CONCORSO UNITRE-ESSO 2017/2018. GIUNTI AL 3° INCONTRO A TAVOLA ROTONDA CONVERSANDO SULLA FAMIGLIA DELLA NUOVA SOCIETÀ E SUL DONO DELLA VITA

Unitre 1Augusta. Giunto a metà il progetto-concorso che l’Unitre ha bandito in partenariato con ExxonMobil di Augusta e in collaborazione con le dirigenze scolastiche dei Licei “Mègara” e del 2° Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruiz”. La sesta edizione del Concorso a premi, avente quest’anno come tema “Era digitale: quali emergenze per il singolo, la famiglia, la società”, è rivolto gli alunni dell’ultimo triennio dei rispettivi istituti, i quali, nel mese di aprile, si contenderanno, con lo svolgimento di un tema, i premi messi in palio. Presso l’aula magna dell’Istituo “A. Ruiz”, si è svolta nei giorni scorsi la terza delle quattro tavole rotonde in programma, nel corso della quale sono stati affrontati due aspetti in apparenza diversi, ma affini negli intenti. La dirigente scolastica del 2° Istituto Comprensivo “Orso Mario Corbino”, Maria Giovanna Sergi, ha conversato rispondendo al quesito “La vecchia concezione della famiglia del mondo occidentale è sempre valida ed attuale per vivere in una società dal volto più umano anche con l’uso delle nuove tecnologie della comunicazione?”. Mentre la signora Franca Morana Caramagno, moglie del presidente Unitre, ha intrattenuto i presenti su “Io sono, io esisto, io vivo: accolgo il dono gratuito della vita con l’impegno di custodirla, difenderla, accompagnarla e aiutarla? Quale decalogo?” Come di consueto, l’incontro è stato moderato dal vice presidente dell’Unitre, Salvo Cannavà, coordinato dalla docente responsabile del progetto per l’Unitre, Anna Lucia Daniele e presieduto dal dr. Giuseppe Caramagno. Numerosi i soci unitrini, gli studenti e i docenti dei due istituti intervenuti ad assistere all’incontro. In apertura la professoressa Sergi, ringraziando per l’invito a lei particolarmente gradito, ha tenuto ad esprimere la propria soddisfazione ricordando quanto il periodo da docente, durato ben 28 anni, abbia costituito una parte fondamentale della sua vita. Nella sua dissertazione ha evidenziato la differenza tra nativi digitali e immigrati digitali, definizioni introdotte, per la prima volta dallo scrittore e insegnante americano Mark Prensky, in un suo articolo pubblicato nel 2001, quindi già diciassette anni fa. Continua a leggere

AUGUSTA, GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO. MACI E SCERRA DELLA “P.DI NAPOLI” ANDRANNO IN FINALE

Giochi matematiciAugusta. Potremmo dire con una battuta che è stato un “gioco da ragazzi” per Gabriele Maci ed Emanuele Scerra, due alunni del primo Istituto comprensivo “Principe di Napoli “ di Augusta, disputare qualche giorno fa, all’Istituto comprensivo “Sant’Alessandra” di Rosolini la finale d’area dei giochi matematici del Mediterraneo 2018 e qualificarsi rispettivamente 2° e 3° nella categoria classi prime, accedendo di diritto alla finale nazionale. I Giochi Matematici del Mediterraneo sono un libero concorso individuale, bandito dall’Accademia Italiana per la promozione della Matematica col patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo. Le finalità sono favorire e diffondere negli alunni l’interesse e la passione per la matematica, facendo gareggiare sia allievi dello stesso Istituto sia allievi di diversi Istituti italiani, nello spirito di una sana e leale competizione, al fine di sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica e nello stesso tempo valorizzare le eccellenze. Gli studenti delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto, hanno affrontato una prima fase di selezione di istituto e una successiva fase di qualificazione con grande entusiasmo, affinando le capacità della logica, dell’intuizione e della riflessione, e impegnandosi in una competizione rispettosa dell’avversario. Gabriele Maci ed Emanuele Scerra si erano già classificati nella fase provinciale per le classi prime insieme a Daniele Falsaperla e Ludovica Saraceno, mentre avevano superato le prove per le classi seconde Sara Di Domenico, Sara Fazio, Giorgia Zago, si erano inoltre classificati per le classi terze Eugenia Di Mauro, Matteo Innao Matteo e Gabriele Valenti. A quest’ edizione dei giochi matematici del mediterraneo 2018 hanno aderito 620 scuole per oltre 200.000 iscritti che, attraverso le qualificazioni d’istituto prima e le selezioni d’istituto dopo, sono approdati alle finali provinciali. Circa 800 allievi, 100 per ogni categoria provenienti da oltre 80 province italiane, parteciperanno alla finale nazionale il 24 aprile 2018 a Palermo, dove nello stesso pomeriggio avrà luogo la cerimonia di premiazione di tutti gli alunni partecipanti. I primi auguri ai due finalisti sono stati della dirigente scolastica della “P. Di Napoli”, Agata Sortino, con la convinzione che Emanuele e Gabriele vivranno fino in fondo questa bellissima esperienza.

