MARE NOSTRUM: CATTURATI 7 TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI – FALSA AVARIA IN MARE PER ATTIRARE I SOCCORSI

migrantiDurante l’operazione Mare Nostrum è stata rilevata una nuova strategia messa in atto dai trafficanti di essere umani, i cosiddetti scafisti, nel trasporto di migranti dalle coste dell’Africa all’Italia. Il 24 ottobre, un peschereccio ha dichiarato lo stato di avaria per attirare in soccorso una nave mercantile di passaggio in quel area. Una volta trasbordati i migranti, il peschereccio si è dato alla fuga, riprendendo la rotta verso la costa africana. A seguito della comunicazione del mercantile è stata allertata nave Euro della Marina Militare, in pattugliamento nelle aree assegnate all’Operazione Mare Nostrum, che ha intercettato il peschereccio. A questo punto, il natante in fuga, in accordo con le direttive della centrale operativa della Marina Militare e in stretto coordinamento con Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania è stato fermato. Il “law enforcement” messo in atto dalla fregata, anche con l’impiego di warning shots, – colpi di avvertimento – con l’intento di fermare la fuga dell’imbarcazione ha portato alla cattura di sette presunti scafisti.  Il mercantile E. Maersk è giunto nella giornata di sabato nel porto di Catania dove ha sbarcato i 221 migranti soccorsi. Mentre, la fregata Euro arriverà nello stesso porto domani. Da quando è iniziata l’operazione Operazione Mare Nostrum sono stati assicurati alla giustizia 364 scafisti.

MARE NOSTRUM: 507 SIRIANI E SUBSAHARIANI SBARCATI AD AUGUSTA

migrantiAugusta –  507 migranti siriani e subsahariani sono sbarcati ad Augusta, soccorsi in tre differenti operazioni dalle navi della Marina Militare. Tredici i casi di scabbia accertati da Medici Senza Frontiere e tanta paura anche nei migranti per il rischio Ebola, oggi una causa in più per fuggire come racconta questo ragazzo nigeriano che preferisce non farsi riprendere in volto: “In Nigeria abbiamo tutti paura dell’Ebola, è un grande disagio per noi. Io vengo dal Nord della Nigeria, ma quando PLAYè cominciato l’allarme nel Sud del Paese, molti miei amici si sono trasferiti a Nord. Io ho lasciato la Nigeria due mesi fa e sono stato due settimane nel deserto del Sahara prima di raggiungere la Libia, ora sono felice di essere qui e ringrazio gli italiani che ci hanno salvati”. “Siamo partiti lunedì dalla Libia e a un certo punto abbiamo perso la nostra direzione e abbiamo avuto paura”. La Nigeria è stata dichiarata libera dal virus Ebola dall’Organizzazione mondiale della Sanità, a differenza della Guinea, Sierra Leone e Liberia. La paura però è rimasta come testimoniano i molti ragazzi africani che sbarcano sulle nostre coste. Per un gruppo di migranti maghrebini sbarcati ad Augusta è stata invece avviata la procedura di rimpatrio nei loro paesi d’origini secondo le nuove disposizioni del ministero dell’Interno.

PATTUGLIATORE SPICA E NAVE SAN GIUSTO DELLA MARINA MILITARE IN SOCCORSO A UN MERCANTILE IN DIFFICOLTA’ CARICO DI MIGRANTI

S GIUSTOIl pattugliatore Spica della Marina Militare impegnato nell’ Operazione Mare Nostrum, di base ad Augusta, ieri ha localizzato il mercantile TISS (battente bandiera moldava), diretto verso le coste italiane, con a bordo 317 migranti (230 uomini, 37 donne, 50 minori) a circa 180 miglia ad est di Capo Passero. Il mercantile, apparentemente alla deriva, ha lanciato una richiesta di soccorso dichiarando di non avere a bordo né il comandante né l’equipaggio.  Dopo il primo intervento del pattugliatore Spica e del proprio elicottero, è subito intervenuta la nave anfibia San Giusto per assicurare il soccorso del mercantile. A bordo di esso è, infatti, stato inviato un team specializzato dell’equipaggio di nave San Giusto composto da fucilieri della Brigata Marina San Marco, per la messa in sicurezza della nave, e un team tecnico per le verifiche dell’apparato motore e degli organi di governo in modo da garantire la navigazione verso le coste siciliane. Constatato lo stato di disidratazione dei migranti, sono stati forniti acqua e viveri. Per le attività investigative è intervenuto a bordo anche il personale della Polizia di Stato, due mediatori culturali e un team sanitario che ha effettuato i primi controlli ai migranti, i quali al momento non manifestano particolari malesseri se non quelli dovuti alle difficoltà del viaggio.  Il mercantile TISS, scortato dalla nave anfibia San Giusto, dal pattugliatore Spica e da una motovedetta della Capitanerie di Porto, ha raggiunto dopo il porto di Catania.

