AUGUSTA. Il caldo africano di lunedì 22 settembre non ha impedito alle scuole di Augusta di restare regolarmente aperte per far lavorare studenti, insegnanti e personale amministrativo e ausiliario, nonostante il surriscaldamento all’interno delle aule. Si parla di innovazioni tecnologiche, si attivano i registri elettronici per risparmiare sulla carta, ma qual è ilvero risparmio dal momento che si spendono migliaia e migliaia di euro per i tablet da fornire agli insegnanti e per tenere in attività il registro elettronico, grazie alla convenzione con la ditta Argo, che certo non è un ente di beneficenza. Questo viene rimarcato perché le aule non hanno l’innovazione, che non è tanto nuova, per climatizzare le aule. Come si fa a lavorare e a non star male in queste condizioni di surriscaldamento. La considerazione e l’interrogativo sono posti da molti genitori preoccupati per i loro figli: alcuni di questi genitori hanno postato queste considerazioni su Facebook e hanno posto una domanda: nelle regioni “fredde” potrebbero lavorare ragazzi e docenti se non ci fosse un termosifone o una stufa?
Archivio mensile:settembre 2014
NUOVI CONCORSI PER 1748 VFP1 E UFFICIALI A NOMINA DIRETTA
SIRACUSA. La Capitaneria di Porto informa che, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica quarta serie speciale n°67 è stato pubblicato il bando di concorso per il reclutamento di 1748 volontari di truppa in ferma prefissata di 1 anno (V.F.P.1). I posti sono così suddivisi: 500 per il corpo degli equipaggi militari marittimi (C.E.M.M.) e 1248 per il corpo delle Capitanerie di Porto suddivisi in 4 distinti incorporamenti. I candidati, con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, possono esprimere nella domanda il gradimento per l’assegnazione al CEMM o alle Capitanerie di Porto; la stessa potrà essere inviata a decorrere dal 23 settembre e fino al 22 ottobre. Tra le novità salienti, rispetto al bando precedente, si segnala la possibilità di esprimere, tra i posti a disposizione per il C.E.M.M., il gradimento ad uno dei settori di impiego delle forze speciali (incursori) e delle componenti specialistiche (palombari, sommergibili, componenti aeromobili). I vincitori che saranno assegnati a questi specifici settori di impiego, infatti, effettueranno un corso di formazione ad hoc il cui superamento rappresenterà titolo di merito per la partecipazione al concorso V.F.P.4 (volontario in ferma prefissata di 4 anni) e, qualora superato, acquisiranno la rispettiva categoria/specialità durante l’impiego da V.F.P.4. E’ possibile, ad ogni modo, reperire il bando di concorso con tutte le informazioni inerenti requisiti e modalità di reclutamento sul sito www.marina.difesa.it alla sezione “Arruolamento e Concorsi”. La Capitaneria coglie, inoltre, l’occasione per anticipare che, prevedibilmente entro il prossimo mese di dicembre, sarà bandito un concorso a “nomina diretta”, per titoli ed esami, per il reclutamento di Ufficiali in servizio permanente nel ruolo normale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Anche in questo caso, la novità saliente è rappresentata dal fatto che una quota dei posti a concorso verrà riservata ai giovani in possesso del titolo professionale di Primo Ufficiale di macchina su navi con apparato motore principale pari o superiore a 3000 kw (già Capitano di macchina) da impiegare sulle nuove unità navali del Corpo.
AUGUSTA/ FESTA PRO MARCELLO O PRO SANT’ELENA?