Mariangela Scuderi

LA BUONA ZUPPA DI CECI DALLE SUORE DI SANT’ANNA

zuppa di ceciAUGUSTA – Quando frequentavo la scuola elementare nell’istituto delle benemerite suore di Sant’Anna, si usavano ancora la penna, con il pennino da intingere nel calamaio (collocato dentro un foro del banco), e la carta assorbente per fare asciugare rapidamente l’inchiostro e il grembiulino nero per non sporcarsi. Per la stessa ragione, per non sporcarsi d’inchiostro, negli uffici, gli scrivani indossavano le mezze maniche nere (dal polso fino al gomito). Il grembiule nero, però, aveva anche un’altra funzione: quella di dare un senso di ordine  e di uniformità, specialmente per evitare vistose disparità tra i figli dei poveri e i figli dei ricchi. A metà degli anni Cinquanta, la povertà in Augusta era ancora una piaga. Potrei fare riferimento al costante flusso migratorio verso le Americhe e l’Australia, alle strade non asfaltate, dove i bambini, scalzi, rincorrevano i soldati americani per chiedere sigarette (da rivendere) anche sfuse o le deliziose tavolette di cioccolato. Nelle nostre povere botteghe di generi alimentari, erano ancora vendute le tavolette di surrogato. I bambini, quando non andavano a scuola, stavano sempre per strada: le case erano anguste e povere e senz’alcuna attrattiva che potesse bloccarli (le madri erano le prime a esortarli a uscire). L’alternativa era la parrocchia, l’oratorio, dove c’erano i tavoli da ping pong, i bigliardini per il calcio-balilla, ecc. C’è un ricordo che mi sovviene e mi punge se penso alla povertà di quegli anni: è il ricordo di una buona, densa, profumata zuppa di ceci che le suore somministravano, mi pare il venerdì, a tutti i poveri che si recavano, intorno alla mezza, con una scodella, nel cortiletto davanti al portone di Via Orfanotrofio. Quella era l’ora in cui noi bambini sciamavamo, con allegra birboneria, fuori delle aule per l’intervallo del pranzo, da consumare a casa. Si riprendeva alle due  e si concludeva alle quattro del pomeriggio. Il sapere che a casa m’aspettava un pranzetto con  i fiocchi mi rendeva ovviamente di buonumore, ma il venerdì mi rattristavo nel vedere quella lunga fila di vecchi e no, di uomini e donne,  ingrossarsi per un pasto caldo. (Vi assicuro che la zuppa di ceci era davvero saporita).

Giorgio Càsole – (dall’introduzione al romanzo di Lia Fendes, “Il vecchio balcone”, ambientato ad Augusta, Centro Augustano di Documentazione, 2003).

QUANDO LA VILLA ERA CHIAMATA VIALE DEI MATRIMONI

la villaAUGUSTA – Quando ancora le classi miste non erano norma, quando il telefono era un lusso, quando i telefonini, con i loro sms, non erano stati nemmeno concepiti, si passeggiava obbligatoriamente alla villa nella speranza che Cupido lanciasse i suoi strali fatati; fuor di metafora, si lanciavano sguardi alle ragazze nell’attesa d’essere presentati  o provocando l’incontro per la cosiddetta dichiarazione. Se andava bene, si passeggiava insieme, quasi trionfalmente, mano nella mano. E sembrava d’aver raggiunto il traguardo. I baci e tutto il resto si conquistavano a fatica, nel tempo.