SIGLATO PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA LA MARINA MILITARE E SAVE THE CHILDREN

Save the ChildrenAUGUSTA. A un anno di distanza dall’avvio dell’operazione Mare Nostrum, Save the Children, l’organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti in tutto il mondo, e la Marina Militare, hanno siglato il 7 ottobre, un protocollo d’intesa che prevede la presenza degli operatori professionali dell’Organizzazione a bordo delle Unità Navali impiegate nel dispositivo, allo scopo di fornire supporto, orientamento, informazione legale e mediazione culturale per i minori. L’accordo prevede che nei giorni di permanenza a bordo delle navi venga fornito il necessario supporto ai bambini e agli adolescenti presenti a bordo delle imbarcazioni soccorse in mare.  “Quest’ accordo con la Marina Militare è importantissimo perché consentirà ai nostri operatori di svolgere già sulle navi le attività di mediazione culturale, informazione e orientamento, ma anche di  identificare eventuali bisogni specifici dei minori, come nel caso di vittime di violenza, tratta o sfruttamento, e di fornire un supporto adeguato” – come  ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – “Per la nostra Organizzazione, che dal 2008 opera in collaborazione nell’ambito del progetto Praesidium, coordinato dal Ministero dell’Interno, a Lampedusa, in Sicilia, Calabria, Puglia, significherà di fatto estendere alla fase di soccorso in mare le attività di supporto ai minori già svolte fino ad oggi a terra.”

Continua a leggere

MARE NOSTRUM: SI TIRANO LE SOMME DOPO 8 ANNI DI SBARCHI DI MIGRANTI

IL COORDINAMENTO  DEL GRUPPO INTERFORZE DI CONTRASTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA IN MARE E SUL TERRITORIO DI AUGUSTA E DINTORNI

Marenostrum5AUGUSTA. A margine della conferenza-stampa tenuta al Circolo Ufficiali di Augusta, anche il sostituto commissario Carlo Parini, responsabile del gruppo di contrasto all’immigrazione clandestina, ha rilasciato alla stampa questa breve relazione: “L’11 ottobre 2006, a seguito dell’inarrestabile arrivo di numerosi sbarchi nel territorio della provincia di Siracusa, si tenne un incontro con le forze di polizia  per intraprendere, ciascuno per la propria competenza, una prima attività d’indagine volta all’individuazione degli organizzatori dei numerosi sbarchi. Dalla disponibilità e dalla rispettiva competenza di ciascuna forza di polizia, presente a quell’incontro, il 17 ottobre 2006 venne alla luce la prima costituzione del Gruppo Interforze di Contrasto all’Immigrazione Clandestina G.I.C.I.C) attraverso la prima delega d’indagine, denominata “Direttiva sbarchi”. Detta direttiva promosse il raccordo di tutte le forze di polizia, determinando  la costituzione di una forza di rapido intervento nell’approssimarsi di uno sbarco o di un rintraccio di clandestini nel territorio. Successivamente, nell’aprile 2007, venne stabilito di allocare, presso la procura della repubblica a Siracusa, dove attualmente ha sede il G.I.C.I.C., che coincise con l’aggregazione del responsabile dell’ufficio di polizia di frontiera marittima, tanto che ebbe inizio la diretta partecipazione al contrasto del fenomeno, espletato in precedenza presso i vari comandi. Dal 2014 vige una nuova direttiva del procuratore Giordano, che imprime maggiore impegno e responsabilità al GICIC.

