Si chiama “Unita’ d’Italia” la piazza sorta nell’ex campo containers ad Augusta

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“Unita’ d’Italia” è il nome deliberato dalla giunta Carruba per titolare l’ultima  maestosa piazza, realizzata in contrada ex Salina Regina di Augusta, l’area che ha visto crescere nei container, è giusto ricordarlo, un’ intera generazione di giovani augustani lì ospitati per oltre  un decennio tra i cittadini rimasti senza tetto dopo il catastrofico sisma del ’90.

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Una meraviglia, invece, agli occhi dei cittadini di Augusta vedere come un sito, lasciato per troppo tempo in assoluto degrado, possa essere stato così generosamente ed “esageratamente” bonificato per essere riconsegnato alla civiltà, con una piazza ben illuminata, un parco giochi attrezzato per bambini e quant’altro; probabilmente, qualcuno asserisce, si tratta di  un’ esagerazione che parte dall’ inconscio desiderio di rimuovere, assieme ai container, quei terribili ricordi legati ai drammi vissuti da  troppe famiglie augustane.

“Unità d’Italia” è il nome giusto, commentano gli ex baraccati augustani inseritisi finalmente nella comunità civile italiana, dopo essere stati costretti a vivere alla stessa stregua dei cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, un secondo dramma post-terremoto.

Piazza “Unità d’ Italia”, realizzata su progetto dell’architetto e direttore dei lavori Paola Sestu di Augusta, in alternativa all’altra piazza denominata “America”, rappresenterebbe oggi un ulteriore e importante punto di aggregazione, soprattutto per i giovani che vivono nella zona Nord della città.

  Giuseppe  Tringali