AUGUSTA, APPROVATA LA MOZIONE CONTRO IL POLIGONO DI TIRO – di Cecilia Càsole

MMAugusta. La mozione contro il poligono di tiro da riattivare a Punta Izzo è stata votata, ieri sera, all’unanimità, dal consiglio comunale, dopo tre ore di accesa discussione (anche se tutti erano d’accordo sin dall’inizio). Al momento della votazione erano presenti tredici consiglieri della maggioranza pentastellata (assente, fra gli altri, il capogruppo Casuccio, fuori dell’emiciclo l’ex capogruppo Caruso) e nove consiglieri dell’opposizione. Pubblico delle grandi occasioni perché l’argomento era molto sentito, anche per la risonanza mediatica scaturita dalle iniziative del comitato Punta Izzo Possibile, i cui rappresentanti sono stati intervistati da varie emittenti televisive, fra cui TGR, la testata regionale della RAI. Prima della votazione,  sono stati invitati a parlare gli augustani Gianmarco Catalano e Andrea Tringali, in rappresentanza del comitato, il melillese Daniel Amato, quale componente del Comitato Paritetico Misto per le servitù militari, il siracusano Fabio Morreale, di Natura Sicula, e  il catanese Sebastiano Papandrea, avvocato amministrativista,  esperto della materia, patrocinatore delle istanze del comitato. Proprio Papandrea è stato il più “gettonato” fra gli invitati. Fuor di metafora, l’avvocato è stato interpellato  più degli altri, soprattutto dal sindaco Di Pietro riguardo specialmente a questioni tecnico-procedurali per la Giunta comunale che, a mozione approvata, dovrebbe avviare un corretto iter al fine di impedire alla Marina militare la riattivazione del poligono,  in funzione fino al  1983. Secondo i promotori del comitato Punta Izzo Possibile, tutta l’area di Punta Izzo è un bene paesaggistico con vincolo di immodificabilità, da bonificare e tutelare anche perché, per statuizione della Regione  Siciliana, Punta Izzo è uno dei luoghi “della memoria e dell’identità siciliana”, che potrebbe diventare attrazione turistica, come attrazione turistica potrebbero rappresentare le ex saline, non distanti da Punta Izzo.  Nel suo intervento Fabio Morreale, guida naturalistica, ha esortato gli augustani a prendere coscienza di queste risorse, che, però, attualmente non possono attrarre visitatori, come, per esempio, la zona umida di Vendicari in territorio di Noto. Gianmarco Catalano ha messo l’accento sulla mancata interlocuzione del Comune di Augusta riguardo a Punta Izzo. Anche se, per legge, la Marina Militare può costruire edifici senza autorizzazione comunale, tuttavia – ha sostenuto l’avvocato Papandrea – quando si tratta di beni paesaggistici soggetti a vincoli, come nel caso di Punta Izzo, la Conferenza dei servizi  non può escludere il Comune sul cui territorio deve sorgere un nuovo insediamento militare.

Non può, in sostanza, essere sufficiente il parere della Soprintendenza  ai beni culturali. La stessa Soprintendenza è stata oggetto di censura perché, nel caso del poligono da  riattivare a  Punta Izzo, ha acconsentito che si abbassassero i vincoli protezionistici che erano stati stabiliti per quell’area. Un’area dove insistono tre stabilimenti cosiddetti elioterapici per dipendenti civili, sottufficiali e ufficiali e alloggi di rappresentanza, ma dove la Marina non ha alcun presidio difensivo, come ha sottolineato il consigliere pentastellato  Patti, il quale ha sostenuto  che un poligono può essere allocato in altra area. La discussione si è accesa quando il consigliere Angelo Pasqua (AttivaMente) ha rimproverato l’Amministrazione di non aver invitato i rappresentanti della M.M. prima della riunione della commissione consiliare, precedente al consiglio comunale di ieri, commissione allargata ai rappresentanti del comitato Punta Izzo Possibile. La presidente del consiglio, Sarah Marturana, ha puntualizzato che le era stato richiesto di invitare la M.M. solo per la sessione consiliare: ciò che ha fatto, anche se nessuno  della Marina ieri era presente per varie ragioni. Pasqua ha informato il consiglio d’essersi recato, con il suo collega Tribulato, a parlare dell’argomento con il comandante di Marisicilia, il contrammiraglio Nicola De  Felice, il quale, ha detto Pasqua,  ha rassicurato che non ci sarà la riattivazione del poligono. L’autorizzazione a riattivare il poligono risale al luglio 2013 e ha la validità di un quinquennio. I lavori potrebbero iniziare a luglio 2018.Il comitato Punta Izzo Possibile ha già presentato un ricorso gerarchico all’Assessorato regionale  e, in caso, di rigetto, farà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per impedire la riattivazione del poligono, per un costo preventivato di oltre 4 milioni di euro. Il ricorso gerarchico potrebbe avere una maggiore efficacia se l’Amministrazione comunale si attiverà in tempi rapidi a sostenere burocraticamente la mozione approvata ieri all’unanimità dal consiglio comunale e che impegna proprio la Giunta Di Pietro ad avviare l’iter per impedire l’attivazione del poligono di tiro a Punta Izzo, azione propedeutica affinché l’area diventi parco naturale e accessibile al pubblico.

AUGUSTA, APPROVATA LA MOZIONE CONTRO IL POLIGONO DI TIRO – di Cecilia Càsoleultima modifica: 2018-02-23T10:00:40+01:00da leodar1
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