RAGAZZI AUGUSTANI PREMIATI ALLA RASSEGNA DI CORTOMETRAGGI “CORTONGARA 2014”

Cortonogara2014VENEZIA – Il cortometraggio “Monday Morning Curse – La maledizione del lunedì mattina”, realizzato da 7 ragazzi augustani, vince la “Rassegna di Cortometraggi Indipendenti CORTONOGARA 2014”. La rassegna,  giunta ormai alla sua nona edizione, è stata promossa dall’ “Associazione Culturale Stansetta”, un evento dedicato alla proiezione e alla premiazione dei corti più apprezzati dalla giuria e dal pubblico, frutto di un lungo lavoro di selezione, effettuato su oltre 100 opere. Sabato 25 ottobre, Mattia De Riggi, Salvatore Gangi, Stefania Urrata e Marco Di Grande, si sono recati a Venezia per la cerimonia di premiazione svoltasi al Teatro Dario Fò. Alla realizzazione del corto hanno partecipato Silvio Milano, Cristina Gentile e Danilo Riciputo. Il corto è un tributo in chiave ironica al cinema degli ultimi 20 anni.

  M.D.G.

MORTO PADRE PINO, EX ARCIPRETE DI AUGUSTA

padrepino10AUGUSTA. E’ deceduto ieri alle ore 18.00, all’età di 87 anni, don Matteo Pino, così voleva essere chiamato il parroco della chiesa madre dal 1974 fino a circa dieci anni fa. Veniva da Francofonte. Aveva fatto il prete operaio. Era diventato un focolarino, seguace, cioè del Movimento cattolico fondato da Chiara Lubich. Accettò con umiltà l’incarico di parroco della chiesa madre di Augusta, dall’arcivescovo Lauricella, mai pensando al suo personale interesse, anzi spendendo del proprio, com’è dimostrato dall’acquisto del locale adibito al centro AGAPE. Succedeva all’augustano, di antica ascendenza spagnola, Alfredo M. Garsia, eletto vescovo di Caltanissetta. Ha tentato di vivere il Vangelo giorno per giorno, alla lettera, disprezzando denaro, pompa e vanità. I funerali domani 29, alle ore 16.00, in Chiesa Madre.

   Giorgio Casole

 

NASCE LA RETE DEI 5 FESTIVAL DEDICATI AI GRANDI OPERISTI BELLINI, DONIZETTI, ROSSINI, PUCCINI E VERDI

opera_liricaSi è svolto (20 ottobre 2014) a Villa Orlando, Torre del Lago Puccini,  il primo meeting dei rappresentanti dei 5 Festival italiani dedicati ai grandi compositori e operisti Bellini, Donizetti, Rossini, Puccini e  Verdi. Un incontro fortemente voluto e stimolato dal senatore Giovanni Pieraccini e promosso dalla presidente della Fondazione Festival Pucciniano Adalgisa Mazza, per riprendere un progetto avviato dallo stesso senatore Pieraccini nel 1983, di  una legge che avesse  come obiettivo la valorizzazione dei grandi compositori italiani dell’800 ed i Festival ad essi  dedicati.  “I nobili della storia della lirica italiana –  come li ha definiti il senatore Pieraccini nel suo intervento di apertura della riunione –  hanno segnato  la storia del nostro Paese. Musicisti che hanno  contribuito e ancora oggi contribuiscono,  con una forza straordinaria,  alla promozione dell’Italia e delle sue straordinarie bellezze  e costituiscono uno dei canoni identitari del nostro Paese, dalla Lombardia, sino alla Sicilia, passando per l’Emilia,  Le Marche e la Toscana.”  L’invito è stato accolto con  entusiasmo da tutte le istituzioni, erano infatti presenti  ai massimi livelli il Rossini Opera Festival di Pesaro con il sovrintendente Gianfranco Mariotti, il Festival Bellini di Catania con il direttore artistico Enrico Castiglione, Bergamo Musica Festival con l’assessore alla cultura e turismo del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e il direttore artistico Francesco Bellotto, il Festiva Puccini con la presidente Adalgisa Mazza e il direttore artistico Daniele De Plano, e il consigliere di indirizzo e presidente del Consiglio provinciale di Lucca, Andrea Palestini, assenti, ma solo per   motivi contingenti,  i rappresentanti del Festival Verdi che hanno comunque dato la loro adesione al progetto.  “In un momento di profonda crisi come quello in cui versa l’Italia- ha proseguito Pieraccini- la capacità di ripartire dipende dalla capacità di essere propositivi, di lavorare a progetti ambiziosi.