Carlo Parini

AUGUSTA/ I PROFILI DEI MIGRANTI SBARCATI

Immigrazione di giovani fra i 12 e i 30 anni di varie etnie

migrantiAUGUSTA. I clandestini intercettati in mare o sbarcati sul territorio della provincia di Siracusa, nell’arco di tempo che va dal 1° luglio 2013 al 21 luglio 2014, sono risultati provenire maggiormente dalle coste della Libia con partenze effettuate da località rivierasche, specie quelle di Zuowara o da porti secondari, ma originari di Egitto, Somalia, Eritrea, Etiopia, Sudan (regione del Darfur e Sud Sudan), Nigeria, Niger, Togo, Gambia, Sierra Leone, Mali, Guinea, Ghana, Tunisia e Marocco. Altri migranti, originari dell’Egitto, della Siria e di altri Stati del M. O. e del Corno d’Africa, sono partiti dalle coste egiziane, prevalentemente dai porti di Alessandria d’Egitto, Sallum e Rachid. Sporadiche, invece, sono state le partenze dalle coste turche o greche, prevalentemente a bordo di barche a vela, con a bordo migranti provenienti dalla Siria e da altri Stati del M. O. Secondo i dati raccolti, durante l’attività investigativa svolta nei confronti dei migranti sbarcati, l’età media è compresa fra i 12 e i 30 anni, per lo più di sesso maschile, tenendo conto che i siriani arrivano di solito con l’intero nucleo familiare. Costoro non hanno come obiettivo di rimanere nel nostro Paese, ma di raggiungere le floride nazioni europee della, dell’Olanda, della Svezia per raggiungere i parenti e per poter riprendere una vita serena: fuggono dalla Siria a causa del conflitto interno che ha fortemente destabilizzato  ogni attività economica e sociale e minato la sicurezza della vita umana. I viaggi per loro vengono organizzati da sensali facenti capo a numerose organizzazioni illecite operanti in Siria, Turchia, Grecia, Egitto, Libia. Costoro spesso pagano a saldo per il viaggio quote che vanno da i 3.000 ai 6.500 euro o dollari a persona, con esenzione dei minori.

    G.C.

AUGUSTA, OPERAZIONE MARE NOSTRUM: I DATI FORNITI DAL PROCURATORE GIORDANO DURANTE LA CONFERENZA-STAMPA AL CIRCOLO UFFICIALI

Giordano_procuratore_srAUGUSTA. In occasione della conferenza-stampa per un bilancio dell’operazione Mare Nostrum, tenuta al Circolo Ufficiali della Marina Militare,  Francesco Paolo Giordano,  procuratore della repubblica a Siracusa, ha rilasciato ai giornalisti una relazione scritta, da cui estrapoliamo considerazioni e dati.  “L’attività di contrasto, posta in essere dal Gruppo Interforze di contrasto dell’immigrazione clandestina, ha determinato un duro colpo alle organizzazioni dedite al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che,  dalle coste del continente africano e dal settore greco-turco, hanno permesso l’illecito ingresso nel territorio italiano di cittadini extracomunitari, provenienti per la maggior parte dalla Siria, dall’Egitto, dal Marocco, dalla Tunisia, dagli Stati dell’Africa centrale sub-sahariana (Nigeria, Costa ‘Avorio, Mali, Ghana, Sierra Leone, Ciad, Burkina Faso, Guinea, Niger, Senegal, Gambia, ecc.) e dagli Stati del  Corno d’Africa (Somalia, Eritrea, Etipia e Sudan) e dal  Medio oriente mesopotamico e bengalese (Iran, Iraq, Kurdistan, Pakistan, Bangladesh, Afghanistan, ecc.). Il contestuale e successivo contrasto effettuato in mare e sul territorio, cioè l’attività di indagine posta in essere per promuovere l’azione penale, diretta a reprimere il reato del fenomeno dell’immigrazione illegale sul territorio italiano, espletato sin dall’intercettazione in mare e dopo l’arrivo sulla terraferma dei clandestini, con l’accompagnamento nei porti di questa giurisdizione  (Augusta, Siracusa, Marzamemi e Portopalo di Capo Passero) è stato direttamente coadiuvato da magistrati con Carlo Parini, responsabile operativo del citato gruppo di contrasto dell’immigrazione clandestina (GICIC).

