Festeggiati i 60 anni di Sacerdozio di Don Matteo … ad Augusta

padre_pino_1.jpg“Dare, dare, dare sempre” non appoggiarsi a nessuno. Il sacerdote è un “sacro”, “separato”, che aiuta tutti, ma per sé chiede solo a Dio.  Con questo motto, di Chiara Lubich, padre Pino ha inteso simboleggiare lo spirito che ha animato i suoi sessanta anni di sacerdozio.

Domenica 27 giugno, con due giorni di anticipo rispetto alla data del 29 giugno di sessanta anni addietro relativa alla propria ordinazione, un popolo di fedeli ha voluto essere vicino a quello che per ben 32 anni è stato l’ arciprete della Chiesa Madre di Augusta.

Fra tanti discorsi ed elogi rivoltogli dai vari oratori intervenuti al microfono e che hanno arricchito la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovodi Siracusa,  Salvatore Pappalardo, le parole più semplici, dirette, chiare e  genuine sono uscite dalla sua bocca e sempre con un sorriso e un senso profondo e sincero di affetto. Si è dovuto fermare più volte, ma non per la prevedibile stanchezza, bensì per ripetuti, sentiti e scroscianti applausi. “Ricchezza e santità, metà della metà”, ha tenuto a precisare alla fine, “ vi ringrazio per tutto ciò che avete fatto e detto di me, ma vi assicuro che ho fatto veramente poco, pochissimo in relazione a quello che avrei potuto o voluto fare.

In verità,  don Matteo Pino ha ottenuto l’effetto opposto di quello che intendeva ottenere e cioè di passare quasi inosservato o quanto meno assumere il ruolo di attore secondario se non di comparsa. Dalla  spontaneità, dalla genuinità e dal suo dolce sorriso, espressione di vero amore e spirito di servizio, è venuta fuori di gran lunga superiore a quella degli altri attori della manifestazione.

Padre Pino si è sempre contraddistinto per la sua umiltà, per il suo farsi ultimo e amico degli ultimi, e, lontano dai microfoni e dal frastuono dei mass media inneggianti falsi ed effimeri valori, per aver portato sempre aiuto materiale e spirituale ai bisognosi in nome di un Dio che riconosce come vero Amore che abbraccia e unisce tutti i suoi figli. Non a caso ha introdotto anche ad Augusta il movimento di Chiara Lubic dei Focolarini. Non a caso ha chiamato attorno a sé tutti i fedeli dei vari movimenti, associazioni, confraternite, delle varie fasce di età e di varie estrazioni socio-culturali-religiose. Non a caso ha impiegato tutti i suoi risparmi per costituire la sede di via  XIV ottobre, l’Agape, dove poter dare ai vari gruppi giovanili e non, la possibilità di incontro, di confronto e di formazione e non ultimo anche per attività ludico-ricreative. In perfetta linea con i suoi principi la cerimonia è stata abbastanza semplice, e all’armonico e festoso canto del Coro della Chiesa Madre si è contrapposto l’ordinato e solenne silenzio del numerosissimo pubblico di fedeli. In Padre Pino ognuno ha riconosciuto la continuità di affetto dei vari cari defunti, uno strumento di unione che nel tempo, per diverse generazioni, ha rappresentato un vero amico e un vero prete.

  Grazie, Padre Pino.

     Gaetano Gulino

 

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La celebrazione di un sessantennio di sacerdozio, di questi tempi, è un evento raro; potremmo dire rarissimo. In tempi in cui, cioè, i sacerdoti sono sotto mira e sotto assedio per problemi legati alla pedofilia o ai rapporti con donne,  è davvero inusuale che un sacerdote festeggi  le “nozze di diamante” con l’ordine presbiterale, com’è raro, del resto, vedere oggi una coppia che celebri i sessant’anni di matrimonio.    Chi si appresta a ricordare il giorno in cui sessant’anni fa, appunto, giovane 24enne, ricevette il sacramento dell’ordine, attraverso l’imposizione delle mani dell’allora arcivescovo di Siracusa, Ettore Baranzini, è  don Matteo Pino, originario di Francofonte, da  cinquant’anni  iscritto al movimento dei Focolarini, fondato da Chiara Lubich, parroco della Chiesa Madre di Augusta per oltre un trentennio.

Mentre era parroco della  più importante chiesa augustana, padre Pino ha sempre testimoniato il suo fervido attaccamento ai valori evangelici di fraternità e solidarietà, senza dimenticarsi di quello, grandissimo, che è il disprezzo dei beni terreni, come ricordava Gesù a quell’uomo che voleva farsi suo discepolo: “Va’, vendi tutto, da’ il ricavato ai poveri e seguimi.”Per molti anni, padre Pino, figlio unico di una giovane vedova, ha avuto vicina la madre, che si è spenta in veneranda età. Oggi, don  Matteo, anch’egli giunto a una venerabile età, è solo, ma  ha vicino alcuni esponenti della comunità “Agape” da lui fondata. Con questa comunità e con altri amici, padre Pino ha celebrato domenica 27, il suo sessantesimo anniversario con una messa solenne in Chiesa Madre, alle 11,30, con la presenza dell’arcivescovo Pappalardo di Siracusa.

G.C. 

Festeggiati i 60 anni di Sacerdozio di Don Matteo … ad Augustaultima modifica: 2010-06-30T23:13:00+02:00da leodar1
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