A distanza di qualche giorno dall’iniziativa “terremoto – io non rischio”, promossa dal dipartimento della protezione civile e portata in cento comuni d’italia, Augusta compresa, stanotte lievi scosse di terremoto si sono registrate proprio nella Sicilia Orientale, al largo di Augusta e sull’Etna, dove la terra da giorni continua a tremare. La prima scossa di magnitudo 2.3, difatti, è stata registrata alle 3.49 al largo di Augusta, a 18 km di profondità; fortunatamente non è stata avvertita dalla popolazione locale. Pochi minuti prima, alle 3.44, un terremoto di magnitudo 2.1 era stato registrato nel Golfo di Patti e di Milazzo, mentre ancora un altro, di magnitudo 2.3, è succeduto, alle 5.37, tra le province di Messina e Palermo. Alle 6.28, infine, una nuova scossa di magnitudo 2.0 a 7.3 km di profondità, sul versante orientale dell’Etna. Quest’ ultima è stata avvertita tra Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Riposto, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferana. Nessun danno accertato a persone o abitazioni.
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