Krzysztof Kalinka in quel pomeriggio inoltrato del 21 Dicembre

caravaggio25.jpgIn Via Umberto e in Piazza Duomo di Augusta brillano  le luminarie delle imminenti festività. I passanti sono rallegrati anche dai motivi musicali natalizi diffusi attraverso altoparlanti. I bambini si divertono di più perché salgono a frotte su una grande slitta, bardata di rosso e bianco, trainata da un asinello e passeggiano allegramente sulla strada “mastra”, Via Principe Umberto, appunto. (Sia detto fra parentesi,  il Municipio non ha speso un quattrino per fare più bella la festa. Ci hanno pensato i commercianti della zona. Persino gli addobbi in Piazza Duomo sono stati offerti dalla ESSO).  A pochissima distanza, in Via S. Pietro Martire, c’è, sì, animazione, ma non è certamente quella della festa. L’atmosfera è, anzi, del tutto opposta. E’ quella lugubre della morte.  La gente si accalca nei pressi  di un palazzetto, al numero civico 27: al I piano dello stabile è stato trovato il cadavere di un giovane 31enne, con una ferita alla gola. E’ il corpo del polacco Krzysztof  Kalinka, trovato riverso sul divano dalla sorella,   rientrando a casa.  La donna  ha immediatamente  chiamato il 118 per il soccorso urgente, ma invano. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Per gli obblighi di legge sono intervenuti  i carabinieri  e il medico legale Francesco Coco.

Poiché sono state rinvenute tracce ematiche sui gradini della scala che porta al primo piano, è stato ipotizzato  il ferimento alla gola  nel pomeriggio, forse in sèguito a un agguato premeditato o in  sèguito a una lite degenerata nel fatto di sangue. Entrambe le ipotesi sono al vaglio degl’inquirenti, i quali, al momento, non escludono alcuna pista. L’uomo è stato definito dai vicini come una persona tranquilla che non dava fastidio e si accontentava di sbarcare il lunario con lavoretti di vario genere, soprattutto nel settore edìle, pur di   stare in Italia, accanto alla sorella,   sposata    con  un augustano.

Se, come appare probabile, Kalinka è stato ferito  per le scale, dev’essersi trascinato fino a casa e, non essendo riuscito a chiamare aiuto né a fermare l’emorragia, dev’essere morto per dissanguamento. L’arma del ferimento non è stata trovata.  Intorno alle otto di sera del 21 dicembre, il cadavere è stato trasportato a Siracusa per l’autopsia  obbligatoria per legge.

      Giorgio Càsole

Krzysztof Kalinka in quel pomeriggio inoltrato del 21 Dicembreultima modifica: 2009-12-29T10:08:00+01:00da leodar1
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