Giorgio Càsole – (dall’introduzione al romanzo di Lia Fendes, “Il vecchio balcone”, ambientato ad Augusta, Centro Augustano di Documentazione, 2003).

AUGUSTA, QUANDO ANCHE LE LICEALI PORTAVANO IL GREMBIULE

1967Augusta. A metà degli anni Sessanta, in pieno boom economico, le mie compagne del liceo classico portavano ancora il grembiule nero, mentre i maschi ne eravamo esenti (fin dalla scuola media). C’era l’esigenza d’evitare disparità d’abbigliamento, ma, soprattutto direi, la necessità d’indossare una castigata uniforme per non mettere in risalto le peculiarità femminili che potevano turbare i sogni di arcigni e meno arcigni professori e degli adolescenti in calore. Quando racconto questi fatti ai miei alunni- e non poche ragazze durante la bella stagione vengono a scuola con l’ombelico di fuori – essi faticano a credermi e devo mostrare loro un documento fotografico. Sembra un secolo fa!

  Giorgio Càsole(dall’introduzione al romanzo di Lia Fendes, “Il vecchio balcone”, ambientato ad Augusta, Centro Augustano di Documentazione, 2003).

ART E DESIGN MADE IN ITALY IN UNA POPUP GALLERY DI ORTIGIA

sala MoonSIRACUSA – Uno showroom di respiro nazionale trova una vetrina d’eccezione nell’isolotto di Ortigia. Si tratta di una popup galleria che dal 15 gennaio espone temporaneamente negli esclusivi locali del “Moon – Move Ortigia Out of Normality”, in via Roma 112, a Siracusa. Protagonisti del salone sono originali oggetti di design e veri e propri pezzi d’arte che due note società, la Superego e la Poliedrica, hanno deciso di mettere in mostra in un contesto incantevole come il centro storico di Siracusa. Il progetto “Moon PopUp Design & Art Gallery” vede coinvolti, almeno fino ad aprile prossimo, i due brand nel comune intento di riconoscere nel territorio aretuseo una location unica, ricca di interesse turistico e aperta alle novità artistiche contemporanee. Superego è una società che da anni opera nel campo del design e delle arti decorative, realizzando edizioni limitate, sia come brand Studio Superego sia insieme a designers italiani famosi a livello internazionale come Andrea Branzi, Alessandro Mendini e Massimo Giacon. Con quest’ultimo l’azienda aderisce al progetto “designer toy movement”, un movimento artistico che unisce la carica emozionale del giocattolo agli elementi propri del design, le illustrazioni pop alla icone della cultura di strada. Poliedrica, con sede a Pomezia (Roma), è una società storica nell’ambito dell’arredamento e del design in plexiglass. Ricerca del dettaglio, qualità ed eleganza si concentrano nelle attente soluzioni per la qualificazione degli spazi. Da circa cinquant’anni, l’azienda mette a frutto importanti collaborazioni con famosi artisti ed esperti del design quali Jean-Claude Farhi, Hervé van der Straeten e Benedetta Bruzziches, e significative produzioni per marchi di livello internazionale (Cartier, Calvin Klein, Dolce & Gabbana). L’esposizione al “Moon. PopUp Design & Art Gallery” si apre alla realizzazione di incontri tra artisti di alto spessore creativo. Uno degli eventi in programma è previsto per venerdì 2 marzo alle ore 19 in un contesto già in parte presente: la mostra di opere di Davide Bramante, artista visivo e fotografo siracusano di fama internazionale, e del romano Marco Pettinari, talentuoso pittore, scultore e designer di mobili e complementi di arredo, proveniente dalla scuderia Poliedrica e stretto collaboratore di Superego. Durante la serata, in cui si potrà gustare un piccolo aperitivo e ascoltare buona musica, Davide Bramante presenterà i lavori del fotografo siracusano Alessandro Bella, che si inseriscono nell’ambito di un progetto personale chiamato PIM (Pensieri in Movimento).