Continua a leggere

MARE NOSTRUM: 507 SIRIANI E SUBSAHARIANI SBARCATI AD AUGUSTA

migrantiAugusta –  507 migranti siriani e subsahariani sono sbarcati ad Augusta, soccorsi in tre differenti operazioni dalle navi della Marina Militare. Tredici i casi di scabbia accertati da Medici Senza Frontiere e tanta paura anche nei migranti per il rischio Ebola, oggi una causa in più per fuggire come racconta questo ragazzo nigeriano che preferisce non farsi riprendere in volto: “In Nigeria abbiamo tutti paura dell’Ebola, è un grande disagio per noi. Io vengo dal Nord della Nigeria, ma quando PLAYè cominciato l’allarme nel Sud del Paese, molti miei amici si sono trasferiti a Nord. Io ho lasciato la Nigeria due mesi fa e sono stato due settimane nel deserto del Sahara prima di raggiungere la Libia, ora sono felice di essere qui e ringrazio gli italiani che ci hanno salvati”. “Siamo partiti lunedì dalla Libia e a un certo punto abbiamo perso la nostra direzione e abbiamo avuto paura”. La Nigeria è stata dichiarata libera dal virus Ebola dall’Organizzazione mondiale della Sanità, a differenza della Guinea, Sierra Leone e Liberia. La paura però è rimasta come testimoniano i molti ragazzi africani che sbarcano sulle nostre coste. Per un gruppo di migranti maghrebini sbarcati ad Augusta è stata invece avviata la procedura di rimpatrio nei loro paesi d’origini secondo le nuove disposizioni del ministero dell’Interno.

INCONTRO DI FORMAZIONE SUL SERVIZIO CRISTIANO CON DON PALMIRO PRISUTTO

CIRENEOAUGUSTA – Nell’ambito del percorso di formazione permanente, prevista per statuto dal “Cireneo”, una neo associazione nata come aggregazione laica di fede cattolica cristiana,  mercoledì 22 ottobre, in Chiesa Madre, Don Palmiro Prisutto ha svolto un’interessante relazione sul significato del servizio cristiano.    Presenti oltre cento fedeli, che accorsi in Chiesa nonostante l’orario ed il clima non tanto favorevoli, hanno seguito con molta attenzione ed in religioso silenzio la semplice ma allo stesso tempo dotta ed efficace relazione dell’Arciprete. “Il Servizio Cristiano – ha evidenziato tra l’altro don Palmiro – consiste nel  seguire l’esempio di nostro Signore Gesù Cristo che è venuto tra di noi non per essere servito ma per servire e rivolgendo l’attenzione soprattutto ai più deboli, agli esclusi agli svantaggiati, agli ultimi.” Il presidente del “Cireneo” ha successivamente sorteggiato gratuitamente dieci copie del testo dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Evangelii Gaudium” in quanto oggetto del prossimo incontro di formazione, sempre in Chiesa Madre venerdì 14 novembre c.a.,  che sarà tenuto da Padre Miguel Cavallè.  L’incontro si è concluso con gli affettuosi auguri rivolti  a due soci in concomitanza  del loro compleanno ed un ulteriore annuncio su una iniziativa a favore dei diversamente abili, che il “Cireneo” ha programmato per il 9 novembre alle ore 20,00 in un noto locale della zona e che prevede una serata, “Regaliamoci un sorriso”,  da trascorrere tutti insieme  all’insegna della fratellanza e della solidarietà.