In estate, e non solo, gli eventi sono rari, a volte troppi in un solo giorno; lo “sfogo doveroso” di Francesca Saia, presidente del comitato festeggiamenti
AUGUSTA. Il 31 agosto scorso si sono svolti due eventi nella stessa serata: uno, tradizionale, in contrada Faro Santa Croce per solennizzare la festa di Sant’Elena, l’altro in Piazza Castello per presentare gli allievi della scuola di canto YAP, fondata e diretta dal tenore augustano Marcello Guagliardo, in arte Marcello Giordani, che, pur andando in giro per il mondo, dopo aver sposato una bella ragazza svizzera, ha stabilito la residenza della sua famiglia ad Augusta, dove i suoi figli frequentano la scuola e dove lo stesso Marcello farà presto il suo debutto quale candidato sindaco. La signora Francesca Saia, presidente del comitato dei festeggiamenti per Sant’Elena, a proposito della coincidenza dei due eventi, ci ha inviato una lettera, che proponiamo integralmente all’attenzione dei nostri lettori. “Le osservazioni che seguono sono nate spontanee verso il 20 agosto, quando si son fatte più insistenti le voci secondo cui a fine mese ci doveva essere un evento organizzato da Marcello Giordani. Più i giorni passavano, più si vociferava che questo evento doveva essere il 31 agosto. Premettiamo che la festa di Sant’Elena al faro S. Croce viene fatta l’ultima domenica di agosto. Le nostre comunicazioni agli preposti sono state inoltrate il 25 luglio, con largo anticipo rispetto all’evento del 31 agosto. Da diversi anni gli eventi estivi si possono contare. Improvvisamente… lo spettacolo di Marcello Giordani! Guarda caso proprio il 31 agosto!!! Ci chiediamo: perché mettere gli augustani di fronte alla necessità di scegliere di recarsi alla festa di S. Elena o da Giordani ? Se potessimo fare un’indagine, pensiamo che gli augustani avrebbero voluto assistere a tuti e due gli eventi. Credeteci: non sappiamo se ridere o piangere. Due eventi importanti contemporaneamente! Chi ha deciso per ultimo, per rispetto a una festa religiosa, poteva fare un passo indietro e scegliere un’altra data. Sono veramente addolorata e seccata per l’accaduto. Scusate lo sfogo, che era doveroso e necessario. Franca Saia – presidente Comitato festeggiamenti S. Elena
AUGUSTA/CASTELLO DI BRUCOLI, UN’OCCASIONE SPRECATA
AUGUSTA. Abbiamo dato la notizia che la mattina di domenica 21 settembre, grazie al Rotary club di Augusta, il castello aragonese, piccolo maniero costruito ai tempi della regina chiamata Giovanna la Pazza, sarebbe stato visitabile dal pubblico. Il Rotary aveva chiesto alla Soprintendenza di Siracusa il permesso di aprire il castello per una visita istituzionale del governatore distrettuale del club, Giovanni Vaccaro, cui sarebbe seguita una conviviale dei soci rotariani e dei loro ospiti. La notizia ci è stata data direttamente dai vertici del club cittadino e ci è stato assicurato che il pubblico esterno avrebbe potuto visitare il castello, aperto eccezionalmente l’estate di tre anni fa, sotto l’amministrazione Carrubba, essendo assessore Giovanna Fraterrigo. Domenica mattina, si sono presentati molti cittadini, fra cui fotografi amatoriali, ma è stato vietato loro l’ingresso da parte del custode della Soprintendenza. Addirittura non sono stati fatti entrare nemmeno i genitori di una dozzina di alunni della scuola “Principe di Napoli” vestiti in costume medievale, che dovevano realizzare un corteo all’interno del castello solo durante la visita del governatore rotariano. I rappresentanti del Rotary club erano favorevoli all’ingresso del pubblico, così come ci avevano riferito quando ci hanno informato dell’evento che si è svolto, come pubblicato, ma hanno precisato che il divieto di far accedere i cittadini comuni veniva dalla Soprintendenza. Dobbiamo pensare che la loro intenzione era buona, cioè favorevole all’ingresso dei visitatori, ma che non avevano raggiunto in questo senso un accordo preciso con la Soprintendenza, cui vorremmo chiedere la ragione di questo divieto. La delusione del pubblico, presentatosi con questo gran caldo, è stata cocente: sarebbe stato bello e democratico far fare un breve giro ai visitatori non rotariani senza intaccare la cerimonia degli stessi rotariani. Vogliamo pensare solo a un infortunio, che si sarebbe potuto evitare se ci avessero dato l’opportunità di modificare in tempo la notizia. Sono cose che possono succedere, come quando si annullano spettacoli perché l’attore o il cantante principale si ammala: l’anno scorso uno spettacolo al Teatro Stabile di Catania è saltato perché il protagonista, Massimo Ranieri, si è sentito improvvisamente male. Noi abbiamo dato la notizia in perfetta buona fede e in piena scienza e coscienza, dopo essere stati informati dalla fonte diretta e lo abbiamo fatto nell’interesse del pubblico, cui mai abbiamo rifilato “ballon d’essai”, come hanno fatto e fanno testate francesi (da qui la locuzione) e italiane, soprattutto d’estate: cioè ‘notizia diffusa ad arte per sondare reazioni dell’opinione pubblica’. Molti anni fa, un giornale francese diffuse la notizia della morte della nostra grande attrice Monica Vitti, che era viva e vegeta. Se qualcuno parla di “bufala”, probabilmente parla per piccoli interessi di bottega. E a pensarci bene, probabilmente, quest’infortunio può servire a tutti noi per sollevare la questione della fruibilità dei nostri pochi monumenti, per i quali ci battiamo da una vita, fruibilità che, ovviamente, non può e non dev’essere riservata a pochi, anche se con buone intenzioni, quelle stesse che animano noi e tutti gli innamorati di quest’isola e delle sue (poche) perle, non valorizzate. Quest’infortunio ci offre il destro per rivendicare i nostri diritti alla Soprintendenza di Siracusa, cui, forse, non è ancora chiaro che questo tipo di monumenti non possono essere “gioielli” da guardare a distanza.
