AUGUSTA/ AREE A RISCHIO DROGA E ALTRO

Una madre ci ha indirizzato la lettera che segue, un documento che deve fare riflettere:

PIAZZAAUGUSTA –  “Voglio denunciare la mia forte delusione e amarezza di fronte alla mancanza d’ una adeguata tutela del territorio in cui viviamo, nello specifico, Piazza Unità d’Italia e fine tratto via Bruno Buozzi. Questa è diventata terra di ragazzi senza controllo dove consumare alcol sembra diventato una prassi consolidata. La zona indicata è quella piazza che una volta era parte integrante di una bellissima e preziosa salina dove nidificavano specie di uccelli di notevole pregio naturalistico. Qui ogni sera, ogni notte, i cittadini che abitano nella zona chiudono porte e finestre ben protette per cercare di evitare scontri con giovani che vivono un loro mondo particolare e senza prospettive. Chi scrive è una mamma, un papà, una figlia, una sorella, un fratello, una cittadina con dei diritti che da troppo tempo vede la propria zona abitativa, un quartiere ormai da tempo terra di nessuno, le prove delle scelleratezze non mancano, basta fare un giro e ci si ritrova in mezzo a bottiglie e altri oggetti strani. Il quartiere soffre di una situazione che è diventata pesante col trascorrere dei giorni e delle settimane. E’ una vicenda che da troppo tempo ormai si prolunga. Poi l’interrogativo : Condurre una vita normale, in questa zona, è chiedere troppo? Ogni notte si cerca di evitare gli schiamazzi abbassando le tapparelle e barricandosi ermeticamente dentro casa, il tutto ripeto a dire, nel totale abbandono degli organi preposti al controllo e alla sicurezza dei cittadini. Nonostante varie telefonate e segnalazioni agli organi di competenza, il tutto sembra essere lasciato impunito, dove la sera e notte, uscire di casa ormai è diventato un gesto eroico. Non si chiedono parchi, lavoro, ma solo un’attenzione alla nostra sicurezza. Questa sta diventando davvero una situazione esplosiva che rappresenta la cartina tornasole di una situazione giovanile augustana adusa ad alcol ed altro che vede coinvolti giovani e giovanissimi in aumento. Politici, genitori, istituzioni tutte, cittadini, è ora di svegliarsi.”

Lettera firmata

Si chiama “Unita’ d’Italia” la piazza sorta nell’ex campo containers ad Augusta

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“Unita’ d’Italia” è il nome deliberato dalla giunta Carruba per titolare l’ultima  maestosa piazza, realizzata in contrada ex Salina Regina di Augusta, l’area che ha visto crescere nei container, è giusto ricordarlo, un’ intera generazione di giovani augustani lì ospitati per oltre  un decennio tra i cittadini rimasti senza tetto dopo il catastrofico sisma del ’90.

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Una meraviglia, invece, agli occhi dei cittadini di Augusta vedere come un sito, lasciato per troppo tempo in assoluto degrado, possa essere stato così generosamente ed “esageratamente” bonificato per essere riconsegnato alla civiltà, con una piazza ben illuminata, un parco giochi attrezzato per bambini e quant’altro; probabilmente, qualcuno asserisce, si tratta di  un’ esagerazione che parte dall’ inconscio desiderio di rimuovere, assieme ai container, quei terribili ricordi legati ai drammi vissuti da  troppe famiglie augustane.

“Unità d’Italia” è il nome giusto, commentano gli ex baraccati augustani inseritisi finalmente nella comunità civile italiana, dopo essere stati costretti a vivere alla stessa stregua dei cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, un secondo dramma post-terremoto.

Piazza “Unità d’ Italia”, realizzata su progetto dell’architetto e direttore dei lavori Paola Sestu di Augusta, in alternativa all’altra piazza denominata “America”, rappresenterebbe oggi un ulteriore e importante punto di aggregazione, soprattutto per i giovani che vivono nella zona Nord della città.

  Giuseppe  Tringali