AUGUSTA. 53 anni fa entrò come allievo operaio all’interno dell’arsenale augustano della Marina Militare. Il 15 luglio si è congedato con la qualifica di funzionario. Vittorio D’Amico – è di lui che parliamo – potrebbe essere iscritto nel Guinness dei primati. E’ un primatista, non nel significato sportivo del termine, ovviamente, ma come dipendente pubblico (forse anche privato) che ha totalizzato il maggior numero di anni al servizio dello Stato, in questo caso della Marina Militare italiana. D’Amico sarebbe potuto andare in pensione da anni, ma sarebbe stato ancora troppo giovane e s’è posto il problema del che far dopo il pensionamento, non bastandogli il piacere di costruire nel tempo libero una barca da diporto. D’Amico non l’ammette esplicitamente, ma pensiamo che in cuor suo nutrisse l’ambizione non tanto di diventare primatista imbattibile, quanto quella di raggiungere un traguardo nella carriera che gli era sembrato utopistico quando, appena tredicenne, oltre mezzo secolo fa, fu ammesso alla scuola allievi operai. Nel corso di tutti questi anni, D’Amico ha toccato vertici di responsabilità nel campo del lavoro , divenendo dirigente sindacale (UIL) e nella vita civile (consigliere comunale, assessore e sindaco di Augusta), ma non aveva toccato il vertice cui aspirava nell’àmbito della carriera. Il tempo e la sua forza di volontà gli hanno permesso di raggiungere questo traguardo. Il pensionamento era ormai obbligatorio avendo raggiunto l’età anagrafica massima oltre la quale lo Stato non ammette più che i dipendenti (tranne alcune categorie come i docenti universitari)i restino in servizio, almeno finora. Di questi tempi, infatti, a causa del prolungamento della vita media, si fa un gran parlare di far andare in pensione tutti a un’età più avanzata. Abbiamo la convinzione che D’Amico, se avesse potuto, sarebbe rimasto ancora al suo posto, anche perché si sente, ed è, ancora fisicamente e intellettivamente così valido che non vuole sprecare l’esistenza in partite di carte o in altre occupazioni tipiche degli anziani che non lavorano più. Non vuole fare il pensionato di lusso, D’Amico, che è sempre stato vicino agli operai e alla gente comune. Già si profila per lui un nuovo posto di responsabilità all’interno di quel sindacato dove ha militato da sempre, la UIL. La voce è stata diffusa il l5 luglio, ultimo giorno di servizio per D’Amico, coram populo, davanti al nutrito stuolo d’invitati alla festa di congedo che l’ex sindaco ha voluto organizzare nel capiente salone del circolo ricreativo dei dipendenti civili della Marina, a Punta Izzo, presenti, tra gli altri, il comandante di Marisicilia, ammiraglio di divisione Andrea Toscano, e il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba. Il primo ha sostanzialmente ripetuto il contenuto della lettera di apprezzamento letta dallo stesso Toscano ai giardini pubblici, in occasione della festa della M.M., che, qui in Augusta, è stata celebrata il 7 giugno. Il sindaco si è congratulato per gli oltre cinque decenni al servizio dello Stato e ha donato al suo predecessore un crest del Comune. Poi, altri oratori e altri doni(tra questi la riproduzione di una barca a vela, simile a quella che D’Amico ha pazientemente costruito con le sue mani). Dopo, l’immancabile rinfresco. Infine , le foto-ricordo nel segno della commozione.
Giorgio Càsole