Giorgio Càsole
AUGUSTA/ DOMENICA 21 VISITABILE IL CASTELLO ARAGONESE DI BRUCOLI
Grazie all’iniziativa del Rotary club
AUGUSTA. Domenica 21 settembre, a partire dalle 10.30, il pubblico potrà visitare il castello aragonese che sorge sull’omonima piazza di Brucoli, la Frazione marinara di Augusta. Il castello è stato reso fruibile dal pubblico due estati fa. Poi, inopinatamente, la chiusura. Il castello aragonese, da questo punto di vista, fa il paio con il castello svevo di Augusta. Gli aggettivi attribuiti all’uno e all’altro testimoniano il periodo in cui l’uno e l’altro furono costruiti: lo svevo sotto Federico II, fondatore di Augusta, l’aragonese, secoli dopo, sotto il regno di Giovanna la Pazza. Il castello aragonese è molto più piccolo di quello svevo e sarà fruibile domenica grazie a un’iniziativa del Rotary club cittadino, presieduto per quest’anno da Pippo Corbino, che all’inizio del suo mandato, nello scorso mese di luglio, ha già tenuto una riunione conviviale per i soci all’interno del restaurato forte Vittoria, al centro del porto di Augusta.
G. C.
PARLA L’ARCIPRETE CHE SPEDISCE LETTERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA – di Giorgio Casole
AUGUSTA. Padre Palmiro Prisutto, trent’anni fa, semplice prete, scriveva lettere all’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, per protestare contro i guasti ambientali. Oggi, parroco della Chiesa madre, arciprete, scrive all’attuale inquilino del Quirinale, Giorgio Napolitano, per chiedergli di venire ad Augusta, città con un grande porto, che può essere considerata il vertice del cosiddetto triangolo della morte, dove insiste il polo petrolchimico definito il più grande d’Europa. – Sappiamo che Napolitano Le ha risposto. Che tipo di risposta? – “Che tipo di non-risposta” -Ah! – “Quando ci si nasconde dietro la frasetta: ‘Per quanto riguarda il problema da lei suscitato sono stati interessati i competenti organi di governo’… Questa frase l’hanno scritta Cossiga, Scàlfaro, Ciampi, ma se i risultati da trent’anni a questa parte sono questi, vuol dire che i “competenti organi di governo” sono in-com-pe-ten-ti.” – La frase formale, dietro cui si trincerano i presidenti della repubblica, nasconde la mancanza di potere esecutivo del capo dello Stato. Allora, perché non scrivere direttamente al presidente del Consiglio? – “Perché l’attuale primo ministro, per le cose che sta facendo o non sta facendo, non ha tempo per noi” – Eppure è venuto a Siracusa, appena insediatosi – “Quando si tratta di fare passerelle tutti sono bravi a venire; quando si tratta di dare la soluzione a gravi problemi, preferiscono ignorarli”. – Quello di Augusta-Priolo e Melilli è un problema annoso, difficilmente risolvibile, anche se amplificato dai media. In questi giorni, emittenti nazionali, come L7 e la RAI, il quotidiano dei vescovi cattolici Avvenire hanno realizzato servizi, sollecitati, appunto da p. Prisutto. L’attenzione mediatica è stata, dunque, grande ed è diventata anche attenzione politica, visto l’interessamento del deputato europeo Corrao. Da un punto di vista pratico, concreto, che cosa ha significato questo interessamento? – “Che siamo penetrati nel circuito dell’informazione.” – Non è successo anche in passato? –
Folla nel piazzale della torre bugnata del Castello federiciano di Augusta per assistere all’esibizione della corale dei detenuti