    Gaetano Gulino

INNER WHEEL CLUB AUGUSTA IN VISITA A SIGONELLA

IMG-20141022-SicusoAUGUSTA – E’ stata una giornata all’ insegna dell’ amicizia e della condivisione quella di sabato 18 ottobre con una visita presso la Base Aeronautica militare di Sigonella organizzata dall’ Inner Wheel  club di Augusta. La Presidente del club  Patrizia Fangano, accompagnata dalle socie del suo club,  dalle amiche del club Inner di Noto, che hanno accolto entusiaste l’ invito, e da ospiti della famiglia rotariana, hanno avuto la possibilità di visitare e conoscere la base militare, “Centro nevralgico del Mediterraneo” , sede del 41° stormo,  supporto logistico e operativo  alle operazioni della 6^ flotta della Marina USA e della Nato.  Accolte con squisita ospitalità dal Comandante della Base e del 41° stormo, Colonnello Vincenzo Sicuso, che già nel briefing introduttivo ha sottolineato l’orgoglio dell’appartenenza, fiero di essere italiano e di “servire” con i suoi uomini il proprio Paese e il ruolo di supporto svolto dai suoi uomini  alle operazioni congiunte nel Mediterraneo, in Medio Oriente ed Africa.  Gli ospiti hanno avuto l’onore di ammirare e visitare l’“Atalantic”, velivolo che ha salvato innumerevoli  vite umane nell’ operazione “Mare Nostrum”, grazie ad un buon lavoro di squadra.

Continua a leggere

SI CHIAMAVA PATRIZIA SCALORA, 49 ANNI, LA DONNA DECEDUTA A CATANIA SOTTO IL PESO DI UNA PALMA

Palma-abbattuta-e-panchina-piazza-Cutelli1CATANIA – Nella mattinata di ieri, un forte  vento ha causato una vittima a Catania. Patrizia Scalora, 49 anni, di Carlentini, è stata travolta e uccisa da una palma spezzatasi in piazza Cutelli, nel centro della città. La donna, moglie di Giovanni Cascone, sottufficiale della Guardia di Finanza, conosciuto nel siracusano per essere un diacono permanente della chiesa cattolica, era seduta su una panchina con la figlia, rimasta miracolosamente illesa nell’ incidente. Per la Scalora invece non c’è stato nulla da fare, poiché deceduta sul colpo, per l’enorme peso del vegetale, davanti gli occhi della figliuola. A cadere è stata la parte apicale del fusto di una palma che, secondo quanto si è appreso, era stata potata recentemente dal Comune e che, contrariamente a quanto si potesse pensare, non presentava al momento i segni visibili di infezione da ‘punteruolo rosso‘, quel minuscolo insetto resosi famoso per avere causato negli ultimi anni danneggiamenti a tantissime altre palme disseminate nel nostro territorio. La cerimonia funebre, presieduta dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo, si svolgerà oggi alle 16 nella parrocchia Sant’Anna di Carlentini. Ieri pomeriggio, proprio nella chiesa di Sant’Anna, dove Patrizia era impegnata in opere di volontariato, si è svolta una veglia di preghiera presieduta dal parroco don Marco Pandolfo. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato i sacerdoti di tutta la diocesi, i diaconi, il sindaco Giuseppe Basso, l’amministrazione comunale  e i rappresentanti delle comunità ecclesiali di Carlentini.

 G. T.

AUGUSTA/ L’ACCADEMIA MUSICALE MARCELLO GIORDANI E L’ACCADEMIA DI BALLO “EVOLUTION DANCE”, A CONCLUSIONE DELLA FESTA DEL QUARTIERE S. LUCIA

