AUGUSTA. Il procuratore siracusano della Repubblica, Ugo Rossi, ha messo a segno un altro colpo contro i poliziotti corrotti. Il 22 dicembre è stato fermato dagli agenti della Polizia di stato , perché in possesso di 55 grammi di cocaina. Si tratta di Giuseppe R., 42 anni, agente scelto della Polizia penitenziaria in servizio nella casa di reclusione di Augusta. Secondo gli investigatori, l’agente di custodia avrebbe rivenduto la sostanza stupefacente all’interno del carcere. L’ accusa deriva dalle intercettazioni ambientali e telefoniche a cui era sottoposto da tempo. Gli agenti hanno anche identificato Vincenzo S. di 30 anni, che, probabilmente, aiutava l’agente a spacciare la droga. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Siracusa Ugo Rossi, che, recentemente, ha fatto arrestare il vicequestore Pasquale Alongi, in servizio allo scalo di frontiera dell’aeroporto di Catania, fino a qualche mese fa responsabile del commissariato di pubblica sicurezza in Augusta. Come si ricorderà, il vicequestore Alongi è stato posto agli arresti domiciliari perché avrebbe “coperto” due suoi subalterni incriminati per aver venduto paraurti di automobili sequestrate. L’agente di custodia è stato fermato a Belvedere: durante la perquisizione sull’autovettura è stata rinvenuta la sostanza stupefacente. L’agente scelto della polizia penitenziaria era da tempo tenuto sotto osservazione dal personale della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Siracusa anche con l’ausilio di sofisticati congegni tecnologici, che hanno permesso di ricostruire la vicenda legata all’acquisto della droga. Il poliziotto penitenziario acquistava la sostanza da alcuni soggetti nel centro di Catania: l ‘agente è stato arrestato, dunque, in flagranza di reato. Come riferito dagli inquirenti , la sostanza stupefacente acquistata era pronta per essere distribuita agli assuntori, anche all’interno della casa di reclusione dove prestava servizio. Dalle intercettazioni ambientali gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti a identificare anche il complice trentenne che aiutava il poliziotto penitenziario nella distribuzione della sostanza stupefacente. La notte di Natale una bomba carta è stata fatta esplodere su un’autovettura di servizio, una Fiata Panda, in carico al comando della polizia municipale. L’atto vandalico è avvenuto la notte di Natale, due forti boati sono stati avvertiti dai residenti.. Da qualche settimana il fastidioso ricorso ai petardi rovina le serate degli augustani che si ritrovano in Piazza Duomo, e in altri luoghi di aggregazione, dove piccoli gruppi di adolescenti passano il loro tempo a divertirsi con i botti, anche contro persone isolate che passeggiano lungo sentieri poco frequentati. Quello della notte di Natale è un gesto che va al di là del semplice fastidio sonoro visto che l’ordigno utilizzato, deflagrando, ha causato ingenti danni su cui sta indagando la polizia di Stato.
Giulia Càsole