AUGUSTA. Fino al 1978, quando ci si riferiva all’antico maniero federiciano posto a baluardo dell’isola, nessuno usava il sintagma “Castello svevo”. Tutti usavamo il sintagma “il carcere”. Fino a quell’anno, infatti, il castello era adibito a penitenziario di lunga degenza. Venivano, cioè, rinchiusi i condannati in via definitiva, all’ergastolo o a lunghe pene detentive. Per qualche tempo, fra i condannati ci fu quell’Alessandro Serenelli passato alla cronaca nera come tentato stupratore e assassino dell’undicenne Maria Goretti, elevata agli altari dalla Chiesa. Ci fu anche un tempo in cui i detenuti mal sopportavano di stare in un luogo risalente al Medioevo e arrivarono a ribellarsi, ferendo alcune guardi di custodia, chiamati oggi poliziotti penitenziari. Chi scrive ricorda bene quel periodo e quei giorni, siamo sul finire degli anni Settanta, quando il carcere era teatro di rivolte quasi quotidiane. Le cronache dei giornali erano piene di questi fatti che accadevano non solo in Augusta, ma anche in altre parti d’Italia. Il governo decise d’intervenire e di far costruire carceri di massima sicurezza più adeguate alle esigenze dei detenuti e della tutela delle guardie e dei cittadini. Non dimentichiamoci che il carcere ad Augusta in certe aree era aperto ai cittadini che vi si recavano per affidare lavori ai detenuti. Per esempio, chi scrive andava per commissionare la legatura di libri, considerato che per anni ad Augusta questo lavoro era svolto esclusivamente all’interno del carcere. Dopo l’estate del 1978, come un fulmine al ciel sereno, si seppe che il carcere era stato evacuato in un paio di giorni, i detenuti trasferiti nei reclusori di Siracusa e di Noto.
OLTRE 550 I MORTI PER CANCRO AD AUGUSTA/ P.PRISUTTO: “CI AMMAZZANO SECONDO LEGGE”
AUGUSTA. “Un genocidio in piena regola e sul quale c’è ancora troppo silenzio. È evidente che le multinazionali del petrolio in Italia e in Sicilia hanno avuto e hanno vita facile a discapito della salute delle persone. 550 i morti di cancro ad Augusta o nel giro di pochi anni”. L’affermazione è del capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, Ignazio Corrao, che raccoglie l’appello del parroco della chiesa madre di Augusta, don Palmiro Prisutto, il quale, insieme ai parenti delle vittime e degli ammalati, denuncia con coraggio lo stato di inquinamento in cui versa l’area del cosiddetto triangolo della morte, sede di numerose raffinerie. Don Palmiro ogni 28 del mese, nella sua omelia, legge i nomi delle oltre 500 vittime morte di cancro. “Sono a conoscenza della drammaticità della situazione che stanno vivendo i cittadini del triangolo industriale di Augusta, Priolo e Melilli, ma una recente inchiesta giornalistica ho posto all’ attenzione dei media una questione ancora più grave, il silenzio che si sta stringendo attorno alla figura di un parroco che con coraggio denuncia il continuo ricatto: o il lavoro o la salute. ”Don Palmiro Prisutto nel frattempo ha scritto una nuova lettera al presidente della Repubblica, Napolitano, esprimendo la propria delusione per aver deciso di rispondere con una non risposta, dopo la lettera con cui lo invitava a presenziare alla messa in suffragio delle vittime di Augusta prevista per il 28 Settembre. Il parroco, carta e penna alla mano, ha anche inviato una lettera ai dirigenti della raffineria Esso di Augusta, ringraziandoli per aver interrotto il ciclo di contributi annuali per la festa del Patrono San Domenico. Su questo spinoso argomento, un’interessante video-intervista a p. Prisutto, presto in rete, su RASSEGNA METROPOLITANA.