   INPRESS

AUGUSTA, CARABINIERI SEDANO LITE IN UN CORTILE SCOLASTICO

untitledAugusta. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 21 i carabinieri della compagnia di Augusta si sono recati in un istituto di scuola superiore dove era stata segnalata una lite tra il collaboratore scolastico e il figlio del custode della scuola. I militari, giunti nel plesso, hanno accertato che poco prima, il bidello aveva raccolto sterpaglia all’interno del cortile scolastico per pulire l’intera area e dato alle fiamme il  mucchietto di erbacce. I fumi sprigionati dalle fiamme, evidentemente, hanno infastidito il figlio e il nipote della custode del plesso scolastico, oramai in pensione, ma che occupa ancora l’alloggio di pertinenza.. I due uomini  sono usciti da casa e hanno aggredito verbalmente il bidello. I militari dopo aver tranquillizzato gli animi li hanno invitati a recarsi in caserma per sporgere eventuali querele.

     M.S.

AUGUSTA, VISITA AL PORTO COMMERCIALE DEL COORDINATORE EUROPEO PAT COX – di Giorgio Casole

Pat Cox con il libro in manoAugusta – Nella sede dell’autorità portuale di Augusta, al porto commerciale, si è svolta martedì 20 febbraio, l’attesa visita di Pat Cox, coordinatore europeo del corridoio scandinavo-mediterraneo, che collega la Scandinavia a Malta, passando per la Germania e l’Italia. La presenza di Pat Cox ha reso più solenne l’inaugurazione della prima sede operativa in Italia della Fondazione Centro Servizi per il mare di Bruxelles nella sede dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, per agevolare l’accesso del fondo Europeo alle imprese pubbliche e private. “La Sicilia e l’Italia meridionale tutta devono pensare agire come macroregione” ha detto Cox, il quale ha esortato a pensare in grande per “essere ascoltati e non più ignorati”. Ha, anche, sottolineato che la Sicilia pur disponendo di fondi europei non riesce da decenni a utilizzarli in maniera opportuna. “Noi come coordinatori non siamo mai stati invitati in Sicilia, questa è la prima volta. La Sicilia nella sua saggezza collettiva doveva venirci a dire: come facciamo a fare a meglio? Prendete questa mia visita anche come una sorta di sveglia. Dobbiamo trovare i meccanismi per lavorare insieme e per venire qui in Sicilia con la stessa frequenza con cui andiamo in Svezia”. A coordinare i lavori, Massimo Scatà, responsabile ufficio affari generali dell’Autorità Portuale, il quale ha colto l’occasione per chiedere alla regione si adoperi al più preso attivare ad Augusta e Catania la Zona Economica Speciale (ZES), così come è stato ribadito il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, il quale ha segnalato il mancato sfruttamento da parte della regione siciliana dell’autoporto melillese. Il presidente di Confindustria siracusana, Diego Bivona, ha evidenziato che in virtù della posizione centrale nel mediterraneo il porto di Augusta può intercettare una notevole quantità di traffici marittimi per un più agevole collegamento raggiungono i porti del nord Europa.

Continua a leggere

PRIOLO, GIANNI E VICARIO INTERVENGONO SUL PROCESSO ETERNIT BIS TORINO, RIGETTATE LE RICHIESTE DI STEPHAN SCHMIDHEINY. AMMESSA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DEI FAMILIARI DI GIULIO TESTORE.