IMG_3470AUGUSTA – I proventi della festa del quartiere Santa Lucia, che quest’anno coincide con il 38° anniversario dell’ omonima parrocchia di viale Italia, ad Augusta, saranno utilizzati per ricostruire parte delle strutture andate distrutte nell’incendio divampato il 4 agosto scorso nel Centro Caritas che, si ricorderà, distrusse un prefabbricato (foto a sinistra), la sede degli scout “AUGUSTA 4”  e un container nuovo di zecca, allestito per l’accoglienza dei carcerati in permesso di soggiorno. Tra questi, i ragazzi del “SWING BRUCOLI’S BROTHERS BAND” della casa di reclusione di Brucoli, l’ormai noto gruppo musicale diretto dalla maestra Maria Grazia Morello, hanno condotto sabato 18 scorso un magnifico spettacolo, ricevendo il plauso del numeroso pubblico. Prima della rappresentazione, due ospiti della casa di reclusione hanno piantato, nello stesso luogo del disastro, due alberi “falso pepe”, in sostituzione dei pini bruciatisi durante il rogo. “Ogni albero bruciato verrà rimpiazzato da due nuovi alberelli” – aveva detto nel corso della serata padre Angelo Saraceno, responsabile della struttura, lasciando intendere di non aver perso minimamente la speranza e la voglia di proseguire nel suo operato, malgrado le avversità. Domenica sera, ben due accademie, quella musicale del tenore Marcello Giordani e l’altra, di ballo, l’ “Evolution Dance”, a conclusione della festa, con la premiazione dei tornei sportivi.

   Giuseppe Tringali

PLAY

INASPETTATA E PREMATURA SCOMPARSA DELLA DOTT.SSA BONURA. RICORDO DI UN DATORE DI LAVORO

Bonura DorettaAUGUSTA – Ho appreso la notizia venerdì mattina. Un sms secco. La dottoressa Bonura non ce l’ha fatta. Ci ho messo un po’ a realizzare quello che era accaduto. Ho lasciato Augusta ad aprile, sapevo del brutto male che aveva colpito da tempo la dottoressa ma sapevo che la situazione era sotto controllo dopo una prima operazione. Evidentemente così non era. Dopo essersi aggravata la dottoressa si è arresa ed ora non è più tra noi. Doretta Bonura era il Capo ufficio Sistemi informatici dell’Arsenale di Augusta. Era una donna di carattere, pronta a far valere le proprie ragioni anche in maniera forte, decisa, specie se sentiva di avere ragione. Non era una donna adatta alla routine. Dava il meglio di se quando era chiamata a svolgere qualche incarico particolare, organizzare un corso piuttosto che un’aula didattica, realizzare un SW di gestione. Ma la gestione della quotidianità, della routine appunto, era forse uno dei suoi punti deboli, laddove la caparbietà, l’onestà mentale e la generosità d’animo erano di sicuro tra le sue doti principali, accanto alla preparazione professionale. Poteva risultare simpatica o essere tollerata a malapena, essere stimata o denigrata, benvoluta o detestata, ma di certo non poteva in alcun modo risultare indifferente. Non era nel suo DNA, non era possibile. La prima volta che mi ci sono relazionato, abbiamo litigato. Credo che questo fosse abbastanza normale con lei. Ma lo scontro si è concluso subito con una risata e con l’immediato scioglimento della tensione. E anche quando è stata alle mie dirette dipendenze ci ho messo un po’, prima di apprezzarne le doti e la qualità del lavoro. Ma quando abbiamo incominciato ad entrare in sintonia lavorativa, devo riconoscere che sono rimasto davvero soddisfatto del suo lavoro e del rapporto umano che si era creato. Ora che non c’è più, pur stando a distanza, io e quelli che l’hanno conosciuta prima di me ne avvertiamo la mancanza, quasi come se un pezzo di noi stessi ci abbia lasciato per sempre. E non riesco in alcun modo ad immaginarla a starsene ferma o immobile dove si trova adesso. Piuttosto la vedo a protestare con il suo nuovo, ed eterno, Datore di lavoro, per riammodernare i server del Paradiso o sistemare l’aula didattica con gli ultimi ritrovati dell’informatica. A Lui occorrerà di certo meno tempo per apprezzarla e ben volerla, e per accontentarla.

Addio Dottoressa, ci ha lasciato davvero troppo presto. Ma se è vero che la vita di chi non c’è più è nella memoria di chi resta, sono certo che lei continuerà a vivere nel ricordo di tutti noi che l’abbiamo conosciuta.

G.A.