Giorgio Càsole
AUGUSTA/ Il segretario provinciale UIL, Stefano Munafò: “La puzza non si sopporta più, è una vergogna”
Augusta. Non si è ancora conclusa la stagione balneare ma molti bagnanti fuggono da Brucoli e in alcuni casi, da alcuni stabilimenti di Augusta. La puzza non si sopporta più e ci si meraviglia di come questi luoghi non vengano preservati visto che considerati unici. “Ce lo chiediamo anche noi” – sottolinea il segretario territoriale della Uil Stefano Munafò – “perché non è possibile che gli scarichi a mare siano diventati così esagerati. E a causa di tutto ciò, a Brucoli e ad Augusta non si respira più e la gente scappa perché non solo non si può fare il bagno, ma non ci si può nemmeno soffermare per una breve sosta. Da anni rivendichiamo una maggiore tutela delle nostre coste e in particolare di una frazione così bella come Brucoli ma anche così abbandonata. Così come Augusta, i cui problemi oramai non si contano più. E come al solito, le istituzioni fanno orecchie da mercante e non riescono nemmeno a garantire servizi essenziali e la tutela del nostro mare che potrebbe essere fonte di ricchezza”. Gli scarichi a mare sono un problema comune nelle località di tutta la provincia. , ma in alcuni casi si è riusciti a sopperire con apposite reti fognarie e impianti di depurazione ad hoc, in altri casi, come a Brucoli e ad Augusta, si è fermi all’ anno zero.
IV CONCORSO INTERNAZIONALE DI CANTO “MARCELLO GIORDANI”
TAORMINA Saranno famosi. Se è vero che nelle voci nuove risiede il futuro dell’opera, la qualità dei partecipanti del 4° Concorso Internazionale di canto “Marcello Giordani” ha sancito la vincente sinergia tra il Bellini Festival diretto da Enrico Castiglione e la MG Foundation. La serata finale del concorso, che ha incoronato giovani di notevole talento dopo un riscontro altissimo di iscrizioni, ha visto trionfatrice il mezzosoprano Laura Verrecchia, che si è aggiudicata sia il primo premio assoluto che il premio speciale “Vincenzo Bellini”, ricevuti rispettivamente proprio dalle mani di Marcello Giordani ed Enrico Castiglione. Seconda si è classificata il soprano siculo-americano Marina Costa-Jackson, terza il soprano Francesca Tiburzi: un podio tutto femminile al quale si sommano il premio al miglior tenore consegnato ad Alessandro Fantoni da Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Luciano Pavarotti, e il Premio del Teatro dell’Opera Nazionale di Bucarest andato al soprano Marina Costa Jackson e al tenore Andrew Owens. Accompagnati al pianoforte da Luca Marincola, i giovani cantanti hanno dato bella prova di sé in pagine impervie del grande repertorio. A decretare la loro affermazione è stata la giuria internazionale del concorso, presieduta da Sabino Lenoci, direttore della rivista specializzata L’Opera, e composta da Enrico Castiglione, direttore artistico della sezione “Musica & Danza” di Taormina Arte e del Festival Belliniano, Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Pavarotti, Cristina Ferrari, direttore artistico del Teatro Municipale di Piacenza, Eleonora Pacetti, responsabile casting del Teatro Petruzzelli di Bari, Vincenzo De Vivo, direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli, Damian Carbonell Nicolau, vice direttore artistico del Teatro Real di Madrid, Cesidio Niño, direttore artistico dell’A.B.A.O. di Bilbao, Marc Adam, direttore artistico dell’Opéra de Nice, Mihai Cosma, consulente artistico dell’Opera National di Bucarest, James Meena, direttore artistico e musicale di Opera Carolina a Charlotte negli Stati Uniti; Pierangelo Conte, segretario artistico del Maggio Musicale Fiorentino, Angelo Gabrielli, presidente dell’agenzia lirica Stage Door, Macrì Simone, manager dell’agenzia Yap Plus. Riunire così il gotha della lirica è tra i meriti maggiori di questa competizione, come ha confermato l’altissimo livello della soirée taorminese, brillantemente condotta dal giornalista Salvo La Rosa.