sacchi di amiantoPriolo – Processo Eternit. Udienza del 15.02.2018: Stephan Schmidheiny sottoposto a procedimento penale per il reato di omicidio colposo, con colpa cosciente, presso il Tribunale di Torino per il decesso di due persone, uccise dall’amianto dell’Eternit, in seguito a mesotelioma. Giulio Testore, dipendente Eternit Cavagnolo (il troncone di Eternit bis che è rimasto a Torino), è deceduto nel 2008 per mesotelioma,  ed è tra le vittime contenute nel capo di imputazione di Eternit Bis. I famigliari Giulio Testore si sono rivolti all’Osservatorio Nazionale Amianto, già costituito parte civile nel processo Eternit Bis e all’Avv. Ezio Bonanni, che ha accettato l’incarico ed ha formalizzato la costituzione di parte civile. La difesa di Stephan Schmidheiny ha chiesto di rigettare la domanda di Costituzione di parte civile dei famigliari di Giulio Testore, sostenendo che avessero già incassato delle somme a titolo di risarcimento. Il medesimo imputato ha chiesto anche di estromettere l’ONA che si era già costituita parte civile. Il Tribunale di Torino nel troncone Eternit Bis, rimasto a Torino, dopo lo spacchettamento deciso dal GUP di Torino, ha rigettato le richieste di Stephan Schmidheiny. Il processo è stato aggiornato all’udienza del 28.04.2018. I famigliari di Giulio Testore avevano già ricevuto in precedenza una sorta di indennizzo. Nell’atto era scritto che avrebbero rinunciato a qualsiasi azione contro Eternit. L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio nazionale amianto e legale dei famigliari del Sig. Giulio Testore, ha invece affermato il principio dell’inapplicabilità di tale rinuncia nei confronti dell’attuale imputato, che non era parte di quell’accordo. Questa decisione è molto importante anche per le vittime Eternit Siracusa. L’Osservatorio Nazionale Amianto, con l’Avv. Ezio Bonanni, presidente nazionale, il Dott. On.le Pippo Gianni, componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale ONA, e Calogero Vicario, coordinatore ONA Sicilia e la Dott.ssa Carmen Perricone (portavoce del presidente in Sicilia), sollecitano l’inizio del procedimento penale del procedimento Eternit anche presso la Procura della Repubblica di Siracusa.

Continua a leggere

AUGUSTA, APPROVATA LA MOZIONE CONTRO IL POLIGONO DI TIRO – di Cecilia Càsole

MMAugusta. La mozione contro il poligono di tiro da riattivare a Punta Izzo è stata votata, ieri sera, all’unanimità, dal consiglio comunale, dopo tre ore di accesa discussione (anche se tutti erano d’accordo sin dall’inizio). Al momento della votazione erano presenti tredici consiglieri della maggioranza pentastellata (assente, fra gli altri, il capogruppo Casuccio, fuori dell’emiciclo l’ex capogruppo Caruso) e nove consiglieri dell’opposizione. Pubblico delle grandi occasioni perché l’argomento era molto sentito, anche per la risonanza mediatica scaturita dalle iniziative del comitato Punta Izzo Possibile, i cui rappresentanti sono stati intervistati da varie emittenti televisive, fra cui TGR, la testata regionale della RAI. Prima della votazione,  sono stati invitati a parlare gli augustani Gianmarco Catalano e Andrea Tringali, in rappresentanza del comitato, il melillese Daniel Amato, quale componente del Comitato Paritetico Misto per le servitù militari, il siracusano Fabio Morreale, di Natura Sicula, e  il catanese Sebastiano Papandrea, avvocato amministrativista,  esperto della materia, patrocinatore delle istanze del comitato. Proprio Papandrea è stato il più “gettonato” fra gli invitati. Fuor di metafora, l’avvocato è stato interpellato  più degli altri, soprattutto dal sindaco Di Pietro riguardo specialmente a questioni tecnico-procedurali per la Giunta comunale che, a mozione approvata, dovrebbe avviare un corretto iter al fine di impedire alla Marina militare la riattivazione del poligono,  in funzione fino al  1983. Secondo i promotori del comitato Punta Izzo Possibile, tutta l’area di Punta Izzo è un bene paesaggistico con vincolo di immodificabilità, da bonificare e tutelare anche perché, per statuizione della Regione  Siciliana, Punta Izzo è uno dei luoghi “della memoria e dell’identità siciliana”, che potrebbe diventare attrazione turistica, come attrazione turistica potrebbero rappresentare le ex saline, non distanti da Punta Izzo.  Nel suo intervento Fabio Morreale, guida naturalistica, ha esortato gli augustani a prendere coscienza di queste risorse, che, però, attualmente non possono attrarre visitatori, come, per esempio, la zona umida di Vendicari in territorio di Noto. Gianmarco Catalano ha messo l’accento sulla mancata interlocuzione del Comune di Augusta riguardo a Punta Izzo. Anche se, per legge, la Marina Militare può costruire edifici senza autorizzazione comunale, tuttavia – ha sostenuto l’avvocato Papandrea – quando si tratta di beni paesaggistici soggetti a vincoli, come nel caso di Punta Izzo, la Conferenza dei servizi  non può escludere il Comune sul cui territorio deve sorgere un nuovo insediamento militare.

Continua a leggere