Continua a leggere

MARE NOSTRUM: SEQUESTRATE DUE NAVI E FERMATI 16 SCAFISTI. DETERMINANTE L’INTERVENTO DEL SOMMERGIBILE PRINI

1412275163-0-sommergibile-rintraccia-pescherecciofermati-scafistiAUGUSTA – Una operazione della Marina Militare – in stretto coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania – quella che ha portato il pattugliatore Borsini e la fregata Maestrale ad intercettare e sequestrare – nel corso della notte tra 1 e 2 ottobre – due “navi maggiori” dedite al traffico di esseri umani ed allo stesso tempo salvare centinaia di migranti e porre in stato di fermo 16 scafisti di sedicente nazionalità egiziana. Particolare importanza ha rivestito l’operazione svolta dal sommergibile Prini che ha raccolto  informazioni determinanti per l’autorità giudiziaria per il contrasto al traffico di esseri umani via mare. Nave Borsini e nave Maestrale, che controllavano a distanza i movimenti delle due navi, appena hanno rilevato che il peschereccio aveva PLAYMINIabbandonato lo yacht con il carico di esseri umani, sono intervenute per assicurare alla giustizia i trafficanti di esseri umani e allo stesso tempo soccorrere i migranti lasciati in balia del mare mosso. Un team di fucilieri della Brigata Marina San Marco, imbarcato su nave Borsini, ha preso il controllo del peschereccio mentre nave Maestrale ha tratto in salvo 304 migranti (23 donne e 63 minori). Le imbarcazioni e i 16 scafisti condotti ad Augusta e Senza titolo-1consegnate alle autorità giudiziarie. Il contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla vita dei migranti ha consentito fino ad oggi di assicurare alla giustizia oltre 300 scafisti e 6 “navi madre” utilizzate per l’illecito traffico mentre sale a 144.000 il numero di uomini, donne e bambini tratti in salvo nelle acque del Mediterraneo Centrale.

MARE NOSTRUM: OLTRE 2000 I MIGRANTI RECUPERATI NEGLI ULTIMI DUE GIORNI DALLE NAVI DELLA MARINA MILITARE

IMGP5081Durante la notte le navi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto inserite nel dispositivo Mare Nostrum sono state impegnate in numerosi interventi di soccorso nello Stretto di Sicilia. In particolare la nave anfibia San Giusto in 4 interventi di soccorso a gommoni ha recuperato 403 migranti; a bordo della nave sono presenti 1238 migranti recuperati negli ultimi giorni.  A bordo della corvetta Sfinge ci sono 543 migranti soccorsi ieri. Nave Dattilo delle Capitanerie di Porto ha soccorso un barcone con 185 migranti, tra loro 29 donne e 63 minori. A bordo della nave ci sono 807 migranti soccorsi negli ultimi due giorni.

SEQUESTRATO UN PESCHERECCIO, FERMATI 16 SCAFISTI. DETERMINANTE L’INTERVENTO DEL SOMMERGIBILE PRINI

1412275163-0-sommergibile-rintraccia-pescherecciofermati-scafistiAl termine della complessa ed articolata operazione di sorveglianza, la Marina Militare, in stretto coordinamento con la Procura di Catania, ha effettuato il sequestro di un peschereccio, con sedici scafisti a bordo dediti al traffico di migranti. Di particolare valenza, anche ai fini della raccolta delle prove, è risultata la sorveglianza occulta effettuata con l’ausilio di un sommergibile. Nel corso dell’operazione la Marina Militare ha anche soccorso circa 300 migranti su un’altra imbarcazione rilasciata appunto dalla citata nave madre sequestrata.

MARE NOSTRUM: ULTERIORI 590 MIGRANTI RECUPERATI DALLE NAVI DELLA MARINA MILITARE

DSC01808AUGUSTA. Le navi della Marina Militare sono intervenute ieri in tre  operazioni di soccorso a imbarcazioni provenienti dalle coste del nord Africa imbarcando numerosi migranti anche da navi mercantili che hanno sostenuto le operazioni nello Stretto di Sicilia.  Il pattugliatore Sirio della Marina Militare ha soccorso ieri pomeriggio a sud di Lampedusa un gommone con 105 migranti tra cui 1 donna e 1 minore.  Al termine del recupero nave Sirio si è diretta nell’area dove la motonave Stjerneborg (Singapore) ha soccorso, sempre ieri pomeriggio, numerosi naufraghi di un’imbarcazione affondata. Un elicottero EH 101 della Marina Militare è decollato dalla base di Lampedusa per collaborare al le operazioni di ricerca e soccorso. Il pattugliatore Sirio, ultimato il trasbordo di 55 naufraghi soccorsi dalla motonave Stjerneborg, è rimasto in area per continuare le ricerche di eventuali altri superstiti. La fregata Aliseo durante la notte ha soccorso 96 migranti da una imbarcazione in legno. La nave anfibia San Giusto ieri ha recuperato 105 migranti da un gommone in condizioni di precaria galleggiabilità e successivamente ha imbarcato 229 migranti già recuperati dalla nave mercantile Bourbon Orca (Norvegia). Sempre ieri pomeriggio la motovedetta CP302 ha soccorso 33 migranti da un’ imbarcazione trasportandoli a Lampedusa. Tra loro anche una donna in stato interessante.