e a respirare l’aria che la natura concede.

            Francesco Migneco

MOVIDA, I GIOVANI LA VIVONO TUTTE LE SERE IN PIAZZA DUOMO E DINTORNI MENTRE E’ RITORNATA IN AUGE LA “BAIA DEI CESARI”

movida-3-640x425.jpgNonostante la crisi, nonostante le critiche, in quanto a movida, che mal si dica, Augusta non ci fa mancare niente. I più solitari e più anticonformisti se ne allontanano. Ma la partecipazione c’è e negli ultimi quattro anni è aumentata. Lo dimostra la concorrenza di due pub in Piazza Duomo, ai quali, ultimamente, si è aggiunto un terzo, che riempiono quasi tutta la settimana di eventi, ricordando  i  tempi d’oro della “Baia del silenzio”.  Estate e inverno,  a partire dall’ora aperitivo, dalle sette  de la tarde in poi, la piazza del Duomo di Augusta si riempie di nuovo, dopo un periodo di qualche anno in cui il centro storico si vedeva svuotato dell’allegria e delle voci della giovane generazione, snobbato e abbandonato, lasciando il posto a piazze e piazzette buie e nascoste, a  feste private anche abusando di case abbandonate,  per l’aumentata voglia di andare fuori paese già ubriachi alla guida.  Un gruppo di giovani, con qualche esperienza,  qualche anno  fa,  ha affrontato la sfida del ripopolamento di Piazza Duomo aprendo il pub “Tela bianca” e riuscendo a calamitare amici e conoscenti, tanto che il sabato sera il pub è veramente affollato.  Inizia così,  dopo la vittoria commerciale di questi ragazzi, l’ascesa di altri due locali, in ordine di apertura “Officina19” e il “Rosè”, per non dimenticare lo storico e indimenticabile “Gattopardo”  poco distante, in Via Roma che,  certo,  non perde mai. Ovviamente, questi locali servono anche de pre-serata perché non mancano gli spazi dedicati alla discoteca. Infatti, a distanza di qualche anno dalla chiusura della mitica “Baia del silenzio”, c’è stato chi ha adibito la proprio villa a discoteca, offrendo alle diverse generazioni augustane, fino a oggi, divertimento all’insegna della musica: si tratta di  “Villa Milena”. E quest’estate è ritornata in auge, pure, la “Baia dei Cesari, nata nel 1979, una grande struttura turistica, che ha voluto creare l’alternativa del sabato sera, per cui si è nata la competizione. In inverno opera invece la neo discoteca “Iride” all’interno di ” Città della notte”, un moderno  castello che funziona come cinema e teatro,  oltre che come discoteca, all’entrata e all’uscita, di Augusta. I giorni della settimana sono riempiti da vari eventi che coinvolgono sempre molte persone, dal karaoke ai vari gruppi musicali di ogni genere residenti  e non.I ragazzi oggi non sono più costretti a mettersi alla guida facilmente per andare a divertirsi, ora è solo una scelta. Certo, probabilmente i meno contenti sono i residenti di Piazza Duomo e dintorni e della zona monte, dove sono ubicate “villa Milena” e “Baia dei cesari”, che soffrono il disturbo della musica fino all’alba. Ma i giovani senza colonna sonora non saprebbero stare.
      G.
C.

AUGUSTA/ CASTELLO SVEVO, “ASSORDANTE” SILENZIO DELLE ISTITUZIONI, MENTRE L’ANTICO MANIERO SI SGRETOLA

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castello.jpgAUGUSTA. Le associazioni che fanno parte del progetto “PartecipAgire” Augusta, vale a dire Lamis, Natura Sicula Augusta, Gruppo spontaneo donne e mamme di Augusta, Studenti non indifferenti Augusta, Shloq, Marilighea, vogliono ricordare che cosa è stato fatto nei mesi scorsi per la tutela del Castello Svevo di Augusta.  Nel maggio del 2012, durante una pubblica manifestazione svoltasi in piazza Duomo  è stata presentata alla cittadinanza una lettera scritta da “PartecipAgire” e indirizzata agli enti pubblici competenti e interessati alla conservazione del Castello Svevo, chiedendo loro di intervenire celermente per la tutela del monumento oggetto di una rovina tanto grave da renderne concreto il rischio crollo. La lettera in questione era correlata da una dettagliata sequenza di allegati fotografici. Durante la medesima manifestazione venne chiesto ai cittadini di Augusta di compilare un apposito  modulo con un proprio messaggio, un pensiero, un’idea, un appello, in favore del Castello. Questa iniziativa è stata molto apprezzata dai cittadini augustani tanto da permettere a “PartecipAgire” di raccogliere centinaia di noduli adeguatamente compilati e firmati. La lettera, presentata alla cittadinanza anche in altre occasioni pubbliche, è stata inviata il 24 maggio 2012, mentre gli oltre 400 messaggi dei cittadini sono stati inviati nel mese agosto, gli enti destinatari erano: il Commissario europeo alla cultura, la commissione nazionale italiana per l’UNESCO, il Ministero dei beni culturali, il prefetto di Siracusa, l’Assessorato regionale ai beni culturali, il Soprintendente ai BB.CC. di Siracusa, l’Assessorato provinciale ai beni culturali, l’Assessorato comunale alla cultura. Purtroppo, a diversi mesi dall’iniziativa descritta, nulla si è mosso e, fatto ancor più grave, nessuna risposta scritta è mai giunta da parte degli enti coinvolti.  La legittima aspettativa dei cittadini augustani di sapere con certezza quali iniziative gli enti preposti alla tutela di un bene culturale di tale importanza intendessero adottare, in quanto tempo e con quali costi queste fossero realizzabili, è andata del tutto disattesa. “PartecipAgire”, pur trovando del tutto inopportuno il silenzio degli enti interessati dalla propria iniziativa, non intende demordere e ritenendo la tutela e la valorizzazione del Castello Svevo una condizione necessaria per tutelare l’identità della città e le sue legittime aspirazioni di crescita sociale e culturale, intende proseguire con la propria battaglia. Molto presto vi saranno nuove iniziative, che coinvolgeranno anche i cittadini di Augusta.

  Carmelo Di Mauro